Il vento soffia tra gli ulivi, facendone oscillare i rami, mentre alcuni upupa riempiono l'aria di gorgheggi malinconici. Rashid, seduto sotto un albero, recita alcune preghiere. Non è mai stato un musulmano devoto, eppure, in quel momento, sente un dilaniante bisogno di raccoglimento. Sua sorella minore e i suoi genitori sono morti in un incendio, in Irlanda. Nemmeno la forza di suo padre ha impedito una terribile fatalità. E lui è rimasto solo, coi frammenti del suo cuore spezzato. E' un orfano, a causa di una coincidenza drammatica, e odia i grattacieli di Dubai, un tempo sua patria amata. Gli ricordano le sue origini e la sua famiglia distrutta. Le lacrime, ad un tratto, esondano sulle sue guance e Rashid si stringe le gambe attorno al petto. Non riesce a ricordare le parole della preghiera. Sono un debole. Perdonatemi., pensa. Gli pare di offendere la misericordia di Allah con la sua umana pena, ma non può fare a meno di piangere. Un atroce, doloroso senso di morte e precarietà si è radicato nel suo cuore.