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Autore: Spensieratezza    17/08/2022    1 recensioni
Damon non riesce a sopportare la morte di Stefan e dopo aver tentato inutilmente di andare avanti con Elena, decide che non ce la fa più e decide di raggiungerlo, ma non sa che l'aldilà è un mondo a parte, dove dovrà lottare per ritrovare suo fratello.
Come finirà questa storia? Riuscirà a raggiungere il fratello?
-contesto: dopo il finale della serie
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Non so neanche più che mondo è questo. Se è ancora un mondo, oppure sono solo delle scale mobili che girano al contrario. Un mondo fatto di scale mobili, di tapis roulant che mi schiacciano, oppure il mondo com'era prima del Big Bang...

Forse era ancora il mondo degli Dei. Degli Dei invisibili che io non vedo, non sento, non incontro.

Ed è tutto grigio e io corro come un cieco, un sordo e un muto...corro come un disperato, un povero animale selvaggio, cercando di dare un senso a questo pasticcio di colori, di suoni e odori.

Un senso a questo mondo fantasma, che mi ha tolto ogni senso oramai, tutto tranne questa nebbia dantesca che mi ottenebra i sensi, la vista e mi getta un velo di freddo dolore sul cuore.

È forse questo che aspettava una bestia come me? Il NULLA? È questo che tutti i disperati, e romantici di questo mondo pensano di trovare? Tanta strada per trovare...QUESTO? IL NULLA?

Vorrei tornare indietro per gridare a tutti voi "SCIOCCHI! NON C'È NULLA DOPO IL GRANDE SCHERZO CHE È LA VITA! TRANNE IL NULLA! Ma non sarebbe la verità.

Già, perché l'aldilà esiste e anche una vita dentro di essa, ma io ho voluto essere ingordo. ho voluto di più. Andare oltre i confini. Pretendere di trovare qualcuno che non mi è concesso vedere.

E allora inciampo in queste pozzanghere di nulla. Grigie come catrame, più dolorose della pozza in cui il cavallo di Atreiu era sprofondato. E tutto odora di solitudine e devastazione e dolore. I sentimenti hanno un odore acre, di acido e morte. I colori sono grigi e si delineano come attraverso una tenda che io non voglio scoprire.

E continuo a correre, cercando di dimenticare chi sono, cercando di dissolvermi, mentre tutto attorno a me acquisisce contorni più nitidi, ma non più colorati...non più allegri.

Una città di nuovo..dove prima non c'era e io mi chiedo se è così che è nato l'Universo...semplicemente acquisendo un posto che prima non c'era. Nessun segreto miracoloso, semplicemente ad un certo punto l'Universo ha deciso di fare posto a uno spazio che prima non c'era.

Così, senza senso.
È così che nascono le cose ed è così che muoiono.
Senza ragione, senza senso...

E tu cammini per tutta la vita come un cieco, mettendo un piede davanti all'altro, illudendoti ..che un senso qualcosa ce l'abbia ancora. Che non finiremo tutti nell'indifferenziata un giorno o l'altro e che quando ci finiremo, rimarrà qualcosa del nostro dolce profumo.

Non rimarrà niente di noi. Neanche il ricordo e una volta che non ci sei più, anche i tuoi sogni ti abbandoneranno.
Stefan...
E non ci saranno i tuoi cari ad accompagnarti nella morte. Sarai solo...solo...
Tranne...le OMBRE...

Quando la ho viste la prima volta credevo fossero parte del paesaggio, adesso so che sono qui per me.
Per portarmi all'inferno.
Non so perché ancora scappo, perché lascio il mio corpo morto comportarsi come facevo in vita. Le mie pessime abitudini penso.

Poi dopo tanto correre mi accorgo di quello che sono.
UN VAMPIRO.
un vampiro non scappa.
Allora mi voltò e le affrontò. Le mordo, lascio che mi si avviluppano come serpenti fino a confondermi e non sapere più dove inizio io e finiscono loro.

Lascio che mi distruggono, annientano, che mi confondono e mi avvelenano, lascio che mi soggiogano e che mi facciano perdere il senno.
Non c'è niente che desidero di più al mondo che dimenticare chi sono e non provare più nulla.

E tutto torna ad acquisire una forma. Sono in una città spettrale, fantasma, con degli abitanti, ma non importa. Oramai sono uno zombi
"Damon..."
Sto sognando. Sì, non credevo di essere ancora capace di sognare..o di avere allucinazioni. Perfino tattili.

Una mano mi accarezza il viso e chiama ancora il mio nome, dolcemente.
I suoi contorni diventano più trasparenti quasi magici come se una fata li avesse disegnati in quel momento e i contorni del mio dolce e nostalgico fratello riprendono forma.

Vorrei stringermi a lui, ma sono perso dentro la mia testa.
Per fortuna ci pensa lui a stringermi.
La mia dolce adorabile allucinazione.
 





















Note dell'autrice: lo so, questo capitolo è...non ci sono parole..spero che almeno la fine vi abbia un po' rallegrato xd pensate che volevo rendere il viaggio alla ricerca di Stefan, anche più lungo e tormentato, ma alla fine non ce l'ho fatta..troppo dolore anche per me
   
 
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