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Autore: Jeyrocca    18/08/2022    1 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 23. La pura e semplice verità

 

Rimasero in silenzio dopo quelle parole per un tempo indefinito nelle loro menti. Guardarono scendere la neve che man mano imbiancava la città.

Arrivata circa l’una di notte erano ancora al telefono e nessuno di loro sapeva cosa dire.

Ichigo diede uno sguardo verso il basso, non sembravano esserci più paparazzi e così spezzó il silenzio.

«Ryou, da te ci sono paparazzi ancora sotto?»

«Non sembra, ma non si sa mai, aspettano questi momenti. Che hai intenzione di fare?»

«Niente, era per dire.»

«Ichigo ferma dove sei, non me lo perdonerei mai.»

 

Ichigo era veramente tentata. Soprattutto dopo le loro parole voleva vederlo. Voleva averlo per se. Ma capí la paura nella voce di Ryou.

 

«Non sto facendo nulla. Peccato non essere più un gatto. »

«Ci ho già provato prima di chiamarti, non riesco neanche io e non possiamo rischiare di chiedere favori a nessuno, potrebbero vendere lo scoop. »

«A proposito …»

«Che cosa hai combinato.»

«Loren lo ha capito.»

«E cosa avrebbe capito?»

«Che ci conoscevamo prima di quella riunione.»

«Le segretarie, hanno intuito e sono invisibili.»

 

Ichigo improvvisamente ritornò insicura e ricominciò a pensare a Greta. Keiichiro aveva detto che non aveva nessuna fidanzata, ma questo non escludeva un altro tipo di rapporto.

 

«Ryou.»

«Ichigo…»

Silenzio.

«Ehi, tutto ok?»

«Non ne vorrei parlare per telefono»

«Allora dovrà aspettare. E’ così brutto? E’ qualcosa che ti ho fatto che non ricordo?»

«No.»

«In realtà vorrei parlare anch'io di alcune cose»

«Lo hai capito che io e Masaya non stiamo insieme, vero?»

«Si, me lo ha detto Rey. E troverò il modo di farmi perdonare.»

Ichigo rise. «Sei proprio un’idiota.»

«Lucas…ha detto delle cose che mi tormentano da un giorno intero.»

Silenzio.

«Ha detto che sei tornata per il mio compleanno e questo in realtà lo sapevo già da un mese, quando sono venuto al locale. Ma perché non ti sei mai fatta vedere Ichigo? Lucas mi ha detto che hai rinunciato a tutto per colpa mia ma io non capisco il perché.»

 

Maledetto Lucas.”

 

«Io non voglio parlarne per telefono, Ryou. Ho bisogno di guardarti per parlare di quella storia e non riguarda solo te, soprattutto, ma non solo.»

 

Ryou non volle insistere, era evidente che delle piccole domande portavano ad altre domande più grandi.

«Ok, giorno più, giorno meno resisterò.»

Ichigo stava fremendo. Sentiva un peso nello stomaco, sapeva che era una pessima idea ma non riusciva a passare un minuto di più lontana da lui.

«Io no.»

E staccò la chiamata.

 

Rey e Keiichiro notarono dalla vetrata della veranda Ryou al telefono, anche durante la mezzanotte non vollero disturbare.

 

«Alla fine l’ha chiamata…» disse Keiichiro.

«Credi stia parlando con lei? Andiamo a sentire?»

«Non fare l’impertinente amore, è il massimo di intimità che possono avere.»

«Posso rimanere qui a guardarlo?»

Keiichiro la guardò storta e Rey fece un gesto di resa.

Dopo un pò videro Ryou rientrare agitato.

«Buon anno caro!»

«Ho paura che Ichigo stia venendo qui.»

«Ma non può, è impazzita?» disse Keiichiro.

 

Ryou voleva fermarla ma non sapeva come, se fosse uscito poteva peggiorare le cose. Decisero di rimanere in attesa sperando di sbagliarsi ma passata più di un ora la coppia andò a dormire e Ryou a sperare che non fosse successo nulla, non rispondeva neanche più al telefono ma la luce di casa sua era ancora accesa.

 

Ichigo chiamò Loren.

«Dimmi che puoi passare ti prego. Ho bisogno che tu mi faccia uscire da qui!»

Dopo mezz’ora arrivò Loren con una ragazza che presentò come sua sorella.

 

«Abbiamo un’idea. Lei Dottoressa diventerà mia sorella e mia sorella Lei. Avete la stessa taglia e ho qui una parrucca perfetta e per il trucco ci penserà lei. E’ capodanno, degli occhiali buffi non daranno nell’occhio.»

«Ok facciamolo!»

 

Dopo 40 minuti Loren ed Ichigo uscirono dal palazzo con due bottiglie di champagne facendo finta di essere brille, urlavano a tutti quelli che rientravano a casa "BUONANNO!".

Si fecero lasciare dal taxi in un locale distante un isolato dal Gran Flores Hotel. Quando arrivarono, senza farsi notare raggiunsero l’hotel; in una panchina lì davanti notarono un uomo sospetto che leggeva. Loren si avvicinò a una guardia dell’hotel che Ichigo riconobbe e iniziò la sua performance.

«Buona sera, ma questo è il luogo dello scandalo!?» disse con voce un po’ brilla. «Possiamo dare un’occhiata?»

Ichigo controllò l’uomo che faceva finta di leggere un giornale del giorno prima, era sicuramente un paparazzo ma non sembrava interessato a due ragazzine ubriache e curiose.

«Sa…mia sorella è affascinata dal gossip, non vive di altro possiamo entrare?» concluse Loren.

«Mi dispiace signorine, solo gli ospiti possono.»

Ichigo si avvicinò e si tolse gli occhiali facendosi riconoscere.

«La prego signore, affitteremo una camera glielo prometto!»

«In questo caso potete entrare.» la guardia sorrise.

Ichigo mimò un “grazie”. Una volta varcata la soglia dell’hotel erano al sicuro, ma il piano non finiva qui. Da lì dovevano anche uscire.

Presero l’ascensore e arrivarono davanti alla camera di Ryou.C’erano due guardie della sicurezza. Ichigo si presentò sussurrando per non farsi sentire dai vicini, ma non le davano ascolto.

Per fortuna avvertirono Ryou.

 

Quando aprì la porta rimase sconvolto.

«Bene se non mi riconosci neanche tu posso stare tranquilla.»

«Ichigo, Loren? Ma dico siete impazzite? »

«Schh. Ho bisogno della tua carta di credito.»

Ryou fece una faccia dubbiosa e le fece entrare.

«Rey e Keiichiro dormono, fate piano.»

«Si. Devi affittare una camera a Loren, non può uscire c’è un potenziale paparazzo sotto.»

«C’è un paparazzo? Ma hai proprio perso il nume della ragione?»

«Non fare il guastafeste, non ci ha riconosciute. Dominic sta aspettando la carta.»

«Dominic?»

«Il Receptionist, è un grande!.»

Ryou accontentò le richieste e prese una camera al 16° piano.

Loren li salutò.
«Domani puntuale ci vediamo in camera mia alle 11 per il check-out, buonanotte Dottoressa.»

Ichigo una volta in casa sana e salva si tolse occhiali e parrucca.

«Dovrai prestarmi la tua tuta, di nuovo»

«Sei pazza? Hai idea del rischio che hai corso? Potevano vederti, potrebbero farlo ancora domani!.»

«Non mi interessa.»

«Dovrebbe»

«Hai intenzione di passare le prossime 8 ore a rimproverarmi?»

«Dovrei, ma poi me ne pentirei.»

Si avvicinò a lei e le accarezzo i capelli, lei assaporò quel tocco, dolce e desiderato e lo guardò negli occhi.

Ichigo allungò le mani sul suo petto e man mano scese fino all’addome, sollevò la maglia e accarezzò le piccole cicatrici dei drenaggi. Lui la lasciò fare.

«E’ tutta colpa mia.» sussurrò Ichigo fissando le vecchie ferite.

«Non sei responsabile delle scelte delle persone.»

«Tu non capisci. Lucas ha sempre saputo quello che provavo, non è questa la colpa di cui parlo.»

«Sempre?»

Ichigo annuì. «Quella sera… era fuori di sé non per quello che avevamo fatto.» arrossì. « cioè anche, ma perché era sicuro che tu stessi giocando con me e sono stata io a convincerlo di questo, perché lo credevo anche io.»

«E perché ora non lo credi più?» le prese le mani che lasciarono la maglietta e le baciò la fronte.

«Perché quando sono venuta in ospedale e ho inventato quella scusa ho scoperto che non avevi nessuna ragazza.»

Ryou si allontanò per poterla guardare bene in volto.

«E chi doveva essere?» rise.

«Greta.»

Ryou la guardò confuso. Aveva un passato con Greta, ma lei che ne poteva sapere.

Ichigo prese un lungo respiro e si sedette sul bordo del letto.

«La mattina...oddio che imbarazzo. Allora, la mattina dopo che noi … ecco.»

«Ho capito, tranquilla» rise

«Uhm. Io dovevo cercare la card per pagare la colazione che avevo ordinato in camera, Greta ti aveva mandato un messaggio, ti stava cercando perché non rispondevi, e sembrava molto informale.»

«E tu solo perché una persona mi da del tu ti fai un film del genere?»

A Ryou tornò in mente un flash. La card della stanza per terra.

 

«Io 10 anni fa ti ho visto con lei. Alla mezzanotte del tuo compleanno, ero li.»

Ryou era senza parole. Sentiva la paura e la rabbia scorrere in un corpo che non riusciva più a muovere.

«Ho riconosciuto il tatuaggio. E' lei no?»

«Io e Greta siamo solo amici.» non riusciva a guardarla, si sedette accanto a lei.

Ichigo si sentiva a disagio, il cuore le scoppiava per l'ansia.

«Però si è lei. Dopo che sei partita per Londra con Masaya e non c'era più una missione ho avuto un periodo in cui mi sono lasciato andare ad abitudini non proprio sane. Greta è stata una delle tante ma l’unica che non meritava quel trattamento irrispettoso e dopo quella volta di anni fa non è mai successo più nulla, te lo giuro.»

Ichigo rimase ad ascoltare mentre si guardava le mani che stringevano le ginocchia, imbarazzata e nervosa.

Ryou continuò a spiegare tutta la storia di Greta e di come era diventata la sua segretaria.

«...questa è tutta la verità.»

«Ora mi sento io un'idiota.»

«Questo non spiega perché sei sparita però.»

Toccava ad Ichigo raccontare il grande segreto, quella motivazione così dolorosa che aveva cambiato tutto il corso del suo destino, tutte le sue scelte che però non rimpiangeva del tutto; l'avevano comunque resa una donna stimata e indipendente. Quella motivazione, che era stata così grande da sentirla come un peso sul cuore per 10 lunghi anni, ora sembrava così banale mentre la raccontava ad alta voce. All'epoca non riuscì a chiedere spiegazioni, ad affrontare nessuna discussione: il solo fatto di averli colti in flagranti era una prova più che sufficiente. Si sentiva una vera stupida in quel momento, anche se stava raccontando la pura e semplice verità; la delusione era stata così grande perché erano le persone più importanti della sua vita ed era follemente innamorata di Ryou da sempre e in quel momento sicuramente lo era più di ieri.

Ryou era rimasto di nuovo senza parole, le accuse di Lucas ora avevano un senso, cominciò ad odiarsi perché se non si fosse comportato come un bastardo non sarebbe mai accaduto nulla e Ichigo sarebbe stata sua dal primo momento.

«Hai provato a farmi la sorpresa per due volte e per due volte ti ho delusa...ma credimi quelle parole erano solo di rabbia Ichigo, perché ti amo dal primo giorno che ti ho vista, non ho mai smesso di farlo e nessuna di loro le pensa, tu eri importante per loro e sono sicuro che lo sei ancora, nessuno di noi lo ha mai accettato.»

A quelle parole Ichigo si sentì togliere un peso che pensava non avesse mai potuto togliere. Erano seduti l'uno accanto all'altra. Ichigo si alzò e andò a prendere un pacchetto dalla borsa.

 

«Questo è per te.»

Lui rimase seduto con lei di fronte, prese il pacchetto e quando lo aprí rimase stupefatto e intenerito .

«E’ bellissimo, grazie. Per caso vuoi essere trasformata in un gatto?» poggiò il carillon sul comodino e avvicinò Ichigo a sé.

«Potresti provarci...»

La tirò a sé e la baciò.

«Non funziona, riprovo» e continuò a baciarla.

Al contrario dell'ultima volta questi baci erano dolci e lenti. Ormai non c'era più niente che li potesse separare, non avevano nessuna fretta, nessuna bramosia, solo amore.

Lei in piedi davanti a lui, lentamente gli tolse la maglietta e lui le abbassò la zip del vestito.

«Mi sa che la tuta non ti servirà.» le sussurrò togliendolo definitivamente.

La sollevò, la mise sul letto e si amarono per il resto la notte.

 

 

   
 
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