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Autore: NightWatcher96    18/08/2022    3 recensioni
Izuku è a letto con la febbre. Qual è il miglior modo per fare una sorpresa al proprio compagno e futuro marito?
BakuDeku, Mpreg, Future!ProHero
Genere: Fluff, Omegaverse, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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Angolo della Quirkless

Mi chiedo come mai stia scrivendo tanto in questo periodo? Forse perché è un'ottima valvola di sfogo; detto ciò, Enjoy!




 

«Non lo so, Eijiro... lo vedo un po' strano, pure ingrassato... sono tre giorni che è a letto con qualche linea di febbre».


Katsuki impiattò il petto di pollo grigliato con insalata e zuppa calda di miso mentre teneva il cellulare tra l'orecchio e la spalla.


«Perché non lo porti dal dottore?».


«Ci ho provato! Con i miei turni di lavoro e i suoi non c'è mai tempo per farlo! Lui insiste che sta bene ma ho la sensazione che mi sta nascondendo qualcosa!».


«Capisco. Beh, tienimi aggiornato. Dopotutto parliamo sempre del Number One Hero, bro! A più tardi. Ah... Denki vi saluta!».


«Ricambiamo».


Katsuki spostò il vassoio in una mano e lasciò il cellulare sul tavolo della cucina. Marciò per le scale ed entrò in camera da letto dove Izuku riposava su di un fianco.

«Izuku, il pranzo».

Il verdino tossì con forza attraverso la mascherina mentre si tirava seduto. Sibilò di dolore a un crampo molto forte allo stomaco.

«Grazie, Kacchan...» disse rauco.

Il biondo di anni ventidue gli poggiò una mano contro la fronte. Izuku era rovente, la febbre era salita.

«Di solito aggiungi sempre del riso e abbondi con i condimenti... oggi no, vedo» commentò flebile Izuku mentre si abbassava la mascherina.

Le sue guance erano rosse, gli occhi vitrei e la fronte sudata. Nonostante ciò tremava e dalla sua gola arrivavano rantoli per nulla piacevoli.

«Beh, scusa ma ti ho messo a dieta».

Izuku lo guardò prima di scuotere la testa e sbuffare una risatina. Afferrò con le mani tremanti la scodella con il miso caldo e sorseggiò leggermente. Era grato che la nausea della febbre fosse ormai svanita.

Quel brutto raffreddore lo aveva preso a causa dello stress di un po' di tutto. Lavoro, Villain ma anche i prossimi preparativi per il matrimonio con Katsuki. Ciò lo fece immancabilmente sorridere.

«Perché?» domandò, dopo un po', mantenendo il sorriso sincero.

«E me lo chiedi? Sei ingrassato Deku e non va bene! Se continui così dovrai richiedere un cambio del tuo costume!».

Izuku non se la prese affatto; anzi, era adorabile come Katsuki gli esprimesse sinceramente la sua preoccupazione. Aveva sempre amato come si fosse preso cura di lui.

«E anche se dovessi ingrassare ancora mi troveresti meno attraente da annullare il nostro matrimonio a giugno?».

Il biondo arrossì vistosamente prima di deviare altrove lo sguardo. Izuku fece un sorrisetto malizioso invece.

«No, che cazzo dici! Non ti amerei di meno e ti sposerei lo stesso!» borbottò.

«Quindi mi trovi ancora attraente, nonostante questo?».

Izuku, nel porre quella domanda un po' pungente, alzò la maglia del suo pigiama nero e si lasciò guardare. Non appena gli occhi rossi di Katsuki caddero sulla piccola protuberanza che aveva inghiottito gli addominali deglutì.

Carino.

Fu questo che pensò concedendo una piccola carezza. Seguì quel gonfiore con le punte delle dita. Sfiorò la pelle calda di febbre, salì verso lo sterno, poi scese per pigiare l'ombelico.

Izuku ridacchiò un po' mentre continuava a sorseggiare il miso.

Katsuki si rese conto, con straordinario ritardo, che Izuku non portava l'intimo.

«Se volevi che ti scopassi qui me lo potevi dire! Avrei fatto di te il mio pranzo!» commentò famelico.

«Kacchan, suvvia! Sono malato!».

L'altro gli fece una carezza al viso e gli scoccò un bacio alla fronte. In quel momento gli premeva che Izuku migliorasse. Certo, vederlo nudo non aiutava il suo amichetto voluttuoso nella tuta.

«Perché sei nudo?» gli chiese ugualmente.

«Ho iniziato ad avere prurito, Kacchan... penso che i miei slip non siano di qualità. Sai che sono sensibile lì sotto» ammise Izuku.

Il biondo adocchiò le mutande bianche gettate sul pavimento, tra il letto e la cassettiera del comò. Le raccolse e le annusò.

«K-Kacchan! N-non è necessario!» squittì imbarazzato Izuku.

«Beh, odorano di te e dei tuoi umori. Stavi forse facendo qualcosa di particolare mentre io ero intento a cucinarti il pranzo?» accusò malizioso.

Izuku negò con una certa fretta, l'altro invece rise.

Fu mentre controllava il tessuto che si accorse che quello non era cotone ma conteneva una fibra pruriginosa e artificiale che ad Izuku aveva causato fastidi, anche da bambino. Schioccò nervosamente la lingua contro i denti.

«Quel cazzo di idiota! Mi ha venduto lo schifo dello schifo!» ringhiò, stropicciando l'indumento in un pugno.

«Kacchan, non importa. Quando starò meglio andrò a comprarle in un negozio come si deve».

Il biondo, improvvisamente, lo guardò con un'espressione indefinita poi sogghignò oscuramente.

«Mi sembra allettante. Gironzolerai con il culo di fuori solo per me! E poi sarò io a sceglierti qualcosa di decente».

Izuku scosse il capo mentre tornava a mangiare l'insalata con dentro il petto di pollo tagliato in perfetti tranci ben cotti. Katsuki era davvero un cuoco provetto!

All'improvviso, il trillo del campanello risuonò forte.

Izuku sobbalzò un pochino tuttavia non si pronunciò; allora Katsuki prese l'onere di andare a vedere chi avesse osato disturbare la loro quiete mattutina.

Aprì la porta: un giovane fattorino s'inchinò rispettosamente.

«Buongiorno, DynaMight! Ho qui una consegna per lei e per Hero Deku!» annunciò forte e vibrante.

I rossi capelli a punta e gli occhi scarlatti ricordarono molto a Katsuki il suo amico Eijiro. Quel ragazzino doveva esserne un fan sfegatato.

«Metta una firma qui!» disse.

Il biondo eseguì veloce su quel terminale e con un certo fastidio prima di prendere una scatola quadrata graziosamente ornata da ghirigori rossi dalla maniglia di cartone. Il ragazzo sorrise ed andò via.

«Chi era, Kacchan?» chiese Izuku.

Dal corridoio in penombra, Katsuki non gli rispose subito mentre rientrava con la scatola nella camera da letto.

«Oh! Sembra una torta!».

Il biondo, mentre spiegava, vide che Izuku aveva finito il pranzo e si era messo seduto con una mano sulla pancia. Da quella posizione la vide quasi ancora più gonfia.

«Deku... se è una torta non ne avrai neanche un pezzo! Guarda quanto sei ingrassato! Come puoi non notarlo?!».

«Kacchan, va bene se è per un buon motivo».

Quella risposta incuriosì Katsuki, tuttavia non replicò. Aprì la scatola e ci trovò dentro una torta al cioccolato con fragole e una scritta in glassa su.


Tanti Auguri!

 

«Non è il mio o il tuo compleanno» commentò. «Chi può avercela mandata?».

«Non lo so, Kacchan. Perché non la mangiamo?».

Katsuki capì di aver perso in partenza quando vide quegli irresistibili occhi da cucciolo sul viso del compagno. Sospirò pesantemente mentre si alzava per portar via il dolce e il vassoio con le stoviglie da lavare.

Izuku non disse nulla, rimase a letto con un sorriso stampato in faccia. Uno di chi la sapeva lunga.

In cucina, Katsuki si premunì di un coltello ed affettò in modo preciso due fette. Quando la lama si conficcò a metà, però, rimase quasi bloccata.

«Che cazzo?» borbottò questo, riprovandoci.

Di nuovo la medesima reazione. Spinto dalla curiosità, Katsuki tagliò la torta in solo quattro parti. Nelle prime tre non trovò nulla, ma nell'ultima scorse qualcosa di bianco dentro.

Lo prese attento e lo ispezionò. Era un test di gravidanza.

«Undici settimane» lesse ad alta voce.

Poi, la realizzazione lo colpì come un fulmine a ciel sereno.

Izuku dovette trattenere una risatina nell'udire i frettolosi passi del compagno che tornava in camera con il test in mano e gli occhi spalancati.

«Izuku... che cos'è questo?» disse con la gola improvvisamente secca.

«E' un test di gravidanza, Kacchan. E leggo che è positivo».

Il biondo deglutì un po' pallido in viso. «M-ma è tuo?».

Izuku espirò prima di tossire un po'. Indicò il primo cassetto del comò.

Katsuki non chiese, obbedì. Dentro, la sua attenzione cadde su una tutina nera con il bavaglino arancione con su ricamato Sono l'esplosione meglio riuscita!

Un senso di mancamento costrinse il ragazzo a fare un paio di passi indietro e finire immancabilmente disteso sul letto. In una mano ancora stringeva il test, dall'altra invece la tutina.

«Kacchan... ho fatto solo recentemente il test perché avevo notato il mio ventre crescere nonostante sai che non faccio pasti mai troppo regolari o abbondanti» spiegò Izuku mentre gli accarezzava i capelli. «In realtà, è stato Denki a farmi aprire gli occhi».

«Lui ed Eijiro hanno Eiichi... sì, capisco...» espirò Katsuki, in un fil di voce.

«Quando ho scoperto di essere incinto da ben undici settimane puoi immaginare la sorpresa? Niente sintomi, solo una pancia che cresce ad appena ventun'anni!».

Katsuki si alzò di poco solo per avvolgergli con fare protettivo le braccia intorno al ventre. Ora sentiva nel cuore un'irrefrenabile voglia di piangere, ridere, urlare ma solo nella gioia più grande.

«Ho voluto farti una sorpresa».

«E ci sei riuscito alla grande» sorrise il biondo.

I suoi occhi lustri di lacrime caddero sullo stomaco del compagno. Non poteva crederci: poggiò su la mano amorevolmente poi piantò un bacio.

«Ho avuto così paura quando ho visto il risultato, Kacchan... insomma, ci siamo appena affermati come il Wonder Duo, siamo così giovani e-.»

«Abbiamo soldi a sufficienza, tra poco ci sposeremo, abbiamo la nostra casa. Cazzo, è tutto perfetto, nerd!» interruppe sicuro Katsuki.

Si mise seduto mentre spostava delicato il compagno tra le sue braccia. Entrambi guardavano innamorati quel tenero gonfiore.

«Ho la visita domani dalla dottoressa che ha seguito la gravidanza di Denki».

«Ci sarò, ovviamente!» aggiunse raggiante il biondo. «Giugno è praticamente tra due mesi. Vogliamo anticipare il matrimonio oppure...?» domandò curioso.

«No, va bene, Kacchan. Se mi si vede la pancia è ancora meglio».

«Chi lo sa oltre me?».

Izuku sorrise mentre si rialzava la mascherina. Non voleva di certo mischiare il suo malanno al compagno! Katsuki gli strusciò la mano sullo stomaco ancora una volta.

«Sembra che ti piaccia se accarezzo la tua zona pelvica: qualcosa lì si sta muovendo e di sicuro non è il nostro bambino».

Izuku arrossì vistosamente prima di nascondersi il viso tra le mani.

«Kacchan! Per favore! N-non dire queste cose! Il bambino potrebbe sentire e-.»

«Ti stai di nuovo preoccupando troppo. Per ora non può sentire nulla, non lo sai?» schernì l'altro.

«Solo tu, Kacchan. Nessun altro conosce la novità!».

Quando Izuku lo guardò negli occhi rimase interdetto: Katsuki stava piangendo in silenzio con ancora un sorriso sincero stampato in faccia. Le lacrime gocciolavano sulle sue guance ma erano chiaramente d'immensa felicità.

«Izuku... grazie...» soffocò.

Come ogni volta, premette una mano contro il suo viso per camuffare il suo pianto. Non voleva ma stavolta non si vergognava. Si stava commuovendo perché non pensava che sarebbe diventato papà.

«Izuku...» disse ancora.

Il verdino si rimise semi-disteso e lo invitò a fargli compagnia. Katsuki non se lo fece ripetere mentre appoggiava dolcemente il viso su quel ventre che custodiva una vita preziosa e bisognosa di protezione.

«Ora smetterai di dire che sono a dieta?».

«Sì e no. Mangerai ovviamente in modo più bilanciato ma terrò d'occhio il tuo introito calorico. Non è buono ingrassare eccessivamente in gravidanza».

«Oh! E tu come fai a sapere tutte queste cose?» ridacchiò Izuku accarezzandogli i capelli.

«Capelli di Merda ha passato le pene dell'inferno!» iniziò con un risolino.  «Quando Fulminato era incinto, lo chiamava in continuazione per le sue voglie e si lamentava che stava ingrassando, così ho appreso cosa succede in nove mesi di gestazione!» raccontò il biondo. «Era esilarante vedere Eijiro spiegare queste cose, sembrava un dottorino mentre piangeva!».

I due risero nell'immaginarsi la scena.

Quella domenica mattina era perfetta. L'aria ancora fresca della fine di aprile da non patire il caldo, la camera da letto illuminata, solo loro due e un grande amore.

Katsuki sarebbe rimasto per ore in quella posizione. Dentro di lui si era già solidificato un legame indissolubile e non poteva che esserne felice.

«Pensi sarà un maschio o una femmina?» domandò il biondo. 

«In entrambi i casi andrà bene. Non ho preferenze: l'importante è che sia in salute. Tra l'altro ho fatto un calcolo approssimativo e il nostro bimbo o bimba dovrebbe nascere a Settembre!».

Katsuki annuì entusiasta mentre si alzava. Voleva mangiarla ora quella torta, in effetti.

Sparì in cucina tornando in fretta e con un'impeccabile organizzazione: vassoio, due piattini, del succo alla pesca, bicchieri e forchette.

«Una fetta così grande per me, Kacchan?» schernì Izuku quando la ricevette.

«Mangi per due. E poi non possiamo non festeggiare, no?».

Risero di nuovo.

«Quando ti sentirai meglio andremo a cena fuori. Inviterò le comparse e sganceremo la bomba!».

«Non volevi aspettare fino al nostro matrimonio?» chiese Izuku, curioso.

«In realtà voglio vedere che facce faranno! E poi se è stato Fulminato a darti l'idea di un test penso che sia logico farlo saper in anticipo» spiegò l'altro. 

«In pratica è un grazie, giusto?».

Katsuki arrossì leggermente e ancora Izuku lo trovò davvero adorabile. Poggiò una mano sullo stomaco per una carezza. Fu allora che le emozioni presero il sopravvento ed iniziò a piangere.

«Izuku...» disse dolcemente il biondo.

Gli si sedette più vicino, a bordo del letto. Gli passò una mano sul fianco per spostarlo più vicino a lui. Al diavolo la febbre! Il suo compagno aveva bisogno del suo supporto!

«Kacchan... sono così felice! Pensavo che non sarei mai stato in grado di darti un cucciolo!».

«Va bene, Izuku. Siamo felici, abbiamo un cucciolo in arrivo: tutto andrà solo per il meglio» gli disse amorevolmente.

Izuku annuì con un piccolo sorriso.

Quella torta, improvvisamente, aveva un sapore migliore.

«Comunque è un invito a scoparti visto che sei senza mutande, Deku» se ne uscì improvvisamente il biondo, con nonchalance.

Per poco il verdino non si strozzò con un pezzo di torta. Katsuki attese con impazienza che finisse il dolce per farlo distendere e posizionarsi a cavalcioni. Lo avrebbe preso con rude passione, come piaceva a loro ma...

Bastò uno sguardo a quel ventre per fargli sciogliere il cuore. Katsuki iniziò con una scia di baci. Più che sesso gli avrebbe fatto sentire tutta la sua gioia di diventare padre.

Avrebbero fatto semplicemente l'amore in una stanza piena di sole, perfetta per quell'esplosione di luce nei loro impavidi cuori.


The End

  
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