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Autore: Jeyrocca    19/08/2022    1 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 24. La dichiarazione

 

La mattina seguente Ryou si svegliò e lei era accanto a lui, guardò l’orologio: ancora avevano tempo.

La sveglió dolcemente con un casto bacio sulle labbra.

«Buongiorno pazza»

«Buongiorno idiota»

Lei si girò di spalle e lui capì che voleva essere avvolta dal suo corpo. Erano veramente un unico corpo e un’unica anima.

Ryou con un dito solleticò tutta la linea del suo profilo : dalla spalla, passando dal fianco fino al ginocchio.

«Dormito bene?» chiese lei.

«Da sogno»

«Vuoi continuare a rimproverarmi per essere venuta?»

«Potrei trovare una punizione…»

Lei si rigirò verso di lui e gli diede un bacio.

«La prego Dottor Shirogane» e spinse il suo corpo verso di lui sentendo la sua eccitazione.

«Dottoressa, dovrebbe stare attenta a provocarmi»

«Non intendo fare altro che questo.» e cominciò ad accarezzargli gli addominali fino a scendere giù con la mano.

Lui la fermò, la girò a pancia in su e cominciò a sua volta a baciarle il seno, la pancia, il ventre e l’inguine. Lei gemette e lui continuó ad assaporarla.

Ichigo aveva il respiro affannato, inarcava la schiena, stringeva tra i pugni le lenzuola e si abbandonò al piacere. Lei era completamente sua, in quel momento Ryou tornò tra le sue labbra e si amarono ancora e ancora.

 

Quando si fecero le 9.30 dal soggiorno sentirono dei rumori.

«Si sono svegliati Keiichiro e Rey» disse Ryou.

«Non voglio alzarmi»

«Neanche io»

E si accucciarono sotto le coperte per un ultimo abbraccio.

 

Improvvisamente la porta si aprí.

 

«Ehi oggi fai il pigro? Ti ho portato il caffè» disse Keiichiro.

Ichigo urló.

Keiichiro imbarazzato chiuse subito la porta.

Ryou scoppió a ridere.

«Direi che è giunto il momento di alzarsi.»

 

Si rivestirono e andarono in sala.

 

«Ciao a tutti» disse Ichigo imbarazzata come non mai.

«Ma buongiorno» Rey corse verso di lei con una felicità indescrivibile e l’abbracció.

«Quindi sei riuscita a sgattaiolare.»

«E’ stata già sgridata per questo.» disse Ryou guardandola in modo ammiccante.

«cof. Volete il caffè ?» disse Keiichiro per cambiare discorso.

«Si grazie» rispose Ichigo liberandosi dall’ imbarazzante abbraccio di Rey.

«In realtà, dovevo dare una notizia a Ryou, ma visto che ci anche tu Ichigo, è giusto che lo sappia subito.»

«L’hanno vista? Hanno già fatto un articolo?» disse preoccupato Ryou.

«No, no. Ma la notizia dell’aggressione è arrivata ovunque nel mondo. Le ragazze mi hanno chiamato stamattina, si sono già riunite a casa e partiranno fra un paio d’ore per venire qui, erano preoccupate per te. E beh, hanno sentito di Ichigo. Tu che vuoi fare? »

 

«Ichigo ha il diritto di chiarire con loro e sono sicuro che voglia farlo, ma mi sembra difficile finché non si calmano le acque, soprattutto con persone famose come Zakuro e Minto, non possono farsi vedere in compagnia di entrambi. E non possiamo rischiare ancora.»

 

«Io… devo chiedervi scusa. Per tutto questo trambusto, soprattutto nelle condizioni di Rey, e devono chiedervi scusa per essere scappata via 10 anni fa, se le ragazze vorranno ancora avere a che fare con me e se riusciamo a trovare il modo io, io… vorrei vederle. »

Keiichiro non capì il discorso scappare ma Ryou gli fece segno che dopo gli avrebbe spiegato tutto.

 

«Piccola Ichigo. Non importa che tu sia andata via, basta che sei tornata! » e Keiichiro l’abbraccio con il suo solito abbraccio paterno.

 

«Sarete dei genitori fantastici.» e abbracció anche Rey facendo attenzione al suo pancione da settimo mese.

 

Fecero colazione e poi Ichigo si rimise la parrucca. Sgattaiolò nelle scale di sicurezza e scese al piano della sua ormai amica. Loren aveva un po’ approfittato della carta di Ryou e aveva ordinato una colazione di lusso. Passarono alla Reception e salutarono il collega di Dominic che gli aveva dato il cambio e preso la consegna. Erano tutti riservatissimi e leali e di questo Ichigo ne fu grata.

Tutto era filato liscio. Il paparazzo era ancora lì addormentato sulla panchina, ne stavano però arrivando altri. Quando arrivarono sotto casa di Ichigo erano in due.

 

Entrarono nel palazzo con disinvoltura e una volta in salvo volle ricambiare il favore.

 

«Caty, spero tu ti sia trovata bene a casa mia da sola, non vi ringrazierò abbastanza.»

 

«Tranquilla è stato eccitante fare qualcosa sotto copertura! »

«E io sono stata in una stanza di lusso gratis»

 

«Ok, però non potete uscire conciate così. »

 

Ichigo le convinse a rimanere per pranzo, dopodiché le regaló dei suoi completi per farle sembrare altre persone rispetto alle ragazzine ubriache di prima.

E così il piano riuscì alla perfezione.

Sui media si parlava ancora di loro ma gli dedicavano molto meno spazio, si vedeva che il tutto stava scemando. In più era venuto fuori un altro scandalo sul figlio di qualche pezzo grosso che durante i festeggiamenti di capodanno aveva importunato una minorenne ricevendo una bella denuncia per catcalling.

 

Ryou quando andò via Ichigo fu assalito dalle domande da Rey, curiosa come sempre, lui si armó di pazienza e spiegò tutte le incomprensioni che c’erano state.

 

«Ecco chi aveva lasciato la porta aperta!»

«Già, ti avevo detto che ero sicuro di averla chiusa.»

«Dopo 10 anni ce l’hai legata ancora al dito?»

Ryou non rispose facendo il finto offeso.

«Comunque assurdo. È entrata giusto nel momento in cui eri pieno di rabbia. Fosse rimasta 2 minuti in più…»

« Già. »

«Mi dispiace per come siano andate le cose Ryou. Ma forse era destino. Non sarebbe diventata la donna che è oggi. »

«Beh non mi sembra che gli dispiaccia troppo per come siano andate le cose stanotte» commentó Rey.

«Ti diverti proprio eh? Gli ormoni fanno il loro dovere noto» pizzicò Ryou.

 

«Oh caro, i miei ormoni non c’entrano nulla»

E si accarezzó il pancione. «sono solo un inguaribile romantica. Anche io e Keiichiro se ricordi siamo stati separati perché lui in segreto doveva occuparsi di te e della missione, sicuramente è stato doloroso essere lasciati senza un vero motivo, ma guardaci! Non rimpiango nulla! E non lo dovreste fare neanche voi. È così bello che dopo tutti questi anni i sentimenti siano rimasti, è una prova d’amore che all’epoca non avreste potuto avere» e gli ormoni cominciarono a farla commuovere.

«Smettila, così mi imbarazzi Rey. Però è vero.»

 

Dopo attimi di silenzio Ryou tornò in camera sua a riposarsi ancora un po’, ancora le lenzuola avevano il suo odore, chissà quando l’avrebbe rivista. Ora tutto ciò che li aveva separati e quello che li stava ancora separando sembravano nulla in confronto a quello che lui provava, sarebbe passata anche questa tempesta, ma non c’erano più malintesi, più bugie, avrebbero dovuto solo aspettare, forse finire il progetto con la sua azienda e poi potevano aversi per sempre.

 

Durante il riposo ebbe altri flash, ricordò completamente quella sera in cui era ubriaca e gli aveva chiesto di non lasciarla andare via, in piedi, inerme e scoperta da ogni difesa. Ricordò di averla baciata e poi si svegliò.

Per una volta si diede dell’idiota da solo, perché ora a carte scoperte vedeva chiaramente quello che negava a se stesso, limitato dalle sue convinzioni di sapere le cose, ora vedeva quanto Ichigo senza troppe parole gli aveva dichiarato il suo amore. Non l’avrebbe mai più lasciata andare via.

 

Si scambiarono dei messaggi per tutto il giorno, gli raccontó dei suoi ricordi e lei lo rassicurò che nessun paparazzo l’aveva scoperta.

Per il resto della giornata Ryou prenotò delle camere per le ragazze che sarebbero arrivate e Ichigo chiese alla sua migliore amica come stava.

Per fortuna Chiara stava meglio, aveva fatto le analisi e non aveva infezioni, non si capiva però ancora perché le era salita la febbre. Ichigo sentì Masaya preoccupato, temeva che il suo passato che DNA mescolato con gli alieni fosse rigettato dal corpo di Chiara, per questo gli promise che non appena si sarebbero calmate le acque avrebbe fatto analizzare un campione a Ryou.

«Quindi vi siete tornati a parlare?» domandò Chiara, stavano parlando in vivavoce.

«Ehm, si. Ha detto di amarmi…»

«Lo sapevo io! Lo sapevo da sempre. Quindi la questione di quello che hai sentito? Gli hai chiesto?»

«Si, ci siamo chiariti su tutto, Masaya non c’è bisogno che gongoli»

Raccontò di come era sgattaiolata dal suo appartamento e si era presentata da lui e anche di tutto il resto. Masaya gongolava eccome, aveva sempre avuto dubbi, non gli erano mai tornati i conti per quella storia di 10 anni fa.

 

Giunta la sera le ex Mew Mew arrivarono all’hotel di Ryou, Zakuro era una donna dello spettacolo e Minto del balletto, fecero finta di alloggiare come ospiti per le vacanze attirando però altre tipologie di paparazzi.

 

Quando entrarono nella suite abbracciarono i loro amici e chiesero a Ryou come stesse fisicamente.

«Sembri una persona nuova.» giudicò Zakuro

«Sei sicuro di essere stato aggredito? Hai una strana aura.» disse Minto.

Keiichiro e Rey se la ridevano sotto i baffi.

«Credo che il DNA da gatto per quel poco residuo che c’è abbia agevolato la guarigione, quindi non c’era bisogno che piombasse qui, però apprezzo.»

Minto si girò verso Keiichiro. «E’ sicuro di stare bene? Ha avuto un trauma cranico, gli ha cambiato personalità e l’ha reso gentile?»

«Perché parlate di me come se io non fossi qui?»

«No Minto, è solo di buon umore.» disse Keiichiro.

«Sono contenta che tu stia bene!» disse Lettuce con la sua solita calma.

«Ahhh! Io voglio sapere di Ichigo! Ci lavori veramente insieme? Perché non ce l’hai detto?» gridò Purin con la sua solita energia.

«Sempre delicata tu Purin.» commentò Minto.

«Non te la tirare Minto, tu sei la prima che freme di saperlo, sei quella che c’è stata peggio!» ribatté Purin.

«Ragazze, calmatevi. Si ho incontrato Ichigo e si ci ho lavorato insieme per tre settimane. E’ complicato dirvi tutto ora.»

«Lei si ricorda di noi?» sperò Lettuce.

«E’ vero quello che dicono? Che hai scelto quell’azienda perché c’era lei?» chiese con la sua solita freddezza Zakuro

«Si e no. Avevo già adocchiato quell’azienda per via dei macchinari microscopici, quando ho indagato e ho visto il suo nome ho affrettato le cose, questo si. Ma è davvero brava nel suo lavoro, non avrei rischiato di far fallire un progetto del genere se non ne valesse la pena.»

«Quindi vi parlate ora.»

«Si, a tal proposito, vorrebbe vedervi.»

Lettuce, Purin e Minto erano entusiaste, per loro il tempo era come se non fosse mai passato. Zakuro era felice ma sospettosa e più razionale, voleva capirci qualcosa.

«Cosa è cambiato? Non ci odia più perché il tempo ci ha dato il perdono di qualcosa che non sappiamo di aver fatto?»

«Penso che spetti a lei dirvelo, però inconsapevolmente, posso dirvi che è stata colpa mia.»

«Di un pò Ryou. Ti sei di nuovo innamorato di lei?» chiese Minto.

Ryou indietreggiò arrossendo.

«Lo avevate capito tutte eh?» disse Rey che stranamente ancora non si era intromessa. «Credo che il signorino qui presente non abbia mai smesso di esserlo.»

«Rey!»

«Ryou? Mi sbaglio? O devo aggiungere altro per avvalorare le mie ragioni?»

«No.»

«Sarà difficile sbarazzarvi dei paparazzi, saranno sempre di meno e forse smetteranno di parlarne ma quando si tratta di gossip almeno uno di loro continuerà a seguirvi finché non otterrà lo scandalo, lo so per esperienza, mi hanno raggiunto fino a qui perché credono che abbia una relazione con un attore. Anche se dovessimo riprendere tutti noi i rapporti con lei sarebbe rischioso per i prossimi mesi, se non anni.» spiegò Zakuro. «Certo se …»

«Cosa?» chiesero in coro le ragazze.

«Io e Ichigo non saremo mai amici.» commentò serio Ryou.

«Ma che dici Ryou?» accusò Purin.

«E’ successo qualcosa tra di voi?» chiese mettendosi una mano davanti alla bocca sconvolta Lettuce.

«Allora dovete dargli quello che vogliono.» concluse Zakuro.

 

Ryou si fece spiegare cosa intendesse dire ed escogitarono un piano per uscire da questo incubo.

 

 

   
 
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