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Autore: Heryga    21/08/2022    0 recensioni
Nelle aule di Mandos Maedhros e Fingon finalmente si ritrovano insieme dopo secoli di separazione e si dichiarano il loro amore... Ma sarà reale?
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fingon, Maedhros
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Maedhros rimase disteso sulla pelliccia d’orso, aveva ancora il respiro affannato e si sentiva triste. Nella foga del momento non si era reso conto di essere rimasto totalmente nudo e comunque non gli importava. Voleva solo che Fingon tornasse da lui. Lo amava e voleva dirglielo. Lui era l’unica cosa che voleva e avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo accanto. Anche se quel bacio fosse rimasto l’unico sarebbe andata bene così, voleva Fingon nella sua vita in qualsiasi modo lui avesse voluto, anche se significava non poterlo più sfiorare. Fingon era in piedi vicino al tavolo e guardava fuori dalla finestra.  La luna quella notte era grandissima e aveva smesso di nevicare. Stava cercando di darsi una calmata e pensava a quello che era appena accaduto. Aveva avuto anche lui modo di riflettere sulla sua vita. Da molto tempo aveva compreso che quella grande amicizia che lo aveva sempre legato a Maedhros in realtà era qualcosa di più profondo. A lui non importava quello che avrebbe detto il mondo ma conosceva Maedhros e sapeva che lui non si sarebbe mai dato la possibilità di essere felice.  Quindi aveva accantonato l’idea come qualcosa di impossibile. Si era già buttato in imprese impossibili che gli avevano fatto guadagnare il nome di “Valoroso” ma questa gli sembrava addirittura fuori dalla sua portata. Nonostante questo, sapeva di amarlo, era un dato di fatto e non sarebbe mai cambiato... Fingon tornò da Maedhros e si sedette accanto a lui, a una distanza relativamente di sicurezza. Maedhros sembrava molto dispiaciuto, aveva gli occhi da cane bastonato e disse: “Fin…mi dispiace, non avrei dovuto essere così violento… Mi dispiace se ti ho fatto male e se ti ho spaventato. Non accadrà più”. Fingon lo guardò e scoppiò a ridere. Aveva sempre avuto una bellissima risata contagiosa ma Maedhros in quel contesto si sentì preso in giro. “Scherzi?” disse Fingon. “E’ da sempre che aspettavo questo momento…” Maedhros allora si tirò su, puntellandosi sui gomiti e lo guardò dicendo: “Dici davvero? Non ho mai sospettato niente”. “Ovvio! Sei sempre stato troppo concentrato su tutto il resto... Come potevi accorgerti di me? Di noi?” disse Fingon con tono stizzito. Fece una pausa e poi aggiunse: “Ma non voglio parlare del passato, mi innervosisce... Voglio solo vivere il presente. Dimmi cosa vuoi. Cosa significava quel bacio per te?” Fingon era diventato serio, non sorrideva più. Maedhros si sentiva intimidito dai suoi occhi e per la prima volta con lui non sapeva cosa fare ma sapeva che con Fingon la cosa migliore era sempre dire la verità. Prese coraggio e disse: “Io voglio te. Voglio te perché sei la mia unica speranza di essere felice. Voglio te perché ti amo, da sempre”. Fingon rimase spiazzato. Mai avrebbe immaginato il suo amico capace di dire quelle parole. Rimase in silenzio ma continuò a fissarlo. Maedhros era visibilmente in imbarazzo. Forse aveva sbagliato ad essere così diretto ma era la sua ultima occasione e non voleva sprecarla. “Fin, parlami, dì qualcosa”. Ma Fingon non disse nulla, rimase in silenzio e gli si avvicinò guardandolo fisso negli occhi. Gli venne vicino, sempre più vicino, finchè non lo costrinse a distendersi completamente. Fingon era sopra di lui. Maedhros nel vederlo a quella distanza così ravvicinata cominciò ad essere pervaso da brividi ed emise un sospiro. Voleva baciarlo, lo voleva più di ogni altra cosa al mondo ma non voleva essere avventato come prima. Avrebbe aspettato. Fingon però rimaneva immobile, era vicinissimo alla sua bocca ma non lo baciava. Lo stava studiando. Maedhros dischiuse le labbra aspettando speranzoso un bacio. Stava impazzendo, sembrava che Fingon volesse torturarlo, ma era una dolce tortura. Finalmente Fingon fece la sua mossa ma non lo baciò, gli leccò invece il labbro superiore come se volesse assaggiarlo. Al tocco della sua lingua, Maedhros trasalì, gli sembrava di perdere i sensi. Il suo corpo era tutto pervaso da scosse e brividi di piacere e Fingon ancora non lo aveva neanche toccato. Il desiderio di lui lo stava consumando. Fingon allora si staccò, fece un passo indietro e lo guardò tutto, dalla testa ai piedi. Maedhros aveva ancora gli occhi chiusi e le labbra dischiuse. Era totalmente nudo, tremava (ma questa volta non a causa del freddo). La sua eccitazione era massima ed evidente.  Questo per Fingon era davvero uno spettacolo meraviglioso e voleva goderselo pienamente. La luce del fuoco illuminava la sua pelle candida. I suoi capelli ramati sembravano lingue di fuoco che avvolgevano il suo corpo perfetto. Molte volte aveva immaginato un contesto simile ma non credeva che un giorno sarebbe diventato realtà. Il desiderio lo prese. Si tolse la maglia leggera che aveva ancora addosso e si buttò su di lui. I baci erano travolgenti e bollenti. Maedhros cercava di trattenersi ma sapeva che non sarebbe durato a lungo e che presto avrebbe perso ogni controllo. Fingon lo baciava, lo leccava, lo mordeva. Poi all’improvviso si staccò dalla sua bocca. Si avvicinò al suo orecchio, lo morse e sussurrò: “Voglio prendere quello che è mio e voglio darti ciò che è tuo”. Queste parole (che Maedhros non comprese pienamente) provocarono in lui una fortissima scossa di piacere e il respiro gli si fece sempre più affannato. Vedendolo in questo stato di eccitazione massima, Fingon si rese conto che Maedhros era suo, era totalmente e letteralmente nelle sue mani. Aveva il pieno controllo su di lui e voleva approfittarne.  Allora iniziò a baciargli e mordergli il collo, poi decise di cominciare a spostarsi verso sud, sempre di più, sempre di più. Gli baciò le clavicole, i pettorali, i capezzoli, ogni curva dei suoi addominali scolpiti, l’ombelico… Maedhros era tutto pervaso da scosse di piacere e con gli occhi chiusi accarezzava la testa di Fingon accompagnandolo nella discesa. Fingon si staccò per un attimo dal suo ombelico  e disse: “Guardami”. Maedhros obbedì e aprì gli occhi. Vide Fingon che gli baciava il basso ventre, la sua bocca era sempre più vicino a quella zona pulsante da cui partivano tutte quelle intense sensazioni. Si sentiva scoppiare. Di nuovo chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dal piacere. Finalmente Fingon raggiunse il suo obiettivo e di nuovo disse a Maedhros: “Guardami...” Maedhros si sentiva morire. Aprì gli occhi e vide i bellissimi occhi di Fingon puntati nei suoi mentre il suo membro, diventato enorme, scompariva nella sua bocca così calda e umida. Quella vista lo fece esplodere, non riuscì più a trattenersi e istintivamente spinse con forza verso giù la testa di Fingon che rimase immobilizzato. Fingon stava soffocando e cercò di staccarsi per respirare. Allora immediatamente Maedhros riprese i sensi e lo liberò dalla presa. Subito si tirò su e andò verso Fingon per scusarsi, assicurarsi che stesse bene e baciarlo. Questo bacio aveva un sapore diverso, più intenso. Poi lo tirò su accanto a lui. Si sentiva svenire, le forze lo stavano abbandonando ma voleva parlare con Fingon. Continuò a baciarlo, poi occhi negli occhi Maedhros disse: “Come stai? Scusami… ho sbagliato di nuovo…non riesco a controllarmi. Mi fai perdere il controllo… Scusami, avrei dovuto avvertirti”. Fingon sorrise, lo baciò e rispose: “Sapevo benissimo cosa stava per succedere ed era proprio quello che volevo. Ti ho detto che volevo prendere quello che è mio... E’ stato bellissimo vederti così, me lo sono immaginato tante volte ma questo è stato molto meglio… Non occorre che ti scusi e onestamente sapere di farti perdere il controllo mi fa impazzire...”  Maedhros sorrise e lo baciò con passione, poi lo strinse a se forte e lo abbracciò stretto stretto. “Non ho mai provato sensazioni così belle… mi sento felice… Mi sento di nuovo vivo... Sono pieno d’amore per te…  Voglio renderti felice, me lo permetterai?” disse Maedhros con sguardò innamorato.  Fingon lo baciò, poi sorrise e disse semplicemente: “SI”.  Una sensazione calda pervase tutto il corpo di Maedhros, la sua mente era libera, si sentiva in pace. Le forze lo abbandonarono e senza rendersene contò si addormentò accanto al suo Fingon.
   
 
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