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Autore: Shadow Doom    22/08/2022    1 recensioni
Il grande Eroe Sephiroth, celebrato ed acclamato per essere riuscito a far crollare la tirannia della Shinra, si ritroverà invischiato in una faccenda che metterà in luce la sua vera natura e quella di coloro che hanno nelle mani la sorte del Mondo.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Nuovo personaggio, Sephiroth, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Altro contesto
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Un incarico e una scommessa sospetti

 

Sephiroth e Fair iniziarono a salire le bianchissime e perfettamente pulite scalinate della maestosa cattedrale, la cui guglia più alta era talmente luminosa da rappresentare un vero e proprio faro per qualsiasi avventuriero si fosse sentito perso nelle terre selvagge che circondavano Rigel.

L'esterno della struttura era magnifico, ricco di incisioni e rilievi tutti rimandanti alla mitologia della creazione sulla quale si basava lo stesso credo dell'Abbazia. L'interno invece, sebbene altrettanto bello, incuteva una certa soggezione, il grande ingresso di rarissimo marmo rosa era praticamente vuoto, fatta eccezione per le necessarie colonne portanti, perciò ogni passo risuonava con un'eco inquietante.

 

“ Zack io vado, ti auguro buona fortuna” “ Grazie, cercherò di restare calmo” “ E' la prima volta che ti vedo agitato per una ragazza...Quello che mi hai detto deve essere vero” “ Lo è” “ Bene. Sai almeno dove trovarla?” “ Si trova quasi sempre sul balcone più a Nord dove si prende cura dei suoi fiori” “ Visto che sai tutto cosa aspetti a correre da lei?” “ Voglio fare un attimo mente locale su come farle quella proposta” “ Come preferisci, ti aggiornerò non appena avrò delle novità” “ Farò lo stesso anch'io” “ Tieni per te i dettagli, non mi interessano” detto ciò il bianco cavaliere si diresse verso l'ultimo piano dell'edificio, sede e dimora dall'Alto sacerdote, capo spirituale del culto di Gaia.

 

Solo perché ci era stato altre volte non si perse, altrimenti si sarebbe ritrovato a girovagare per ore senza nemmeno avvicinarsi alla meta.

Aperta la colossale porta di legno massiccio non vide chi l'aveva chiamato, bensì il Legato e la prima Sacerdotessa. Il titolo di quest'ultima poco si addiceva con il vestito che indossava: un abito bianco con motivi floreali blu, ricamato con tessuto argenteo. Inoltre l'affascinante ragazza indossava preziosi gioielli, tra i quali spiccava una collana dotata di un ciondolo d'oro a forma di fiore ed una piccola corona; insomma sembrava più una principessa che un membro di un ordine religioso.

 

“ Tseng cosa ci fai qui?” chiese immediatamente l'Eroe con un tono tutt'altro che amichevole, “ Sephiorth sei ancora titubante circa le mie vere intenzioni?” “ Come non potrei, eri uno fedele segugio al servizio della Shinra” “ Dici bene, ero. Il passato è passato, meglio lasciarselo alle spalle” “ Sarà...Comunque dov'è il vecchio?” “ Il Lord sta riposando, purtroppo l'età è un nemico imbattibile” “ Quindi che devo fare? Aspettare che si riprenda dal suo pisolino? Ho degli impegni importanti, non posso perdere tempo” “ Lo sappiamo bene, perciò sarò io a riferirti la richiesta del Lord. Come vedi con me c'è Aerith, la nostra prima Sacerdotessa” “ E' un piacere conoscerla di persona” intervenne la giovane, “ Non c'è bisogno che mi dai del lei, la nostra autorità è simile” “ Va bene” rispose l'amante dei fiori, incrociando lo sguardo dell'uomo. Non sapeva perché ma, sebbene i loro occhi fossero molto simili, venne attraversata da un forte senso di disagio.

 

“ Avete fatto conoscenza, ottimo, ma adesso torniamo a noi. Abbiamo bisogno che Aerith raggiunga la città di Vegas” riprese Tseng, “ E' molto lontana ed il percoso è disseminato da belve. Capisco che vogliate che qualcuno l'accompagni, però perché proprio io?” “ Per rinforzare il legame tra le nostre organizzazioni”.

La risposta del Legato non era affatto sincera e Sephiroth ne era perfettamente consapevole, tuttavia non insistette capendo che non sarebbe servito a niente. Per il momento avrebbe accontentato l'Abbazia, ma avrebbe sfruttato quella missione per cercare di capire quali fossero le reali intenzioni di un culto per il quale non aveva mai avuto fiducia.

 

Nel frattempo Fair, raccolto il coraggio di cui aveva bisogno, si mosse verso la propria destinazione, fermandosi praticamente subito poiché una bionda, con lo sguardo rivolto ad ammirare il soffitto a cassettoni, gli aveva sbattuto contro finendo a terra.

 

“ Che botta...” si lamentò l'ultima, “ Stai bene?” le chiese il moro porgendole una mano per alzarsi, “ Insomma, hai rischiato di far del male alla migliore strega in circolazione. Dovresti stare più attento a dove metti i piedi” “ A dire il vero sei tu che mi sei venuta addosso” “ Questione di punti di vista e poi con quale coraggio parli? Sai che se mi fossi fatta male ad una mano non avrei potuto più fare i miei numeri e di conseguenza il Circo di Magilou sarebbe finito in bacca rotta!?” “ Non ti sembra di stare esagerando?” “ Sei tu che non capisci la gravità di ciò che hai fatto” “...Aspetta, hai detto Circo di Magilou?” “ Sì” “ Allora fai parte di quella famosa compagnia” “ Non ne faccio solo parte, ne sono la leader. Hai di fronte la grande, l'incredibile, la magimagnifica, maestra dell'illusione, Magilou!”.

Zack abbozzò un sorriso, di certo quella non era un tipa comune e sicuramente la modestia non era nelle sue corde.

 

“ Quella scatola che hai in mano è di un anello” commentò la maga indicando l'oggetto, “ Hai buon occhio” “ E' una delle mie tante qualità. Per chi è?” “ Aerith” “ Quella Aerith? La meravigliosa e gentile Prima Sacerdotessa, amata da ogni seguace dell'Abbazia?” “ Esatto” “ Mi stupisce...” “ Perché? Non mi credi alla sua altezza?” “ Sei molto carino, però non l'ho mai sentita parlare di te o più in generale di avere un ragazzo” “ Perché la conosci?” “ Solo da qualche giorno” “ Se è così non c'è nulla di strano” “ Non ne sarei tanto convinta, secondo me lei non prova quello che tu pensi”, in suddetta affermazione lo sguardo della prestigiatrice mutò, assumendo un nota tra il serio ed il furbo.

 

“ Certo come no...” “ Se sei tanto sicuro perché non facciamo una scommessa?” “ Di che tipo?” “ Scommettiamo 1000 Gil che Aerith finirà per spezzarti prima che tu possa farle la proposta di fidanzamento” “ Assurdo” “ Che c'è? Hai paura di perdere?” “ Facciamo 10000 Gil” “ Meglio ancora! Non vedo l'ora di incassare la vincita e comprarmi qualcosa di carino” canticchiò mentre si recava verso l'uscita, “ Cosa fai? Non vuoi più stare al gioco?” le domandò il Soldier, “ Tranquillo, sarò presente quando il momento arriverà” concluse enigmaticamente la ragazza che, una volta fuori, prese un oggetto che aveva rubato all'uomo durante il loro scontro per nulla accidentale.

 

“ Soldier di prima classe, Zack Fair. Sarai anche affascinante, ma sei un'idiota. Ti sei fatto sfilare il tuo ID sotto il naso da una povera streghetta. Forse per questo non sei fortunato in amore, sono proprio curiosa di vedere come la prenderai” sussurrò Magilou saltellando in giro apparentemente senza una meta precisa.

   
 
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