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Autore: seasight69    26/08/2022    0 recensioni
Will e Max cercano di risolvere i loro problemi personali facendo del volontariato. Decidono quindi di partecipare insieme a un programma scolastico di servizio civile. L’incarico assegnato loro é però piuttosto particolare: aiutare una donna di mezza età ad accudire i suoi due schimpanzé domestici, mentre lei è al lavoro. Questo si rivela essere un divertente passatempo per loro due, ma non sanno ancora che il Mind Flayer, sta per scatenare la furia primordiale degli animali più feroci di Hawkins contro i suoi abitanti.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jim Hopper, Maxine Mayfield, Nuovo personaggio, Undici/Jane, Will Byers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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É trascorso un anno dalla battaglia dello Starcourt. Per fortuna, oltre a Billy, nessuno vi ha perso la vita. Hopper ha fermato in tempo il macchinario sovietico e ora vive insieme a Joyce, El, Will e Johnathan. Alla fine, Max é stata la più colpita dagli eventi di quella notte: con la morte del suo fratellastro, l’abbandono della madre da parte del patrigno e la conseguente caduta in depressione e alcolismo di lei, dire che la ragazza dai capelli rossi ha avuto un brutto periodo sarebbe un eufemismo. Iniziò a isolarsi e decise addirittura di prendersi una pausa dalla sua relazione con Lucas. 

Dato che Mike e Undi passavano sempre più tempo assieme, dato che lei non doveva nascondersi più; Will decise di cercare di farsi nuovi amici, e dato il suo spirito solidale, provó a portare fuori dal suo auto isolamento Max. Le propose così di partecipare insieme a un progetto scolastico di servizio civico. Max trovò l’idea buona: magari fare del bene agli altri l’avrebbe aiutata a uscire dal tunnel della depressione.

L’incarico che ricevettero era piuttosto curioso: si trattava di aiutare una donna di mezza età ad accudire i suoi due schimpanzé domestici. Il primo (Bongo), era un grosso esemplare adulto e stava rinchiuso tutto il giorno in una grande gabbia. Questa era fornita di tutto quello che serviva per renderla la sua camera da letto: c’erano coperte, cuscini e anche giocattoli. Ma Bongo non sembrava troppo a suo agio, in quella situazione: aveva un aria costantemente annoiata e infastidita, e da quando i due erano entrati nella casa, non sembrava averli neanche notati. La sua apatia era così grande, che niente avrebbe potuto distrarlo dal fissare il muro. L’altro invece (Mimbi), era l’esatto opposto: si trattava di un piccolo schimpanzé, estremamente energico ma amorevole. Viveva insieme a Helen (la proprietaria), e stava correndo a quattro zampe, da una parte all’altra del salotto, spingendo con la mano destra una macchinina giocattolo. Era il figlio di Bongo, e la madre era morta di parto, o così sosteneva la padrona.

Entrambi i ragazzi rimasero un po’ interdetti alla vista dei due animali: non tutti i giorni si vedevano delle scimmie in una casa nel bel mezzo dell’Indiana. 

“Uh Uh Uh!” Esclamò correndo verso Max abbracciandola, come se fosse una vecchia amica che non vedeva da tempo. 

“Aaaaw, grazie!” Rispose lei stringendo le sue braccia intorno l’animaletto, mentre la sua faccia diventava rossa come un pomodoro, per l’inaspettata ondata di tenerezza che l’aveva appena travolta.

“Fa sempre così con gli ospiti!”

Commentò sorridente la padrona di casa.

Nel frattempo, Will si era avvicinato allo scimmione in gabbia, cercando inutilmente di attirare la sua attenzione.

“Uhm...ma sta bene?”

Chiese puntando il dito in direzione dell’animale.

“Oh, si, è solo che dalla morte di mio marito è un po’ giú di corda. Ogni tanto ha degli attacchi di rabbia, ma tranquilli, nulla di grave; quando succede, per calmarlo, gli do dello Xanax.”

“X-Xanax? Ma non è uno psicofarmaco? Intendo dire, è sicuro darlo a una scimmia?” Sussultò Max.

“Beh, non è stato il dottore a suggerirmelo, ma lo calma subito. E poi, dicono che il nostro DNA è simile al 96% identico al nostro, quindi non dovrebbe essere così diverso... ma se posso, com’è che sei così esperta di questo tipo di pillole signorina?”

Chiese gentilmente alla ragazzina.

“Il fatto è che...ultimamente mia madre non sta molto bene, e ne prende un po’ misto col vino. La psicologa della scuola mi ha anche consigliato di provare a prenderne una ogni tanto, ma non sono molto sicura...”.

“Oh, scusami davvero...non volevo...”

“No, no, tranquilla lo so!”

La ragazza la rassicurò, mentre Will le si avvicinò per metterle una mano sulla spalla, a cui lei rispose sorridendogli.

La porta di casa si aprì e un’altra donna di mezza età, entrò con tra le braccia uno scatolone pieno di cose varie.

“Ma guarda che giovanotti abbiamo qui! Sono tuoi nipotini?” 

Esclamò euforica, come una nonna in attesa di incontrare i suoi.

“Eh, magari! No no, sono i ragazzini del servizio civile di cui ti parlavo”.

Si trattava di Karen, la vicina di casa che li avrebbe aiutati nel loro lavoro. Dopo aver posato lo scatolone sul tavolo della cucina, si avvicinò a Will e lo fissò dritto in volto.

“Guarda un po’, ha lo stesso taglio di capelli di Jeff e anche gli occhi sono identici a quelli di tuo marito, deve essere un segno!”

“Oh suvvia, non fare così Karen, cosí lo spaventi, oh oh oh!”

L’allegra coppia di signore ebbe un buon ascendente sui due ragazzi, e l’impiego sembrava divertente. Il “lavoro sporco”, come pulire la gabbia di Bongo, veniva fatto da Karen. Will e Max si occupavano principalmente di dargli da mangiare e giocare con Mimbi, cercando di non fargli rompere niente, mentre Helen era a lavoro.

La natura introspettiva di Will lo portò a cercare di far uscire Bongo dalla sua solitudine; come se vedesse riflesso in lui qualcosa di sé stesso. Max d’altro canto, si sentiva sempre più felice grazie al rapporto quasi materno (di cui probabilmente sentivano la mancanza entrambi), che instaurò con Mimbi.

Un giorno la scimmietta la accolse addirittura con un disegno fatto a pastelli, dove lei vide sé stessa ritratta. si trattava di un semplice miscuglio di forme geometriche colorate: due rettangoli blu, che convergevano su un rettangolo rosso, sormontato da un cerchio rosa con delle linee arancioni in cima. Ma pur essendo stato fatto da un animale la cui specie non possedeva l’immaginazione simbolica, quel confuso disegno fece risuonare dal profondo qualcosa in lei. Mimbi stava sgretolando quel guscio di indifferenza che si era costruita attorno nei mesi scorsi, per tenere lontane le emozioni negative. Ma ora, per la prima volta dopo molto tempo, smise di pensare a Billy. Ringrazió il baby schimpanzé con un abbraccio, mentre con l’altra mano asciugò le gocce di lacrime che iniziavano a scendere dagli occhi.

Tutto sembrava ricominciare ad andare bene nelle loro vite, ma un giorno, nell’oscena oscurità del Sotto Sopra, il Mind Flayer ricomincio a complottare.

Questa volta, avrebbe manipolato non le persone, ma gli animali più feroci contro gli umani di Hawkins. E ora Max e Will di trovavano molto vicini al più pericoloso di essi...

 

 

   
 
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