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Autore: Sophy    09/09/2009    4 recensioni
Era l’alba di una nuova mattina a Cair Paravel, re Peter si svegliò nel suo letto gigante e super morbido, si stiracchiò e guardò fuori dalla finestra: un piccione aveva fatto la cacca sul vetro. Niente poteva però offuscare la felicità di Peter, quel giorno era il suo primo compleanno a Narnia e quattro ragazze avrebbe contribuito a renderlo veramente unico! Dedicata a gaara4ever per il suo compleanno.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che io non ho letto i l

Premetto che io non ho letto i libri de "Le cronache di Narnia", la mia sapienza si limita solo ai due film tratti da essi, questa fan fiction è ambientata dopo la fine del primo film "il leone, la strega e l'armadio" quando i quattro fratelli regnavano su Narnia.

Questa fan fiction è dedicata a gaara4ever che oggi compie gli anni!! AUGURIIIIIIIIIIIIII!!! XD XD

 

-HAPPY BIRTHDAY-

 

 

Tutti- Sorpresa!!!

Peter- Oh, ragazzi davvero, io…

 

SBRANG

 

Tutti- AAAAAAAAAAAAH!

 

ALT!! Fermi tutti! Com’è che siamo già arrivati a questo punto? Torniamo indietro! Un po’ di ordine cavoli!

 

*Il nastro viene riavvolto*

 

Era l’alba di una nuova mattina a Cair Paravel, re Peter si svegliò nel suo letto gigante e super morbido, si stiracchiò e guardò fuori dalla finestra: un piccione aveva fatto la cacca sul vetro. Niente poteva però offuscare la felicità di Peter, quel giorno era il suo primo compleanno a Narnia, anzi, il suo primo compleanno come Re di Narnia! Un giorno veramente speciale! Suonò il campanello d’oro che era poggiato sul suo comodino e, mentre attendeva i valletti che ogni mattina venivano ad aiutarlo a vestirsi, fantasticava su quali meraviglie lo attendessero al di là della porta: regali stupendi, una torta magnifica e soprattutto i suoi tre insostituibili fratelli senza i quali non valeva nemmeno la pena di festeggiare.

A mezzogiorno era ancora steso sul letto e dei valletti non si era vista neanche l’ombra.

 

Peter- Sono un po’ in ritardo, meglio se mi vesto da solo…

 

Peter aprì l’armadio e vi entrò dentro (il suo armadio era infatti una vera e propria stanza)…

 

Peter(aggirandosi per gli scaffali)- Allora, questi sono i vestiti per la caccia… questi quelli da pesca… questi quelli per la disco… e questa porta? No, sono gli stivali…

 

Tre ore dopo Peter uscì dall’armadio, ebbe qualche problema nell’infilarsi la calzamaglia ma dopo mezz’oretta uscì comunque sano e salvo dalla sua regale stanza. Rimase per un po’ fermo sulla soglia…

 

Peter- Scusate, e il mio seguito?

 

Dopo un po’ decise di muoversi anche senza il seguito, si diresse come ogni mattina nella sala da pranzo per fare colazione e incontrare i suoi fratelli ma quando entrò ad accoglierlo c’era solo l’aria.

 

Peter- Gente? C’è qualcuno?

Eco- qualcuuuno… uuno…uuno…

Peter- E la mia colazione?

Eco- oooone…

Peter- Andiamo! Mi sfamate tutti gli altri giorni e non oggi che è il mio compleanno!!??

 

 

Peter- Ecco! Mi ha abbandonato persino l’eco!

 

Scese nella cucina, anch’essa deserta, alla ricerca di cibo ma tutti gli scaffali erano vuoti.

 

Peter- Si, ma adesso esageriamo eh!

 

Risalì in sala da pranzo con lo stomaco che cantava l’opera per avere del cibo, vide allora che proprio fuori dalla finestra c’era un melo con i frutti maturi. Si sporse dal balcone per prendere una mela, cadde di sotto. Si rialzò imprecando davanti a una delle grandi finestre del salone al pian terreno, si pulì il vestito e quando alzò lo sguardo sua sorella Lucy passò saltellando dall’altra parte del vetro.

 

Peter- Adesso mi sentono…

 

Peter si lanciò all’inseguimento della sorella. La seguì per dieci corridoi, sette saloni, quattro cessi e due cortili, infine Lucy scese nei sotterranei ed entrò dentro una stanza. Ridotto ad uno straccio, ansimante per la fatica, con la milza che bruciava, lo stomaco che cantava per la disperazione, l’intestino che protestava per il casino, l’esofago che oscillava facendosi trascinare dal ritmo dello stomaco e il fegato che faceva un solitario per passare il tempo, il prode Peter raccolse le sue ultime energie ed aprì la porta.

Al centro della sala, su un’enorme tavola riccamente imbandita troneggiava una torta gigantesca: 35 strati di pan di spagna farciti da 5 strati di ognuna delle 7 varietà di cioccolato presenti; alla sommità, in pasta di zucchero, troneggiava la scritta “BUON COMPLEANNO PETER”. Susan, Edmund e Lucy davanti alla torta guardavano divertiti l’espressione sorpresa sul volto del fratello. Dietro il tavolo era schierato tutto il personale del castello, il signor Tumnus, i castori e tutti gli altri “amici di famiglia”.

 

Tutti- SORPRESAAAAAAAAA!!

Peter- Oh, ragazzi davvero, io…

 

SBRANG

 

Tutti- AAAAAAAAAH!

 

La grande porta di legno pregiato riccamente intagliato dai migliori artigiani del regno, ornata di rubini, zaffiri e smeraldi grossi come noci, tutti lavorati con la massima precisione e pazienza dai  rinomatissimi tagliatori di gemme di Narnia, la cui costruzione era durata ben 4 lunghi anni, era stata barbaramente sfondata. Quando il polverone che si era sollevato si diradò i nostri amati personaggi videro stagliarsi sopra i resti della milionaria (nel senso che era costata milioni…) porta un felino a loro ben noto…

 

Lucy- ASLAN! Finalmente sei arrivato! =)

 

Lucy fece per corrergli incontro ma si bloccò non appena si accorse che il suo amato gatto non era arrivato da solo: in groppa gli stava infatti una tizia strana i cui capelli sparati qua e là assomigliavano molto alla criniera del leone… la strega e l’armadio.  No! Che c’entra?!

La tizia scese a terra con un balzo, inciampò, spiaccicò la faccia al suolo, si rialzò e si spolverò la faccia usando il ciuffetto della coda di Aslan a mo’ di Swiffer.

 

Aslan- Siamo arrivati, figlia di Eva…

Sofia- Grazie, sei stato molto gentile! Ti meriti un bel grattino dietro l’orecchio…

 

Sofia, questo era il nome della strana creatura, senza curarsi minimamente della porta sfondata e delle Altezze presenti nella stanza, iniziò a grattare l’orecchio di Aslan che fece le fusa.

 

Tutti- Ehm… O.O

Aslan- Frrrrrrrr frrrrrrrr

Sofia(smettendo di fare i grattini)- Bene, su! Dobbiamo preparare tutto! Le altre ci sono?

???- Eccoci!!

 

Improvvisamente da sotto il tavolo sbucarono Giulia e Silvia, altre due tizie strane…

 

Tutti- AAAAAAAH!! O.O

Silvia- Sei in ritardo!! Quanto diavolo ci hai messo??

Sofia- Scusate, per strada Asly ha trovato dell’erba gatta e si è fermato un attimo…

Giulia- Ehi So! Cos’è, uno scherzo?! Dove diavolo è Caspian????

Sofia- Non c’è, questa fic è ambientata nell’età d’oro di Narnia, lui deve ancora nascere =)

Giulia- COSA????? MA SEI SCEMA?! COME HAI POTUTO SCRIVERE UNA FIC SENZA CASPIAN???

Sofia- Mi è venuta così! =)

Giulia- Non ci posso credere!! Come hai potuto?? Silvia, mordila!

 

 

Sofia- Silvia?

Giulia- Silvia! Che diavolo fai lì a terra??? O.o


Silvia era inginocchiata davanti ad Edmund…

 

Silvia(ad Edmund)- Sposami

Edmund- Scusa?

Silvia- Non scusa, devi chiamarmi Sposa…

Edmund- O.O

Sofia- Silvia piantala! Non abbiamo tempo per cose simili! La torta c’è, gli invitati pure… CHI CACCHIO HA SFONDATO LA PORTA???

Giulia- Tu…

Sofia- Allora tutto ok, avete impacchettato il regalo?

Silvia- Non ancora, dacci due secondi…

 

Giulia e Silvia legarono Peter, re Supremo di Narnia, Imperatore delle Isole Solitarie, Signore di Cair Paravel, con un nastro di raso fucsia e gli misero un bel fiocco tra i capelli.

 

Giulia&Silvia- Fatto! =)

Peter- Cos…? Ma come osate!!!

Sofia(fregandosene altamente di Peter)- Ok, pronte? Sta arrivando… 1, 2 e….

 

SBRANG

 

Un’altra ragazza era inciampata sui resti della porta…

 

GIULIA(si, un’altra)- Ahi, chi diavolo ha buttato del compensato qui?

Tutti- E’ UN’INVASIONE ALLORA!!!

Peter- COMPENSATO???? Ehi, ma hai idea di quanto è costat…

Sofia,Giulia&Silvia- SORPRESAAAAAAAA!! TANTI AUGURIIIIIII!!

GIULIA- Oh, ragazze che bello, graz… PEEEEEEEEEEEETER!!!

Peter- Che c’è ora??

GIULIA(avvinghiata alla gamba di Peter)- Peeeeeeeter, oh Peeeeeter…

Peter- Lasciami!!

Silvia- Giulia, guarda la torta, l’ho fatta io! =)

Susan- Ma non è vero, la torta l’ho fattAAAAAAARGH!!

 

Giulia, quella scritta in minuscolo, la prima che è apparsa, vabbè ci siamo capiti, si era lanciata con scatto felino e sguardo da furia infernale su Susan non appena aveva sentito la sua voce.

 

Giulia- Caspiaaaaaaan… baciooooo… come hai osatooooooo… tuuuuu… maledettaaaaaaaaa….

Susan- AAAAAAAAARGH!!! LASCIAMIIIIIIIII!!

Sofia(ignorando la reale in difficoltà)- Allora Giulia, non ci ringrazi?

GIULIA(con voce commossa, senza staccarsi da Peter)- Grazie, ammasso di muco…

Sofia- Prego, mutanda…

GIULIA- Wc...

Sofia- Cerume…

GIULIA- Caccola…

 

Il sole tramontava sul felice castello di Cair Paravel, Giulia imbottiva un cuscino con i capelli che aveva strappato a Susan, Silvia si era legata (letteralmente…) a Edmund, GIULIA slegava Peter, Sofia mangiava la torta e beveva il the con Lucy e il signor Tumnus e Aslan, ancora seduto sulla ex porta, guardava divertito la scena scuotendo la sua criniera per far tornare la primavera.

 

FINE XD

  
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