Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Segui la storia  |       
Autore: TsukikageShawn    02/09/2022    1 recensioni
Fase 1 - Ambientato dopo la sconfitta di Faker, non tiene contro degli avvenimenti successivi.
Cosa sarebbe successo se Rio si fosse svegliata dal coma come Merag, dimenticandosi la sua vita umana?
Tre anni fa mi sono posta questa domanda, da cui è nata questa fanfiction.
Dopo il Carnevale Mondiale di Duelli, per Yuma e Astral sembra ci sia il via libera per recuperare le carte numero restanti. Ma i bariani tramano nell'ombra per ottenere il loro potere, e il destino ha giocato loro un brutto scherzo facendo ritornare Merag dalla parte opposta. Cosa farà l'ex bariana, tornerà alle sue origini o troverà negli umani la sua nuova famiglia? E soprattutto, come affronteranno questa nuova minaccia Yuma e Astral?
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il segreto della Luna Rossa'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 21

 

Vector correva per le vie di Heartland con il fiatone. Il sole gli bruciava la pelle, non abituata a quel calore quasi estivo delle ore di punta e il viso grondava di sudore anche a causa dello sforzo fisico. Aveva indosso solamente una t-shirt bianca con la Torre Eiffel stampata sopra e dei bermuda neri. Sulla caviglia una fasciatura fastidiosa, ma necessaria per non destare sospetti.

«Giuro che se non trovo subito quel bamboccio faccio nevicare, devo prendere qualcosa di fresco» sibilò a denti stretti, erano trascorsi molti giorni dal loro incontro.

Rifugiatosi in un bar, seduto all'ombra e con un cono gelato al limone in mano, ripensò all'incontro avvenuto la settimana prima con Patrishka. Le sue informazioni lo avevano scosso non poco ed era stato costretto a velocizzare il compito. Concentrato sul piano, non si accorse che la persona che stava cercando da giorni era proprio di fronte a lui.

«Ciao Rei, posso sedermi?» lo salutò Yuma.

«Oh ciao Yuma, accomodati pure.»

«Sei tutto sudato, immagino che in Francia il meteo è più freddo.»

«Dipende dalla zona. Ma si, a Parigi si sta più freschi in questo periodo» disse con orgoglio.

Per la sua parte studiò notte e giorno il territorio francese e la sua lingua, oltre che le usanze e le normalità umane. Aveva sviluppato uno strano patriottismo per quel paese, tanto che prima di arrivare ad Heartland trascorse qualche giorno nella capitale insieme a Patrishka.

«E come mai hai deciso di venire qui ad Heartland?»

«La mia famiglia è nata e cresciuta qui, e poi devo fare… Ma non è niente di importante.»

«Uh, cosa? Posso sapere?»

«Davvero, non è niente di ché… Ok, te lo dico. Ultimamente faccio sempre lo stesso sogno, una ragazza dai capelli blu che non conosco mi chiede di trovarla e vedo la torre di Heartland. Però ora che ci penso somiglia a Shark.»

«Davvero?! È un sogno premonitore, mia nonna dice di non ignorarli. Forse hai sognato Rio.»

«Rio? La sorella di Shark che è in ospedale? Ehm, è scritto su internet.»

«Si, ma è stata dimessa tre settimane fa. Ora sta benone, a parte i problemi di memoria. Oh, sono in ritardo per l'incontro. Vieni così ti presento i miei amici.»

Yuma caricò Vector sulle spalle e lo trascinò fuori dal bar, correndo all'impazzata per le vie affollate della città. Si fermò solamente una volta arrivato al parco, dove si era sfidato a duello con Ryoga quando si erano conosciuti. Il giovane campione presentò ai compagni Rei, ripoggiandolo sul terreno ed ignorando completamente gli avvertimenti precedenti di Astral e Shark.

Quel giorno lo spirito non era presente e solo Tori se ne preoccupò. Mentre gli altri facevano amicizia con il nuovo arrivato, la ragazza ne approfittò per chiedere spiegazioni all'amico d'infanzia.

«Tori non ne ho idea, è da quando abbiamo conosciuto Rio che Astral si comporta in modo strano. È sempre distratto, poi dice che Rei emana energia oscura. Ma guardalo, è così gentile e socievole.»

«Quel Rei? Non riesco proprio ad immaginarmelo come cattivo, lo conosco da pochi minuti e posso dire con certezza che siete simili.»

«È quello che gli ho detto, ma Astral ne è fermamente convinto. Shark concorda con lui. A proposito, dov'è?»

Yuma stava per prendere il suo telefono quando la conosciuta moto viola venne parcheggiata poco distante e i due gemelli raggiunsero il gruppo. Appena Merag vide una testa arancione di spalle, subito riconobbe Vector. Quando si voltò verso i nuovi arrivati, i loro sguardi si incrociarono, ma l'imperatore si limitò a fare uno dei suoi sorrisi falsi. La bariana ricambiò, ma avvertì subito che c'era qualcosa che non andava. Non le sembrava possibile che il suo amico di scherzi non l'avesse riconosciuta, era uno dei pochi su Barian a conoscere la sua forma umana, che era quasi identica alla sua attuale apparenza.

«Che ci fa lui qui?» domandò secco Ryoga.

«L'ho invitato io» rispose Yuma allegramente.

Shark prese il campione per la giacca e lo portò in disparte, mentre Rei si presentò a Rio.

«Ciao, io sono Rei. È un piacere conoscerti» disse porgendole la mano.

«Piacere Rio» rispose stringendogli la mano.

Subito avvertì un brivido lungo la schiena e, una volta ritratta la mano, notò che l'imperatore aveva le mani come quelle di un neonato.

"Strano, si toglie raramente l'anello e dovrebbe esserci il segno. Forse ha smesso di indossarlo o l'ha perso, e poi non ha neanche fatto il nostro gesto segreto di saluto, sarebbe passato di sicuro inosservato e mi avrebbe fatto capire che mi ha riconosciuta."

«È fantastico essere qui con voi, sono felicissimo di essermi trasferito dalla Francia.»

«La Francia?» domandò sorpresa Merag.

Vector non sopportava i francesi. Durante i loro studi su possibili scherzi da fare, l'imperatore si era imbattuto in un libro che parlava del pianeta Terra ed era rimasto affascinato dalla Russia, al contrario della Francia. Da allora ripeteva sempre che se avesse dovuto fingersi umano, avrebbe impersonato proprio un cittadino russo. C'erano molte incongruenze su quel raccontava Rei e su quello che ricordava la bariana, non riusciva proprio a spiegarselo.

«Sono nato qui ad Heartland, ma la mia famiglia si è trasferita a Parigi quando avevo un anno.»

«Dev'essere stato bellissimo vivere nella capitale dell'amore» disse Tori.

«Soprattutto se si è in compagnia della propria anima gemella» aggiunse Bronk, guardando Rio arrossendo.

«Non mi piacciono i francesi, senza offesa» rispose Merag, sperando che Vector capisse il messaggio sottinteso.

Ma il ragazzo fece il finto offeso, sfoggiando la faccia più buffa che potesse mai fare. La bariana si rassegnò all'idea che Vector credesse veramente che lei fosse un'umana e allora cercò di trattarlo come un estraneo appena conosciuto.

Nel frattempo Ryoga e Yuma ritornarono dal gruppo, il primo ancora imbronciato e il secondo saltellante dalla gioia.

«Rei ti va un duello?» domandò il campione.

«Sarebbe fantastico!»

«Allora cominciamo!»

Si disposero uno di fronte all'altro e cominciarono la sfida. I ragazzi si sistemarono di lato e indossarono il duel gazer. In Merag si riaccese momentaneamente la speranza, quasi convinta che Vector utilizzasse il suo deck Umbral. Ma si dovette ricredere quando vide un deck di attributo luce.

"Questo qui è proprio tardo allora."

«Come mai quella faccia?» domandò curioso il fratello.

L'espressione facciale di Rio era un misto di esaurimento e stupore, e Ryoga non era l'unico ad averla notata.

«Niente, niente. Stavo pensando a una cosa.»

«Hai ricordato qualcosa?»

«Beh sì, ma è qualcosa che già sapevo. Credo, spero. Il caldo non mi piace, preferisco il freddo.»

«Si, si. È per questo che ti chiamano Ice Queen, sorellina» concluse Ryoga con il tipico tono di chi ripete sempre le stesse cose.

Merag si sedette all'ombra della chioma rosa di un ciliegio non troppo distante dal gruppo, e notò qualcosa luccicare alla base del tronco. Raccolse l'oggetto misterioso e lo esaminò per bene. Aveva una forma cilindrica, lunga circa dieci centimetri e larga cinque, su una delle estremità una specie di tappo. Era di uno strano materiale simil vetro opaco freddo e leggero, dalle sfumature azzurre e venature bianche e viola. Se messo in controluce, compariva una scritta in una lingua sconosciuta.

"Questi caratteri mi sono familiari. Devo averli già visti da qualche parte, probabilmente su uno dei miei libri."

Alzò lo sguardo verso i suoi compagni, tutti osservavano attratti il duello, che stava procedendo a favore di Yuma. Il campione si stava trattenendo, cercando di far durare più a lungo la sfida e godendosela a pieno.

Allora Merag stappò il contenitore per vederne il contenuto: una pergamena bianca, di una carta morbida e liscia, con delle scritte in inchiostro blu scuro.

"Dai Merag, dove hai già visto questi caratteri? Forse in Accademia."

Ripose cautamente il foglio nel cilindro e la nascose nello zaino. Rimase per un po' ad osservarlo, pensando al ragazzo che gliel'aveva regalato. Kaito l'era sembrato un tipo interessante alla festa di bentornato. Sia lui sia il suo amico Five le ricordavano in certi versi Durbe, anche se erano più schivi e sicuramente non chiacchieroni come l'imperatore. Adorava ascoltarlo, le raccontava spesso delle scoperte interessanti ed era sempre disponibile per il prossimo.

"La mia famiglia… Mi mancano così tanto, ogni cosa mi fa pensare a loro."

Chiuse gli occhi, sforzandosi di rimanere calma. Non voleva ricevere nuovamente il terzo grado dagli amici, le era bastato quello della festa di bentornato. Cercando di concentrarsi su altro, la sua mente si fissò sull'immagine di un neonato dagli occhi zaffiro tra le sue braccia. Le piccole mani giocavano con un ciondolo argentato che pendeva sul suo volto paffuto.

Merag aprì di scatto gli occhi, nascondendo il volto dietro lo zaino. Non poteva piangere, non ora che stava con i suoi amici terrestri.

«Va tutto bene?» domandò una voce di fronte a lei.

«Si Three, ero solo distratta.»

Il giovane dai capelli rosa si sedette al suo fianco, porgendole un fazzoletto. Rio lo prese e si asciugò una lacrima che era riuscita a liberarsi.

«Non devi fingere che va tutto bene. Quello che stai passando nessuno può capirlo, ma noi siamo qui per aiutarti e supportarti. Reprimere le tue emozioni non le fa andare via.»

 

 

 

 

 

Capitolo 21 - Vector che si ridicolizza davanti a tutti e Merag che trova cose strane

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: TsukikageShawn