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Autore: Ivy001    02/09/2022    1 recensioni
RIECCOMI CON UNA NUOVA FANFICTION, STAVOLTA DAI TRATTI DI UN VERO E PROPRIO GIALLO, CON LA SPARIZIONE DI UNA DONNA E LE INDAGINI CONDOTTE DA ISPETTORI CHE ERAVAMO ABITUATI A CONOSCERE CON I PANNI DI RAPINATORI. SPERO VI PIACCIA. ATTENDO DI SAPERE COSA NE PENSATE PERCHE’ QUESTO MONDO CHE RACCONTO NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA TRAMA DE “LA CASA DI CARTA”
BESITOS A TODOS
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bogotà, Il professore, Nairobi, Palermo, Raquel Murillo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Santiago percorre, a passo svelto, la stradina che lo conduce al Mariposas. Ormai la conosce a memoria, tanto da poterla percorrere ad occhi chiusi.

Quel biglietto di Nairobi è chiaramente la prova che la gitana è tornata, per chissà quale motivo, al Night Club.

E a lui frega poco di trovarsi di fronte dei criminali, incluso suo padre, il più pericoloso di tutti; gli frega poco anche di non essersi organizzato in termini di uomini della polizia da usare come scorta. Ciò che conta è riprendersi la sua donna e porre fine a tutto quell’inferno.

Così, mentre il cellulare continua a squillare, ininterrottamente, per via di Daniel Ramos che è spiazzato dalla mancata risposta del collega alla scoperta su Axel, il coraggioso Bogotà ha intrapreso il piano più folle della sua vita.

Il corpo non risponde alla vocina nella testa che gli ripete di prestare attenzione.

Agisce come un automa, muovendosi quasi fosse un robot, intento esclusivamente a riappropriarsi della sua felicità.

Quella busta, quella in cui è custodito il messaggio lasciatogli da Agata, gli ha rivelato altro.

Quel figlio di puttana vuole ricattare anche me! Si sbaglia di grosso se pensa che io sia alla sua mercé” – borbotta riferendosi al Signor Dalì.

Mentre percorre quei metri che lo separano dal locale notturno, i ricordi rammentano le ore precedenti.

La nota busta bianca trovata dalla Jimenez conteneva più di un messaggio.

O meglio, alla gitana era indirizzato quello contenente il motivo del suo rientro...ma per Santiago Lopez si tratta di altro. Si tratta di appellarsi ad un lato del suo essere che ha volutamente soppresso...il lato paterno.

Ti consiglio di lasciar perdere la faccenda del Mariposas, soprattutto di rimuovere Nairobi dalla tua mente...e dal tuo cuore. So quanto potere esercita quella donna sugli uomini. Io in primis ne sono rimasto folgorato. Perciò… fatti da parte. Non sfidarmi o a pagarne il prezzo più alto saranno i tuoi 7 figli. Già, io so della loro esistenza e ho la possibilità di recargli tanto tanto male. Uomo avvisato…. C.G.”

Il messaggio minatorio nei confronti della prole di Bogotà l’ha mandato in bestia. Solo un essere immondo come suo padre, criminale approfittatore, può pensare di colpire una persona sfruttandone la genitorialità.

Solo un mostro che non ha saputo comportarsi da papà amorevole e presente, riesce in un ricatto meschino di tale portata.

Come se l’avvertimento non bastasse, durante le ore seguenti, fatte di angoscia e panico per la sua Agata, e per il suo stesso cuore martoriato, l’ispettore continua a ricevere messaggi intimidatori fatti di fotografie ritraenti i suoi figli.

Dove sei? Figlio di puttana!” - grida trovando, davanti casa, le foto in questione.

Setacciata la zona, senza darsi pace, Bogotà diventa cosciente di trovarsi in trappola. Probabilmente allontanarsi dalla villa ha reso possibile al nemico compiere ulteriori mosse.

Porca puttana!” - esclama, tornando indietro il più veloce possibile.

Ma il fumo e le fiamme che si scorgono da lontano sono la palese prova dell’attacco del Signor Dalì e dell’avvertimento scritto che diventa realtà.

Davanti ai suoi occhi la scena è devastante. La sua amata casa, il luogo della sua infanzia, il posto che lo ha sempre legato a Donna Leticia, è l’ennesima vittima della follia di colui che avrebbe dovuto definire padre.

Trattenendo la furia, a pugni stretti, Santiago urla a squarciagola la sua frustrazione.

E mentre la sirena dei vigili del fuoco riecheggia nelle sue orecchie, il suo corpo risponde ad una voglia di vendetta e di riscatto contro chi, ad oggi, gli ha strappato l’ennesimo briciolo di serenità.

C.G. come ama firmarsi, ha scelto di togliergli il passato e i ricordi di sua madre, bruciando la sua casa; ha scelto di togliergli il presente, minacciando Nairobi di tornare al locale; ha scelto di togliergli, di conseguenza, ogni sogno futuro da costruire con lei!

E questo non lo accetta.

Così, spinto dall’odio verso suo padre, è ora diretto al Mariposas.

******************************

Al locale, intanto...

Ehi, come ti senti? Pronta a ricominciare?” - chiede Palermo a Nairobi, entrando nella sua stanza, fingendosi interessato al suo stato.

La gitana, però, è in attesa di riabbracciare Axel. In fondo la promessa era quella: il suo rientro in cambio di suo figlio.

Dov’è il mio bambino?”

Calmati, lo vedrai. È questione di minuti”

Giuro che se gli avete torto un solo capello, io vi ammazzo tutti” – sbotta, fissandolo minacciosa.

Accidenti, la fuga ti ha resa peggiore di quanto già fossi”

Senti chi parla” – commenta la Jimenez, cercando di autocontrollarsi, sedendosi sul letto.

In tale istante una voce familiare, udibile dai corridoi, le fa raggelare il sangue.

Non ci credo” – esclama.

Scansando con forza Berrotti dalla porta, la spalanca e mette a fuoco la persona in piedi, di fianco a Helsinki, immobile a pochi metri dalla sua camera.

Manila? Ma… sei...davvero tu?”

Julia si volta e con occhi lucidi annuisce, avanzando, seppure aggrappata al collega, verso l’amica.

E’ un miracolo che tu stia bene! Ti sono debitrice, in fondo ci hai salvate. Non lo dimenticherò mai” – commossa, Agata mette da parte, per un attimo, i suoi dolori e gode della gioia nel riabbracciare chi credeva morto.

E mentre le due sono strette l’una all’altra, è la Martinez a sussurrarle – “Fa’ attenzione, qui le cose sono peggiorate da quando sei andata via”

Che intendi dire?”- risponde.

È il serbo a dividerle in quel momento, constatando troppo confabulazione.

Tu aspetta qui…” - dice l’omone a Nairobi – “Tu, invece, vieni con me” – prende Manila e la conduce in una sala dove è prossima a controlli medici settimanali.

Palermo e Agata sono nuovamente da soli.

Allora?” - chiede lui.

Allora, che?” - replica, infastidita, lei.

Continuerai a fare la ribelle o ti placherai? Perché sappi che Axel ha bisogno di una madre matura”

Intendi dire che sono infantile?”

Intendo dire che è bene se abbassi la cresta. Il Signor Dalì apprezzerà anche questo tuo tratto caratteriale. Beh...io no!”

Perché non lo chiami con il suo vero nome? Tanto io so chi è. L’ho scoperto. Ho capito chi si cela dietro l’identità del Cliente 13, alias Signor Dalì. Presto lo saprà anche la Polizia e per lui sarà la fine”

La determinazione con cui Nairobi riferisce tali parole pietrificano Martin che le crede senza esitare.

Come hai fatto a…?”

Non deve interessarti. Basta che gli riferisci che la questione si chiuderebbe se lasciasse andare tutte noi, se mi desse mio figlio indietro… posso garantire io per lui in tale caso! Gli offrirei la giusta copertura. Fuggire non può che fargli bene”

E mentre tenta di convincere Palermo, è quest’ultimo a riderle in faccia.

Che stupida ingenua che sei! Non l’hai ancora capito?”

Capire, cosa?”

Beh sicuramente il Signor Dalì potrebbe lasciar andare via le Mariposas, chiudere il locale, fuggire da Madrid, se gli offrissi la giusta tutela”

Bene, perché non lo fa, allora?”

Perché a lui interessi solo tu. Sei tu il motivo per cui non ha intenzione di mollare”

Io?”

Hai stregato lui, come stregasti tempo addietro anche Berlino!”
“Io non ho fatto nulla. E poi…di certo l’uomo che voglio non è chi ha abusato del mio corpo per divertirsi e soddisfare le sue pulsioni sessuali!”

Lui dice che sei stata la sola a mandarlo in estasi con lo sguardo” – dice Berrotti, seppure con disgusto, riportando le fedeli parole del capo.

In tale istante, riceve un segnale dal Boss in questione, tramite walkie-talkie e auricolare.

Seguimi! Parlerai con il diretto interessato e chissà….magari ora con lui c’è Axel”

invitandola ad uscire dalla camera, Martin le fa’ strada, conducendola, per la seconda volta, nel luogo in cui fronteggiare il nemico e probabilmente ricevere in dono il premio ambito per tale tortura emotiva.

*****************************

Santiago è prossimo all’arrivo quando avverte una voce femminile non molto distante che sembra chiedere timidamente aiuto.

E il flash di anni addietro, di Raquel Murillo, torna a farsi vivo nella sua memoria.

Due uomini la tirarono via, due uomini di cui non ha alcun ricordo.

Ma ecco che la giovane corre nella sua direzione.

La chioma riccia e bionda è inconfondibile.

Stoccolma?!”- esclama, afferrandole un braccio per bloccarla nella fuga.

Lasciatemi andare, vi supplico” – singhiozza lei, non riconoscendolo a primo impatto.

Sono io! Sono l’ispettore Lopez. Che succede?”

Ispettore, la prego. Sento dei passi che mi perseguitano da ore. Vogliono farmi impazzire, lo so. È la loro tattica. Anche con Lisbona fecero lo stesso. Tutto pur di riportarmi al Mariposas. Mi aiuti, per favore”

Accoccolata al petto rassicurante di Bogotà, la donna scoppia in lacrime.

Tranquilla, ti porto in Commissariato. Lì sarai al sicuro”

E proprio in tale istante, senza rendersene conto, il quarantaduenne viene colpito alle spalle e cade a terra.

Non un colpo letale ma solo da stordimento.

Chi siete voi? Cosa volete fargli? Lasciatelo stare”- grida, spaventata, Monica.

Tranquilla, signorina! Anzi, venga con noi” – l’afferra un tizio con una strana barba lunga.

Lei replica con una sberla in pieno viso.

Accidenti, manesca la biondina” – ridacchia il collega, dal cui accento trapelano origini serbe.

Fidati di noi. Conosci Lisbona? Bene, sappi che ci manda lei!”

Come? Che significa? Ma...l’avete rapita?”

No, è al sicuro. ”
“Dove si trova?”

Basta domande. Qui può udirci qualcuno, siamo troppo vicini al Night Club. Vieni con noi e lo scoprirai tu stessa”

Pregando di aver fatto bene a dare l’ok ai tizi sconosciuti, la Gaztambide segue i due omoni, salendo sul loro camion parcheggiato poco più avanti.

Proprio come Nairobi, anche Monica si muove verso l’ignoto.

   
 
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