Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: Alexander33    03/09/2022    2 recensioni
Rieccomi con una nuova ricetta che somiglia alla scorsa, ma dove gli ingredienti sono stati modificati e rimescolati.
La Mayu che troveremo qui ha la stessa età della precedente, ma è più matura, posata, con un po’ più di esperienza e, soprattutto, non fa cose folli per conquistare il suo capitano perché non ne è innamorata.
L’atmosfera che si respira è più drammatica ma orbita, come l’altra, intorno ai sentimenti tormentati e alle vicende sentimentali dei protagonisti.
Dal testo:
«bastardo figlio di puttana! Cosa le hai fatto!!!»
Tadashi si scaglió contro di lui, fuori di sé per la rabbia.
Harlock non si scompose, era preparato.
«non è il luogo ne il momento per scenate isteriche. Ce la vedremo a tempo debito!»
«sei un vigliacco! Come hai potuto?! Animale!!!!!! È tua figlia!!!!»
«Adesso basta! Esci immediatamente di qui, o passerai i prossimi 5 giorni in cella d’isolamento» Harlock ringhió quell’avvertimento a denti stretti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Tadashi Daiwa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Xania, la capitale di Toi70, era una sorta di Las Vegas extraterrestre: luci, colori, chiasso, divertimenti e tanto tanto commercio.

La città era bagnata ad ovest dall’oceano di un sorprendente verde/blu elettrico, alle spalle dolci colline brulle per la maggior parte dell’anno, che durava circa 650 giorni terrestri, il clima era un alternarsi tra quello desertico e tropicale.

Ecco perché era stata scelta come sede di quella specie di “festa dell’amore”. I tramonti offrivano uno spettacolo di luci incredibili, il cielo si tingeva di sfumature che andavano dal viola cupo carico a una leggera tonalità di rosa, che si fondeva col blu cobalto del mare.

 

Tadashi camminava col muso lungo, la testa immersa ad immaginare cosa diavolo stessero facendo Harlock e Mayu in quel momento.

Ad un certo punto anche Kei perse la pazienza

 

«senti… adesso puoi anche piantarla. Tanto non puoi farci niente: siamo bloccati qui per i prossimi 5 giorni e torturarti non servirà proprio a nulla. Non dico tu debba divertirti, ma almeno fingi di osservare ciò che ti sta intorno. Questo posto è incredibile!!!»

 

«tu non capisci!!! Riuscirà a portarmela via! e io sono bloccato qui, senza poter fare nulla!!!!»

 

«parli di lei come se fosse una stupida bambola di pezza… credi forse che si lascerebbe “rubare” se ti amasse veramente?»

 

«parli di cose che non conosci…»

 

«e tu non sei obiettivo. Puó far male, ma la verità è questa. Se lei sceglierà il capitano sarà solo perché si renderà conto che quel sentimento è più forte di quello che lega voi due. Sottovaluti il loro legame…»

 

«Harlock è un porco e se ne sta approfittando!»

 

«sai benissimo che non è così! Lo conosci… è un uomo d’onore, integerrimo e molto leale. Se si comporta così è perché nutre un sentimento molto profondo per Mayu… e tu lo sai, non far finta di nulla. Ma ti piaceva. E hai fatto di tutto per conquistarla quando era poco più di una bambina…»

 

«Ci piacevamo. E Harlock era semplicemente il suo padrino…»

 

«Harlock è restato in disparte e ti ha visto prenderti il meglio di quella bambina che lui ha cresciuto con amore e devozione. Ha aspettato fin troppo per farsi avanti…»

 

«l’ha sconvolta! Non ci posso credere… stai dalla sua parte!»

 

«avrà scelto il modo meno opportuno, ma andava fatto. Mayu ha sempre amato Harlock da quando era una bambina. Sarebbe stata solo questione di tempo, e prima o dopo questo sentimento sarebbe emerso comunque.»

 

«vuoi dirmi che dovrei anche ringraziarlo?»

 

Kei lo guardó, facendo spallucce.

«se servirà a risparmiarti una delusione più tardi sì. Te lo immagini? Se lo scoprisse dopo che vi sareste sposati? O dopo un figlio? Non sarebbe peggio?» Kei non ci andava per il sottile

 

«e poi non si puó dire: magari al nostro ritorno troverai una Mayu innamorata più che mai e ansiosa di sposarti anche subito…»

Come al solito i modi diretti di Kei avevano la prerogativa di farlo ragionare. Angosciarsi non sarebbe servito a nulla.

 

I locali abbondavano, ne scelsero uno che offriva cocktail variopinti di infinite varietà, musica gradevole, gli avventori non erano particolarmente chiassosi e l’interno era arredato con divanetti e poltroncine dall’aspetto comodo.

Ordinarono da bere e Tadashi, prestando attenzioneal mondo circostante, si rese conto che la sua collega aveva indossato un paio di shorts decisamente molto corti e un top bianco senza spalline in pizzo che lasciava intravedere il giusto, senza risultare volgare. 

 

Quel guercio figlio di una buona donna non aveva avuto torto: Kei era bellissima, molti si giravano a guardarla. 

 

«Posso farti una domanda personale?»

 

«certo, dimmi pure…»

 

«hai avuto una storia con Harlock?»

 

«non te l’ha detto lui…»

 

«no, in effetti non me l’ha detto. Diciamo che l’ho capito tra le righe…»

 

«sì Tadashi, parecchio tempo fa. Ero sull’Arcadia da poco… il fascino di Harlock difficilmente fa cilecca… dopo poco ero stracotta…»

 

«… e il bastardo ne ha approfittato…»

 

«no… non è andata così. Gli ho fatto un filo spietato per parecchio… stava molto sulle sue. Poi una sera… mi sono presentata alla sua porta con una scusa idiota e una bottiglia di vino… abbiamo iniziato a bere e io gli sono letteralmente saltata addosso…»

 

«eri ubriaca, e lui ne ha approfittato…»

 

«no!!!»

 

«e come sarebbe andata? Avanti…»

 

«mi ha fermata. E mi ha detto chiaramente di non essere innamorato di me. Che gli piacevo: ero desiderabile… ma non era coinvolto. Al che gli ho risposto che non mi importava: una storia di solo sesso mi andava benissimo.»

 

«e ovviamente ne ha approfittato…»

 

«se continui a interrompermi, non finiró mai!» Kei bevve un sorso dal suo bicchiere, che conteneva un liquido multicolore, dal sapore molto simile alla banana, vaniglia e un liquore non meglio precisato.

 

«dicevo… insomma, a quel punto l’ho baciato… ma mi ha scostata. Ribadendo di volermi bene, ma solo come una buona amica, validissimo membro dell’equipaggio… che gli piacevo molto fisicamente ma non se la sentiva di “usarmi”…» Kei sorrise

 

«io lo ignorai e continuai a baciarlo… a un certo punto si è lasciato andare… è iniziata così… ed è durata un anno, più o meno. Poi sei arrivato tu…» Kei tacque.

 

«e quindi? Ha troncato lui?»

 

«no Tadashi… sono stata io.»

 

«ti eri stancata del sesso senza amore?»

 

«per niente… ti seccherà saperlo, ma in quel frangente il nostro capitano sa perfettamente come rendere felice una ragazza…» lo sguardo malizioso di Kei era più che eloquente.

 

«e allora non capisco… perché hai troncato se la relazione era così appagante?»

 

Kei scrolló la testa e sorrise «veramente non te ne sei mai accorto? Mi ero innamorata di te… e speravo che potessi essere ricambiata, per una volta… ma Mayu stava crescendo… e tu eri già affascinato da lei, seppure fosse ancora poco più che quindicenne…»

 

Tadashi era rimasto a bocca aperta. Quello schianto di ragazza era innamorato di lui da più di tre anni, e non se ne era mai accorto.

 

Balbettó un «Mayu era vivace e mi coinvolgeva in ogni aspetto della sua vita… ma… Kei, non ne avevo idea! Insomma… tu sei più grande di me, non avrei mai immaginato…?»

 

«non sono poi così vecchia! Ho solo 4 anni più di te… mi sei piaciuto subito. Sei un bel ragazzo, istruito, coraggioso ma di indole gentile…»

 

«mi dispiace Kei… se avessi saputo… magari…»

 

«lascia perdere, ormai è andata così.»

 

Passeggiarono guardandosi intorno meravigliati: a ogni passo c’erano particolari che volevano essere ammirati: artisti di strada animavano le piazze, spettacoli di luce attiravano l’attenzione, i negozi erano aperti anche a notte fonda e quando inizió l’area mercato vera e propria, la folla era talmente fitta che venirne inghiottiti per poi perdersi irrimediabilmente sarebbe stato troppo facile.

E poi c’erano i cuori: cuori rosa trasparenti di varie misure volavano ovunque come curiose bolle di sapone, che quando scoppiavano rilasciavano un delicato profumo di spezie orientali…

 

Musica romantica suonava per le strade e venditori di fiori e gioielli di tutte le fogge e prezzi, erano ad ogni angolo.

A Tadashi girava la testa. Era tutto così coinvolgente, i colori, la musica, l’atmosfera… e al suo fianco Kei era così bella e invitante. I suoi occhi lo guardavano con ammirazione, i suoi capelli profumavano di fiori tropicali… doveva esserci qualcosa in quel dannato cocktail, perché in quel momento l’avrebbe presa e spogliata, e riempita di baci.

«Kei…»

«si Tadashi?» si era fermata, attenta a ciò che le avrebbe detto.

«ho solo una terribile, incontenibile voglia di baciarti…»

   
 
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