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Autore: RoriStark    06/09/2022    2 recensioni
giuro che migliora dopo i primi capitoli!! hahaha BTW Bleach con l'introduzione di un OC che viene chiamato a lavorare per la soul society come shinigami! Ecco le avventure di una piccola shinigami che capitombola nell'intreccio di vite del seiretei. Bleach e' stata la mia prima ossessione e spero davvero di dare onore a quest'opera!
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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"Ecco fatto!come sto??"

Himawari era appena uscita dal bagno col suo yukata mandato loro da Urahara, aveva escogitato uno strano modo per scambiarsi oggetti, come suo solito, I suoi prodotti avevano un'aspetto bizzarro. In questo caso, avevano davanti una rana verde e grassa in ceramica, con la bocca rossa spalancata, che vomitava oggetti provenienti dalla soul society, anche loro potevano mandare oggetti ad Urahara inserendoli nella bocca del grosso anfibio. La ranocchia aveva vomitato due pacchetti, contenenti due abiti: uno Yucatan ed un kimono, chiaramente, lo Yukata rosa era per Himawari. Era un'abito dai colori vivaci, essendo abituata agli abiti tradizionali, si sentì a suo agio nell'indossarlo, era abituata ad abiti scuri ed era una gioia vedersi addosso qualcosa di più colorato.  La stoffa era morbida come seta, dei girasoli erano ricamati con cura sul fondo dell'abito, si ergevano lu go il bordo come un prato estivo, mentre più in alto, vi erano disegnati alcuni conigli intenti a saltare gioiosi, aveva anche una borsetta, un paio di calzini bianchi e dei sandali abbinati. La vita era stretta da un obi magenta, che terminava in un grande fiocco sulla schiena, la Shinigami fece una purpetta davanti ad Aizen, che stava seduto sul letto ad osservarla, la gamba accavallata, la mano che reggeva il mento mentre sul suo volto si mostrava un'espressione compiaciuta

"Sei bellissima"

Himawari si accostò a lui sedendosi sul letto, si voltò dandogli le spalle per indicargli il suo obi messo alla meglio, ma non era riuscita ad annodarlo bene nemmeno mettendoselo davanti alla pancia

"Hai modo di sistemare il fiocco? "

"Fai vedere.. "

Aizen fece come le aveva chiesto, con cura, la aiutò ad andare il fiocco alla schiena, fissando per bene alla stoffa con una spilla da balia. Lo Shinigami le passò poi le mani tra i capelli sciolti,facendo scorrere le ciocche tra le dita, con fare sognante

"che ne dici di raccoglierli? Staresti meno al caldo, non ti ho mai vista coi capelli raccolti"

Con un gesto lento, lo Shinigami le tirò su i lunghi capelli, girandoli in piccole ciocche ordinate, fino a formare uno chignon, si tolse la cravatta con la mano libera e la usò come nastro per tenerle fermi i capelli, riuscì a ricavarne un fiocco con sorprendente maestria, tanto che Himawari si toccò i capelli sobbalzando sorpresa

"Sosuke… Pensavo sapessi fare solo le code ,ai miei capelli"

Lui fece spallucce e le posò un bacio sulla guancia, prima di posarsi sopra lo zigomo, stringendola piano da dietro la schiena

"So improvvisare… vai in bagno e mettici una spilla, poi togli la cravatta"

"no, mi piace cosi'"

Aizen le sorrise baciandole la nuca

"scema.."

Himawari arrossì vistosamente, poi guardò lo yukata che invece spettava ad Aizen e prese a  punzecchiare lo Shinigami sul fianco, invitandolo a scendere dal letto ridendo allegra, sembrava un sogno, tutta quella leggerezza, tutta quella pace, una vita normale, come due persone normali

"Su! Va a mettere il tuo! Voglio vederti! "

"Ok, ok"

Aizen si alzò dal letto per andare a prendere il suo abito, lo osservò con un'espressione pensosa, poi accennò ad un sorriso e si avviò a cambiarsi. Himawari si rotolo sul letto, l'odore di Aizen era impregnato sulle coperte e lei se le strinse addosso, pensando a cosa avrebbero fatto durante quella festa chiamata Tanabata, non aveva mai partecipato ad una festa, non aveva idea di cosa aspettarsi. Ci sarebbe stato cibo? Gente vestita come loro? Giochi? Luci? Musica? 

  "Himawari? "
  La Shinigami si tolse le coperte dalla faccia, voltandosi di colpo verso Aizen, era appena uscito dal bagno ed indossava il suo kimono, era molto elegante. L'haori era semplice, senza disegni, dalle tonalità blu di Persia,con qualche riga che lo graffiava dandogli un tocco delicato. Il kimono era del colore dei fiordaliso, con un motivo a pattern fatto a croci,fermato in vita da una cinta nera, sulle maniche e sul collo aveva dettagli rossi che spiccavano su tutto quel blu, come sangue appena stillato. La spalla era coperta da uno spallaccio in cuoio che teneva un secondo mantello, che gli copriva la spalla sinistra,blu elettrico,  con qualche rigatura più chiara, simile alle increspature dell'acqua quando un sasso vi cadeva dentro. In mano aveva anche un parasole, la luna era disegnata su di esso, come se si riflettesse nello stagno dipinto sulla cappa. Si era tirato indietro i capelli con l'acqua del rubinetto ed aveva tolto gli occhiali, Himawari si scordò di respirare per diversi secondi, rimase immobile a fissarlo, gli occhi sbranato mentre lo Shinigami si piegó verso di lei guardandola perplesso, la ragazza era a testa in giù, stesa sul letto, I loro visi vicinissimi



  "Stai bene? "
  "Sosuke…non hai gli occhiali.. "
  "Non ti piace?"
 

La mano della Shinigami lo prese per la nuca, lo tirò a sè cercando le sue labbra, quando le trovò, lo baciò timidamente, prima di tornare a guardarlo, le mani percorrevano le linee di quel viso perfetto, bellissimo, sentiva il cuore cacciare in petto e risuonare fino alla gola. Era fortunata, davvero fortunata ad averlo trovato, aveva promesso sin dal primo giorno, che per lui, sarebbe diventata più forte, sarebbe diventata di più, per poterlo raggiungere. In qualche modo, c'era riuscita, in qualche modo, lo sentiva sempre più vicino, sempre meno solo, perché lei, sarebbe rimasta al suo fianco. 

 

"Ti sta benissimo, Sosuke…"

  Lui rise appena
  "Sei tutta rossa… "
  La ragazza gli giro in faccia un cuscino, non doveva preoccuparsi di rompergli gli occhiali stavolta, pensò divertita
  "Scemo!! "
 All'improvviso si sentì bussare alla porta, Aizen allungò il braccio e prima di alzarsi, piazzò ad Himawari, una Cuscinata in piena faccia per ripicca. La Shinigami si tenne il naso soffocando un'imprecazione mentre lo Shinigami andava ad aprire la porta

  "Sosuke!! Mi rovini il trucco!! "
  
Ginjo non era il tipo da indossare un kimono, così aveva deciso di tenersi comodo , sfoggiando il suo fascino da motociclista, con una giacca in pelle, jeans e maglietta bianca. Sorrise con un cenno allo Shinigami che gli aveva aperto la porta, dopo la battaglia, sembrava aver preso più confidenza nei confronti dei suoi superiori. 
 

"Pronti a vivere un po' come si deve, ragazzi?"

  "Si!! "
 

Himawari era spuntata da dietro Aizen, avvolta nel suo Yucatan rosa a fiori, I capelli legati le Donovan un'aria elegante e tenera allo stesso tempo. Ginjo dovette voltarsi di lato per nascondere il rossore sulle guance, si trattò il naso e diede loro le spalle, invitandoli a seguirlo. Himawari prese per mano Aizen, pensando che in fondo, da quel momento in poi, sarebbe stato normale dopotutto. Sentì lo Shinigami strizzarla gentilmente, guardandola con la coda dell'occhio, Himawari gli sorrise complice, arrossendo

 

"Spero ci saranno le stelle stasera! Voglio vedere le stelle, Sosuke"

  "Scopriamolo allora.. "
 

Himawari sentì perdere un battito quando lui si voltò a sorriderle di riflesso, quel sorriso, non avrebbe rinunciato per nulla al mondo al suo sorriso, era come un sole tiepido che le scaldava il cuore in ogni momento

 

"Si! insieme! "

 

La festa era davvero enorme, prendeva una buona metà della città, finendo fino al porto, era una vista bellissima, c'erano luci ovunque, la gente era in giro per le strade e sembrava divertirsi un mondo. C'erano bancarelle che vendevano giocattoli e vestiti, stand che servivano ramen e vari tipi di tempura, altri vendevano dolcetti dall'aspetto delizioso. Poi c'erano le giostre, stand dove si potevano prendere pesci rossi, altri dove si giocava a sparare, c'era letteralmente di tutto. Himawari rimase a fissare la fiera a bocca aperta, era così, che gli umani si divertivano? La loro vita era così piena di meraviglie, quasi li invidiava. Sia lei che Aizen, come tutti gli Shinigami godevano di una vita lunga, eterna, a meno che non fossero stati ammazzati, avrebbero vissuto per un tempo lunghissimo, la vita degli umani, era come un battito di ciglia per loro.. Himawari sobbalzò quando sentì delle voci gridare il nome di Ginjo, Aizen se la strinse contro quando dei ragazzi nerboruti e poco considerevoli degli spazi personali, per poco non la travolsero per saltare poi alle spalle di Ginjo nel tentativo di atterrarlo. Il sostituito Shinigami imprecò scuotendoseli di dosso senza far fatica

 

"Ragazzi!! Non fate i soliti imbecilli, abbiamo degli ospiti!! "

  "Ospiti?? "
 

Ginjo puntò il dito contro Aizen ed Himawari, la Shinigami sorrise imbarazzata, Aizen aveva smesso di sorridere dopo che quei tipi avevano quasi fatto cadere la sua compagna. I ragazzi li salutarono con un gesto della mano, ma decisero di non avvicinarsi a quei due tipi, non finché quello alto non la smetteva di sorridergli come se volesse tagliar loro la gola. 

 

"Andiamo! Ho una fame! "

 

Ginjo raggiunse i due, indicando loro uno stand dove poter cenare tutti insieme, era incredibile, non c'era tutta quella grande scelta di cibo alla soul society, Himawari scelse diverse leccornie, provò del ramen, la tempura e si riempì di sashimi fino a scoppiare, Aizen aveva optato per un'insalata di alghe e della zuppa di miso, ovviamente accompagnate da caldo tè verde, sembrava soddisfatto del pasto

 

"Non mangiare troppo, o non riuscirai a provare i dolci alla fiera"

  Cercò di dirle, scostandole il piatto di sashimi da davanti ridacchiando, Himawari aveva ancora in mano le bacchette con un pezzo di salmone
  "Allora provalo tu… apri la bocca! "
 

Aizen sorrise e dischiudersi le labbra, assaggiando quel pezzo di salmone, in effetti, pensò che forse avrebbe fatto meglio ad ordinare una porzione, nominerà affatto male. Ginjo intanto scherzava, rideva e beveva birra coi suoi amici, lanciando ai due un'occhiata ogni tanto, sembravano proprio fatti l'uno per l'altra,nonostante lui, fosse estremamente misterioso, sospetto in qualche modo. Aveva sinceramente timore di lui, del suo potere, di quello che avrebbe fatto se solo si fosse incazzato più del normale. Con quella ragazza, invece, sembrava vedergli cadere di dosso ogni maschera, era spontaneo con lei, sincero e lei, lei era bellissima, lei era tutta sua.  Ginjo affogò i pensieri nella sua pinta di birra prima di alzarsi come se nulla fosse

 

"Andiamo a giocare un po'!!Eih! Aizen! Ti sfido a quella bancarella! Vediamo come te la cavi con le pistole! "

 

Aizen si alzò dal tavolo, gli sorrise e Ginjo si pentì delle sue ultime parole. Ma in fondo, loro usavano le spade, non avevano mai usato una dannata pistola, aveva un vantaggio, poteva vincere! Poteva far bella figura con Himawari, magari le avrebbe preso un bel peluche grosso quanto lei, l'avrebbe vista sorridergli, solo per lui, tutta per lui. 

 

"Come cazzo é possibile?!"
 

  Aizen aveva sterminato la sua parte di barattoli ed ora, stava perfino facendo invasione di campo sparando ai barattoli di Ginjo, il sostituito Shinigami lasciò cadere la pistola, guardando Aizen consegnare tra le braccia di Himawari un grosso coniglio bianco di peluche,come diamine aveva fatto a sparare con tanta precisione? gli shinigami erano famosi per il loro combattimento con la katana, non aveva mai visto uno shinigami sparare,come aveva fatto con un solo colpo di prova a calibrare il resto dei colpi? Himawari strinse il peluche al petto e gli sorrise come il sole, il suo viso felice e raggiante, tutto per quello Shinigami, che si piegò a baciarla, prima di proseguire il giro della fiera

"Merda… quel tipo é un mostro… Aaaah! Morirò zitello ne sono sicuro!! "

  Uno dei suoi amici provò a tirargli un pugno sul fianco, sperando di coglierlo di sorpresa.D'istinto il sostituto Shinigami parò il colpo bloccandogli il braccio, l'altra mano pronta a far leva come per spezzarmi l'osso, ma non fece pressione, il suo amico, nemmeno si era accorto di nulla, tanto che rise divertito pensando che il suo amico aveva solo avuto un colpo di fortuna
 
 "Perché, stai davvero pensando di avere una chance con quella ragazza? C'è l'ha già il tipo, smettila di fare lo sfascia famiglie"
  "Non girate il coltello nella piaga, ragazzi, siete crudeli! "

 

Intanto, Himawari e Sosuke erano andati per conto loro in giro in mezzo alla fiera, la Shinigami aveva in spalla, legato con un sacchetto di stoffa, il peluche vinto poco prima, in mano una borsetta con acqua ed alcuni pesci rossi che erano riusciti a prendere alla giostra con estrema maestria, almeno, Sosuke. Himawari ne aveva presi un paio prima di vedere il suo retino rompersi sotto il peso di un'ennesimo pesciolino. Himawari sembrava felice più che mai, Aizen sentiva il profumo di quella felicità è non poteva fare a meno di saggiarla a sua volta, lei era bella, come il sole, forte come un fiore impavido in cima al precipizio, nonostante la sua fragilità, non aveva paura di sporgersi e toccare il cielo, lui, amava quel fiore, con tutto il cuore. 

  "Ancora non ho capito cosa stiamo festeggiando… cosa sarebbe Tanabata? "

 "Non lo so…"

  "Tanabata!! La festa del sette di Luglio! "
  Himawari sobbalzò quando Ginjo riapparve davanti a loro come se nulla fosse 
  "conosciuta anche come Festa delle stelle o Festa delle stelle innamorate! Celebra il ricongiungimento delle divinità Orihime e Hikoboshi, rappresentanti le stelle Vega e Altair. Secondo la leggenda i due amanti vennero separati dalla Via Lattea potendosi incontrare solo una volta all'anno, il settimo giorno del settimo mese lunare del calendario lunisolare"
  Himawari si strinse nelle spalle, pensosa, guardò le stelle in cielo, anche se la luce attorno a loro rendeva difficoltoso distinguerle .Aizen sorrise sotto i baffi mentre Ginjo sembrò imbarazzato quando la Shinigami si avvinghiò al suo compagno, guardando poi il gruppo di amici umani
  "Sapete dove trovare un bel posto dove vedere le stelle? "
  "Beh, sulla collina di fianco non dovrebbero esserci troppe luci ad inquinare il cielo, noi abbiamo un'altro paio di birre da scoparci, c'è la fate da soli? "
  "Certamente, grazie per la guida, signor Kugo"
  Il sostituito Shinigami sospirò in silenzio, avviandosi poi per raggiungere i suoi amici, che si erano già incamminati per allontanarsi da quello strano tipo e dalla sua ragazza iperattiva. Sorrise ai due, struzzo l'occhio ad Himawari e fece un cenno ad Aizen
  "Di nulla, signor Aizen! Ci vediamo,dolce Himawari!"
  Scappò via a gambe levate, prima che un fulmine gli piovesse sulla testa, Himawari rise divertita mentre prese per mano Aizen, guidandola verso il sentiero che gli avevano indicato Ginjo. Raggiunsero la collina lontana dalle luci della festa, solo alcuni lampioni in lontananza permetteva loro di vedere dove mettevano i piedi.  Quando il sentiero acciottolato terminò, raggiunsero un grande spiazzo pieno d'erba, circondato dagli alberi. Le stelle erano splendenti nel cielo, si poteva vedere la scia della via Lattea sopra di loro, bellissima e dalle sfumature violacee. Himawari corse in mezzo al prato meravigliata, guardando tutte quelle stelle, Aizen le si affiancò, ma le stelle le guardó abbassando gli occhi su di lei. 
  "Guarda quante! Sono bellissime, là c'è il grande carro! Chissà quali sono le stelle di cui parlava Ginjo!"
  Si sedette in mezzo all'erba, la testa ancora puntata per aria, sorrideva, era felice, era splendida. Aizen le si sedette accanto in silenzio, osservandola, vide le sue ambizioni, la sua diversità che somigliava tanto alla sua, il suo desiderio di andare oltre, di toccare il cielo, senza accettare le catene che la legavano a terra. Per un'attimo notò una nota di malinconia sfiorare il viso

"Due innamorati, che si incontrano una sola volta all'anno.. Deve essere terribile, chi lo ha voluto?"

  "Gli dei, secondo la leggenda sono Stati loro"
  "Io farei il culo a strisce agli dei piuttosto che accettare di vederti un giorno all'anno"
  "Wow… che coraggiosa, sfideresti gli dei per me? "

  "Strapperei il cuore dal petto del soul king, per te"
  "Ah si?... "

 

Quando lei tornò a guardarlo, fu come se avesse raccolto tutte le stelle nel cielo nei suoi occhi, come se le avesse rubate e tenute dentro come un tesoro prezioso, vide sincerità in quelle sue parole, vide determinazione, forza e sfrontatezza, si scoprì di provare davvero, quel sentimento che gli umani chiamavano amore. Sorrise languido, mentre si svolse verso di lei, baciandolo con tutto il desiderio che stava covando dentro, la tenne per la schiena facendola adagiato sul prato, lui torreggió su di lei, puntellando leani sull'erba, mordendole le labbra giocosamente

  "Per te, ucciderò sul serio… il soul king, un giorno.. Saremo liberi, di fare quello che vogliamo…"
  Himawari gli circondò il collo con le braccia, tirandolo a sè per un'altro bacio, le stelle illuminava il prato, ad ogni loro movimento, le lucciole fluttuano attorno a loro, come se il firmamento avesse deciso di scendere e fluttuare attorno a loro. Himawari si guardò attorno meravigliata, prima di tornare a fissare il suo compagno, gli sorrise di rimando, la mano che gli spostava i capelli dalla fronte
  "Ti seguirò ovunque tu andrai, perché é dove anche io vorrò stare… Ok? "
  Lui sospirò appena, si era reso conto di essersi lasciato troppo andare, aveva parlato troppo, ma Himawari, lo aveva di nuovo sorpreso con la sua semplicità, la sua naturalezza e tutto quel coraggio che covava nel suo cuore. Era una bellissima sensazione, da quando quella ragazza era entrata nella sua vita, la solitudine era un lontano ricordo che si affacciava raramente. 
  "Ok.. "
  Una stella cadente le brillò negli occhi
  "Ti amo, Sosuke Aizen.. "
  Lo Shinigami espresse un desiderio, la baciò di nuovo, si sentì sciogliere il cuore, quando le sue mani si aggrapparono a lui, senza paura, come se fosse stato uno Shinigami qualunque, normale. Mentre le scioglieva i capelli, si chi su di lei e le baciò il collo, le clavicole, scostandole di lato lo yukata. Sentì la Shinigami sussultare quando le solleticò la pelle con le labbra, temette il suo nome e la voce di lei gli fece provare cose che mai avrebbe pensato di saper provare. Sentiva il suo cuore pulsare sulle labbra, il respiro che si faceva affannato, lui sorrise di rimando a lei quando i loro occhi collisero
  "Ti amo… Himawari Tsukiko.. "
  Rimase a guardarla in silenzio per qualche secondo, poi all'improvviso, gli scappò una lieve risata, si spostò per finire di fianco a lei, la ragazza si mise a sedere sistemando la spallina dello Yukata, guardandolo allarmata. Il collo le si era arrossato, aveva i segni dei denti e delle labbra di Aizen
  "Che c'è? Ho fatto qualcosa??"
  "Vuoi ancora tagliare il letto? "

  La Shinigami gli diede una finta spinta ridendo, si stese di nuovo sull'erba dopo averlo tirato a sè, si strinse a lui sentendo Aizen ricambiare quell'abbraccio
  "Scemo… Torna qui, non ho finito con te.."
  I dentini di Himawari si posarono ffamati sulla pelle di Aizen, lo Morse piano, le labbra gli fecero solletico, passò la lingua sulla pelle mentre lo tirava a sè con tutte le forze, il corpo di Aizen, così vicino da urlare tutto il suo calore. Poi ci fu un'esplosione, istintivamente Aizen strinse la ragazza contro di sé come per farle da scudo, altre piccole esplosioni illuminarono il cielo ma attorno a loro non sembrò accadere nulla, non c'erano hollow, non c'era fumo, fuoco o sangue, no, le esplosioni venivano dal cielo? 
  "Sosuke.. Guarda! "
  Himawari era l'unica ad aver guardato in alto, quando lo shinigami alzò il capo per guardare il cielo, sospirò sollevato, mentre sopra di loro, uno spettacolo di fuochi d'artificio stava concludendo la festa della settima notte d'estate, le luci illuminarono i due shinigami, supini sull'erba, le mani strette tra loro e le dita intrecciate, accostati l'uno all'altra mentre godevano di quei colori, di quella vita che agli umani sembrava così scontata, entrambi si soffermarono a comprendere come mai i mortali vi fossero tanto legati, a quel mondo, a quel modo di esistere, tanto fragile quanto bello. Loro erano immortali, loro erano forti, in quel mondo, avrebbero preso tutto quello che volevano, potevano vivere come volevano. 
  "Sosuke.. "
  "Cosa c'è? "
  "Tu sei come la luna…ha un potere purificante, quando la fissi sembra di poterti dissetare di verità, così solenne, maestosa, quando la guardi ti rendi conto che sa cose che tu non sai…dietro tutta quella luce, c'è altrettanta oscurità"
  "E ti spaventa? "
  "Se ami la luna, devi amare tutti i suoi volti…io, amo follemente la luna,  quella che guardiamo sempre quando si riflette sullo stagno delle carpe koi nel giardino della quinta.. "

 

Lui sorrise baciandola di nuovo  poi entrambi si bloccarono quando un pensiero sembrò sbocciare nelle loro menti, erano sdraiati sull'erba, I peluche erano nel sacco al loro fianco, ma qualcosa mancava all'appello, qualcosa che avevano lasciato in mano a Ginko che se ne era scappato via, un suono uscì all'unisono dalle loro labbra

  "I pesci!!!li ho lasciato a Ginjō!!"
  Himawari si alzò di scatto tenendosi le sottane come meglio poteva, raccolse I peluche aiutata da Aizen
  "Su! Su! Sbrigati Sosuke!!Quello se li mangia da tanto é sbronzo!! "
  
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