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Autore: My Pride    07/09/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Guess who has their movie Titolo: Guess who has their movie?
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [
1800 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Jonathan Samuel Kent, Damian Wayne, Conner Kent, Tim Drake
Rating: Verde
Genere: Generale, Fluff, Sentimentale
Avvertimenti: What if?, Slash
200 summer prompts: Lo scrivo sui muri || Faccio quello che mi va || E se lo facessi io?
Warm & Fuzzy Feelings challenge: Chissà quando ti chiedono di me che occhi hai

 

BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    «D! Possibile che sei sempre su twitter e non ci sei quando serve?!»
    Con voce squillante, Jon spalancò la finestra ed entrò con la sua solita grazia elefantesca nella camera di Damian che, annoiato, sollevò lo sguardo dallo shoujo che stava leggendo.
    Aveva creduto di poter passare un pomeriggio tranquillo dopo essere stato disturbato praticamente tutto il giorno dai suoi fratelli – senza far nomi, Jason in primis – ma, a quanto sembrava, il suo cosiddetto ragazzo – seppur fosse passato un intero mese, era ancora piuttosto strano chiamare Jon in quel modo – aveva ben pensato che un’improvvisata sarebbe stata più che gradita. Provava un certo affetto per Jon e avrebbe anche persino osato chiamarla infatuazione – forse anche amore, sussurrò una vocina mielosa nella sua testa –, gli piaceva la sua compagnia e passare del tempo con lui, ma quel giorno voleva solo due minuti per se stesso.
    «Stavo leggendo, Jonathan», esordì nell’issarsi a sedere ma, dal canto suo, Jon agitò una mano in risposta per liquidare la questione.
    «Sì, sì, avrai tutto il giorno per leggere Lovely Complex, piuttosto guarda qua!»
    Prima ancora che Damian potesse dire o fare qualcosa, si ritrovò con il cellulare dell’amico spiaccicato in faccia. «Non posso leggere niente se mi schiacci lo schermo davanti al viso, J!» bofonchiò, allontanandolo con ben poco garbo e il naso arricciato prima di abbassare lo sguardo e fissare la notizia con fare stranito.
    Sentiva l’eccitazione di Jon a pelle, la sua frenesia e la vibrazione del suo corpo come se la stesse provando lui stesso, e sbatté più volte le palpebre mentre gli occhi correvano veloci sull’articolo che era stato condiviso sull’account twitter ufficiale delle Barnes Woders. C’erano stati più di ventimila retweet, trentamila mi piace e quindicimila tweet di citazione in meno di un’ora e mezza, ma Damian ancora non riusciva a credere al titolo del film la cui copertina era ben piazzata davanti ai suoi occhi.
    «Faranno un film su di noi, D! Sono così eccitato che lo scriverei fra le nuvole, nell’oceano, persino sui muri con la vista calorifica!»
    L’esclamazione di Jon fu così alta che Damian per poco non sussultò, rendendosi conto che l’amico era letteralmente ad una spanna da lui e gli fluttuava intorno come un uccellino. Il che era ironico, visto che il pettirosso era lui.
    «Hai letto che il film si chiama esplicitamente “Batman & Superman”, vero?»
    «Ma c’è scritto anche “Battle of the Super Sons”!» rimbeccò Jon nel lasciarsi cadere seduto sul letto per avvolgere un braccio intorno alle spalle di Damian, ignorando il suo borbottio. «Non smontare il mio entusiasmo».
    Damian avrebbe voluto ribattere in tono saccente come suo solito ma, alla vista del volto imbronciato di Jon, roteò gli occhi e lasciò perdere. Da bambino Jon si entusiasmava per qualunque cosa e negli ultimi anni era raro che qualcosa lo colpisse abbastanza per farlo – i lati negativi della pubertà e dell’avere quindici anni –, e a Damian tutto sommato non dispiaceva vederlo così elettrizzato. «Battle of the Super Sons, mhn», ripeté quindi, sollevando lo sguardo verso il viso di Jon per abbozzare un sorriso. «Suona bene».
    Il sorriso di Jon fu più caldo del sole stesso. «Sapevo che ti sarebbe piaciuto!» esclamò con rinnovato entusiasmo, recuperando il cellulare solo per scorrere un paio di tweet e mostrarne altri sotto lo sguardo più rilassato, e anche un po’ curioso, di Damian. «Guarda, questa è la sinossi ufficiale. Ovviamente hanno inventato i nostri nomi, ma…» cliccò su uno specifico, aprendo il link su un altro sito con una nuova punta d’eccitazione. «“Quanto Scott Nelson, undici anni, scopre di avere superpoteri, viene trascinato nel mondo dei supereroi e dei supercriminali nel momento stesso in cui una forza aliena chiamata Starro si impossessa delle menti di ogni persona del pianeta! È una corsa contro il tempo in cui Scott deve unire le forze con Adam Baker, il fig--”»
    «Adam Baker? Che razza di nome sarebbe?» si lamentò Damian nello storcere il naso, e Jon gli diede un leggero pugno sulla spalla.
    «Non fare lo schizzinoso, D».
    «La fai facile tu, il nome del tuo personaggio non è così male».
    «Puoi lamentarti dopo che ho finito di leggere?» Jon guardò Damian con entrambe le sopracciglia sollevate finché quest’ultimo, borbottando tra sé e sé, non sbuffò pesantemente e poi annuì, e Jon allungò le gambe sul materasso prima di schiarirsi la voce. «Allora, dicevo… “Scott deve unire le forze con Adam Baker, il figlio perduto di Batman, per salvare il pianeta e i loro stessi padri dalla possessione di Starro! Riusciranno i figli dei Migliori del Mondo a tener fede alla loro eredità e a diventare gli eroi che sono destinati ad essere? È la nascita di un nuovo giovane team: Robin e Superboy!”»
    Damian si massaggiò il mento, pensoso. «Mhn, quanto meno hanno messo il mio nome per primo».
    «Visto? Non era poi tanto male».
    «Oh, sicuramente meglio del film che uscì sui nostri genitori. Noi non eravamo nemmeno nati».
    «Ho paura anche solo a chiedere di che razza di film si trattasse… comunque!» Scacciando l’argomento, Jon ricominciò a scorrere velocemente tra i tweet, e Damian si chiese distrattamente come facesse quel cellulare a funzionare ancora nelle mani di un adolescente kryptoniano sovraccarico. «Vuoi vedere gli attori che ci interpreteranno? Certo che vuoi, aspetta, li sto cercando».
    Damian schioccò la lingua sotto il palato, imitandolo a mezza bocca mentre apriva e chiudeva una mano; poi lo squadrò con un sopracciglio inarcato, incrociando le braccia al petto. «Tanto è da quando sei arrivato che stai facendo quello che ti va…»
    «Allora, visto che “faccio quello che mi va”, guarda questo», affermò Jon nel mostrargli due foto, e Damian indugiò con lo sguardo sui due giovani attori che stavano ricambiando il suo sguardo attraverso lo schermo del cellulare. Era palesemente uno scatto rubato dal set, poiché dietro di loro, seppur sfocati, si potevano scorgere gli altri attori, le telecamere e le roulotte in lontananza, oltre a qualche green screen che sarebbe servito per gli effetti speciali.
    Il ragazzo più giovane – e il più alto, imprecò il suo cervello nel masticare quel pensiero – aveva una chioma riccioluta di capelli castani e un sorriso che andava da un orecchio all’altro, con una spruzzata di lentiggini sul naso a patata; indossava una t-shirt con il logo di Superman e faceva il segno della vittoria alla fotocamera, con l’altro braccio gettato sulle spalle del suo compagno di set. Proprio quest’ultimo, con una felpa su cui c’era stampata una grossa R dai tratti orientali, aveva le braccia incrociate al petto e sfoggiava un’aria piuttosto saccente, col naso all’insù e le sopracciglia sollevate; aveva un taglio sfumato ai lati delle orecchie e i capelli tirati all’indietro con un quantitativo esagerato di gel, e a Damian quasi venne da ridere nel riconoscere lo stile che portava anni addietro. Quei due erano l’immagine speculare di entrambi in quel momento – almeno per quanto riguardava le braccia incrociate e gettate dietro la schiena – e forse, se fosse stato solo, avrebbe riso istericamente. Sembrava ieri che lui e Jon si erano conosciuti, invece adesso erano persino più che amici e a volte, Damian non poteva mentire a sé stesso, si domandava se gli occhi di Jon avessero quella stessa scintilla innamorata quand’era qualcun altro a chiedergli come andassero le cose tra loro. Non aveva mai pensato di poter provare un simile sentimento per qualcuno, eppure Jon era riuscito a far breccia nel suo cuore e a lasciarsi alle spalle l’orribile passato che aveva attraversato. Lui, d’altro canto, era certo di una cosa: i suoi occhi brillavano ogni qual volta parlava di Jon. Com’era strana la vita.
    «Il ragazzino che hanno preso per interpretarti un po’ ti somiglia, almeno nel corso degli anni ti hanno guardato in faccia abbastanza a lungo da trovarne uno con le lentiggini», buttò lì Damian nel fingere che la cosa non lo toccasse minimamente, e anche per distrarsi dai pensieri melensi che si erano affacciati nella sua mente. «Mi domando come abbia fatto la gente di Metropolis a non accorgersi mai che tu e Superboy siete la stessa persona».
    Jon agitò una mano in risposta. «È lo stesso principio di Superman e Clark Kent: non pensi che un goffo giornalista con gli occhiali possa essere un super uomo che potrebbe muovere intere montagne». Si strinse nelle spalle. «Li indossa dai tempi in cui era un ragazzino a Smallville, ormai si è abituato a portarli e difficilmente qualcuno arriva a pensare che qualcuno come Superman debba andare a lavoro come tutti gli altri esseri umani».
    «Continua ad essere strano».
    «Oh, andiamo». Jon contenne la sua forza e gli diede un altro pugno leggero sul braccio, sghignazzando. «Tu, piuttosto. L’attore che sarà Robin ha colto tutta la tua essenza, guarda che faccia».
    «Hai qualche problema con la mia faccia?» domandò Damian con un sopracciglio inarcato, voltandosi verso di lui per fissarlo in viso. E odiò il fatto che nell’ultimo mese quello sguardo è quel volto – i grandi occhi azzurri, profondi, le lentiggini sul naso che con la crescita era diventato più aquilino e la mascella più squadrata – smontassero ogni pretesto per litigare. Quelli erano gli svantaggi del vivere una storiella d’amore fresca fresca, a quanto sembrava. Per lui era tutto nuovo – non era mai stato molto bravo nei rapporti sociali, figurarsi nelle relazioni –, ma con Jon non doveva mai sforzarsi di essere qualcun altro e gli risultava più facile aprirsi con lui e godersi quella loro cotta adolescenziale.
    Jon rise, distraendolo. «Intendi la tua faccia da schiaffi?» chiese nell’abbassare il capo verso di lui e, per un istante, entrambi indugiarono ad un soffio dalle labbra, deglutendo nello stesso istante finché Jon non si  raschiò un po’ il labbro inferiore coi denti. «Posso baciarti, D?» sussurrò. E se in un primo momento Damian lo fissò con le sopracciglia sollevate per la richiesta, alla fine si rilassò.
    «E se lo facessi io?» domandò di rimando con uno sbuffo ilare, facendo ridacchiare Jon con fare vagamente imbarazzato.
    «Beh, non me ne lamenterei».
    Damian stavolta rise e catturò quelle labbra invitanti tra le proprie, afferrando il bavero della camicia di Jon con una mano per trascinarlo contro di sé; intrecciò la lingua con la sua e si godete il piccolo mugolio che soffocò nel fondo della gola di Jon, finché il poco fiato rimasto non li costrinse a separarsi e Damian mordicchiò le labbra di Jon, umide di saliva. «Non sarà male pomiciare mentre guarderemo quel film», accennò con un ghignetto contro la sua bocca, e Jon rise genuino, avvolgendo le braccia intorno ai fianchi di Damian.
    «Non vedo l’ora», scherzò in un sussurro, tornando a baciarlo con rinnovato vigore.






_Note inconcludenti dell'autrice
Allora. Questa storia non solo è stata scritta per per l#200summerprompt indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom
Sì, è verissimo, faranno un film sui Super Sons e uscirà ad ottobre in versione digitale, e io sono super eccitata esattamente come Jon perché ho comprato il dvd su amazon e me lo invieranno entro il 17 settembre. Possiamo benissimo dire che in questa storia Jon sono praticamente io e sto sclerando come una pazza aha
Dico già da questo momento che ci sarà il seguito non appena avrò visto il film lol
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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