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Autore: Mattalara    09/09/2022    0 recensioni
Nessuno si sarebbe mai aspettato un tale disastro alla prima notte di lavoro.
Certo, nessuno si sarebbe aspettato di rischiare la vita per un semplice lavoro part-timre e per quanti rischi potesse correre un guardiano notturno, ciò che avevano in mente di fare le stesse attrazioni che avrebbe dovuto sorvegliare non rientrava fra questi.
Eppure, per quanto facile sarebbe stato dare le dimissioni e salvarsi la pelle, c'era come un qualcosa che gli impediva di farlo e che lo spingeva a tornare lì.
Qualcosa, o qualcuno.
Genere: Fluff, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Note dell'Autrice: per scopo informativo, scrivo qui la distinzione fra i simboli usati per le saparazioni nei capitoli.

"---": è usato per indicare quando c'è un salto temporale di poche ore e che quindi avviene nello stesso giorno e anche un cambio di luogo e/o scena ma sempre dallo stesso punto di vista.

"~~~~": indica un cambio di punto di vista e una distinzione fra il presente e flashback o sogni.

- LaraEndlight
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Era passato appena mezzogiorno quando il giovane ragazzo lasciò la camera da letto, trascinando i piedi come se pesassero due quintali e strofinandosi gli occhi fra uno sbadiglio e l'altro.

<< Buongiorno Colin, finalmente ci degni della tua presenza. >>

Scherzò Grey mentre gli offriva una tazza di caffè appena fatto.
Il rosso, Colin, ringraziò sbiascicando le parole e dileguandosi in bagno a darsi una rinfrescata prima di dedicarsi alla colazione.

<< Abbiamo una grande notizia! >>

Disse Barry, il terzo coinquilino e unico che sembrava essere in vena di parlare con un tono di voce non da funerale.

<< Barry, è illegale esclamare al mattino... >>

Borbottò il ragazzo che doveva ancora svegliarsi del tutto, chiedendo dopo un ennesimo sbadiglio: << Comunque, qual'è 'sta notizia? >>.

<< Ricordi quando hai mandato il curriculum a quel locale qui in fondo alla strada? >>
<< Intendi il Freddy's Anime Convention? >>
<< Quello ecco, hai un appuntamento per un colloquio! >>

Colin quasi si strozzò col caffè che stava bevendo, riducendosi ad un ammasso di tosse e gocce amare che piovevano per macchiare (e scottare) tutto, fortunatamente però riuscì a sopravvivere.

<< Davvero?! QUANDO?! >>
<< Sappiamo che hai un appuntamento stasera, quindi ci siamo presi la libertà di prendere appuntamento alle sedici oggi. >>
<< Ti portiamo lì, ti aspettiamo e poi ti scarrozziamo a prendere fiori per la tua dama. >>

Colin abbracciò i due felice, poteva forse chiedere amici migliori?

<< Vatti a preparare piuttosto, hai dormito anche troppo oggi. >>

Commentò Barry con un ghigno lieve sulle labbra.

<< Mh? Perché, che ore sono? >>
<< Le tre e mezza, avrai già notato che non intendo del matti- >>
<< CAZZO! >>

Guardando Colin saltare via dalla sedia e correre a prepararsi, i due se la risero per bene.
Ovviamente lo avrebbero svegliato loro se avessero visto che rischiava di fare tardi, si era alzato proprio qualche attimo prima che Grey aprisse la porta della camera visto che se l'erano presa con calma sapendo che il locale distava solo un paio di isolati da casa loro.

<< Puoi farcela Colin! >>
<< Sì, il caffè caldo sulla pelle è un'ottima sveglia! >>

Scherzarono ancora, accolti da un fine: << Fottetevi! >> da parte del ragazzo che, nella pessima imitazione di una testuggine, cercava di emergere dalla camicia che teneva in ostaggio la sua testa con tanta crudeltà.

<< Wow, hai battuto un nuovo record, solo pochi secondi per vestir- >>
<< IN MACCHINA SVELTI! >>

Guardando il rosso uscire dalla porta e lasciarla pure spalancata, i due si scambiarono espressioni divertite.
A quanto pareva, il loro coinquilino aveva scordato quanto distava il locale.

---

<< Buona fortuna. >>
<< Spaccali tutti! >>

Colin lasciò gli amici ad attendere ad un tavolo e davanti a delle buone pizze, lui, appena disse ad un dipendente di avere un colloquio, fu scortato in un ufficio e, subito dopo aver bussato, fu accolto da un: "Avanti!" talmente immediato che chiunque lo avesse pronunciato sembrava essere giusto dietro la porta ad aspettare il suo arrivo.

<< Ah! Il signor Fisher presumo. >>
<< Sì, sono io... buongiorno! >>

Esclamò Colin porgendo la mano per una stretta sicura e professionale, anche se internamente stava urlando varie frasi in preda all'agitazione, fra cui: "Che cazzo di saluto era?!" e qualche altra condita con parole molto meno gradevoli.

<< Io sono Il'Ya Vladislavich, direttore del Freddy's. Queste sono Viola e Angel, senza di loro non potrei portare avanti questo impero.>>
<< È un onore conoscervi di persona. >>

Sembrava molto una frase da lecchini, ma quell'uomo era davvero una persona da ammirare.
Dopotutto aveva un locale che era primo in quasi tutte le classifiche della zona, il merchandise del Freddy's era conosciuto anche agli anziani vicini di Colin e loro erano molto restii ad aprirsi alle novità (erano persone del tipo: "Andiamo allo stesso bar dai tempi della guerra, ogni nuovo lugo significherebbe sputare sulla tradizione del gruppo"). Inoltre Colin aveva sentito dire che erano state fatte varie offerte al signor Vladislavich per collaborazioni con altri locali e anche per aprire una catena intera, ma l'uomo aveva sempre rifiutato ogni proposta per mitivi sconosciuti.

<< Allora signor Fisher, abbiamo ispezionato il suo curriculum da cima a fondo e non abbiamo trovato nulla fuori posto o che indichi che lei non sia adatto al lavoro. >>

Iniziò Il'Ya.

<< Ma vorrei sapere perché vorrebbe lavorare qui? >>
<< Beh... >>

"Magari perché mi servono soldi?"
Sapeva che quelle erano domande di routine, ma il giovane in cerca di impiego non poteva non trovarle senza senso.

<< ... mi serve per supportare gli studi, inoltre... mi piacciono un botto le pizze che fate. >>

Stava balbettando come un bambino imbarazzato, certo che lo avrebbero sbattuto fuori solo a sentire come stava faticando a dare risposte più serie e professionali.
Per sua fortuna (e sorpresa) però, il direttore nob sembrava scontento e rise deliziato alla scena.

<< Colin, posso darti del tu? >>
<< Certo. >>
<< Non serve che ti spremi per una domanda di routine, avresti potuto dire che ti piacciono le animatroniche e ti darei pure ragione! >>

Disse ridendo e lasciando il giovane a rispondere con una risata incerta ma molto più rilassata.

<< Quindi... ho il posto? >>
<< Puoi cominciare Lunedì. >>
<< Davvero?! >>
<< Sì, ma spero tu sia consapevole degli orari che dovrai fare. >>

Preso dalla gioia di aver trovato un impiego in un posto simile, Colin scattò in piedi e scosse la mano del direttore a suon di: << Potrebbe anche dirmi di andare a spurgare i bagni alle cinque del mattino, non la deluderò! >> e, dopo un saluto più o meno da persone normali, corse dai suoi amici a comunicare la lieta novella.
Il colloquio era stato breve, poteva quindi godersi una pizza tanto deliziosa e festeggiare il fatto che quello era probabilmente il lavoro più facilmente ottenuto nella storia, era proprio fortunato.

 

  
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