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Autore: My Pride    09/09/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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You may think it's complicated (but) Titolo: You may think it's complicated (but)
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1531 
parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Wayne, Jonathan Samuel Kent
Rating: Arancione
Genere: Generale, Fluff, Light Smut
Avvertimenti: What if?, Slash
200 summer prompts: Ritornerò || "Sai che farà male, vero?" || Mi hai stravolt*

 


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Jon si umetta le labbra e osserva quella gocciolina di sudore che, impudente, scivola proprio in mezzo al petto di Damian, che si sistema gli occhiali da sole sul naso e allunga pigramente un braccio per afferrare il bicchiere di limonata abbandonato sul tavolino.
    Non vorrebbe farlo, eppure si sofferma sul modo in cui Damian avvicina la cannuccia alle labbra e le chiude intorno ad essa prima di bere sotto lo sguardo di Jon, i cui occhi sono fissi sul pomo di Adamo che si alza e si abbassa ad ogni sorso; è quasi ipnotico vedere come quella limonata scivola lungo la gola e scende nello stomaco, e Jon si vergogna come un ladro nel rendersi conto che i suoi poteri si sono attivati e sta guardando attraverso lo strato di muscoli che formano il collo di Damian.
    Scuote la testa e si copre gli occhi con una mano solo per rendersi conto che riesce a vedere anche attraverso di essa, e un lamento gli scappa dal fondo della gola quando non vede più solo muscoli e carne, ma anche le ossa; quelle di Damian sono calcificate in più punti, simbolo della vecchia vita che ha condotto e di quella attuale come vigilante, e Jon sbircia attraverso le dita prima di distogliere del tutto lo sguardo, fingendo di concentrarsi suoi suoi piedi a mollo nell'acqua della piscina.
    Improvvisamente fa caldo, veramente caldo. Può davvero soffrire il caldo? Ha sempre pensato che in quanto kryptoniano traesse beneficio dal sole e tutta quella roba lì, esattamente come suo padre - una volta è rimasto con lui su un grattacielo ad aspettare l'alba per convogliare in sé tutti i raggi solari possibili -, quindi perché si sente come se volesse allentarsi il colletto della camicia, visto che una camicia nemmeno ce l'ha? Ciononostante, Jon si porta una mano al collo e afferra con pollice e indice un lembo di pelle, tirandola mentre deglutisce ancora e si concentra sul battito cardiaco di Damian.
    Quel mattino era davvero entusiasta di passare quel fine settimana lì alla villa, dopo tutto lo studio a scuola e le notti di pattuglia un po' di riposo era proprio quello di cui aveva bisogno, eppure adesso sta cominciando a desiderare di essere il sudore sulla pelle di Damian e, no, non gli sembra davvero il caso di avere pensieri del genere proprio lì, con addosso solo un costume che non nasconderebbe un bel niente. Forse dovrebbe ritornare a casa e smetterla semplicemente di pensarci? Che gli piaccia Damian non è un mistero, forse l'ha capito tutta la squadra e quando ha visto Colin la settimana scorsa quest'ultimo gli ha augurato buona fortuna con una bella pacca su una spalla, quindi probabilmente non è mai stato così sottile su ciò che prova nei confronti del suo migliore amico.
    Invece di starsene a bordo piscina dovrebbe buttarsi in acqua e raffreddare i bollenti spiriti, dato che non si sente pronto ad affrontare nessun discorso del genere con Damian. Avrà anche disiassette anni - okay, ancora sedici, ma ne compirà diciassette tra sette mesi, è praticamente vicino, no? -, ma ha realizzato di provare attrazione per i ragazzi solo da un anno e non si è mai posto domande sulla sessualità di Damian. L'ha sempre visto insieme a ragazze bellissime, a braccetto con loro nel suo elegante abito grigio durante le serate di beneficenza, ma Damian non gli ha mai parlato di una ragazza che l'ha particolarmente colpito né l'ha mai sentito parlare di sesso, eppure si conoscono da una vita. Damian è un tipo riservato e lo ascolta con blando interesse quando Jon gli parla di qualche bel ragazzo che ha visto o di come sia carina quella ragazza, mettendo il sesso su un piano puramente scientifico. E lui, lo ammette spudoratamente, è troppo preoccupato di rovinare la loro amicizia per pensare anche solo lontanamente di dire: «Ehi, D, amico? Sai, mi piaci».
    Jon si scompiglia furente i capelli, alzandosi solo per fare un tuffo in piscina. Sì, forse ha proprio bisogno di rinfrescarsi le idee, perché dire una cosa del genere a Damian sarebbe come darsi la zappa sui piedi da solo. Damian lo ha completamente stavolto, non fa altro che pensare a lui e non è giusto, perché è suo amico e la loro amicizia è troppo preziosa per essere rovinata da una stupida cotta o dal fatto che trovi il corpo di Damian decisamente sexy. E una vocina fastidiosa nella sua testa gli dice di smetterla, che nei confronti di Damian non è bello provare sensazioni del genere e che un rifiuto potrebbe intaccare quella vicinanza che hanno, e lui non è pronto a rischiare dopo tutto ciò che hanno passato nel corso degli anni.
    Sai che se dovesse succedere farà male, vero?, sussurra una vocina nella sua testa, ma Jon nuota più in profondità verso il fondo della piscina, quasi a volerla soffocare mentre si concentra solo sul battito del cuore di Damian anche al di sotto del pelo dell'acqua. Sono passati soltanto trenta secondi da quando ha cominciato ad avere quei pensieri, ma a lui sono sembrati un'eternità. Doveva prendersi un momento per pensare, un attimo per se stesso per riflettere su tutte le sensazioni che quella giornata in compagnia di Damian gli ha provocato, quindi ha sfruttato la sua super velocità per formulare tutti quei pensieri in tempi inumani. Fino a quel momento hanno giocato come due ragazzini schizzandosi con le pistole ad acqua, giocando a ping pong e sfidandosi a chi faceva più vasche in meno tempo, ma adesso continua a pensare al modo in cui Damian sta bevendo - potrebbe alzare lo sguardo e vederlo anche da lì, ma teme che i suoi poteri si riattivino e che stavolta veda solo attraverso i vestiti -, alle sue labbra belle e carnose che avvolgono quella cannuccia di cartone - e, no, non sta facendo pensieri poco casti a riguardo, no, si autoconvince che non è così - e ai muscoli che si gonfiano ogni volta che allunga le braccia e si stiracchia, e cerca di pensare a qualunque cosa possa smorzare il calore che sta avvertendo nel proprio corpo.
    È talmente concentrato sui suoi pensieri che nemmeno si accorge che qualcosa l'ha afferrato per i fianchi, quindi apre la bocca e lascia scappare l'aria che ha trattenuto fino a quel momento in grosse bolle che risalgono in superficie, scalciando come un perfetto idiota mentre la presa si fa più ferrea e il fondo si allontana dalla sua vista; e, quando riemerge, per poco Jon non urla come un perfetto idiota nel ritrovarsi Damian a pochi centimetri da lui.
    «Mi hai fatto prendere un colpo, D!» strepita Jon, imprecando quando Damian, di tutta risposta, gli molla un pugno sulla testa.
    «Il colpo l'hai fatto prendere tu a me, idiota. Sei là sotto da cinque minuti!»
    Jon apre la bocca per ribattere, ma tace nel fissare Damian in viso. Ha i capelli incollati alla fronte e non si è mai reso conto di quanto li avesse così lunghi - di solito li tira all'indietro con un certo quantitativo di gel, quindi Jon non ci fa molto caso -, ma sono i suoi occhi ad attirare la sua attenzione: sono ingigantiti, le pupille sono diventate solo un puntino nero in quelle iridi verdi e sembra davvero spaventato, quindi Jon sbatte le palpebre senza capire.
    «Cinque... minuti?» ripete incerto, ascoltando il battito impazzito del cuore di Damian. È rimasto sotto il pelo dell'acqua così a lungo e nemmeno se n'è accorto? Non si meraviglia che il suo amico sembri stravolto e preoccupato, anche se lui ha perso letteralmente la cognizione del tempo mentre rifletteva. «Scusa», ammette, abbassando lo sguardo per non fissare l'amico negli occhi. Fino a quel momento non sapeva di poter trattenere il fiato così a lungo, visto che non sente il peso dell'essere stato sott'acqua per tutto quel tempo.
    «...stai bene?» ribatte però Damian, e Jon solleva nuovamente lo sguardo per fissarlo e sembra sollevato quando annuisce.
    Il viso di Damian è praticamente ad una spanna dal suo, e Jon deglutisce così sonoramente che, per un lungo istante, entrambi sembrano irrigidirsi quando si chinano l'uno verso l'altro; le labbra di Damian sembrano morbide, Jon vorrebbe assaggiare attraverso di esse la limonata che ha bevuto fino a quel momento, e il modo in cui Damian si lecca le labbra fa correre un brivido lungo la schiena di Jon. Sono così vicini che i loro respiri sembrano fondersi, ma la magia si rompe nello stesso istante in cui Krypto e Tito si gettano nella piscina, schizzandoli entrambi e lasciandoli spaesati per un momento.
    Damian impreca e si allontana con qualche bracciata nello stesso istante in cui arrivano anche i loro genitori, e Jon riesce a sentire il battito impazzito del cuore di Damian che risuona insieme al suo. C'è mancato poco, davvero poco. Ma non sa proprio come prendere quella cosa né capisce che cosa volesse significare. Forse lo chiederà, forse lascerà correre e farà finta di niente... per il momento, Jon cerca solo di evitare lo sguardo consapevole di suo padre che sorride sotto i baffi.






_Note inconcludenti dell'autrice
Ecco qua un'altra storia per l#200summerprompt indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom (challenge con cui in realtà sono piuttosto indietro visto che mi manca ancora un sacco di roba, ma va beh facciamo finta di niente)
È partita come una cosa ed è diventata un'altra, ma si sa ormai che io sono un clown quando si tratta di queste cose e... niene, mi diverto anche a far struggere Jon e a farlo pensare a cose assurde come un vero e proprio idiota.
Jonno, accidenti, Damian è cotto di te, tu non lo vedi perché? Su, dai... bacialo! Improvvisamente questo è diventato un film disney quindi lasciamo perdere
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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