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Autore: bathtubreadings    09/09/2022    1 recensioni
[707 parole]
[Yuta/Shotaro]
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E davvero, forse Yuta non avrebbe dovuto sentire una vampata di calore invadergli il corpo, le sue guance avvampare e una morsa stringergli la bocca dello stomaco, con Shotaro completamente su di lui, ma il suo corpo non sembrava pensarla come il suo cervello.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Shotaro, Yuta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao besties!! 
Sto attualmente pubblicando dal tablet perché non pubblico da un po' e mi dispiaceva, quindi ecco una mini ficcyna che avevo sottomano che ho scritto per un prompt su twitter ((appena accendo il computer domani inserisco il link al tweet, ora non vogliatemene ma non ho voglia di andare a recuperarlo e metterlo qui, soprattutto perché pubblicare dal tablet è relativamente scomodo hahah)).
Spero vi piaccia, buona lettura ^^



Yuta era appoggiato a una parete, drink in mano, il terzo, forse il quarto – in ogni caso brillo abbastanza da potersene stare un attimo in disparte cinque minuti e osservare la calca di gente nel pub ballare e strusciarsi gli uni con gli altri, in un ammasso di arti e sudore che a Yuta, in generale, non dispiaceva.

In quel momento però gli serviva un attimo.

Lui e Shotaro erano a una festa – un after-party, per essere più precisi, invitati da Yuta non aveva capito chi esattamente. Diciamo che aveva accettato solo perché gli avevano garantito che ci sarebbe stato l'open-bar.

Non poteva dire di no a dei drink gratis.

Yuta scannerizzò la folla.

Diciamo che aveva perso di vista Shotaro.

Sapeva che era ancora alla festa, non se ne sarebbe andato senza avvisarlo, visto che erano rimasti che sarebbero tornati in hotel insieme, ma Shotaro era anche più imprevedibile di Yuta stesso, quindi non voleva giurarci troppo sul fatto che il loro accordo fosse rimasto tale.

Una ragazza lo aveva puntato.

Yuta l'aveva vista più volte quella serata, prima al banco bar, poi nella folla, in qualche modo ogni volta più vicina di quella precedente. Avevano incrociato lo sguardo per ben tre volte, ora Yuta stava cercando di ignorarla. Fosse stata una qualsiasi altra serata, Yuta ci sarebbe stato anche, l'avrebbe assecondata, avrebbe flirtato, avrebbero trovato un angolo in cui pomiciare, poi Yuta l'avrebbe portata a casa e si sarebbero divertiti.

Quella sera no, però. Non aveva proprio voglia, non era dell'umore, voleva tornare in hotel.

Ci sarebbe tornato molto volentieri.

Di corsa anche.

Troppo impegnato a cercare di evitare lo sguardo della ragazza, non si accorse di Shotaro che arrivava alla sua sinistra, finendogli addosso quasi come per parare un'imminente caduta. L'impatto fece sobbalzare Yuta, facendogli rovesciare qualche goccia del drink sulla mano che lo stava tenendo.

«Shotaro, ehi, piano–» iniziò a dire Yuta, ma Shotaro lo stava guardando con un sorriso più luminoso del sole e due occhioni giganti che dimostravano che non c'era alcun tipo di pensiero nella sua mente in quel momento.

Quanto aveva bevuto Shotaro, esattamente?

«Yuta-san,» Shotaro si aggrappò al braccio di Yuta con entrambe le mani «vieni- ih– vieni a ballare con me,» gli chiese, iniziando a trascinarlo verso la calca senza attendere una risposta.

Beh, ok.

Decidendo che forse era meglio smettere di bere per quella sera, Yuta appoggiò il suo drink mezzo finito sul retro di un divanetto, dove altri bicchieri vuoti erano stati impilati al posto di essere buttati in un cestino.

Shotaro non perse tempo a iniziare a muoversi a ritmo di musica, una volta trovato un punto abbastanza largo per starci entrambi. Man mano che le canzoni cambiavano, Shotaro si faceva sempre più vicino a Yuta, fino a ritrovarsi a strusciare direttamente sul suo corpo, arrivando persino a prendere le mani di Yuta e a mettersele sui propri fianchi, in un chiaro invito a ballare insieme insieme.

Yuta iniziò a sentire forse un po' troppo caldo.

Shotaro si spinse in avanti per parlargli (da leggersi: urlargli, per farsi sentire sopra la musica) direttamente nell'orecchio «C'è una ragazza che continua a guardarti,» iniziò a ridacchiare «penso stia venendo in– uh– qua,»

Evidentemente, Shotaro la trovava una cosa esilarante.

Yuta un po' meno.

Neanche vederlo ballare con un'altra persona era una motivazione valida per far capire a quella ragazza che Yuta proprio non era interessato?

«Sembra molto interessata,» Shotaro rise di nuovo, divertito da cosa, Yuta non ne era sicuro.

Yuta si tirò Shotaro contro, i loro corpi quasi completamente appiccicati.

«Come non potrebbe, però,» non si accorse che Shotaro gli stava parlando di nuovo finché non sentì il suo fiato sul suo orecchio e le sue braccia circondargli il collo «stasera stai davvero bene–»

Shotaro singhiozzò di nuovo, abbracciandolo più stretto e iniziando di nuovo a ridacchiare.

E davvero, forse Yuta non avrebbe dovuto sentire una vampata di calore invadergli il corpo, le sue guance avvampare e una morsa stringergli la bocca dello stomaco, con Shotaro completamente su di lui, ma il suo corpo non sembrava pensarla come il suo cervello.

«Ti serve una spalla?» gli chiese Shotaro.

Chi glielo diceva a Shotaro che a Yuta, di quella ragazza, non interessava assolutamente niente?

 


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