Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: hertz    14/09/2022    0 recensioni
Sara è una tennista professionista, eterna promessa incompiuta. Riuscirà a superare i suoi limiti sportivi e, sopratutto, personali, per poter finalmente vivere la sua vita?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quindi avete fatto sesso di nuovo? Come vi definite ora? Amiche con benefici o cosa?

Sara rise alle parole di Roberto ma in effetti quella era la giusta definizione, lei e Martina avevano deciso di frequentarsi perché si trovavano bene insieme e di appagare la loro attrazione quando ne sentissero bisogno.

La sua avventura a Parigi si era fermata al terzo turno contro la numero 18 del ranking e ora era tornata a casa per un po' di riposo prima di riprendere gli allenamenti a tempo pieno. Non aveva giocato benissimo perché la stanchezza si era fatta sentire ma era molto soddisfatta dell'esperienza, aveva guadagnato posizioni e fiducia.

Sì, diciamo di sì. Riusciamo a vederci nei prossimi giorni? Sono tornata a casa e prima del prossimo torneo vorrei riposare un po'.

Aveva voglia di vedere l'amico e rilassarsi, anche perché poi sarebbe iniziata la stagione su erba e il tempo a disposizione sarebbe stato davvero limitato.

"Sara, hai una visita, vieni?" - la voce della madre che proveniva dal piano inferiore la destò dai propri pensieri, si chiese chi potesse essere, in città non era rimasta in rapporti con nessuno.

"Eccomi, mamma chi è?" - disse scendendo le scale ma appena vide una figura femminile di spalle si bloccò - "Cosa ci fai qui?"

"Ciao Sara, il direttore del giornale ha apprezzato molto l'intervista e mi ha chiesto se potessi farne un'altra visto l'ottimo torneo. Non sapevo come contattarti ma immaginavo di trovarti a casa prima dell'erba." - disse Giulia con mezzo sorriso.

"Mi dispiace ma penso una basti, se avessi chiamato mio padre ti saresti risparmiata il viaggio sino a qua." - replicò Sara tesa.

"Sara non essere scortese." - la riprese la madre - "La signora Biasi è stata molto carina a venire sino a qua, ho letto la prima intervista, è brillante. Perché non gliela concedi un'altra? Gradisce qualcosa da bere?" - chiese poi rivolgendosi a Giulia.

"No, la ringrazio signora Carli, è gentilissima. Sara ti rubo solo mezz'ora di tempo, promesso." - insistette la giornalista.

Sara annuì e le fece cenno di seguirla, non poteva dire davanti alla madre il vero motivo per cui non desiderasse farsi intervistare.

"Andiamo in giardino."

Giulia sorrise e la seguì senza dire nulla, sapeva che con Sara doveva dosare ogni parola e stare ben attenta.

"Grazie, non sai quanto sia importante per me." - le disse appena si sedettero su delle sedie di legno - "Hai cambiato numero."

"Sì, l'ho fatto quando sono tornata dall'infortunio e non mi hai scritto. " - replicò Sara continuando a evitare lo sguardo dell'altra - "Cosa vuoi chiedermi?"

Giulia si guardò intorno e inspirò profondamente, sapeva di meritarsi il rancore da parte dell'altra ma ora cercava di rimediare ai propri errori.

"Vorrei sapere che sensazioni hai provato nel calcare di nuovo un palcoscenico importante, giocando un buon tennis e con ampio margine di crescita." - le chiese Giulia prendendo un block notes dalla borsa - "Poi volevo chiederti se stasera accetti un invito a cena."

Sara deglutì, cercando di nascondere l'agitazione che le aveva fatto provare quella semplice richiesta.

"È stato intenso, mi sono sentita viva e felice come non lo ero da tempo. Dopo l'infortunio temevo di non riuscire a tornare a buoni livelli, invece il mio corpo ha risposto bene e mi sento bene." - rispose Sara guardandola - "Ho buone sensazioni per i prossimi tornei, sto cercando di migliorare il servizio."

Giulia annuì mentre scriveva velocemente sul taccuino.

"Ottimo, quanti tornei hai in programma prima di Wimbledon?" - le chiese - "Cena informale nel mio albergo, quindi non saresti oggetto di possibili gossip."

"Eastbourne e Birmingham, mi sarebbe piaciuto anche fare Berlino ma almeno così sono già in Gran Bretagna." - disse Sara accavallando le gambe - "Dammi solo un motivo per dirti di sì."

"Perché voglio dimostrarti che anche un bagel, quando ci siamo lasciate hai definito così la nostra storia, può insegnare qualcosa." - replicò Giulia non staccando gli occhi dal foglio e continuando a scrivere.

Sara a quelle parole non riuscì a trattenere un sorriso, sapeva che andare a quella cena poteva essere devastante per la sua psiche ma alla fine non aveva nemmeno niente da perdere e Giulia le era mancata davvero tanto, al massimo avrebbe messo per sempre una pietra sopra.

"A che ora? Scrivimi l'indirizzo."

"Pensavo potessi venire con me direttamente. Così continuiamo anche l'intervista."

Sara si morse il labbro ma annuì, forse era sbagliato ma in fondo non aveva desiderato altro che parlare con Giulia e cercare di capire perché l'avesse lasciata. Magari sarebbe stato liberatorio e avrebbe messo il punto definitivo a quello che c'era stato tra loro.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: hertz