Titolo: Black Swan
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: One-shot [ 826 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Talia Al Ghul, Bruce Wayne
Rating: Giallo
Genere: Generale, Malinconico, Romantico
Avvertimenti: What if?
Blossom By Blossom: Ummi (Mamma)
The time of our life: Gioventù, Album Canzoni, 151. Black Swan (BTS)
 
 
BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

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    Talia sorride e si perde nell'osservare distrattamente le madri presenti nel parco, facendo scorrere di tanto in tanto lo sguardo su di loro.
    Lei e Bruce - momentaneamente bloccato davanti al chioschetto dei gelati, riesce a vederlo distintamente dalla panchina sulla quale è accomodata da ormai una decina di minuti - hanno pensato fosse una buona idea fare una passeggiata, così da potersi sgranchire le gambe e godersi un po' il sole di quella tiepida mattinata parigina; hanno camminato per un bel tratto, l'uno sotto il braccio dell'altra e col cuore gonfio di gioia, finché non hanno visto un chioschetto di gelati e Bruce si è offerto di prenderne due, accennandole di aspettarlo seduta per non stancarsi. Anche se ha replicato un po' bruscamente, alla fine Talia ha roteato gli occhi e ha lasciato perdere, accomodandosi per guardare con finta attenzione le persone che hanno tagliato nel parco per raggiungere le proprie abitazioni o, proprio come le mamme che sta fissando in quel momento, hanno portato i propri bambini a giocare.
    Non ha mai pensato di poter anche solo soffermarsi a fare cose de genere. Sin da bambina, essendo la figlia di Ra's Al Ghul, è sempre stata obbligata ad allenarsi, a combattere, a dimostrarsi all'altezza del suo nome e del nome di suo padre, spingendo il proprio corpo ai limiti dell'umano per dimostrare che il suo sesso non aveva niente a che fare con la bravura; ha battuto avversari il doppio di lei, è morta e risorta e ha affrontato la follia di Lazzaro con la furia di un Al Ghul, ma si è sempre rialzata sulle sue stesse gambe e ha fatto sì che il suo nome, negli anni, risuonasse alto verso il cielo. Quello è sempre stato il suo unico scopo... finché non ha conosciuto Bruce. Uno stupido ragazzo disilluso che, per un'infantile promessa, aveva cercato di carpire dalla Lega degli Assassini i grandi segreti che essa costudiva. Talia non ha mai pensato che giorno dopo giorno, anno dopo anno, quello stupido ragazzo potesse significare per lei qualcosa di più di un semplice nome, un volto tra i tanti o un discepolo destinato a fallire. Eppure, quando sono fuggiti insieme dalle grinfie di Ra's Al Ghul, tutto il suo mondo si è completamente capovolto.
    Ridacchia divertita al pensiero, scostandosi una ciocca di capelli dietro alle orecchie. Di tutti i progetti, tutte le cose possibili e tutti gli scenari che le si sono parati davanti agli occhi nel corso della sua giovinezza, quello di fuggire ed essere libera è stato l'evento più inatteso e imprevedibile che ha mai potuto immaginare. Ci ha messo molto tempo a rendersi conto di averlo fatto davvero, di essere scappata, di aver cominciato una nuova vita al fianco dell'uomo che ama... ma, adesso che si trova lì, a Parigi, lontana dalla vita fatta di sangue e morte che ha sempre vissuto, non può fare a meno di sentirsi incredibilmente bene.
    Nel vedere Bruce tornare da lei e sollevare un angolo della bocca in un sorriso mentre le mostra i gelati, Talia sorride di riflesso a sua volta e si scosta per permettergli di accomodarsi; Bruce le porge il gelato e abbassa lo sguardo, forse persino imbarazzato, prima di allungare la mano ormai libera per sfiorarle lo stomaco con due dita, ed è Talia stessa che gli afferra del tutto la mano e, abbassando le palpebre, gli fa poggiare il palmo contro la pancia, sorridendo maggiormente al fremere eccitato di Bruce e ai dolci sussurri che le mormora alle orecchie, baciandole la bocca, il naso, la fronte. Quella è la sua vita, quella è l'unica vita che vuole avere. La Lega è solo un ricordo lontano, c'è solo Bruce, Parigi, e il bambino che stanno aspettando.
    Ed è a quel punto che riapre gli occhi e mette lentamente a fuoco le montagne innevate dell'Himalaya, sentendo dita ossute e sottili schiacciarle il cuore. Non è con Bruce. Lui non le sorride, non la guarda con amore né tocca la sua pancia in cui presto crescerà il frutto del loro amore. Non è nella piccola utopia che la sua mente ha immaginato. C'è solo la battaglia, il sangue, le grida che le martellano le orecchie e la gettano nella cruenta realtà che ha sempre affrontato sin da quando ha mosso i primi passi nel mondo. Vorrebbe urlare, piangere e di frustrazione, ma la sua rabbia si incanala nella spada che regge con la mano destra e che conficca con la furia di un'amazzone nello sterno dell'uomo che le corre in contro, sentendo il sangue schizzarle sul viso e macchiare di rosso vivo la neve bianca in cui affondano i suoi stivali.
    Lei è Talia, una Al Ghul, la figlia del Demone. E non importa quanto cercherà di redimersi, quanto proverà a scappare dalle grinfie di quella vita e della maledizione che grava sulla sua famiglia... lo sarà sempre.

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_Note inconcludenti dell'autrice
Scritta per la #blossombyblossom e per l'iniziativa #thetimeofourlife indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom
Qui abbiamo un piccolo scorcio sui desideri che albergano nel cuore di Talia, quel suo vivere sul filo del rasoio e la sua voglia di essere in realtà una donna normale che vuole una famiglia altrettanto normale, ma non può comunque allontanarsi dalla vita che sta seguendo e dall'ombra della Lega degli Assassini e quell del suo stesso padre, anche provandoci
Però, per un singolo istante, ha immaginato la vita che ha sempre voluto e si è goduta la sua bella Parigi nella sua mente... anche se è dovuta poi tornare all'orribile realtà che sta vivendo
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥

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