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Autore: ValeAlcazar    17/09/2022    2 recensioni
I pensieri di Oscar dopo il ballo
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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#luce💚 DAMA DI LUCE Una dama avvolta in un lucente abito bianco,, scese da un' anonima vettura di posta ai margine estremo del cortile principale della reggia di Versailles, l' oscurita' di quella notte d ' autunno era rischiarata dalla luce dei i lampadari del palazzo che illuminavano gli immensi saloni, che di lì a poco si sarebbero gremiti di cortigiani pronti ad assistere ad un ennesimo ricevimento.Chi mai poteva essere quella donna che fulgida come una luce era apparsa esitante sulla porta della sala da ballo? Era la prima volta che Oscar presenziava ad un evento a corte in abiti femminili, si sentiva impacciata ed insicura mentre percorreva i corridoi che quotidianamente la vedevano indossare l uniforme di capitano delle guardie reali...Teneva gli occhi bassi, quasi a non sentire gli sguardi indagatori delle dame, che s interrogavano su chi fosse quella sconosciuta che come un nitido raggio di sole aveva varcato la soglia di quella sala, brillando in tutta la sua grazia e bellezza. Avanzava incerta il respiro come un lieve ansito quasi a voler paventare quella miriade di sensazioni che erano in lei, badando a non inciampare nelle pieghe del vestito, mentre alcuni cavalieri ammiravano estasiati quella figura, che per pudore o timidezza non rivolgeva loro alcuno sguardo...Era li, per quel gentiluomo, per quel nobile svedese che era tornato dopo anni, e che era padrone del suo cuore, voleva apparire a lui in tutta la sua essenza di donna...Mentre i musicisti iniziavano a suonare le armoniose note di un dolce valzer, ecco che Hans, le si fece incontro, colto dalla sensazione di aver già incontrato quella bellissima fanciulla.. Il ritmo della musica prendeva sempre più intensita' Hans, con modi gentili, domandava alla sconosciuta di danzare, Oscar si abbandonò tra le braccia di Fersen, che la cingeva in quella calda ed avvolgente melodia...non osava neanche alzare lo sguardo era avvolta nel suo abbraccio, mentre il conte con la sua voce suadente le parlava sussurrando che le ricordava qualcuno....una persona che considerava il suo migliore amico....Oscar, si divincolo' da quella stretta, mentre Hans, resto' immobile colto da quel gesto inatteso, lei doveva allontanarsi, fuggire...non le importava che lo sferzante vento di una fredda notte d autunno la avvolgesse....Il gelido zampillo del getto della fontana dove si era rifugiata le bagnava il viso coperto di lacrime....Era sola con il suo dolore, non le restava che gettarsi tutto alle spalle e promettere a se stessa che mai avrebbe vissuto le sensazioni ed emozioni che aprono il cuore all amore....Si allontano'per raggiungere un luogo isolato, attraversando i viali spogli del piccolo boschetto di Venere, si sentiva come quelle foglie d autunno che senza più linfa vitale cadono inermi dai rami....Era sopraffatta dal pianto, mentre ancora si udiva spandersi nell' aria il caldo rumore di quella sinfonia che come un eco le rimbombava nell'anima...era dilaniiata...si ripromise che mai più si sarebbe mostrata debole. In punta dei piedi Oscar raggiunse quell angolo oscuro della reggia, dove stanziavano alcuni cocchieri, pronti a prestare il loro servizio alla servitù o a qualche dama che viaggiava in incognito...Sali quasi come un' automa, su una misera carrozza, avrebbe voluto strapparsi quegli abiti, riprendere le sue sembianze ordinarie...voleva solo dimenticare....quella lieve speranza dell illusione d amore. Tutto taceva nel silenzio dei saloni di Palazzo Jarjayes, solo il lontano ticchettio della pendola accompagnava il rientro di Oscar ..La carrozza, semplice, con la quale si era recata alla reggia, l' aveva lasciata in prossimità del viale d' accesso della sua residenza. Oscar, aveva percorso rapida, a passo marziale, il sentiero che conduceva all'entrata, rischiando più volte di inciampare, nella ghiaia del selciato, ed aveva deciso di passare dal retro, non avrebbe sopportato la vista di qualche domestico, che non si sarebbe di certo lasciato scappare l' indomani qualche pettegolezzo sarcastico sul suo conto...Camminava veloce nei vasti corridoi, volendo solo dimenticare, solo un bagliore proveniva da una stanza, Oscar vi scorse seduta di fronte le braci di un fuoco morente la figura di Andre, che sonnecchiava, di sicuro aveva vegliato per attenderla, stendando ad addormentarmi immaginandola tra le braccia dell' altro..Oscar, non voleva vedere nessuno, quanto meno Andre', sapeva che sarebbe bastata una blanda occhiata affinché lui capisse ogni cosa....Oscar, sali lo scalone, e in pochi attimi, ecco ritrovarsi nel tiepido calore della sua stanza, dove un fuoco scoppiettante ruggiva sul per il camino...Finalmente era al sicuro, con impeto si porto'le mani tra i capelli e strappo" le forcine con le punte di perle che avevano arricchito ed adornato la sua acconciatura, queste caddero sparse sul pavimento della camera..Si avvicino' allo specchio, si guardò un ultima volta, quell abito che indossava, le riportava alla mente la trepida frenesia con cui solo alcune prima lo aveva indossato, mostrando come un lampo quel suo essere donna.....Adesso cosa restava? Solo un volto distrutto da un dolore infinito, quella speranza dell'amore morta sul nascere, dalle parole pronunciate da Hans...Lentamente, si tolse l' abito, lo avvolse su se stesso e lo lancio'con gesto di stizza dietro al paravento....dicendo a se stessa che mai più sarebbe emerso quel suo lato di donna...da quel momento sarebbe di nuovo tornata ad essere il fiero colonnello Jarjayes
   
 
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