#veste di seta💚 Andre' sali lentamente le scale, al richiamo di Nanny, ammirando estasiato quella figura splendente quasi fatata, abbigliata in quell abito eburneo di morbida seta che le accarezzava in linee fluenti le flessuose sinuosità del suo diafano corpo come gocce di una cascata infinita di petali di rosa. Era magnifica in quelle vesti indossate per Fersen, mentre insicura scendeva i gradini sulle fini scarpette di raso, e la vide allontanarsi con piccoli passi verso l' androne..Visione suprema di ideale belta' a lui non restava che rifugiarsi nel più cupo dolore, torcendosi i pugni immaginando l altro cingerla a se, cogliendo il candore di quel virgineo virgulto, lo vedeva posare le labbra su quella tiepida e vellutata pelle di giglio da sempre da lui così tanto agognata....con la mente in subbuglio la pensava sciogliersi tra le possenti braccia di Fersen. Aveva letto nei giorni avanti nell ostinato silenzio di lei, l' amore travolgente e dirompente che la investiva con l impeto di un mare in tempesta per il bel conte svedese, affidato alle note di quello strumento percorso dalle affusolate dita di Oscar, spandendo nell' aria il suono di quel sentimento impossibile...Ne aveva colto il radioso sorriso, mentre Fersen era riapparso solitaria visione di un passato non molto lontano, a lui non restava che essere il muto spettatore di quel sentimento che gli sconvolgeva e scuoteva le viscere e l' anima aldilà di ogni confine...Mentre, Oscar avrebbe illuminato con la sua perlacea purezza quel nordico dai modi aggraziati e gentili, lasciando a lui la tristezza di parole mai dette Si sentiva impotente mentre la pendola scandiva monotona i rintocchi di quella notte infinita, cosa sarebbe stato di lui se Fersen avesse colto quel delicato bocciolo di fiore? La disperazione lo avrebbe distrutto...si sentiva sconfitto...meditando ancora su quel suo cuore bruciante di ardente ed innata passione....rivedeva ancora quella figura che accennando un sorriso, era corsa verso quel nobile che credeva amare come una crisalide sbocciata in farfalla, a cui quel gentiluomo avrebbe attinto come nettare ricolmo di ambrosia. Ecco un lieve sussurro, un brusio di piccoli passi levarsi nell' aria...era tornata..Andre non ebbe bisogno di correrle incontro, aveva compreso ogni cosa...presto avrebbe letto negli Infiniti occhi di lei il rifiuto di Fersen