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Autore: Allen Glassred    19/09/2022    0 recensioni
Ivy è una giovane ragazza, figlia di due Hunters molto famosi. Dopo il brutale assassinio dei suoi genitori da parte di Vanitas, il così detto re bambino e sovrano di Veritas, la ragazza vive insieme al fratello Garry, ed entrambi hanno un solo scopo: trovare ed uccidere l'assassino dei genitori. Ma cosa succederà quando Ivy si troverà faccia a faccia con il re dei vampiri, ora ventenne è più spietato di prima? Quale tremenda verità emergerà dal loro incontro? E cosa succederà in seguito? Ragione o sentimento, cosa seguirà la bella cacciatrice? Vi ho incuriositi? Allora leggete la mia storia, e scoprirete tutto quanto.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Circa ventitré anni prima, regno di Veritas. Terra di nessuno, confine dei dodici regni delle Lune Demoniache.

 

Per la prima volta dopo molto tempo, quasi tutti i capifamiglia rappresentanti degli Hunters giungono alla Terra di Nessuno, sotto una luna per ora ancora pallida. Juliette Knight è affiancata dal fratello maggiore, dall’altro lato il marito Haruka. Poco più indietro di loro c’è Pierre Veghner: ha preferito accompagnare i tre, ben consapevole che colui che devono incontrare non è esattamente una persona affidabile e soprattutto, imprevedibile. Il capofamiglia dei Perry sembra essere piuttosto nervoso, cosa notata dalla moglie che di lì a poco gli mette una mano sulla spalla. “ Haruka… “. Lo chiama solamente, mentre lui scuote il capo e fa un passo avanti, allontanandosi così dalla sua presa. La cosa ovviamente non sfugge a Kevin: lancia un’occhiata ai due ma non proferisce parola, limitandosi ad incrociare le braccia al petto con fare apparentemente neutrale.

 

“ Credi davvero che si presenterà e che non ti abbia ingannata un’altra volta? “. Chiede semplicemente il bruno, mentre la sorella minore di Kevin annuisce.

 

“ Certo che verrà: ha dato la sua parola “. Risponde Juliette, mentre Pierre prende parola di lì a poco.

 

“ Lo voglio sperare: voglio davvero sperare che quell’uomo abbia in fine accettato la tregua, per il bene non solo degli umani ma anche dei vampiri stessi: prova a farlo anche tu, Haruka. Non rimane altra scelta: ormai siamo giunti sin qui, non possiamo più tornare indietro “. Fa semplicemente il rosso, che in quest’occasione ha deciso di non portare con sé la moglie: non che non si fidi di lei, ma in questo momento Joe è in una situazione emotiva un po' particolare e non gli è parso il caso di procurarle anche questo grattacapo. E per quanto riguarda Hans ed Anna e Xerxes e sua moglie Miranda, per ora è meglio non sappiano nulla: meglio informarli quando il trattato sarà una concreta possibilità, meglio dimostrare loro i fatti che vuote parole, così che non possano più opporsi.

 

“ Come se ci si potesse fidare di quel vampiro “. Fa semplicemente Haruka, rompendo il silenzio e tenendo Garry accanto a sé: non sa la ragione, ma per questo incontro re Kaname ha voluto che i Perry portassero con sé anche il figlio. “ Se mette un dito su Garry… “. Ma non finisce la frase: nel giro di poco l’aria si fa gelida e la luna si tinge di blu. A terra si forma una fitta coltre di ghiaccio, mentre finalmente fa la sua comparsa l’oggetto della discussione: Kaname Hikari, secondo Pilastro e re della seconda Luna Demoniaca, quella blu. Accanto a lui la sua seconda sposa: Rosina. Si sono sposati da poco meno di un anno e tra le braccia la donna tiene quella che dev’essere loro figlia. Haruka percepisce nella piccola il potere degli Hikari, ma intuisce che è solo a metà: da un lato è curioso di vedere la bimba, dall’altro non si fida di Kaname e non si avvicina più del dovuto.

 

“ Ma guarda guarda: alla fine siete venuti davvero, non credevo “. Sentenzia solamente e gelidamente il Re, mentre nel sentire quella voce il cacciatore si irrigidisce all’istante.

 

“ Kaname “. Lo chiama solamente Haruka, mentre Juliette affianca immediatamente il marito e Garry si nasconde incerto dietro la gamba del padre.

 

“ Haruka Perry, con tutta l’allegra famigliola al seguito “. Ribatte semplicemente il bruno, puntando poi lo sguardo sul bambino dalla chioma argentea. “ E tu devi essere Garry “. Fa solamente, per poi inchinarsi e raggiungendo così l’altezza del bimbo. Gli posa una mano sul viso quasi senza che Haruka o Juliette possano accorgersene, ed immediatamente il contatto con quella mano gelida fa rabbrividire il bambino. Il suo sguardo e quello di quell’uomo che non conosce si incontrano immediatamente, come calamitati l’uno dall’altro. “ Questi occhi… farai scintille con questi occhi, te lo posso garantire “. Prosegue l discorso il Re di Veritas, riconoscendo nel piccolo i suoi stessi occhi e sentendo in lui il suo potere, seppur in minima parte. Tuttavia il contatto non pare andare a genio ad Haruka: afferra Garry e lo prende in braccio, assumendo uno sguardo gelido.

 

“ Siamo qui per parlare del trattato di pace, non di mio figlio “. Calca sulla parola mio, mentre a quelle parole Kaname lo fissa con un ghigno sadico stampato in faccia.


“ Vorrai dire mio figlio, cacciatore “. Ribatte tagliente e quasi vittorioso il Re, mentre Haruka si trattiene dal dargli un pugno.

 

“ Sei solo un… un… “. Ma per fortuna a sedare la lite è Rosina, fino a quel momento rimasta in disparte.

 

“ Lord Haruka, Kaname… per favore, non siamo qui per litigare o prenderci a pugni ma per decidere del futuro non solo dei vampiri, ma anche degli umani “. Cerca di calmare gli animi, mentre a quelle parole e come fosse stato riportato solo ora alla realtà Haruka annuisce.

 

“ Avete ragione Madame, ma potrò stare calmo solo se vostro marito starà alla larga da mio figlio “. Spiega il bruno, mentre Juliette osserva per un momento Kaname e scuote lievemente il capo, come a dirgli di smettere di provocare Haruka in quel modo.

 

“ Allora, cacciatore? “. Ricomincia dopo un po' il primo erede degli Hikari, quasi scocciato da tutto questo. “ Quando il mio messaggero è tornato, ha detto che anche tu desideravi vedermi: che cosa vuoi? “. Chiede, ed in effetti è vero: aveva mandato un messaggero dai Perry per avere un incontro in terra neutrale, così da poter discutere del futuro di Garry. Ma a sorpresa, Haruka ha detto di avere anche lui qualcosa da dire al Re, ma non ha dato altre spiegazioni.

 

“ C’è solo una cosa della quale vorrei discutere con te “. Inizia il discorso il capofamiglia dei Perry, facendosi avanti senza il minimo timore. “ Porto ancora su di me i segni della prigionia a palazzo, per colpa tua: voglio che una cosa simile non accada più a nessuno. Voglio che la guerra tra vampiri ed umani abbia termine, qui ed ora “. Spiega, lasciando di sasso non solo Juliette, ma anche Pierre e Rosina: a dire il vero, Pierre già sapeva che l’amico aveva intenzione di chiedere un trattato di pace, ma non immaginava l’avrebbe fatto così presto. Kevin invece scuote il capo scettico.

 

“ Se crede che quell’uomo accetterà così, su due piedi, di stilare un trattato di pace… “. Mormora solamente: non crede affatto che Kaname Hikari accetterebbe una cosa simile. Come a confermare le sue parole infatti, Kaname lo deride in tono sprezzante.

 

“ L’unica cosa che mi rammarica è non averti fatto di peggio, quella volta “. Ghigna maligno, mentre Haruka si trattiene dal prenderlo a pugni: quanto odia quell’arroganza e strafottenza, quanto odia quell’uomo! Sta per dire altro, ma la voce del re lo interrompe sul nascere. “ Ma forse c’è una soluzione: un modo, una garanzia per far durare più a lungo questa farsa del trattato di pace che tanto desiderate siglare “. Continua, attirando l’attenzione degli altri presenti.

 

“ Di cosa vai parlando? “. Chiede a quel punto Juliette, stanca di rimanere in disparte e decidendo di intervenire in prima persona, affiancando il marito con determinazione. A quell’intervento forse non così inaspettato il re sogghigna lievemente, per poi osservare i due sposi.

 

“ Garry e Jeanne dovranno essere promessi sposi “. Sentenzia, lasciando di sasso persino Rosina stessa, che istintivamente stringe a sé la piccola così come Juliette prende in braccio il figlio.


“ Tu sei folle se pensi che accetteremo una cosa simile! “. Fa semplicemente la giovane dalla chioma argento, mentre lo sguardo di Kaname e Kevin si incontra per qualche istante.

 

“ Kevin, potete pensarci voi a spiegare a vostra sorella e a quell’inetto di vostro cognato che questo è il solo modo di ottenerne ciò che vogliono? Qui, sembrate il più ragionevole di tutti “. Fa solamente il bruno, mentre a quelle parole e senza nemmeno troppa sorpresa per essere stato interpellato da colui che considera il suo peggior nemico, il capofamiglia degli Knight prende parola e fa un passo avanti, raggiungendo la sorella.

 

“ Kaname ha ragione “. Sentenzia, lasciando di sasso e sconvolta la sorella e anche lo stesso Haruka, che scuote il capo con enfasi a quelle parole e prende in braccio Garry, togliendolo dalle braccia della moglie e stringendolo forte a sé.

 

“ Ma vi rendete conto?! Non state parlando di animali! State parlando di due bambini innocenti, come fossero merce di scambio! Non vi vergognate?! “. Grida, mentre il bambino si aggrappa al suo collo ed affonda il viso nella sua spalla. “ Non accetterò mai una cosa simile, mai! E nemmeno mia moglie “. Fa, mentre Juliette annuisce a sua volta: Haruka ha ragione. Non userebbe mai due bambini indifesi come merce di garanzia o chissà che cosa.

 

“ Kaname, la tua proposta è folle: non possiamo accettare “. Sentenzia risoluta la cacciatrice, mentre a quella frase il Re sembra alterarsi maggiormente.

 

“ Come osi?! Quel cacciatore non può decidere alcun che: quel bambino è mio figlio “. Calca sulla parola mio, mentre a quelle parole Haruka sembra perdere ulteriormente le staffe.

 

“ Non è tuo e mai lo sarà! Garry è mio figlio, non c’è altro da dire! Decido io per lui! “. Si infuria, mentre anche Rosina interviene finalmente nella discussione.

 

“ Lord Haruka ha ragione! Ma come ti viene in mente un’idea tanto assurda? “. Chiede, ottenendo solo di essere spinta dal marito e finendo a terra.

 

“ Non impicciarti, tu “. Sibila solamente Kaname, mentre nei suoi occhi passa un bagliore blu. A quella scena Juliette non riesce a rimanere inerte: si avvicina, aiutando Rosina ad alzarsi da terra.

 

“ Madame, va tutto bene? “. Chiede, mentre la donna annuisce e tenendo stretta a sé la figlia che, per fortuna, non si è fatta nulla nella caduta.

 

“ Si, grazie madame Knight… “. Sta per proseguire, notando con sconcerto che Haruka ha afferrato la propria pistola antivampiro e Kaname la propria spada. “ Oddio… “. Mormora semplicemente, mentre a sedare la lite è proprio Kevin, fino a quel momento rimasto in disparte.

 

“ Adesso basta! Calmiamoci tutti! “. Fa solamente, mentre entrambi i contendenti si guardano con odio e disprezzo reciproco, per poi mettere via le proprie armi. “ Credo che la proposta del Re sia invece una buona soluzione “. Sentenzia, stupefacendo letteralmente la sorella. “ Un matrimonio tra Garry e Jeanne sarebbe la soluzione migliore per tutti: una sorta di garanzia per entrambe le fazioni, il trattato di pace ne risulterebbe inattaccabile. Juliette, Haruka: per favore, ragionate “. Fa poi l’argento, ottenendo solo un’occhiata di disgusto da parte del cognato.

 

“ Tu sei pazzo tanto quanto lui, se pensi che la proposta di Kaname sia la cosa migliore. Non accadrà mai: Garry non avrà il mio sangue, ma è mio figlio punto e basta. Decido io per lui e decido che questa cosa non si farà “. Fa risoluto, mentre Kevin stringe i pugni in ira.


“ Va bene! Fate pure come vi pare! Ma non venite a chiedermi aiuto quando i vampiri si stancheranno di questo finto trattato e vi attaccheranno! O quando il bambino che tu chiami tuo figlio, risveglierà i suoi poteri! Se oggi rifiutate questa proposta, rimarrete soli. A voi la scelta “. Sentenzia alterato, mentre a quelle parole Pierre si avvicina per poi porgli una mano sulla spalla.

 

“ Kevin, calmati… “. Mormora solamente, mentre Kaname sogghigna: era sicuro che Haruka non avrebbe mai accettato.

 

“ E sia: in questo caso, scordatevi il trattato di pace. Non sarà più rinnovato ed i vampiri saranno liberi di attaccare il mondo umano. E tutto per colpa vostra “. Osserva con un ghigno vittorioso i coniugi Perry, per poi girarsi per andarsene. “ Andiamo, Rosina: non c’è più nulla da discutere, con costoro “. Conclude, mentre la moglie osserva prima lui poi i cacciatori, preoccupata. Juliette Knight stringe i pugni: non può finire così, pensa. Non può, nel modo più assoluto. Deve fare qualcosa, solo lei ha il potere di cambiare le cose. E, in un modo o nell’altro pensa, lo farà. A tutti i costi.

 

Cala rapidamente la notte a Veritas.

 

A Villa Veghner tutto parrebbe essere apparentemente tranquillo. Data la tarda ora stanno quasi tutti dormendo, ignari che fuori dalle mura della villa qualcuno sta preparando loro una sgradevole sorpresa.

 

Il giovane dalla chioma corvina osserva le sue truppe, mentre quello dalla chioma bionda osserva i ribelli dietro di lui. “ Mio Principe, siete sicuro di voler andare per primo? “. Chiede semplicemente una guardia evidentemente appartenente ai ribelli, mentre a quella domanda Dominique Lunettes Hikari annuisce senza nemmeno degnarsi di volgersi verso il suo sottoposto.

 

“ Vincent, tu preparati: la barriera protettiva messa da tuo fratello e da Pierre Veghner è appena crollata, grazie al mio potere. Sarai libero di muoverti: non appena la strada sarà sgombra da ostacoli potrai entrare. Ci penserò io a sbaragliare quegli stupidi Hunters al servizio di Pierre e Joe Veghner “. Sentenzia solamente l’erede di Veronica ed Antoine, mentre Vincent annuisce semplicemente e, di lì a poco il suo vice riprende parola. “ Quando l’entrata sarà sgombra, anche voi soldati entrerete e mi darete man forte. Avete capito? “. Chiede, mentre i suoi soldati annuiscono con determinazione.


“ Si, mio Principe “. Sentenziano solamente, pronti per combattere al fianco del Re che hanno scelto di seguire come ribelli. Senza ulteriori tentennamenti Dominique decide di proseguire, entrando per primo ed in avan scoperta: non gli fanno certo paura i sottoposti di Pierre, non saranno certo loro ad impedirgli di spianare la strada a Vincent ed ai suoi. Come prevedeva, uno degli Hunter lo nota per primo e da immediatamente l’allarme.

 

“ Compagni! Un intruso! “. Fa solamente il ragazzo, prima che qualcuno lo afferri da dietro e lo pugnali a tradimento.

 

“ Buh! “. Lo deride sarcasticamente il corvino, prima di gettarlo a terra come fosse spazzatura e sicuro di non avergli lasciato scampo. “ Bah, mi hai sporcato la divisa di sangue. Che schifo “. Commenta solamente Dominique, mentre altri cacciatori si lanciano all’attacco ma, per loro sfortuna incontrano sulla loro strada le fiamme del potere della Luna Rossa, che non lascia loro scampo. “ Ma così è sin troppo facile: siete davvero noiosi e prevedibili “. Mormora solamente il capitano della Guardia Reale, prima di prepararsi a lanciare il secondo e decisivo attacco e, in questo modo, spianando la strada a Vincent ed ai ribelli per poter entrare.

 

Attirati da strani rumori e dopo un incubo terribile, sia Vanitas ed Ivy che Pierre e Joe si riuniscono nel corridoio principale. Poco dopo, anche Sharon e Dante li raggiungono in allarme. “ Cosa sta succedendo? “. Chiede solamente l’arancione, mentre il suo Re gli fa cenno di parlare a bassa voce.

 

“ Qualcuno ci sta attaccando, Dante: dobbiamo tenere la guardia alta “. Fa semplicemente il giovane Re, guardando Pierre che annuisce a sua volta. “ Ivy, tu vai in camera. Lord Pierre, io e voi controlleremo l’area dei piani superiori. Dante, vostra cognata e vostra moglie controlleranno i piani inferiori. Alcune ancelle staranno con te e si assicureranno di proteggerti: qui dentro, sono stati tutti addestrati a combattere in caso di bisogno. Anche le semplici cameriere: sono sicuro che sarai in ottime mani “. Mormora solamente il corvino, trovando il consenso di tutti eccetto la moglie.

 

“ Eh?! Vuoi davvero che me ne stia chiusa in camera mentre voi altri rischiate la vita?! Non esiste! “. Ribatte la Regina, ma a quella frase suo marito le si avvicina e le pone entrambe le mani sulle spalle.

 

“ Ivy, dammi retta! Sei incinta, non voglio che tu o il bambino siate messi in pericolo. Vai! “. Quasi le ordina, mentre lei scuote il capo. “ Vai! “. Le ordina quasi suo marito in tono più alto, prima di seguire Pierre nell’ispezione e convinto che la moglie seguirà il suo consiglio. Effettivamente la Regina sta davvero per recarsi in camera sua, seppur contrariata per non poter fare nulla per la sua famiglia, ma una sensazione le fa invece cambiare idea, ignara del fatto che le Guardie Reali ribelli si sono già introdotte a Villa Veghner e che, ben presto, si troveranno faccia a faccia con suo marito e Pierre. La corvina ha improvvisamente un presentimento nefasto e, memore di quanto successo durante il colpo di stato non riesce a stare tranquilla. Poi un sussulto: avverte un nuovo potere, un potere che non appartiene alla Luna Blu. Preoccupata, Ivy decide di andare al piano inferiore con il marito e Pierre: deve avvertirli, potrebbe essere un attacco del Clan della Luna Rossa e loro dev’essere preparati ad affrontarli pensa.

 

“ Lord Pierre! Vani… “. Ma non finisce la frase: qualcuno le tappa la bocca impedendole di gridare, stringendola in una presa quasi dolorosa.

 

“ Oh, che sorpresa: Ivy, giusto? “. Chiede solamente la voce di qualcuno che ha visto solo una volta o due, tra cui una volta durante il colpo di stato. “ Mia cara cugina, è davvero tanto tempo che non ci vediamo! “. Commenta poi colui che si rivela essere Dominique. Capendo di chi si tratta Ivy inizia immediatamente a dimenarsi, vanamente. “ Suvvia! Noi due non abbiamo legato molto, non credi sia il caso di rimediare? “. Continua poi e quasi sarcastico suo cugino, scostandole i capelli dal collo e sogghignando. “ Vincent mi ha detto di portarti da lui, ma non mi ha proibito di morderti. Voglio proprio sentire il sapore del tuo sangue “. Sogghigna sicuro di sé il capitano della Guardia Reale, mentre a quelle parole lei i dimena ancora una volta.


“ Tu fallo e Vanitas ti ammazzerà all’istante! Non avrai scampo! “. Continua la corvina, riuscendo a liberare almeno la bocca e potendo finalmente parlare, mentre lui la blocca letteralmente tra sé ed il muro.

 

“ Vanitas e Pierre Veghner avranno altro da fare, che affrontare me: le mie guardie sapranno tenerli bene occupati, avremo tutto il tempo “. Ride sadicamente, mentre Ivy decide di agire prima che sia tardi: con il potere della Luna Blu lancia una sfera d’energia blu in direzione del cugino che, colto di sorpresa deve lasciarla andare. Osserva il ghiaccio sul pavimento, dapprima sorpreso ma in seguito sembrando quasi felice dell’imminente scontro. “ Devo dire che hai le palle, cugina: mi piace questa dote in una donna “. La provoca deliberatamente il corvino: effettivamente pensa, si sarebbe annoiato se fosse riuscito a prendere Ivy subito, senza che lei opponesse resistenza.

 

“ Non dovevi sottovalutarmi, peggio per te “. Ribatte decisa Ivy, i suoi occhi brillano ancora di un’intensa luce blu e le sue zanne sono in bella vista: è pronta a tutto pur di non lasciarsi prendere, pensa. Anche a combattere da sola contro Dominique: non farà lo stesso errore che ha fatto con Vincent, non rimarrà inerte e bloccata dalla paura come la volta precedente. Ora non è più una ragazzina spaventata dai vampiri: ora è una regina, una moglie ed una futura madre. Ora è una Hikari, il suo compito è proteggere la sua famiglia ed il bimbo che porta in grembo, contro tutto e tutti. E lo farà, pensa: lo farà a qualsiasi prezzo.

 

“ Te lo dirò un’ultima volta: arrenditi e seguimi senza storie. Non mi va di farti male, ma cherie “. Sogghigna furbo il corvino, interrompendo bruscamente i pensieri della donna e mentre a quelle parole lei si infuria maggiormente.

 

“ Come se davvero te ne importasse! “. Fa solamente, prima di partire all’attacco. Ovviamente Dominique non si fa cogliere impreparato: Ivy sfodera la pistola antivampiro che apparteneva a colui che per lei è sempre stato suo padre: Haruka. Esistevano infatti due armi appartenenti all’Hunter, una ereditata da Garry ed una da lei. Non le interessa se le fa male tenerla in mano: se questo dolore è il prezzo per difendersi da quel folle, lo pagherà volentieri. D’altro canto invece, Dominique afferra la propria spada: non farà del male al bambino o ad Ivy, altrimenti Vincent potrebbe ucciderlo seduta stante. Ma è anche vero che la cugina l’ha sfidato in un certo senso, e lui non rifiuta mai una sfida, da nessuno.

 

“ Perchè non alziamo la posta in palio, cuginetta? “. Chiede ad un certo punto lui, mentre lei lo guarda diffidente. “ Se vinco io mi dovrai dare il tuo sangue ed un bacio. Un vero bacio “. Precisa, mentre a quella frase lei dapprima si indigna, ma come tutti gli Hikari non si tira indietro da quella che è una sfida in piena regola.

 

“ Tanto, non vincerai mai “. Commenta, pronta a difendersi e mentre, nello stesso istante il cugino la fissa per poi leccarsi le labbra con fare provocatorio.

 

“ Ah, sento già il tuo sapore sulle labbra “. Fa, mentre un proiettile quasi lo colpisce, sfiorandogli il braccio e colpendolo di striscio. A quel gesto e capendo che Ivy gli ha sparato, decide di contrattaccare. Ed il suo attacco pensa, non le lascerà possibilità di vittoria. Questa volta è il suo turno di attaccare, affondando con un fendente che per fortuna non riesce a colpire Ivy. La corvina sogghigna e, approfittando del vantaggio che ha ottenuto spara un secondo proiettile: stavolta ferisce di striscio il cugino che, colto di sorpresa si ritrova a sanguinare al braccio mentre il proiettile argento si conficca nel muro dietro di lui. “ Ma con chi credi di avere a che fare, cuginetta? “. Chiede semplicemente, mentre la giovane regina sbianca notando che, contro ogni previsione il graffio si sta già rigenerando.

 

“ No! Non è possibile: i graffi fatti con le pallottole argento, le ferite provocate da esse dovrebbero rallentare il processo di guarigione! Come hai fatto…!? “. Chiede, agitata: non aveva messo in conto questa cosa che, lo sa bene, per un comune vampiro è impossibile: l’argento ha sempre rallentato il processo di guarigione, per ciò è tanto temuto anche tra i purosangue. In oltre è come se fosse una sorta di veleno per i vampiri, eppure suo cugino non sembra soffrire per nulla di alcun dolore o altro.

 

“ Ma cherie, te l’ho detto che non mi avresti battuto “. Fa semplicemente il corvino, per poi bloccare la più giovane spalle al muro con il ghiaccio ed impedendole così la fuga. “ Guarda: questa è la Zydrate che avevo estratto dl corpo di tua madre, mia zia Luna “. Commenta solamente, mostrando alla cugina una fiala blu e mentre lei si infuria maggiormente: come sarebbe che è la Zydrate estratta dal corpo di sua madre? Luna è morta anni prima!

 

“ Maledetto! Se hai profanato il corpo di mia madre, giuro che ti ucciderò! “. Assicura la corvina, mente finalmente i due si trovano ad un passo l’uno dall’altra e con lei impossibilitata a muoversi.

 

“ Questa mi ha permesso di diventare invincibile e permetterà anche la realizzazione dei miei obiettivi “. Assicura, per poi dare una risposta alle minacce di Ivy. “ Tranquilla! Ho rimesso il corpo di tua madre nella sua tomba esattamente com’era, non è successo nulla. Ma dimmi: ne vuoi assaggiare un po'? “. La provoca deliberatamente il corvino, ovviamente intenzionato a passare la Zydrate ad Ivy bocca a bocca. “ In fondo, mi devi un bacio “. Continua a farla infuriare, ed a quella frase lei non ci vede più: può sopportare tutto, ma non che la tomba di sua madre sia stata profanata da un bastardo come suo cugino! Questo pensa, supera ogni limite e lei non può rimanere indifferente: usando il proprio potere riesce a liberarsi dal ghiaccio creato dal cugino, ansimando pesantemente a causa dello sforzo.

 

“ Io ti uccido “. Commenta semplicemente la sorella di Vanitas, prima che Dominique decida di fare sul serio e le punti la spada addosso.

 

“ Vediamo se ci riesci: ricorda che mi devi ancora un lungo, passionale bacio “. Continua a provocarla, ma di fatto lui è il primo a partire all’attacco. O meglio, questa sarebbe la sua intenzione: qualcuno gli punta una spada alla schiena, impedendogli di muoversi.

 

“ Tocca mia moglie e sei un uomo morto, cugino “. Assicura una voce che, finalmente rassicura anche Ivy.

 

“ Vanitas! Lord Pierre! “. Fa semplicemente lei, mentre Pierre l’aiuta ad alzarsi da terra dopo che, a causa dello sforzo la corvina era caduta in ginocchio. Tuttavia non c’è tempo per gioire: una spessa coltre di ghiaccio precede un potente raggio blu che, solo per fortuna non investe in pieno Pierre. Anche Vanitas e Dominique evitano l’attacco, mentre finalmente fa la sua comparsa il vero nemico: Vincent Hikari.

 

“ Tanti anni ma non hai ancora imparato le buone maniere. Eh, fratello? “. Chiede sprezzante il minore, senza il minimo timore della reazione di Vanitas. “ Hai disintegrato e ghiacciato i miei uomini senza avere la decenza di chiedere il permesso: e ora come faccio, senza le mie guardie del corpo? Come proteggerò la mia regina, incinta di mio figlio? “. Ghigna, mentre Pierre teme che Vanitas parta all'attacco alla cieca e si lasci provocare dal fratello.

 

“ Vanitas… “. Fa per dire, vedendolo avanzare. Ma lui non sembra ascoltarlo e, finalmente prende parola.

 

“ Vincent “. Lo chiama solamente, scuotendo lievemente il capo. “ Sento odore di Zydrate: sei davvero ricorso a quell’antidoto, solo per diventare più forte? “. Chiede, mentre il minore decide di rispondere e di dare spiegazioni su dove abbia trovato quella Zydrate: di solito infatti, non è così semplice trovarne e soprattutto nelle quantità giuste.

 

“ Purtroppo, nostra madre è morta quando io ero un neonato: non ho potuto condividere nulla con lei. Nulla, tranne la sua Zydrate: come sai infatti, il potere residuo di un vampiro morto può essere trasformato in Zydrate ed utilizzato. Potrai ben immaginare la potenza dell’antidoto creato con il potere della mamma, no? “. Chiede, mentre a quella frase il fratello diventa furioso: nemmeno Pierre riesce a trattenerlo, mentre in un istante Vincent si ritrova spalle al muro con il maggiore che stringe la presa sul suo collo.

 

“ Come hai osato?! Cosa diavolo hai fatto?! Hai profanato il corpo della mamma in questo modo?! Per avere il potere?! Io ti ammazzo! “. Grida infuriato e ghiacciando buona parte dell’area, mentre a quella reazione il minore ghigna, per poi contrattaccare a sua volta.

 

“ Non ho profanato nulla: il corpo della mamma è tornato a riposare in pace nella sua tomba, non temere “. Fa e, senza dar tempo a Vanitas di reagire lo attacca: le loro spade si scontrano, il maggiore ha uno sguardo furioso ed il minore uno di sfida e sicuro di sé. “ Ed ora, prenderò la mia regina e mio figlio! Te li ho lasciati anche per troppo tempo! “. Fa, mentre Ivy scuote il capo con enfasi seppur troppo indebolita per reagire.

 

“ Te lo puoi scordare: questo figlio è di Vanitas, io lo so. Non saremo mai tuoi, mai! “. Commenta la corvina, mentre a quella frase il biondo non perde la calma e risponde ad ogni attacco di Vanitas, reagendo a sua volta.

 

“ Ma sono stato io il primo a possederti, devo ricordartelo? “. Fa cinico, mentre lei stringe forte i pugni in ira. “ Quel bambino è mio figlio, tu sei mia. Quindi, volente o nolente ora mi seguirai. O vedrai la fine delle persone che ami “. Assicura, ma poco prima di terminare la frase l’attacco di suo fratello lo raggiunge in pieno, riuscendo a farlo volare contro la parete.

 

“ Tocca mia moglie e mio figlio, ed io ti ammazzo “. Assicura il Re bambino, mentre a quelle parole Vincent sembrerebbe per la prima volta colto di sorpresa, incapace di ribattere. Ed in quel momento lo nota: lo sguardo di Vanitas è differente. E ricorda anche di aver notato quello sguardo da un’altra parte, in una sola persona oltre loro padre.


“ Voi… “. Sibila solamente il biondo, pronto a combattere.

 

Lo scontro tra i due fratelli si fa furioso: Vincent pare aver notato una cosa che solo lui ha visto, d’altra parte Vanitas ha una forza che nemmeno Ivy sapeva possedesse. La ragazza è protetta dalle donne della famiglia Veghner, mentre Pierre e Dante si occupano di Dominique e delle guardie rimanenti: l’arancione riesce ad annientare due ribelli, cosa che manda in bestia il cugino di Vanitas: non solo i suoi uomini stanno subendo una batosta, ma chi li sta eliminando è un ignobile maggiordomo! Lo stesso maggiordomo che lo ha messo in difficoltà, con il quale ha un conto aperto. “ Brutto bastardo, adesso te la do io una lezione con i fiocchi! “. Si altera il corvino, respingendo Pierre e, approfittando del suo momento di stordimento lanciandosi verso Dante con tutta l’ira che sente. “ Muori, bastardo! “. Grida infuriato, mentre Dante si volge di scatto e pronto a ricevere la sua sorte, qualunque essa sia. Per un istante crede davvero che le fiamme o un fendente lo colpiranno a morte e non gli lasceranno scampo, lui contro un nobile non ha speranze e lo sa bene. O meglio: le avrebbe se solo non si fosse indebolito nell’uccidere i ribelli e le guardie di Dominique. “ Ora non ridi più, eh bastardo?! Non sei più così sicuro di te! “. Ride sadicamente il corvino, mentre Ivy non può fare a meno di tremare.

 

“ Jeanne… “. Mormora solamente, pensando inevitabilmente alla sorella. “ Ma che razza di mostro hai sposato? “. Sussurra, ripensando al suo scontro con il cugino e a tutto ciò che è seguito. E prendendo una decisione: Garry deve salvare Jeanne, ad ogni costo! È imperativo che riesca in questa impresa, altrimenti potrebbe davvero essere troppo tardi e… il filo dei suoi pensieri viene bruscamente interrotto: Dante sta per essere colpito da suo cugino e, stando così le cose lei non può rimanere in disparte. “ Brutto bastardo, lascialo stare! “. Grida la Regina, agendo istintivamente e lanciandosi addosso al corvino, riuscendo a bloccarlo a terra con il potere della Luna Blu. Dante rimane a dir poco strabiliato: non aveva idea che la sua regina potesse avere una tale forza e, se deve essere sincera nemmeno Ivy credeva di possederla. Ma pensa, ora non è il tempo delle domande: con le mani tiene immobilizzato Dominique per le spalle, la sua spada è volata lontana da lui a causa dell’attacco a sorpresa.

 

“ Lasciami subito! “. Si irrita il corvino, mentre i suoi occhi si iniettano di luce rossa e, di riflesso quelli di Ivy di una luce blu intensa.

 

“ Non credo proprio, cugino “. Commenta solamente, mentre lui la afferra per il collo improvvisamente e mentre, a quel gesto lei fa lo stesso: i loro poteri si equivalgono malgrado lui abbia la forza di due lune: in fin dei conti anche lui si è molto indebolito negli scontri che ha affrontato, ed ora è arrivato ad avere il potere pari a quello di Ivy. O forse pensa, forse è lei che si è rinforzata nel corso del tempo? Non ha tempo di pensare: deve resistere. Deve resistere, l’ultima cosa che vuole è finire per essere ucciso da una donna ed in quel modo! Anche Ivy pensa le stesse cose: deve assolutamente resistere, per sé stessa e per il bambino che ha in grembo non può permettersi di farsi uccidere da quel bastardo di suo cugino. Suo cugino, che con uno scatto improvviso inverte le posizioni: colta di sorpresa Ivy lascia la presa sul suo collo, mentre lui stringe la propria su quello di lei.

 

“ Non ti ucciderò, ma stavolta ti farò amaramente pentire di esserti messa contro di me! “. Si infuria maggiormente l’erede di Veronica ed Antoine: i segni della stretta di Ivy non andranno via presto, ma anche sul collo della regina iniziano a comparire i lividi dati da quella stretta dolorosa. “ Voglio il tuo sangue: lo voglio! “. Fa poi il corvino, mentre Vanitas si volta di scatto: la distrazione gli costa un colpo da parte di Vincent, che lo fa volare a qualche metro di distanza.

 

“ Troppo lento, fratello! “. Ride sadicamente, facendo per partire nuovamente all’attacco e mentre Vanitas cerca di riprendersi rapidamente, prima che il fendente del fratello lo trafigga a morte. Nello stesso istante anche Ivy è impotente: sta per essere morsa contro la sua volontà. In condizioni normali avrebbe risposto all’attacco, ma la stretta sul suo collo le impedisce quasi di respirare. La donna chiude gli occhi terrorizzata, poi del sangue macchia il pavimenti di Villa Veghner.

 

Ivy apre gli occhi di scatto: cos’è successo, si chiede? C’è un forte odore di sangue Hikari, tuttavia lei non sente dolore: la presa sul suo collo si è annullata, lei non ha ricevuto alcun morso. Un colpo di tosse la riporta alla realtà: ad essere stato colpito è suo cugino! Incredula la corvina osserva il proprio salvatore. “ L… Lord Pierre! “. Fa sorpresa, mentre il capofamiglia dei Veghner impugna la spada di Dominique: anche se le sue mani sono ustionate non gli interessa, non lascerà la presa.

 

“ Questo per ciò che ahi fatto ad Ivy! “. Grida furioso il rosso, mentre Dominique non pare neanche sentire dolore.

 

“ Tutto qui papino? “. Ghigna, tossendo sangue che, ovviamente sporca Ivy essendo ancora sopra di lei.

 

“ Sta zitto! “. Si arrabbia ancora il rosso, affondando maggiormente la spada ma non provocando la reazione che si aspettava. “ Questo è per Duke! “. Fa, non mollando la presa su quella spada nonostante, di fatto, la sua mano sia totalmente ustionata. “ E questo è per mia figlia Mina e per Garry! “. Conclude, affondando fino all’elsa la spada: chiunque altro avrebbe gridato, ma non Dominique Lunettes Hikari. Approfittando del momento Joe e Sharon afferrano Ivy, togliendola da sotto il cugino che, colpito vicino al cuore tossisce sangue.

 

“ E’ tutto qui ciò che papino sa fare? Devo dire che sei scarso, Pierre Veghner! “. Continua ad irriderlo il suo avversario, afferrando la lama tra le mani senza la minima smorfia di dolore. “ Ah, che dolore! Che sofferenza! Peccato che a me, il patimento non tocchi più! “. Con il potere della luna blu riesce ad allontanare il rivale, scagliandolo contro una parete e togliendo la spada dal suo corpo, la cui lama è totalmente imbrattata di sangue così come lo è ovviamente la sua divisa. La ferita fatica a rigenerarsi e lui ha il fiato corto: fa male, pensa. Fa male anche se non lo da a vedere, Pierre Veghner è sempre stato molto forte e sapeva che prima o dopo, si sarebbe vendicato per ciò che lui ha fatto prima a Duke Veghenr ed in seguito a Mina.

 

D’altro canto, Vanitas si è ormai preparato ad essere colpito a morte da Vincent ma così non è: a difenderlo è il fidato Dante che, vedendolo in pericolo non ha esitato un istante. “ Mio Re, prendete la Regina e scappate! Presto! “. Fa solamente, lanciandosi su Vincent e facendogli cadere la spada a terra. Preso di sorpresa, il capo dei ribelli cade a terra ma non molla la presa sulla sua spada.

 

“ Come osi, lurido servo?! “. Grida, colpendo e ferendo Dante al braccio. Vedendo la scena, ovviamente Vanitas non può semplicemente scappare e lasciare solo colui che è stato come un padre per lui.

 

“ Vincent! “. Chiama il minore, che a quel richiamo ferma la spada ad un passo dal collo di Dante. “ Sono io il tuo avversario! Avanti! Chiudiamo la faccenda, qui ed ora! “. Di nuovo, pensa il falso Re di Veritas: qualcosa non va. Nello sguardo di Vanitas vede quello dell’uomo dipinto nel quadro, per un istante ha un brivido freddo che sente correre lungo tutta la schiena. Guarda in seguito Dominique, che non si sta risparmiando nello scontro con Pierre.

 

“ Nick, attento!! “. Fa solamente, avvertendo il suo vice dell’attacco di Pierre e consentendogli di evitarlo. Vanitas scuote il capo, per poi attaccare a sua volta il fratello. Vincent risponde subito al suo attacco, ed i loro poteri si scontrano e sembrano pareggiarsi: Ivy osserva la scena preoccupata, il minore la guarda con un ghigno di sfida ma senza mai perdere la concentrazione nello scontro. “ Se non vuoi che ammazzi tuo marito seduta stante, farai meglio a seguirmi mia cara regina: non vorrai separare un padre ed un figlio, no? “. Ride cinicamente il biondo, evitando un altro attacco e mentre Ivy lo guarda con sdegno.


“ Va all’inferno “. Sibila solamente, riuscendo a distrarre per un istante Vincent che, preso di sorpresa ed allo stesso tempo arrabbiato per la risposta ricevuta finisce per essere colpito al braccio dal fendente di Vanitas.

 

“ Merda… “. Mormora solamente il biondo, per poi volgersi verso la sorella. “ Sai, non mentivo quando ti dicevo che eri il mio destino. Non mentivo sui miei sentimenti per te: in giardino al nostro primo incontro, poi al gazebo. Sono sempre stato sincero con te “. Continua, mentre lei scuote il capo. A prendere parola è finalmente Joe, stanca di essere solo una spettatrice.

 

“ Non parlare d’amore, tu! “. Grida infuriata, per poi scuotere il capo con enfasi. “ Hai violentato tua sorella! Hai usurpato il trono di tuo fratello e ti autoproclami padre di un bimbo la cui paternità è ancora incerta! Inganni il tuo popolo e ti servi dei tuoi tirapiedi per arrivare ai tuoi sporchi obiettivi, stai cercando di uccidere il sangue del tuo sangue! Tu non sai amare, Vincent “. Si infervora la matriarca. “ Tu ed il tuo cavaliere avete fatto troppo male alla mia famiglia, ma ora basta! Non rimarrò a guardare inerte! “. Si alza, affidando Ivy alle cure di Sharon ed affiancando Pierre nella lotta. “ Anche io sono furiosa, anche io voglio vendicare Duke e Mina: non rimarrò a guardare “. Fa risoluta, mentre le sue parole colpiscono Vincent come una freccia: non è vero! Non è vero che non sa amare, lui… il suo sguardo cade su Ivy, poi su Dominique: le sole due persone al mondo che può dire di amare. La risata del suo vice capo interrompe ogni sua possibile risposta: Dominique tiene una mano sulla ferita, ridendo sprezzante ed osservando i coniugi Veghner.

 

“ Voi avete davvero il coraggio di parlare di amore e vendetta? Davvero? Mi fate venire la nausea “. Sibila, mentre Vincent lo aiuta a reggersi in piedi e riflette: anche lui è ferito in più punti, continuare lo scontro sarebbe controproducente. “ Voi mi avete portato via mia sorella! Me l’avete portata via e tenuta lontana! E quel maledetto cacciatore mi ha portato via l’amore della mia Jeanne! Mi ha portato via la possibilità di essere padre dei suoi figli, di essere il solo che avrebbe mai amato! E non felici, mi avete messo contro anche mia sorella! Quindi no, non accetto che siate voi a parlare di vendetta e di amore, quando a causa vostra la mia vita è stata distrutta! Voi e quel maledetto cacciatore, la colpa è solo vostra! “. Grida su tutte le furie e tossendo sangue, mentre Vincent lo sorregge e mentre osserva i pochi uomini che sono rimasti in vita: questo attacco pensa è stato a dir poco fallimentare.

 

“ Venite a palazzo Hikari: lì chiuderemo ogni conto in sospeso. Tutti quanti “. Precisa, mentre a quelle parole Vanitas vorrebbe ribattere ma, prima che possa fare alcun che sia Vincent che Dominique scompaiono grazie al potere della Luna Blu, che lascia ghiacciata l’area circostante e tutti i presenti nello sconcerto più totale.

 

“ Dannato bastardo! “. Grida furioso il Re Bambino, mente Ivy tiene le mani sul collo ora segnato dai lividi della presa di Dominique e mentre lo shock per quanto udito le impedisce di parlare: ha chiaramente sentito suo cugino definire Mina “ sua sorella “ ed incolpare i Veghner per il loro allontanamento. Passato il primo momento di collera, anche Vanitas ricollega tutto ciò che ha sentito: no, pensa. Dominique non sembrava delirare, diceva la verità ed ha sputato tutto il suo rancore per ciò che crede di aver subito. Dante è atterrito, mentre Pierre sorregge la moglie che, una volta che i nemici se ne sono andati scoppia in lacrime. È tempo per lei ed il marito, di dare le dovute spiegazioni.

 

A villa Delacour invece, Kevin, Hans, Allen ed Anna sono riuniti in salone: la donna scuote il capo un paio di volte, gli altri uomini continuano invece la loro conversazione. “ Mi rifiuto di crederlo… “. Sibila solamente Allen, mentre a quelle parole Hans sospira pesantemente.

 

“ Vorrei tanto sbagliarmi, Allen: lo vorrei, ma ci sono prove schiaccianti “. Fa, mentre anche Kevin interviene ad avvalorare la tesi dell’amico di una vita.


“ Lukas ed i cacciatori al servizio di Hans hanno condotto ricerche approfondite, assieme ai miei uomini: non abbiamo dubbi in merito. Chi ha aiutato i ribelli nel colpo di stato, chi ha informato Vincent della gravidanza di Ivy e sta continuando impunemente a passargli informazioni è sicuramente uno dei capifamiglia. E noi tutti sappiamo chi potrebbe essere “. Fa a sua volta, con un pizzico d’amarezza: non ha particolari rapporti con quell’uomo, anzi se dev’essere sincero lo ha sempre disprezzato proprio per la sua ambiguità e per la sua brutta abitudine di attaccar briga con tutti loro altri. Sapeva che non era affidabile, ma arrivare addirittura a questo?

 

“ Ma perché mai lo avrebbe fatto? “. Chiede Anna, incapace di capacitarsi di una cosa simile: i cinque capifamiglia dovrebbero essere l’esempio di virtù ed unione, dare il buon esempio agli Hunters ed agli umani comuni. Invece, ora scopre che uno di essi ha volgarmente tradito e che è da sempre dalla parte dei ribelli! Che probabilmente è uno dei responsabili indiretti della morte di Haruka e Juliette: in effetti, quella notte nemmeno lui intervenne per proteggere i coniugi Perry e la loro famiglia, non si sprecò nemmeno a mandare degli uomini in supporto di quelli mandati da Pierre ed Hans. Ed ora pensa la bruna, ora comprende come mai.

 

“ Sospettiamo che sia dalla morte di sua moglie Miranda, che quell’uomo sia in contatto con i ribelli da allora. Incolpa la famiglia reale e anche noi altri della morte della donna che amava, così… “. Hans interrompe la propria frase a metà, mentre Kevin diventa decisamente furioso: da un forte pugno al muro, i suoi occhi bruciano d’ira.

 

“ Non c’è altro da dire, dunque: se siamo sicuri che è Xerxes il traditore, lo trascinerò qui e verrà giudicato secondo il codice degli Hunters! Gliela faremo pagare cara! “. Sentenzia furioso, afferrando la spada: se è vero che Xerxes fa il doppio gioco, per lui è ora tempo di pagare il suo debito. E pensa lo zio di Ivy e Garry, c’è un solo ed unico modo per far sì che quest’onta venga lavata. “ Dovrà essere processato e giustiziato, non possiamo attendere che crei danni maggiori: Hans, ti prego dammi il tuo beneplacito per andare a prenderlo! “. Continua alterato l’argento, mettendo senza dubbio il capo della casata Delacour in una situazione imbarazzante: desidera giustizia, ma sa anche che lui e Kevin non sono da soli a dover decidere.

 

“ Non so, dovremmo parlarne prima con Pierre e Garry e… “. Ma una nuova voce interrompe sul nascere ogni possibile parola da parte del patriarca dei Delacour.

 

“ Padre “. Una voce: la voce di chi fino a quel momento è rimasto fuori dalla stanza, ma entrando non ha potuto fare a meno di udire la verità: Xerxes Heinemann è un traditore e lavora per Vincent. “ Vi prego: date il vostro benestare, altrimenti dovrò disobbedirvi e recarmi io stesso a prendere Xerxes “. Sentenzia, mentre a quelle parole i genitori e gli stessi Kevin ed Allen lo osservano: i primi comprensibilmente stupefatti, gli altri due invece con un lieve sorriso.

 

“ Lukas! “. Lo chiama semplicemente il padre, per poi riprendere parola di lì a poco e guardando intensamente il figlio. “ Figlio mio, capisco la tua collera e la condivido. Ma vedi, le regole… “. Tuttavia il minore non gli da il tempo di terminare l frase.

 

“ Vincent ha violentato Ivy, quella notte! “. Fa, alterato al solo pensiero e ancora ferito dal fatto di non aver potuto far nulla per salvare Ivy, quella maledetta notte. “ Le sta rendendo la vita infernale, ed ora scopro che Xerxes, uno dei nostri, è suo complice! Che è anche colpa sua se ciò è avvenuto! Quindi padre, no! No, non mi calmerò! E si: se sarà necessario disobbedirvi per punire i colpevoli di ciò che è successo ad Ivy, allora sarà così! Appoggerò Lord Kevin qualunque iniziativa voglia prendere, ed insieme metteremo Heinemann di fronte alle sue responsabilità! “. Prosegue, mentre Anna ed Hans rimangono stupefatti dalla forza d’animo dimostrata dal figlio. Non possono fare a meno di guardarlo con una punta d’orgoglio, mentre Hans pensa che il figlio è un suo degno successore come capofamiglia dei Delacour. L’uomo si avvicina, per poi posare una mano sulla spalla del figlio e guardandolo intensamente.

 

“ Sono così orgoglioso di te e dell’uomo che sei diventato: sei il mio degno successore, figlio mio “. Fa, riuscendo a commuovere lievemente suo figlio che, preso dall’emozione del momento non può far altro che annuire. “ E sia! Kevin, Lukas, Allen: andrete voi. Portate Xerxes a Villa Delacour: questa cosa è di una gravità eccezionale, potremo decidere anche noi della sua sorte. Ci penserò io a riferire tutto a Pierre e Garry, anche se sicuramente concorderanno con noi “. Fa, mentre gli altri annuiscono. “ Sta attento figlio mio, ti prego: quella notte non riuscii a salvare Haruka e Juliette, ora non voglio perdere anche te. Sii prudente “. fa, mentre a quelle parole Lukas annuisce.

 

“ Non temete, padre “. A quelle parole Hans manda al diavolo il protocollo e, senza indugio abbraccia il figlio che, seppur inizialmente sorpreso in fine ricambia il suo gesto.

 

“ Ti voglio bene, figlio mio “. Mormora solamente Delacour, mentre Luaks annuisce.

 

“ Ve ne voglio anche io, padre “. Sussurra, pronto a compiere il suo primo, vero dovere come futuro capofamiglia dei Delacour: arrestare un traditore.

 

Regno di Fonterossa, stesso istante.

 

Un uomo dalla chioma bionda rimane parato di fronte ad una fanciulla ed un uomo poco più anziano di lui, di capelli color blu. “ Vostra maestà! Voi siete ferito! “. Fa preoccupato colui che indossa una divisa militare nonostante il suo ruolo di semplice maggiordomo, mentre la luna arancione brilla sovrana nei cieli del regno. A quelle parole tuttavia, il biondo si volge verso colui che è il suo fedele maggiordomo per poi prendere parola di lì a poco.

 

“ Fai come ti ho detto! È un ordine, Geremia! “. Tuona quasi arrabbiato, mentre delle radici spuntano dalla terra e proteggono il maggiordomo e la ragazza tra le sue braccia, che ha ancora le lacrime agli occhi, nei quali si può leggere la sua assoluta e totale disperazione.

 

“ Padre! “. Grida disperata, scuotendo il capo con enfasi e cercando di liberarsi dalla presa di Geremia per potersi così avvicinare a colui che è suo padre. “ Non vi abbandonerò! Non me ne andrò via lasciando voi e mio fratello qui! “. Fa, mentre suo padre la guarda per un momento con i suoi bellissimi occhi color oceano.

 

“ Io Shneizel, Re del Clan della Luna Arancione e quinto Pilastro, upper rank numero cinque, lascio a te Suhan, mia amatissima erede, il potere della Luna arancione e della terra da essa controllata. D’ora innanzi, sarà te che i sudditi chiameranno Regina. Sarai tu il quinto pilastro: non permettere mai che il nostro potere cada in mano agli invasori “. Sussurra colui che è Re Shneizel, quinto Pilastro e Re di una delle sei lune demoniache maggiori, quella arancione. È successo tutto in un momento: il suo regno è stato attaccato da un altro clan, le sue guardie e lui stesso hanno faticato a contrastare gli invasori fino a questo momento, scoprendo con orrore che chi li ha invasi possedeva già il potere di Luna Bordeaux, Luna bianca, Luna Argento e Luna Viola. I poteri dei quattro Pilastri caduti sono passati ad un unico re e lo hanno reso quattro volte più potente, anche se sembrerebbe impossibile solo a dirsi. Per questo pensa, quell’uomo è riuscito a mettere nel sacco addirittura una delle sei lune Superiori. La sua amata sposa, Elaine, è stata catturata e lui sta cercando duramente di proteggere il potere del suo clan, per poterla un giorno andare a riprendere. Ma fino ad allora pensa, la Regina sarà sua figlia minore Suhan: la sola con una possibilità di fuga. “ Ora, fuggi! Tu e Geremia vi recherete a Veritas ed insieme avvertirete re Vanitas del pericolo. E non voglio altre esitazioni! Non puoi pensare a me! Pensa al potere del nostro clan, pensa che il potere della Luna Arancione deve rimanere alla nostra famiglia. Non permettere a quel bastardo di prenderlo, come ha fatto agli altri… “. Non ha tempo di terminare la frase: la luna si tinge lentamente di rosso, mentre alcune persone fanno la loro comparsa. “ Suhan, vai! È un ordine! “. Continua l’uomo, mentre una risata fuori luogo in quel tetro clima di morte lo manda in collera ma allo stesso tempo gela il sangue nelle sue vene.

 

“ Oh! Mio caro Shneizel, così mi offendete. Così trattate i vostri amici? “. Ghigna sadicamente il giovane dalla chioma corvina, mentre l’altro lo osserva con ira. “ Sapete, potrei anche offendermi e prendermela con i vostri cari sudditi, o con la vostra bella regina: Elaine, se non sbaglio. Vero? La cara, dolce Elaine “. Continua a ghignare malefico colui che indossa un mantello rosso, esattamente come la luna cremesi che ha ora eclissato quella arancione, rendendo Shneizel ancor più debole rispetto a prima.

 

“ Va all’inferno… “. Sibila esitando un momento, per poi pronunciare il nome di colui che sta distruggendo il suo regno ed ha rapito la sua sposa solo per avere il suo potere. Colui che enza esitazione ha anche fatto prigioniero suo figlio, ed ora sta cercando di fare altrettanto con lui e Suhan. “ Tu non sei mio amico, Ace Baskerville “. Sussurra, mentre il re del Clan della Luna Rossa ghigna sadicamente ed ancora una volta.

 

“ Chissà perché, sapevo che avreste risposto così “. Fa, mentre si prepara a sferrare un nuovo attacco con il fuoco che comanda e che alla sua luna è legato e mentre, allo stesso tempo Shneizel si prepara alla difesa con i rovi e le radici della terra. “ Sei davvero patetico: rinunciare al tuo rango di Upper Rank e lasciare il tuo immenso potere in mano ad una bambina, sperando che possa cambiare le cose e che io no me ne impossessi. Ti ricordo che ho già fatto cadere due Lune inferiori e due Lune superiori “. Continua il suo attacco, mentre una fiammata sfiora re Shneizel che, comunque, riesce per un soffio a scansarsi.

 

“ Suhan, vai! “. Ripete semplicemente il Re, mentre la figlia inizia a piangere e mentre Geremia la tiene lontana dal campo di battaglia.

 

“ Padre, no! Non vi lascerò! “. Piange disperata la corvina, mentre suo padre sorride lievemente.


“ Ti voglio bene “. Fa, mentre lei sgrana gli occhi e mentre, al tempo stesso lui si sente in pace con sé stesso: ha fatto tutto quello che doveva fare, non gli importa di morire nel tentativo di proteggere il regno. Il potere della Luna Arancione non cadrà mai in mano al suo nemico.

 

“ Padre… “. Sussurra solamente Suhan, prima che Geremia la trascini via con sé.


“ Presto, mia principessa! Andiamo via! “. Fa, capendo l’ordine datogli da Shneizel con lo sguardo, il suo ultimo ordine prima di concentrare tutta la sua forza residua nella difesa di Fonterossa. Trascina via la Principessa, ora regina, mentre lei ancora grida e piange, volendo rimanere al fianco del padre fino alla fine.

 

“ Vi voglio bene anche io! Padre! Vi voglio bene! “. Grida, mentre Shneizel sorride lievemente: ha sentito uelle parole, ma non può deconcentrarsi. Un minimo errore pensa, segnerebbe la fine del suo regno e sicuramente, lui non vuole permetterlo. E se dovrà morire pensa, morirà da re.

Salve miei fans, come va? Fnalmente,e ccoci con il lungo capitolo 51. Che ne dite? Molti eventi ci sono finalmente svelati: abbiamo il flashback in cui Haruka chiede una tregua a Kaname, apparentemente in vano. In seguito, Vincent e Dominique attaccano Vanitas e gli altri. Ivy dimostra coraggio e, insieme agli altri a Villa Veghner riescono a contrastare gli invasori, ma basterà? In tutto questo, Vincent rivela ad Ivy di essere sempre stato sincero con lei e di amarla, anche se questo non pare cambiare nulla nell'animo della neo regina di Veritas. Intanto, Fonterossa è stata attaccata dalla furia di Ace e del clan delal Luna Rossa. Prima dell'ultima, disperata difesa Re Shneizel riesce a mettere in salvo la figlia Suhan ed il suo maggiordomo: riusciranno i due a giungere a Veritas e a chiedere aiuto? Seguitemi e lo scoprirete.

 

   
 
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