Libri > Altro
Segui la storia  |       
Autore: _Aleera_    22/09/2022    0 recensioni
[The Rivals]
[The Rivals]Lei è Ness Di Leonardo, la nipote adottiva del boss dei Di Leonardo, azienda di famiglia ben stabilita nel mercato locale.
C ’è un motivo per cui Vincenzo Di Leonardo l’ ha scelta tra tutti, c’è un motivo per cui la chiamano Cj (crown jewel) è l’ asset migliore che hanno. Per quanto sia Bella, gentile, di carattere dolce, ed intelligente, è anche scaltra e spietata, senza considerare incredibilmente attraente, cosa che lei sà e che non esita ad usare come arma nel suo già ben fornito arsenale.
Lui è Luca De Angelo, ex marine e rinomato sicario dell’ azienda dei De Angelo, uno dei principali competitors del mercato locale.
Il compito di Luca è semplice ma molto delicato: lei ha delle informazioni importanti ed il compito di raccoglierle spetta a lui… Riuscirà a portare a termine la sua missione senza far scoppiare una guerra?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Accordi
Pops pov
Mattina dello stesso giorno
 
Sono rinchiuso in questa dannata clinica da due settimane. Tutte le informazioni che mi arrivano sono filtrate da quello stronzo di Fernando.

Ness chiama tutti i giorni, sospetto più per controllare i miei progressi che per altro.

Ness che ha salvato la pelle a tutto il clan portandoci dai De Angelo, ma a quale costo? Sento la rabbia salire, rabbia per non esserle li con la mia gente, rabbia per essere stato messo in secondo piano da mia nipote, dal mio nemico. Mi sento come se non valessi più nulla, rinchiuso in questa clinica..

Oramai fisicamente mi sono ripreso, e tra poco potrò uscire di qui e sistemare questo casino in cui ci ha cacciati.

------------
 
Troppo presto per  miei gusti le luci si spengono, è il segnale che la giornata è finita.

Mentre mi preparo per la notte osservo le attività fuori dalla mia stanza, gli infermieri che sistemano i malati per la notte, i carrelli della biancheria e della terapia che vengono spinti lungo tutto il corridoio….. lentamente il reparto si spegne.
Un’ infermiera entra in camera mia per controllare che sia tutto ok per la notte, poi torna ai suoi giri, al suo lavoro….  Almeno lei un lavoro lo ha, sua nipote non l’ ha messa all’ angolo e rinchiusa in una clinica privata, per giocare a fare il boss con i loro rivali in affari.  Cosa pensa di guadagnare? Finirà solo per vendere l’ intero clan a Fernando così che lei possa giocare a fare la coppietta innamorata con quell’ altro, Luca….

Pensavo fosse più intelligente di così, pensavo di averle insegnato di più.
Ed eccola lì la rabbia, questa compagna di vita, il sentimento che mi ha dato la forza di resistere per tutto questo tempo in questa prigione…
 
Per distrarmi accendo la televisione e mi siedo sulla poltrona li vicino, ma i miei sensi sono ancora in allerta, con la coda dell’ occhio vedo dei movimenti fuori dalla finestra che attirano la mia attenzione, muto la tv e cerco di capire cosa possa essere.

Dopo poco la faccia di John appare alla finestra. John la mia guardia del corpo, non lo vedo dalla sera dell’ assalto, mi sembra una vita….. La gioia è rimpiazzata subito dalla paura, dal dubbio…..

Perché è qui?

Quale casino può aver creato Ness per spingere uno dei miei più fidati collaboratori a venire qui?

Mi avvicino alla finestra e la apro,  John non perde un secondo e con un agilità notevole per un uomo della sua età entra nella mia stanza.

Vorrei salutarlo, vorrei abbracciarlo, ma la rabbia ed il timore per il mio clan sono troppi, rimango lì fermo a guardarlo, con un espressione che dice : “Parla” stampata sul volto.

<< Buonasera Vincenzo, sono lieto di vederla in forma. >> mi saluta John con affetto.

<< Cosa vuoi?>> la domanda è sgarbata ed un po’ mi spiace, ma devo sapere perché è qui.

John non risponde ma mi porge uno zaino, lo apro e scopro che contiene dei vestiti puliti e delle scarpe. Vuole farmi uscire… Perché?

<< Perché?>> chiedo.

<< Torni a casa Vincenzo, la stiamo aspettando tutti con ansia.>> mentre mi parla John cerca nelle tasche ed estrae una ciocca di capelli. Li pendo e li annuso, il famigliare odore di vaniglia e rum mi pervade.

Ed ecco il momento che temevo e nel contempo speravo arrivasse, Ness ha mandato tutto a puttane ed ora ha mandato John a tirarmi fuori di qui per sistemare la situazione.

Prendo i vestiti e li indosso, raccolgo il telefono e poche altre cose, le infilo in tasca.

È il momento di tornare a casa.

La mia camera è al primo piano, seppur con fatica scavalco la finestra , usando come appiglio l’ albero di fronte e scivolo a terra.  John è dietro di me in un attimo. Mi guida fino ad un veicolo parcheggiato li vicino, salgo a bordo e partiamo.

I volti famigliari mi riportano ricordi, apprezzo tutto ciò, ma vorrei sapere cosa sta succedendo.

Come leggendomi nel pensiero John inizia a raccontarmi cos’è successo da quando sono stato ricoverato, di come Ness abbia ricostruito l’ azienda di famiglia con le risorse rubate ai De Angelo, nonostante i tentativi di Fernando di sabotare le sue operazioni e del mio ruolo in tutto ciò: Stiamo andando nel nuovo rifugio sicuro dove incontrerò il resto del clan e potrò riprendere in mano la situazione….

Come può avermi tenuto nascosto una cosa del genere? Perché  non ne sapevo nulla? Tutto il tempo passato a pensare che per noi fosse la fine, che ci avesse guidati verso la rovina….

La risposta è ovvia, Fernando…. Non poteva farmi arrivare notizie veritiere se voleva tenere Fernando all’ oscuro.

Prima di recarci al nuovo rifugio  John mi dice che dobbiamo passare a prendere qualcosa di importante, ma solo io posso dirgli cos’è e dove.

<< Ness mi ha chiesto di darle questo>> mi dice porgendomi un foglio di carta piegato in due, riconosco la calligrafia di Ness lo apro:
25/4/2000

Solo una data, è tutto quello che mi serve per capire dove siamo diretti.
Il 25 Aprile 2000 è il giorno in cui i suoi genitori sono morti.
So dove andare.
--------

Siamo al cimitero in pochi minuti.

John apre la porta della cappella di famiglia dove sono sepolti i genitori di Ness ed entro.

Onestamente mi sto dando dello stupido per non averci pensato prima, conosco Ness da molti anni e questo è sempre stato uno dei posti in cui nascondeva le cose più care, non quelle dai valore economico, ma quelle di valore inestimabile, di solito affettivo. Solo una cosa può essere nascosta qui…

Alzo la lastra di marmo bianco sotto la finestra ed eccole lì le copie dell’ agenda nera.

Ed ecco che in una sera sola, Ness mi ha ridato tutto: La famiglia, il clan, un azienda ed una posizione favorevole per trattare i prossimi accordi, perché Fernando può aver dimenticato, ma io no, la famiglia dei Black non ha apprezzato essere stati costretti al ritiro quella sera che i clan si sono uniti, ci sarà una guerra a breve, e se  vogliamo sopravvivere dobbiamo essere uniti e non possiamo essere uniti se ogni gallo cerca di guadagnare il controllo del pollaio altrui..

Le copie delle informazioni date ai De Angelo rappresentano proprio questo: non siamo inferiori a loro perché abbiamo tutti le stesse informazioni, non sono un passo avanti a noi, il contrario, siamo pari.  Fernando non ha più potere in casa nostra.
 
-------------------------
 
Siamo da poco arrivati al rifugio, devo ammettere che Ness ha fatto un ottimo lavoro.

Piano piano a piccoli gruppi ciò che rimane della mia famiglia e del mio clan entra nel rifugio, tutti tranne Ness ed Emily. Hanno promesso che sarebbero tornate… No non era una promessa, era un ordine: “Tornate indietro al più presto possibile.” Se non sono ancora tornate c’è un motivo….

Altro grande assente è Marco.
Non ho bisogno di farmelo dire, Marco ci ha venduto al nostro competitor, ci ho pensato molto ultimamente ed era l’ unica spiegazione plausibile. Il fatto che non sia qui con noi è una conferma.
 
-------------

Il telefono che squilla attira la mia attenzione, un sms di Emily: Ness incosciente, fuga impossibile, Fernando sta arrivando.

In fretta cerco tra tutte soluzioni che mi vengono in mente, ma tutti prevedono qualche tipo di guerra.

L’ unica soluzione possibile che non scateni una guerra mi ronza nella testa da quasi due settimane… Sinceramente non mi piace e non piacerà neanche a Fernando, ma è il meglio che abbiamo in questo momento.
Chiamo Fernando….
 
….. Due settimane prima….
 
Stasera siamo stati attaccati, io sono rimasto ferito e Ness si è trovata a prendere in mano la situazione. Abbiamo abbandonato le nostre case ed abbiamo trovato rifugio nell’ abitazione di Fernando De Angelo.

Sono sdraiato sul lettino dell’ infermeria dei De Angelo che si sono presi cura di me, per il momento sono fuori pericolo imminente, ma la strada è ancora lunga.

La mia mente lavora senza riposo: Che accordi ha stretto Ness con Fernando? Che informazioni gli ha dato?

Quando le ho dato l’ agenda speravo che potesse usarla per trovare una via d’ uscita da questo inferno, ma questa non è la decisione che avrei preso io. Sistemarci in una tendopoli? Avevo altre aspettative e devo dire mi trovo deluso, ma non posso negare che se riesce a garantire la protezione dell’azienda e della famiglia è un ottimo risultato vedendo il punto da cui siamo partiti.

-------

Finalmente sono da solo, sono da poco usciti tutti quando un movimento vicino alla porta attira la mia attenzione. Luca De Angelo entra e si chiude la porta alle sue spalle. Il suo sguardo è nel mio, odio.. lo leggo nei suoi occhi, è qui per pareggiare i conti.

<< Allora è vero quello che si dice in giro, l’ erba cattiva non muore mai..>> mi dice mentre si mette a sedere sulla sedia li vicino. 
Non so con che faccia tosta si presenti qui, lui è la causa di tutti i nostri problemi.

Vedendo che non rispondo và avanti << Sono lieto che lei non sia morto>> mi dice in tono sincero. Quest’ uomo deve essere proprio bravo a mentire perché per un secondo quasi ci stavo credendo. Alzo un sopracciglio ma non rispondo.

<< Speravo di aver la possibilità di scambiare due chiacchiere con lei>> mi dice << so che Ness sperava di poterle parlare, di poterla convincere a lasciarla andare, per stare con me, poterci ritirare dalle scene e vivere la nostra storia liberi dal peso di due famiglie che si odiano; Io dall’ altro canto non mi sono mai illuso che il suo piano potesse funzionare, per me era chiaro sin dal primo giorno che non l’ avrebbe mai lasciata andare..>> non ho bisogno di farlo finire di parlare, so dove vuole andare a parare.

<< Lieto che una cosa ti sia chiara: Ness non sarà mai tua.>> gli dico

<< Su questo si sbaglia, Ness appartiene ad una sola persona…. >> inizia a dirmi, ma io non posso sopportare di sentirglielo dire, Ness non appartiene a lui.

<< A te?>> chiedo con tono di sfida

<< A se stessa>> mi dice.

Sbuffo, questa nuova generazione che non riesce a vedere più lontano del proprio naso, non fatemi neanche pensare a questa sua fantasia che Ness appartiene a se stessa. Io le ho dato un lavoro quando i suoi genitori sono morti, io ho permesso che sia lei che sua sorella trovassero delle famiglie e che rimanessero una nelle vite dell’ altra, io le ho insegnato ciò che sa, io l’ ho plasmata, io le ho dato un cognome che aprirà porte per lei,  io le ho dato tutto ciò che ha. Ness appartiene a me, ed in quanto tale posso fare con lei ciò che reputo meglio.

<< Lei appartiene a me>> le parole escono dalla mia bocca senza il mio permesso.

Lo vedo serrare la mascella ed ancora a denti stretti mi dice:<< Quindi essendo sua, pensa di poter fare con lei ciò che vuole?  Come la sera che si è accanito contro di lei solo perché stava con me? >>

<< Non pensi di valere così tanto sig. De Angelo, Ness doveva essere riportata con i piedi per terra. >> Gli rispondo

<< Con i piedi per terra rispetto a cosa? >> mi chiede Luca

<< Rispetto ai piani che avevo per lei >> rispondo io.

 << E guardi i suoi piani che fine hanno fatto….>> mi dice ridendo.

Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Di solito sono un uomo contenuto che sa come reagire quando viene provocato: Prendo le stesse provocazioni e le uso a mio vantaggio, ma sinceramente dopo tutto quel che è successo sta sera i freni inibitori sono saltati da un pezzo ormai.

Con tanta rabbia che ogni parola è veleno do voce ai miei pensieri: << Ancora non lo vedi? Siamo in questa situazione per causa tua. Se solo avessi fatto il tuo lavoro in maniera professionale non si sarebbe mai accorta di te. Se avessi saputo tenertelo nei pantaloni l’ intero affare di Dublino non sarebbe mai successo. Tu le hai messo in testa tutte queste manie di grandezza, pensare di essere più furba di me da potermi tenere nascosta la vostra storia, proprio sotto il mio naso, pensare di poter prendere il mio posto e giocare a fare il Boss?

La mia Ness doveva sposare l’ unico uomo che le avrebbe tenuto testa e sarebbe rimasta al sicuro, nulla di tutto ciò sarebbe mai successo>> Mi sento più leggero ora che ho tirato tutto fuori..

<< Come se avesse mai predisposto un vero e proprio sistema di sicurezza attorno a lei.
Certo a voce minacciava chiunque si fosse avvicinato a lei, ma nella realtà?

Sa quanto tempo mi ci è voluto per avere l’ accesso alle sue telecamere di casa? Un ora.
Per entrarle in casa? Poco più di dieci minuti.
Dopo il nostro incarico insieme? dopo che quella sera l’ ha riportata con i piedi per terra, ha aspettato sette giorni  prima di dare l’ ordine a quell’ incompetente di Marco di entrarle in casa e capire cosa stava succedendo, sperava forse che il problema si risolvesse da solo? Quanto è stato sorpreso di trovarla ancora viva? >> Le sue affermazioni mi colpiscono nel profondo, ma chi si crede di essere?


<< Non azzardarti mai più ad insinuare una cosa del genere. Ness è famiglia per me.>> rispondo.

<< Famiglia?>> mi chiede con fare incredulo

<< Pensavo fosse un uomo intelligente Vincenzo, conosce Fernando da molti anni, ma evidentemente mi sbagliavo. Lasci che le spieghi una cosa: Fernando è un dannato maschilista che come lei crede che le donne siano proprietà dell’ uomo e che come tali siano inferiori, impiegherà ogni risorsa possibile per impedire ogni tentativo di rimettere in piedi la vostra famiglia e la vostra azienda.
Non fraintenda, se qualcuno può fottere Fernando quella è Ness, ma anche quando ci riuscirà, quando il clan sarà tornato in forze, crede davvero che le permetterà di lasciare questa casa viva? e lei Vincenzo cosa farà a questo punto?
Inizierà una guerra che potreste vincere, ma che potreste anche perdere? ed il sacrificio di Ness a cosa sarà servito?
Vive nell’ illusione che dopo che Fernando si sarà occupato di Ness i suoi uomini la seguiranno ancora? O forse crede di poter portare avanti quest’ unione, che lei e Fernando possiate comandare insieme, senza cercare di prendere l’ uno il posto dell’ altro?
Quanto crede aspetteranno i Black per approfittarne di questa situazione e cancellarci tutti dalla faccia della terra?
La soluzione la vede anche lei Vincenzo, se Ness è davvero famiglia, se la ama davvero, la soluzione è una sola.
Unite le aziende, eleggete un nuovo leader a parere dei collaboratori, create un impero che tenga a bada il nemico.
Io e Ness faremo quello che avevamo in programma di fare sin dall’ inizio, ci ritireremo dal mercato, vivremo in pace la nostra storia, lontani da questa guerra.>>

<< Dovrai passare sul mio cadavere. >> gli dico, le sue parole ancora echeggiano nelle mie orecchie, la loro unione? L’ unione dei clan? Come se non fossimo nemici naturali.. Idea più stupida non poteva averla..

<< Non fare promesse che non puoi mantenere, vecchio. >> Mi dice mentre mi fa l’ occhiolino.

Prima di uscire dalla porta si gira e mi guarda negl’ occhi, con un espressione incredibilmente seria << Provi solo a cercare di fotterci e sarò grato che non sia morto stasera, così potrò porci rimedio personalmente. Mi creda è il mio più grande desidero. >>

------------------------

Luca POV
 
Sono nell’ ufficio di Fernando da qualche minuto ed ancora non ha proferito parola. Senza chiedere permesso mi alzo e mi dirigo verso il minibar, mi vero un drink, ne verso uno anche a lui.
Fernando accetta il drink volentieri, poi mi guarda e mi chiede di accomodarmi.

<< Dopo gli avvenimenti di questa sera, dobbiamo presupporre che i Black sappiano che i Di Leonardo si sono rialzati, per cui dobbiamo presupporre di essere il loro nuovo obbiettivo. Questo relativo periodo di quiete non è da fraintendere come pace, si lo abbiamo costretto a ritirarsi, ma una guerra è all’ orizzonte e se vogliamo avere possibilità di sopravvivenza l’ alleanza con i Di Leonardo non basta più. È mia idea che solo unendo le nostre aziende possiamo creare un impero grande abbastanza da tenere i nostri competitor a bada. Qui nasce il problema, io e Vincenzo siamo uomini di una volta, con un’ impostazione vecchio stile, nessuno dei due accetterebbe per davvero la condivisione della leadership, è mia  opinione che stabilire una nuova leadership sia l’ idea migliore per ridurre l’ inevitabile frammentazione che risulterebbe dall’ unione delle nostre aziende.
Questa nuova leadership vorremmo rappresentasse entrambi le aziende, vorremmo proporre due candidati che siano in grado di gestire questa nuova azienda che nascerà dall’ unione delle due.>>  mi dice Fernando in tono deciso, guardandomi negl’ occhi.

Due candidati? Ma che cazzo? Credono davvero che questi due candidati saranno diversi da loro? Che non cercheranno di prendere l’ uno il posto dell’ altro, lasciando la nuova azienda debole?
Sinceramente dovrebbe interessarmi poco, a patto che lascino me e Ness liberi di vivere la nostra vita.

<< Ha parlato di due candidati chi sarebbero? >> chiedo curioso.

<< Ogni azienda nominerà il proprio candidato; dal canto mio un’ uomo conosciuto e rispettato all’ interno delle nostre file come te, è l’ alternativa migliore per i nostri collaboratori che già ti conoscono e ti stimano, sono sicuro che riuscirai a guidarli al meglio verso la riuscita di questo piano. >> mi dice Fernando

Cosa? Se il vecchio maledetto pensa di fregarci ha capito male, ho fatto una promessa, che se avesse messo i bastoni tra le ruote all’ unione tra me e Ness, sarei tornato a trovarlo e lo avrei eliminato io stesso, ed evidentemente è proprio quello che dovrò fare.

<< Chi sarebbe il candidato dei Di Leonardo?>> Chiedo perché ho un terribile presentimento.

<< Vincenzo ha proposto, di mantenere le cose come stanno>>  dice Fernando

<< Cosa? >> Chiedo incredulo << l’ altro candidato sarebbe Vincenzo? Non avevo realizzato che sperassimo di fallire, pensavo volessimo sopravvivere>> dico con tono incredulo.

<< Attualmente la leadership dei Di Leonardo rimane a Ness, Vincenzo è molto vecchio e stanco e dopo l’ incidente alla spalla ha deciso di non riprendere il suo posto. >> mi informa Fernando.

Ancora peggio di quello che temessi, questi due vecchi maledetti ci hanno fottuto. Ci  hanno bloccano tutti e due a capo della nuova azienda e posso giurarci che nessuno dei due lascerà davvero andare l’ azienda. Cercheranno di sabotarci appena possibile.

<< Insieme tu e Ness avete le possibilità di guidare questa nuova azienda, e i vostri figli? Sarano sangue del nostro sangue che guiderà quest’ azienda per gli anni a venire.>> L’ ultima frase è un fulmine a ciel sereno. Non solo pensano di bloccare noi due a capo della nuova azienda per poi farci fuori alla prima occasione, vogliono anche che abbiamo figli?

Prima ancora di pensarci la mia mano corre verso l’ arma, ma la voce di Emily mi ferma sul colpo.

<< Ness si sta svegliando. Torna qui prima di fare qualcosa di stupido. Penseremo a qualcosa insieme. >>

Mi concedo da Fernando chiedendo del tempo per riflettere su questa sua offerta. Entrambi sappiamo che non posso rifiutarmi, in caso contrario si vendicherà su Ness e non sono più neanche tanto sicuro che Vincenzo vorrà vendicarla, probabilmente mentirà all’ intera azienda e con l’ aiuto di  Fernando faranno sparire chiunque possa dire il contrario, Emily inclusa.

Quando arrivo in infermeria Ness è sveglia.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: _Aleera_