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Autore: Ale711224    22/09/2022    2 recensioni
Questa storia inizierà con due coppie e finirà con altre due coppie, ma saranno le stesse? O cambieranno? Parla dell'amore iniziale tra Trent e Courtney e Duncan e Gwen, anche se piano piano, le cose inizieranno ad andare leggermente in maniera diversa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, LeShawna, Shawn, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: A tutto reality - Azione!
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-Era decisamente tardi quella mattina, non era mai arrivata in ritardo in 4 anni di superiori, eppure oggi sembrava dovesse andare così. Prese la borsa dalla sedia e come sempre, non fece colazione. 
Chiamò il suo ragazzo al telefono dicendogli di venirla a prendere di corsa, altrimenti se la sarebbe vista brutta. 
Aspettò impaziente sotto casa mentre continuava ripetutamente a fare il numero del ragazzo, che finalmente si presentò davanti casa sua parcheggiando la macchina davanti al cancello. 
La ragazza salì in macchina sbuffando e mettendo la cintura, intimando al giovane di partire subito. 
 
“Scusami Courtney, c’era traffico stamattina... 
“Non importa, ora andiamo che sono già in ritardo di ben 3 minuti! Non vorrai mica entrare tardi il primo giorno? 
 
-Senza dire altro, sfrecciò a tutta velocità verso la scuola, pronti per ricominciare. 
 
“Hai fatto colazione stamattina? 
“No, sai che la mattina non ho mai fame, mangerò qualcosa più tardi. 
“Abitudine sbagliata, dovresti cambiarla. 
“Non sarà di certo oggi il giorno, forza sbrigati! 
 
 
-La ragazza in questione era Courtney, una ragazza di 18 anni, dalla carnagione olivastra, capelli a caschetto e un bel fisico.  
Aveva un carattere molto forte e difficilmente si faceva mettere i piedi in testa da qualcuno, soprattutto dai maschi. 
Li considerava stupidi e senza cervello, solo determinati a mostrare la loro forza per conquistare le ragazze. 
Ma anche le fanciulle della sua scuola non erano da meno. 
La più snob, Heather Wilson, definita la più “popolare”, è stata vista per 3 settimane di fila con 4 ragazzi diversi, cosa che faceva solo per attirare l’attenzione. 
In fondo tutti sapevano che a lei non importava nulla di loro, li usava solo per ottenere regali in cambio, ma nonostante questo, era amata da tutti, tranne da loro. 
 
Il suo ragazzo si chiama Trent, anche lui aveva 18 anni. 
Trent era il classico bravo ragazzo che piaceva a tutti e a tutte, cosa che non andava molto a genio a Courtney. 
Suonava la chitarra e faceva parte del Club di musica della scuola, lo conoscevano tutti per i suoi modi gentili e la sua immensa disponibilità. 
Le ragazze lo consideravano una “preda facile”, per questo Courtney si infuriava. 
 
Erano molto diversi l’uno dall’altra. 
Lei non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno dai suoi genitori, lui preferiva ignorare piuttosto che finire in una lite. 
Lei era testarda e viziata, lui molto pacato e generoso. 
Si erano conosciuti da piccoli, i loro genitori sono amici da anni, e anche i figli sono diventati tali, per poi mettersi insieme in 2 superiore. 
 
Nonostante il suo carattere non facilissimo, Courtney aveva tanti amici e ammiratori, tra cui Scott Robert, considerato da tutti “il contadino”, sia per il suo modo di fare rozzo, sia per il suo carattere scorbutico. 
Nonostante ciò, Scott era anche lui un bravo ragazzo. 
Lavorava la sera per contribuire alle spese della sua famiglia. 
 
Anche se avevano delle differenze, i due stavano bene assieme, avevano entrambi degli obbiettivi e delle passioni, e andavano entrambi molto bene a scuola. 
 
Dopo circa 10 minuti, arrivarono davanti al cancello, lasciarono li la macchina e raggiunsero i loro amici. 
 
“Beh, alla fine solo 5 minuti di ritardo, non è malaccio. 
“Vero, la prossima volta però cerca di partire prima da casa, va bene? 
“Si tranquilla, dai ora raggiungiamo gli altri. 
 
Courtney da una parte, vedeva Trent troppo “buono” per lei. 
Ogni tanto avrebbe voluto affianco una persona che gli sapeva tenere testa, con qui scontrarsi ogni tanto. 
Trent invece era molto pacato, non gli piaceva litigare, e cercava di non alzare mai la voce. 
A dichiararsi per primo è stato il chitarrista, scrivendo una canzone molto dolce per lei, che la fece sciogliere. 
Anche Courtney aveva un lato tenero, ma lo nascondeva sotto un duro carattere. 
 
Andavano in classe insieme, ma non erano vicini di banco. 
Courtney sulla scuola non transigeva nulla. 
Doveva essere la prima a consegnare un compito, la prima a finire una verifica, la prima a fare una domanda. 
Voleva entrare nella migliore università del paese, e nulla glielo avrebbe impedito. 
 
Appena raggiunti i loro amici, ci fu il solito discorso noioso di inizio anno da parte della preside. 
Esami, maturità, responsabilità e altre cose noiose. Tutti scattarono quando pronunciò le parole “Campo Scuola”. 
 
Speravano che quell’anno passasse in fretta, così si sarebbero tolti dalle scatole sia la preside, che i professori, soprattutto McLain, il docente più noioso di tutta la scuola, interessato solo a raccontare quando da piccolo era stato preso ad una pubblicità per sponsorizzare gli omogenizzati, e da quel momento aveva il sogno di diventare un conduttore televisivo. 
 
“Ragazzi non vedo l’ora che quest’anno scolastico finisca, così posso finalmente dedicarmi allo shopping e ai ragazzi!” 
 
-A parlare era stata Lindsay, ragazza non molto sveglia del 5° anno. 
Aveva letteralmente un’ossessione per lo shopping, e costringeva ogni volta la sua migliore amica Beth ad andare con lei, nonostante la costringesse a girare per ore lo stesso negozio. 
 
“Lindsay non c’è solo lo shopping nella vita, c’è anche altro” -Disse Courtney mentre sistemava i libri nello zaino. 
 
“Scusa è il primo giorno, perché hai portato i libri?” -Le domandò Leshawna, una ragazza di primo impatto scorbutica, ma era amica di tutti. 
 
“Voglio iniziare da subito a studiare, l’università non ti regala mica nulla” 
“Courtney ha ragione, e poi ho sentito che il professor Mclain è uno tosto, e quest’anno ha di nuovo la nostra classe”  
“Speriamo che non abbia fatto altre stupide pubblicità, se non spiega come faccio ad andare a studiare in America? 
 
-A parlare era stato Harold, si poteva definire il secchione della classe, fiero di esserlo, molto ingenuo e fidanzato di Leshawna. 
Era in continua sfida con Courtney per il posto di primo della classe, e negli ultimi 4 anni erano sempre stati in netta parità. 
 
“Manca qualcuno ragazzi?” -Disse Trent guardandosi intorno. 
 
“Si, mancano Gwen, Duncan, Heather, Alejandro e Scott, arriveranno se tutto va bene tra qualche ora” -Leshawna conosceva bene i suoi compagni, e nella puntualità non erano un master. 
Erano ragazzi non molto affidabili, tranne alcuni. 
 
“Non vedo l’ora di finire per non vedere più quella faccia da racchia di Heather, non la sopporto!” 
“A chi lo dici –rispose il fidanzato-, vi ricordate quando mi ha distrutto tutti i quaderni solo perché mi sono rifiutato di farle copiare matematica?  
“Già, tanto un altro anno e non vedremo più quei scansa fatiche senza cervello, io salgo ragazzi, ci vediamo in classe” 
 
 -Dopo aver salutato i suoi amici e il suo ragazzo, Courtney salì in classe dove poggiò il suo zaino al primo banco, come fece tutti gli anni. 
Non si era accorta però, che dietro la porta c’era qualcuno che la aspettava, e appena la vide, si mise accanto a lei. 
 
“Però, durante l’estate la principessa si è fatta più bella o sbaglio? Anche oggi ti ha accompagnato il tuo principe azzurro?” 
 
-Si chiamava Duncan, era un ragazzo di 20 anni, era stato bocciato 2 volte per cattiva condotta e per voti pessimi. 
Si divertiva a dare fastidio a tutti, compresa Courtney, che per la maggior parte del tempo si impegnava ad ignorarlo. 
 
Anche lui aveva una ragazza, Gwen, e si definivano la “coppia perfetta”. 
Avevano gli stessi gusti musicali, gli stessi gusti sui film, entrambi odiavano gli animali, i colori accesi e i nerd. 
Stavano insieme da 2 anni circa, ma Duncan passava la maggior parte del suo tempo a stuzzicare Courtney, cosa che a Gwen dava abbastanza fastidio. 
Lui gli diceva sempre di stare tranquilla, che lo faceva solo per divertimento, e nulla di più. 
Lo divertiva vedere come quella ragazza restava impassibile alle sue affermazioni, e ogni volta voleva trovare qualcosa per farla arrabbiare. 
 
“Anche oggi vedo che hai molto da fare Duncan, e poi il mio ragazzo ha un nome” -Gli rispose tirando fuori i libri dallo zaino e mettendoli sul banco 
 
“Scusami se ho offeso il tuo romeo. 
Eh già, quest’anno potevo tranquillamente essere fuori dalla tua visuale, ma sai, ai professori non piaccio e quindi invece che levarmisi dalle palle, hanno preferito bocciarmi. 
“Se tu avessi un comportamento più decente e studiassi di più, ti garantisco che sarai fuori da questa scuola al più presto. 
“E poi come fai senza qualcuno che non ti riempie di noia? 
“Sarò molto dispiaciuta guarda, piango di già.... 
 
-Mentra loro si scambiavano effusioni, il resto della classe era ancora giù davanti all'atrio, aspettavano il suono della campana per poter entrare in classe. 
Trent era seduto sulle scale poste prima dell’entrata insieme a Harold e Leshawna. 
Canticchiava una canzoncina ascoltata prima in macchina, mentre i due amici si godevano la sua voce. 
Erano molto legati al ragazzo, ma a volte non riuscivano a sopportare i modi che Courtney aveva con lui, come se fosse il suo schiavetto. 
Trent non si sarebbe mai ribellato a lei, cosa che non piaceva ai due. 
 
“Tesoro, impara a farti rispettare da quella prepotente, a volte mi sembri uno zerbino”  
-Leshawna provava molto affetto nei suoi confronti, era veramente una brava persona e non capiva come riuscisse a sopportare Courtney. 
 
“Tranquilla Leshawna, i modi di Courtney sono sbagliati è vero, ma sotto sotto lei è una brava persona, fa solo fatica a dimostrarlo, state tranquilli, io sto bene. 
“Lei è solo invidiosa perché non è mai riuscita a battere il sottoscritto alle gare di logica e matematica, dopotutto sono un genio” -Disse Harold pavoneggiandosi. 
 
-I due amici risero a questa affermazione, cosa che fece sbuffare il rosso. 
A volte si credeva più forte di quello che era, rendendosi anche ridicolo, ma ciò a lui non interessava. 
 
All’improvviso, furono distratti dal clacson di una macchina bianca, che parcheggiò proprio lì vicino, esattamente a pochi centimetri dove i tre stavano parlando. 
A scendere dal posto del guidatore fu un ragazzo alto, carnagione olivastra, capelli lunghi e occhi verdi chiari. 
Si avvicinò ai ragazzi, si tolse gli occhiali da sole e li squadrò per bene, per poi parlare. 
 
“Scusatemi ragazzi, vi dispiacerebbe spostarvi da qui, dovrei parcheggiare la mia macchina” -Disse lui con tono strafottente. 
 
“Scusaci tu belloccio, ma ci sono almeno una decina di posti liberi, devi metterti proprio qui? Non vedi che la gente sta parlando?” 
 
-Leshawna odiava quel tipo, in 3° superiore gli aveva fatto credere di essere innamorato di lei, per poi illuderla e scaricarla subito dopo. 
Questo bastò alla ragazza per capire di che pasta era fatto il tipo di fronte a loro. 
 
“Si ma si dà il caso che io oggi ho voglia di parcheggiare qui, non penso ci sia qualche strana legge che me lo vieti, no?”  
 
-Leshawna stava per ribattere, ma Trent la fermò. 
 
“Dai ragazzi andiamo, evitiamo di discutere subito, siamo al primo giorno” -Il giovane prese la sua chitarra e si spostò più avanti, invitando gli amici a fare lo stesso. 
 
“Ringrazia che non ho voglia di litigare stamattina bell’imbusto, altrimenti una bella lezione non te la toglieva nessuno” 
 
-I tre si spostarono, e il ragazzo in questione fece un sorriso vittorioso. 
Lui era Alejandro, uno dei più belli in quella scuola, era di origini argentine, e il suo fascino gli permetteva di avere la meglio su tutti, soprattutto sulle ragazze. 
Non si preoccupava molto dei cuori che spezzava, gli importava solo essere lodato per la sua bellezza. 
 
Una volta parcheggiato, lui ed altri 3 ragazzi scesero dalla macchina, Gwen, Scott e Heather. 
Quest’ultima appena scesa, diede un’occhiata veloce ai tre, gli lanciò uno sguardo schifato, e andò subito verso l’entrata, senza salutarli. 
Il contadino invece, fece un saluto a Leshawna, poi seguì l’altra ragazza all’interno della scuola. 
 
L’ultima, soprannominata la “gotica”, restò qualche secondo a fissare il gruppo dei tre ragazzi, soprattutto Trent. 
Si erano visti per la prima volta in 1° superiore, ma in tutto questo tempo non si erano mai scambiati una parola, nemmeno un ciao. 
 
Notò che al ragazzo era caduto uno spartito a terra, cosi lo raccolse e glielo consegnò. 
 
“Tieni, ti è caduto questo” -Disse allungando la mano per restituirgli il foglio. 
“Grazie, non me ne ero accorto” -Allungò la mano e se lo riprese, sorridendo. 
 
-La gotica se ne andò, senza proferire altra parola. 
 
Dopo che se ne erano andati, il gruppetto rifletté sul loro strano atteggiamento. 
 
“Voi non potete capire quando quel ragazzo mi faccia infuriare, si crede chissà chi!”  
-La ragazza di colore non sopportava i loro modi di fare, ma soprattutto quello dell’argentino. 
Lo odiava e non lo negava, fosse per lei starebbe a tre metri sotto terra. 
 
“Mi dispiace molto per Scott e Gwen, sono brave persone, non capisco perché perdano tempo con quel gruppo di teste vuote” -Harold seguì la sua fidanzata. 
 
“Lasciamoli stare, andiamo in classe ora”  
 
-Così i tre, al suono della campana, si avviarono verso l’entrata insieme a tutti gli altri, pronti per questo nuovo inizio. 
 
   
 
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