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Autore: Superluke29    23/09/2022    0 recensioni
[Elite Dangerous]
da dopo il fallimento della proteus wave e la distruzione della Salvation, l'agenzia anti-xeno Aegis invia segretamente i suoi migliori agenti per la galassia alla ricerca di indizi sugli alieni extradimensionali noti come Thargoid, per scoprire quando attaccheranno di nuovo e dove. Tony Stark e Steve Rogers, durante la loro missione che li porta ad oltre 2000 anni luce da casa, si ritrovano una inaspettata sorpresa che farà cambiare rotta alla loro missione e alle sorte dell'intera umanità
Genere: Avventura, Mistero, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Virginia tolse il dischetto dal terminale e si resse il capo con le mani. Era distrutta e l’unica cosa che rimaneva della sua missione erano quelle registrazioni. Era decisa più che mai ad andare avanti, ritornare laggiù e comunicarlo a Fury, non c’era bisogno di riposo dopo un mese nella criocapsula. Prima però doveva darsi una sistemata e trovare quei due che l’avevano salvata.

Intanto Tony raggiunse la sala comune della portaerei che era gremita di persone. Si avvicinò al lungo bancone da bar e chiese distrattamente un drink al barista, il quale era intento a pulire alcuni bicchieri.
Non gli piaceva molto quella storia; forse si era esposto troppo con quella donna, tuttavia era intento a proseguire. Avrebbe lasciato del tempo a Virginia e poi sarebbe tornato alla carica, magari cercando di persuadere anche Steve il quale, non fece neanche in tempo a pensare dove fosse che sbucò dall’ingresso a grandi passi voltandosi di qua e di la, lo puntò e lo raggiunse rapidamente con un volto misto tra la preoccupazione e la scarsa pazienza.

“Tony, ti ho cercato per tutta la portaerei. Dobbiamo parlare della situazione della Corious Wanderer” Tony alzò entrambe le sopracciglia, sorseggiò il suo cocktail e si voltò “ah quindi ora hai bisogno del mio aiuto?” Chiese lui mentre sorseggiava distrattamente.

Cap, dal canto suo, sbuffò scuotendo la testa “Non capisco come mai tutta questa avversione nei miei confronti, stiamo solo eseguendo gli ordini, facciamo ciò per la quale veniamo pagati, sembra che quella donna trovata su quella luna ti abbia fatto il lavaggio del cervello”

Ecco che ricominciava, non aveva voglia di litigare così tagliò corto alzando un po’ la voce: “senti sei venuto qui per litigare o per darmi qualche notizia circa la missione?” nella sala calò il silenzio, anche la musica pareva essersi abbassata di intensità, cosa normale essendo in funzione del vociare dei dintorni.
I piloti cominciarono a bisbigliare tra di loro e i due avevano le attenzioni di tutti attorno; questo non piacque a Cap che si avvicinò a Stark in modo da potergli parlare all’orecchio:

“Senti Tony la situazione è alquanto critica, la fuga da quella luna ghiacciata a stressato troppo la nave e ora abbiamo diversi moduli di volo danneggiati. Le riparazioni richiederanno tempo e denaro e saremo bloccati qui per un po’. Ho intenzione di contattare il direttore e chiedere una nave per sostituire la nostra e anche un passaggio di ritorno alla bolla per la tua amica”
L’idea non era delle migliori ma almeno nel tempo in cui sarebbe arrivata la sostituta lui avrebbe potuto provare a chiedere altre informazioni circa il suo viaggio alla Potts. Annuì, bevve l’ultimo sorso del suo drink, lasciò i crediti al barista e si allontanò accompagnato dal suo compare.

“Allora è deciso, contatterai tu Fury? Io mi occupo del nostro ospite, penso oramai si sia ripresa” Disse infine Stark mentre si allontanò lungo il corridoio facendo l’occhiolino a Steve.
“hei Tony, prima che tu te ne vada controlla il GalNet, non butta bene…” Disse Steve in tono preoccupato.
Desiderava solo che il suo compare potesse collaborare un po’ di più con lui e invece dove fargli quasi da padre. Stark, che stava camminando all’indietro per ascoltarlo, controllò il suo palmare da braccio, alzò entrambi i pollici e proseguì la sua camminata lungo il corridoio.
Steve sbuffò per poi avviarsi alla sala comunicazioni.

 
GALNET – YOUR GALAXY IN FOCUS – BREAKING NEWS 15 SETTEMBRE 3308
Il ruggito Thargoid, la rivelazione al pubblico

Filmati audio e video classificati provenienti dalla battaglia di HIP 22460 dell’8 agosto 3308 sono stati diffusi tramite anonimato alla maggior parte dei mass media galattici.

La Alliance Tribune, il Federal Times, l’Imperial Herald, il The Sovereign e il Vox Galactica hanno tutti ricevuto dati recuperati da vari relitti presenti nel sistema di HIP 22460. Molti di essi sono stati recuperati da navi della marina mentre altri erano presenti nei database delle navi dei piloti indipendenti distrutte.

I maggiori mass media delle superpotenze hanno deciso di tenere celato al pubblico queste informazioni, secondo le loro linee guida di sicurezza. Tuttavia, grandi quantità di materiale hanno raggiunto il pubblico di tutta la Bolla consentendo così di ricostruire tutta la linea degli eventi dell’8 agosto scorso: l’attivazione della Proteus Wave, il contrattacco Thargoid e la conseguente distruzione della maggior parte delle meganavi presenti nel sistema.
Questi file includono registrazioni audio circa una trasmissione dalle origini sconosciute che si è diffusa per tutto HIP 22460.
Alcuni giornalisti indipendenti come Flint Lafosse e il reporter della Vox Galactica, Jade Sanderlyn, sostengono che questa trasmissione sia il tanto discusso e teorizzato Ruggito Thargoid.

Sono state proposte diverse interpretazioni di questo suono ultraterreno: il professore Shamus Madigan crede che “possa essere un residuo elettromagnetico dell’impulso Thargoid avvenuto su HIP 22460 10b”. Invece il dottor Jeong-hui Shin teorizza che fosse “Una comunicazione istantanea verso – o da – qualche località molto distante”. Intanto, il primo Apostolo del culto Far God dichiara: “La voce del Far God chiama i suoi fedeli. La manifestazione è cominciata!”.

Questa nuova rivelazione, assieme alla recente espansione Thargoid nei sistemi limitrofi a HIP 22460, ha alimentato l’ansia e la preoccupazione pubblica attorno alla minaccia Xeno. Membri dell’assemblea dell’Alleanza, il congresso Federale e il senato Imperiale rassicurano i loro cittadini che non c’è motivo di andare nel panico. Si crede che diverse agenzie di intelligence militare stiano indagando circa la fonte di queste rivelazioni pubbliche, il cui contenuto è stato classificato come di carattere militare.

Intanto, le operazioni Anti-thargoid continuano nei sistemi di 42 Persei, Chun Pindit e Tekkeitijal. La Federazione ha offerto diversi incrociatori da battaglia classe Farragut per respingere le forze aliene mentre le fazioni locali chiedono a grande voce dov’è Aegis.
 
Nick Fury posò il tablet dalla quale aveva appena letto la notizia. Ancora non aveva ricevuto i fondi necessari dalla Azimuth, alcuni dei suoi piloti erano tornati a mani vuote e altri percepiva che erano in grave pericolo. Era tempo di agire. Si diresse alla sala per le comunicazioni a lungo raggio, aveva un appuntamento con Steve Rogers, il quale gli avrebbe sottoposto un rapporto completo circa la loro attuale missione: indagare e reperire quante più informazioni possibili riguardo all’anomalia Thargoid.

Raggiunse la sala e come di consueto sigillò le porte e oscurò i vetri che davano sul vuoto dello spazio. Digitò alcuni comandi sul tavolo olografico e apparve in poco tempo la sagoma del capitano Rogers, in perfetta posa militare.
“Buonasera Capitano Rogers, mi fa molto piacere sentirla” Cominciò il direttore

“Direttore Fury” continuò Steve il quale redasse un rapporto completo della loro missione dalla partenza da Delphi nella nebulosa delle Pleiadi fino a quel remoto sistema, rimarcando la loro deviazione per salvare il comandante Potts.
Quest’ultima rivelazione stupì Fury ma mai quanto il data cache recuperato dai due.

“Vi ringrazio molto per il lavoro svolto e l’aiuto che avete dato al comandante Potts, è una dei nostri e potete stare certi che non tradirà mai la vostra fiducia. Accoglierò la sua richiesta di una nave sostitutiva, ovviamente coi giusti tempi di viaggio, ora mi scusi ma ho altre questioni a cui badare”

Liquidò rapidamente il capitano, era insolito da parte di Fury ma Steve pensò che fosse a causa dell’enorme mole di lavoro che la Aegis stava affrontando in quel periodo e così decise di contattare un’altra persona: in breve tempo la figura femminile di Natasha Romanov apparve sullo schermo e strappò un sorriso al capitano “Steve, non sai che piacere sentirti” Cominciò lei “Non ho tantissimo tempo, qui siamo presi con le ricerche, ho trovato degli artefatti mai visti prima! Vorrei che fossi qui per poterli vedere e darmi la tua opinione-“ “Natasha” la interruppe lui “Temo che la nostra missione si prolungherà più del previsto” Questo fece rattristare lei che abbassò leggermente lo sguardo mentre Steve continuò a parlare

“Ci sono delle importanti novità della quale non posso parlarti, però presto invieranno qui una nuova nave per un’indagine ancora più approfondita. Abbiamo scoperto delle cose strabilianti durante il nostro viaggio e vogliono che gli diamo un’occhiata più da vicino” Natasha non aveva idea di cosa si riferisse; d'altronde tutte le missioni dei piloti di Aegis erano segrete di proposito per evitare eventuali tradimenti o fuga di informazioni, un po’ com’era appena successo coi dati raccolti durante la battaglia di HIP 22460 però per Natasha questa notizia poteva essere un vantaggio: poteva proporsi lei per la sostituzione.
La sua Kobra MK III, dalla forma di punta di freccia, aveva solo due postazioni di volo una per lei, una per Steve ovviamente mentre Stark sarebbe potuto rimanere tranquillamente assieme alla nave a sovraintendere le riparazioni, d’altro canto era tra gli ultimi arrivati ad Aegis ed era tra i ranghi più bassi e per una missione tanto importante come stava suggerendo Steve sarebbero serviti piloti provetti.

“Capisco Steve, dunque non ci rivedremo ancora per un bel po’ eh?” chiese in tono malinconico mentre dall’altra parte lui abbassava lo sguardo. “Mi spiace Natasha, ora… Sarà bene che io vada, ho delle cose da sbrigare” e con un cenno la chiamata terminò.
Natasha rimase per qualche secondo in piedi davanti al terminale spento a fissare il proprio riflesso sullo schermo, fece un respiro profondo e poi si diresse verso il laboratorio dov’erano conservate le reliquie aliene che aveva consegnato.
   
 
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