Piccola noticina: questa e le prossime due drabble (tutte di 100 parole esatte, sono quasi fiera di me XD) hanno partecipato a questo concorso. Malgrado il risultato sono contenta di aver partecipato e ringrazio chi l'ha indetto, perché mi ha fatto tornare la voglia di abbandonare per un po' i saiyan rozzi e cattivi della mia saga incentrata sul loro popolo per dedicarmi nuovamente a questa raccolta, ben più riflessiva e malinconica. E, in caso siate curiosi, è questa la drabble incriminata, quella "seconda drabble" di cui ho discusso con una delle due giudici; se l'ho postata per prima è solo perché preferisco continuare ad alternare i punti di vista di Bulma e Vegeta.
L’oscurità lo avviluppa come un drappo soffocante, un’ombra pervasa dal sangue e dai gemiti dei popoli che ha brutalmente sterminato.
È lo strascico di un passato da carnefice, vessillo dell’incertezza del presente, in cui l’assassino assopito è sempre pronto a riemergere per mietere nuove vittime.
Sono tenebre che rischiano di inghiottire ogni cosa, come i suoi occhi, di un nero troppo intenso per poterlo sfuggire, le catturano l’anima durante le notti in cui lui le concede la sua compagnia, soggiogandola con la perversa bellezza di un’oscurità priva di luce.
Ma, in fondo, lei non ha mai avuto paura del buio.