PARALLELES-2
(Giugno 1998)
Zia Muriel
non era certo la più simpatica e la più amata dei parenti che i Weasley vantavano. Zitella, acida e criticona verso tutti e
tutto, viveva costantemente gelosa delle sue cose, amando ostentare grandi
conoscenze e amicizie, ma ben attenta a sottolineare quanto poco possedesse.
Quest’ultima cosa si rivelò nemmeno troppo vera, infatti la sua dipartita fece
scoprire ai Weasley un piccolo grande tesoro che
permise ai loro figli di creare un vero e proprio piccolo impero. A Diagon Alley era nato
infatti quello che aveva preso il nome di “Weasley Village”, composto da
varie attività, ogni negozio era gestito da un fratello diverso.
Bill e la campionessa del Torneo Tremaghi, Fleur Delacour possedevano l’”Exotic Box”, un negozio di oggetti magici provenienti
da tutto il mondo. Non necessariamente esotici, perché molti venivano anche
dalle Americhe e l’Europa, ma i due avevano trovato il nome evocativo.
Charlie invece si occupava del “Fantastic Beasts
Shop” che vantava la più originale e unica varietà di animali magici. I
ragazzi facevano la fila per poter poi vantare a Hogwarts
compagni fantastici, unici e originali.
Percy era il più
ambizioso dei fratelli e trovava nelle scelte dei suoi fratelli idee
commerciali e popolari, lui puntava a una clientela più alta e per questo il
suo “Potions
& Poisons” offriva pozioni, veleni e antidoti
tra i più ricercati. Oltretutto, le sue miscele spaziavano da profumi e infusi,
infatti i pozionisti che con lui collaboravano
creavano miscele ad hoc per il suo negozio affinché fossero come edizioni
limitate reperibili solo da lui.
Fred e George non potevano che non creare “Weasley’s Wizard Wheezes” dove
vendevano la più vasta scelta di scherzi da loro progettati e realizzati.
Inutile dire che c’era sempre la fila per entrare ad acquistare da loro.
Infine, Ron e Ginny, che ancora frequentavano Hogwarts,
avevano deciso insieme di creare il “The Burrow’s House” una tavola calda in cui loro madre
Molly era la cuoca che offriva piatti casalinghi e merende deliziose. Loro
madre adorava lavorarci, un po’ meno i dipendenti, che erano comandati a
bacchetta da lei. Tuttavia, la donna non era la sola a lavorarci in quanto a
darle una mano, occupandosi della sala e della gestione dei camerieri, c’era Marjorie Scott. Un’adorabile 19enne che aveva rubato il
cuore a Ron e che aveva conosciuto per caso nel
villaggio babbano vicino a La Tana. Non era raro che
con i fratelli o gli amici ci facesse un giro e immediatamente ci era entrato
in sintonia. Lavorava in una piccola locanda gestita dal padre, se possibile
lei era più imbranata e goffa di Ron e questo l’aveva
fatto sentire presto un eroe nei suoi confronti. Ancor più quando, via via che
si conobbero, lei gli confidò il dolore per la perdita della madre. Ron non le disse mai che era un mago, ma ben presto la
magia arrivò comunque nella loro vita. L’aiutò a scoprire la verità che tanto
cercava: la madre non era morta, come il padre le aveva fatto credere, aveva
abbandonato lei quando era piccola e il marito dopo averlo tradito. La
rivelazione l’aveva sconvolta, ma anche il fatto di scoprire che lei non era
una babbana come il padre le aveva sempre detto, ma
una magonò. Visse tutto ciò con grande sconcerto, ma Ron le fu vicino e anche la sua famiglia. Non abbandonò il
padre, ma lo costrinse ad accettare che lei voleva sapere e conoscere il mondo
da cui veniva e seppur non poteva fare magie, accettò con piacere di lavorare
con la signora Weasley alla tavola calda a Diagon Alley.
A Ron piaceva perché Marjorie, a differenza di come avrebbe reagito lui, non le
importava di non avere la magia. Era solo contenta di aver scoperto le sue
origini, era fiera di lui se otteneva qualche successo e lo ascoltava per ora
quando gli parlava di Hogwarts. Divenne ben presto
molto amica anche di Ginny e Luna e la loro più fida
confidente.
La scomparsa del Signore Oscuro, ben diciassette
anni prima, aveva reso il mondo magico apparentemente più sicuro. Sì perché se
nei primi anni tutto sembrava finalmente essere tornato alla gioia e alla
normalità, anche per l’arresto e la morte di molti Mangiamorte,
quelli ancora in libertà erano come schegge impazzite. Non accettavano in alcun
modo i privilegi e le leggi che promulgavano uguaglianza e integrazione e così
ostacolavano il tutto cercando di fare proseliti sulle teorie del sangue puro, oltre che effettuare
attentati a fronte di coloro che consideravano esseri inferiori o traditori del
loro stesso sangue. Questo voleva dire essere costantemente sul chi va là,
soprattutto per mezzosangue e magonò.
Chi in questo preciso momento storico stava
mostrando l’importanza di andare contro a tutto ciò, promulgando con la loro semplice
amicizia un senso di parità erano quelli che a Hogwarts
erano stati ribattezzati i Nuovi
Malandrini formati da: Harry Potter, audace e coraggioso era il degno erede
di suo padre. Come lui era Cercatore e Capitano della squadra di Quidditch oltre a riscuotere un discreto successo senza
dover fare un granché per cercarlo. In Grifondoro
aveva poi conosciuto Ron Weasley,
considerato forse il personaggio più “sfigato” del loro gruppo, ma ben accetto
per la sua semplicità e simpatia. Il ragazzo aveva dovuto combattere a lungo
contro le invidie che provava per i suoi amici, spesso vi si era anche
scontrato, non ultimo quando Hermione Granger, loro amica, lo aveva rifiutato perché innamorata
di Harry. Vederli far coppia era stato un colpo, ma Marjorie
aveva lenito le sue ferite e lo aveva aiutato e far pace con i suoi amici. Il
resto del quartetto era formato invece da due Serpeverde
con i quali Harry era praticamente cresciuto insieme: suo cugino Dudley, un
ragazzo alto e atletico dal carattere deciso e spesso rissoso. Lui si divideva
tra la madre e il padre, in quanto divorziati, e siccome quest’ultimo era il
marito di suo zia Petunia… Dudley era come un fratello ormai. E poi Draco Malfoy, il ragazzo più
elegante e snob che esistesse. Il suo cognome era famoso per via di ciò che suo
padre aveva fatto, ma le buone azioni svolte dalla madre in tutti quegli anni
lo avevano aiutato non solo ad avere una buona reputazione, ma impegnarsi a
portarla avanti. Non poteva negare tutti gli sforzi di Narcissa,
i sacrifici che per lui aveva fatto e così nonostante i ruoli di prestigio come
Prefetto, Cercatore e Capitano della squadra di Serpeverde
non veniva meno a concetti quali lealtà e fiducia. Era molto legato a Dudley,
le loro mamme erano migliori amiche, erano cresciuti insieme tanto da non
sentirsi figli unici, ma fratelli.
Anche Ron faceva parte
della squadra di Quidditch, di Grifondoro,
come Portiere, mentre Dudley di quella di Serpeverde
come Battitore.
Erano incredibilmente legati nonostante i caratteri
agli antipodi, ma era stata proprio la diversità a renderli tanto uniti quanto
popolari.