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Autore: Little Firestar84    28/09/2022    0 recensioni
[Law and Order:SVU-spoiler per la premiere di stagione]
Olivia lo sapeva bene: la vita era tutta una questione di cambiamneto, e novità.
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amanda Rollins, Olivia Benson
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mentre chiudeva il palmo intorno al pomello della porta della stanza di ospedale, Olivia chiuse gli occhi e prese un profondo respiro, preparandosi a cosa- chi- vi avrebbe trovato dall'altra parte.

Razionalmente, sapeva che le cose non potevano andare così male: Amanda era riuscita a farcela, era sopravvissuta, nonostante l'abbondante perdita di sangue e le ore di chirurgia.

Ma, e questo era ciò che contava davvero, era viva: merito della sua volontà ferrea e alla sua forza interiore, ma anche la rapidità con cui Dawson aveva reagito.

"Ehi." Le sorrise appena entrata in stanza, modulando la voce per renderla bassa e dolce, affettuosa, quasi consolatoria. "Sembra che qualcuno abbia svaligiato un negozio di fiori!"

Rollins sorrise- un'azione semplice che però causò una scossa di dolore per tutto il corpo, e le fece stringere i denti.

"Ehi, rilassati Amanda, va tutto bene, non sforzarti." Il suo capo, ed amica, continuò, senza mei perdere il sorriso. Olivia afferrò una sedia e si sedette accanto al letto d'ospedale, e prese a guardarsi intorno: la sua era stata una battuta, ma non era poi così lontana dalla realtà, davvero quella stanza era piena di fiori, da parte di colleghi, amici, famigliari, rappresentanti vari delle forze dell'ordine e della politica... tutti mazzi bellissimi, ricchi, lussuosi, quasi.

E poi, sul comodino, c'era un mazzetto di fiorellini semplicissimi, fiori forse di campo, con un biglietto aperto accanto, interamente ricoperto di scarabocchi, di una calligrafia infantile ma gradevole e di una che Olivia conosceva fin troppo bene- quella di Carisi.

Lui le aveva portato i suoi fiori preferiti, ed un biglietto da parte delle sue bambine- le loro bambine, perché anche se Jesse e Billie non condividevano il suo stesso sangue, Carisi se le aveva amate entrambe dal primo momento in cui le aveva viste.

"Sono felice che tu sia passata," Rollins prese un profondo respiro, stanca dopo sole poche parole, ed Oliva le strinse la mano. 

"Ehi, non stancarti, volevo solo essere certa che tu stessi bene, ok?" Tentò di rinfrancarla, ma Amanda serrò le labbra ed iniziò a piangere, stringendo con forza quasi erculea la mano di Olivia.

"No, Olivia, io...." Amanda chiuse gli occhi, e prese un profondo respiro. "Non sono certa di riuscire ancora a farcela. A... a fare questo lavoro. Stare sul campo."

"Amanda, Amanda..." Olivia si chinò su Amanda, cercando di replicare alla presa della collega, cercando di sovrastare la voce colma di panico dell'altra donna, ma Amanda scosse il capo, con le lacrime agli occhi.

Non era facile nemmeno per lei.

"Ci sto pensando da un po', in realtà..." Ammise, quasi vergognandosi e sentendosi colpevole nemmeno fosse stata una ladra. "Ma questo... questo mi ha fatto capire che  forse... forse è il momento che cambi qualcosa."

"Non devi prendere una decisione adesso, sei turbata per quello che è successo ed è logico." Olivia provò a farla ragionare. "Pensa a guarire e poi vedremo il da farsi."

"Liv, non avevo nemmeno salutato Billie ieri mattina!" Un'altra fitta la percorse da capo a piedi, ed Amanda imprecò a denti stretti, sibilando. "A questo pensavo mentre quel tizio mi puntava la pistola addosso! Che non avevo nemmeno salutato mia figlia! E non voglio mai più ritrovarmi in quella situazione."

"Quindi..." Olivia la guardò, con un'occhiata carica di giudizio. "Butti tutto all'aria? Rinunci a una cosa che sai fare davvero bene? Amanda, sai quante madri ci sono in polizia? Anche io..."

"Certo che lo so!" Alzò leggermente la voce, sollevando la schiena dal cuscino, ma di nuovo il dolore le fece visita, ed Amanda ricadde pesantemente all'indietro. "Liv, amo il mio lavoro, e voi... voi siete la mia famiglia, molto di più dei miei genitori o di mia sorella. Ma le mie figlie... e... e Sonni, loro adesso sono la mia priorità. E se per tenerli al sicuro e tranquilli devo lasciare la SVU e accettare un incarico da colletto blu, sono disposta a farlo. Perché per quanto ami questo lavoro, Liv, io amo di più tornare a casa la sera a trovare Billie seduta a tavola mentre Jesse apparecchia e Carisi cucina cena."

Di nuovo, le tornarono le lacrime agli occhi: stavolta però c'era il sorriso sulle labbra, ed Amanda risplendeva di gioia.

Olivia scosse il capo, rassegnata: non era questione di tempo. Amanda ormai aveva preso una decisione, e non sarebbe più tornata indietro.

"Il collega di Donovan all'antifrode sta per andare in pensione. Vuoi che metta una buona parola per te?"

Amanda le sorrise, mimando con le labbra un grazie. Olivia le dette un leggero bacio sulla fronte, e le strinse la mano prima di alzarsi.

Arrivata alla porta, si fermò, voltandosi a guardare Amanda, con un sorriso velato di tristezza.

La sua amica stava bene- ma avrebbe perso uno dei suoi migliori agenti. Ma dopotutto, la vita era anche questo.

Cambiamenti, e novità.

   
 
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