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Autore: terryoscar    28/09/2022    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Finalmente al castello!
 
E' pomeriggio, finalmente Marguerite ed io siamo nella nostra camera per riposarci un po’ dopo il lungo viaggio. Sono seduto al bordo del letto, mi tolgo gli stivali e dico: "Non ne posso più! Nemmeno abbiamo messo piede a palazzo ed è successo di tutto! E poi anche il re e il mio zio maniaco dovevo trovarci? E che dire di Giovanna?! Mi ha deluso ... tzè ... la governante di un generale che sviene!"
"Forza caro! Vedrai che dopo un bel bagno ti sentirai molto meglio!" Rispondo con voce allegre mentre mi sistemo meglio l'asciugamano in cui sono avvolta dopo essermi lavata nella vasca della nostra toilette.
"Ma quale meglio!? Marguerite, sono esausto, non ne posso più!"
 
Osservo mia moglie, con i capelli raccolti in un asciugamano, le spalle scoperte, parte della gambe ben in vista. Quanto è bella, la mia Marguerite.
 
"Forza! Spogliati e vai nella vasca!!" Sorrido felice mentre mi passo una mano tra I capelli.
"Si, si .... Oh Marguerite, il tuo profumo mi inebria! ... Per fortuna che ci sei tu altrimenti non sarei uscito indenne da tutto questo!" poi l'afferro per i fianchi e sussurro: "Non vestirti e aspettami a letto! ... Ti voglio Marguerite!" affondo le mie mai tra i suoi capelli e mi perdo in un bacio lungo e appassionato.
"Augustinnn......ti sottovaluti, caro. Questo è il terzo viaggio in un anno!! Piuttosto, devo chiedere a Giovanna se è tutto pronto per la festa! Tra due giorni sarà il primo anno di matrimonio di Oscar!!"
"Ma come fa a sapere Giovanna della festa se siamo appena arrivati?"
"Le ho scritto prima di partire, caro!! Nanny ed io abbiamo previsto tutto!!"
"Se perfetta!"
"Certo! Sono la contessa De Jarjayes! O forse lo hai dimenticato?!!" Aggiungo sorridente mentre poso una mano sul petto scoperto di mio marito.
Sento il tocco delle dita sul mio petto, mi inebrio, non resisto, afferro tra le braccia mia moglie e la porto sul letto. "Il bagno può aspettare! ... Ti voglio!"
"Augustin!!! Scordatelo! Prima ti fai il bagno!!! Muoviti!!!" Spingo mio marito verso il bagno e chiudo la porta.
"No, no, NO! Ti voglio Marguerite! E' tanto che ti aspetto, questo viaggio mi ha stordito."
"E allora lavati in fretta!! Più protesti e più dovrai attendere mio caro!!! Su su ....." Sorrido, Augustin ha davvero bisogno di un bel bagno!
"No, no, no!" mia moglie continua a spingermi nella toilette, borbotto: "E va bene ... farò prima il bagno!"
“Alleluja!!! Uff .... che fatica che ci vuole con te!!!"
 
 
 
Mi sono lavata e rivestita, Sophie è stata cambiata e pulita da Sabrina ed ora mi sorride nella sua culla mentre André finisce di asciugarsi.
Osservo Beau mentre si sistema davanti alla porta della nostra stanza, dopo averla perlustrata per intero.
"Va bene Beau, ti apro!!"
Mi avvicino, apro la porta e vedo il cucciolo uscire, abbassare il musetto e annusare ovunque.
"Chissà cosa stai cercando!"
André ribatte: "Beh ... immagino che faccia così per imparare a cercare la sua stanza."
"Uhm.....sarà....ma sta puntando verso la stanza di mio padre .... secondo me vuole fargli qualche scherzo ......."
"Ma no, cosa dici?! Dai, entriamo in camera."
"Uhm .... non vuoi controllare cosa fa?!" Domando un poco preoccupata.
"Non ti fidi? Ma a cosa stai pensando?"
"A nulla di preciso .... ma sai che proprio non si piacciono!! Magari lascio la porta accostata!"
"Non penserai che possa mordere!?"
"Beau? Mordere? No no .... però strappare i pantaloni si!! Ah ah ah!!" Scoppio a ridere al pensiero del regalino che Beau ha fatto ad Alain due giorni fa ……
 
Rientro nella nostra stanza lasciando la porta accostata, in modo che Beau possa rientrare quando vuole.
Sento delle voci provenire dal corridoio, credo siano Nanny e Giovanna.
 
"Andrè .... vieni, mi sembra di sentire la nonna brontolare contro Giovanna!"
"Mia nonna?! ... Ma che sta succedendo? Vado a vedere!" Rispondo mentre mi precipito da loro. "Nonna, cosa succede? Perché stai discutendo con Giovanna?"
 
Osservo le due donne, sembra che sia in corso una battaglia per il controllo della tenuta. Prevedo giorni difficili per ristabilire il giusto equilibrio!
 
"Andrè!! Guarda questa casa!! C'è troppa polvere qui!" Rispondo mentre passo un dito sullo stipite della porta della stanza di mio nipote. "Ma ora ci penserò io a rimettere tutti in riga!!"
Giovanna risponde furiosa: "Ma come sarebbe?! Questo palazzo l'ho sempre curato con la massima attenzione e non sarete Voi a dirmi come gestirlo!"
"IO sono la governante di casa Jarjayes!! E questo palazzo non è pulito a dovere!!"
 
Osservo mia nonna, fiera e combattiva, qui prevedo guai, tanti guai ..... peccato perché sarebbe stata una buona occasione affinché mia nonna si godesse un poco di riposo ….
 
"Nonna ..... magari potresti lasciare che si occupi Giovanna di tutto .... tu sei la bisnonna della piccola contessina Sophie ...... " aggiungo un poco titubante.
 
Magari per una volta riuscirò a convincerla a riposarsi e godere della sua nuova posizione.
 
"Sta zitto André! Tu sei un uomo e non ti accorgi nemmeno che qui regna la sporcizia!"
"Nonna ..... non credi di esagerare?!" domando timidamente.
 
"SPORCIZIA? IN QUESTA CASA NON REGNA AFFATTO LA SPORCIZIA!!! NON VI PERMETTO DI TRATTARMI COSI’!!"
Percorro il corridoio in compagnia di Jean quando all'improvviso udiamo la voce animata della mia madamina, sussurro: "Jean, ma cosa sta succedendo? Con chi sta discutendo mia sorella?"
"Ma con Madame Grandièr, la governante di palazzo Jarjayes!! Prevedo tempi duri per tua sorella, Michele!!"
"Oh Signur! Ed io che pensavo che con l'arrivo del padrun tutto si sarebbe sistemato!"
 
UEEEEEEE UAAAAA
UAAAAAAAAAAA
UEEEEEEEEEEEEE
 
"Oh e che dire di tutti questi infanti? Sono gli abitanti più rumorosi del palazzo!"
 
UEEEEEE
UAAAAAAAAAAA
 
"Jean ma le loro madri non possono zittirli?!"
"Eh ..... dipende dalle madri! E poi sono talmente tanti ..... tra le nipotine del Generale, il figlio dell'ex cardinale ed i figli delle camerieri di palazzo ..... se non è uno a piangere è un altro!! Non immagini neanche che brutto viaggio che abbiamo fatto. Però il mio generale ..... lui ha tenuto tutti in pugno! AAAHHHH .... che uomo!!"
 
A passo marziale, vedo arrivare Madame Joséphine, mi guada dritto negli occhi e ordina: "Jean, portami immediatamente il dottor Lassonne! Deve anzi pretendo che guarisca quanto prima mio marito!"
"Si, certo Madame Joséphine. Vado subito a chiamarlo! Con permesso, Marchesa." Faccio un piccolo inchino ed osservo meglio la marchesa.
 
È una bella donna, forte e decisa come tutte le figlie del generale. Ma in questo viaggio ho capito che è anche testarda e fissata con certe cose. È tutta ben vestita, con un abito leggero, adatto alla stagione ed alla vita in campagna, alla moda, impeccabile persino.
 
"Il Marchese forse non sta bene? Allora è meglio chiamare anche il dottor Pautasso!!!"
"Pautasso?! E chi sarebbe? Michele, dimmi ... questo dottore è bravo?"
"Madame .... ma lo avete già conosciuto, il dottor Pautasso!!! E' il migliore che abbiamo!! Corro subito a chiamarlo!!"
"Ah già ... si, si! Beh ... due consulti sono meglio di uno. Portalo qui! Sbrigati!"
"Subito Marchesa!! Volo!!" Mi volto e corro via spedito, raggiungendo Jean.
"Jean, devo mandare a chiamare il nostro medico mentre tu provvedi al tuo!"
 
Sento la voce grave dell'imperatrice: "Uè guaglio!"
Jean si volta e risponde mesto: "Dite a me, Maestà?"
"No, a Michele! ... Miché, qui a palazzo c'è sta lu fabbro?"
"Lu fabbro, Maestà? Forse intendete dire il frè? (fabbro)…”
“Fre?! E che è? Uè Michè parla cumme ta fatt mammete!”(parla come ti ha fatto tua madre)
“Maestà io non comprendo …”
“Miché, io ho chiesto de lu fabbro non di fru fru! E poi che sarebbe sto fru fru?”
“Maestà, non fru fru ma frè!”
“Frè, fru fru, ma se magna? Io non voglio magnà, voglio nu fabbro! Ma è così difficile comprenderci?”
“Ma no, maestà, fré nella nostra lingua è il fabbro.”
“E nella mia je lu ferraro ma io per farmi capire ho detto fabbro! E poi dicono ca Carulina nu canosce (conosce) l’italiano!”
“Gulp …  Certo Maestà, il fabbro … ho capito! E’ che monsiù Riccard, sta lavorando alle serrature delle imposte!"
"Beh che lasci tutto e venga accà! (qua)Subito!”
"Si Maestà, subito!! Sigh ...... " Mi allontano brontolando, qui tutti che ordinano e a me tocca correre!!
"Jean, Jeannn vin'accà!" (vieni qua)
"Maestà, perdonatemi ma non posso. La Marchesa necessita della presenza del dottor Lasonne!! Devo cercarlo .... chissà in quale stanza sarà stato sistemato ....."
“Sarà senza dubbio per la marmotta!! Ah ah ah!”
"La marmotta, Maestà? Ma ..... non ho visto nessuna marmotta!! E poi, il dottor Pautasso cura i cristiani, mica gli animali!!"
"Uè Guagliò ma me stai sfuttenne( prendendo in giro) Va a chiamare lu fabbro!"
Sento alle mie spalle la voce de lu pourc: "Carulì taggià parlà!"(debbo parlarti)
"Nu teng u tiempo! (non ho tempo) ... Jean mò devi andare a chiamare lu fabbro! HAI CAPITO!!"
"Si Maestà! Corro!! Michele, aspettami!!" Mi allontano a passo veloce all'inseguimento di Michele.
Ma le urla  di madame Joséphine ci raggiungono inesorabilmente: "VOGLIO I DOTTORI!!! DOVE ANDATE!"
Carolina ribatte: "Uè piccirrè, la tua marmotta je a lu sicuro ma io no. Aspitte nu poco!" poi guardo lu pour e continuo: "Lievite da miezz (togliti di mezzo) ca Gennarino mi aspetta!" con uno spintone faccio quasi cadere lu pourc e mi chiudo in camera.
Sento sua Maestà girare per bene la chiave nella serratura, credo proprio che non intenda frequentare il marito.
Mi volto verso quest'ultimo, sento il suo sguardo addosso, lo vedo avvicinarsi mentre posa lo sguardo sul mio petto.
"MAESTA'! Vedete di guardare altrove!!" dico fiera e decisa.
 
Lo sguardo di quest’uomo non mi piace affatto, ma ci vuole ben altro per impressionare Joséphine de Jarjayes maritata Liancourt!
 
"Giuseppina siete così avvenente!"
“Giuseppina? Maestà!! Io mi chiamo Joséphine!! E sarò pure avvenente ... ma solo con mio marito!! Mi sono spiegata?!!"
"Ma ormai site in terra italica e qui da noi Vi chiamate Giuseppina! E poi ... je a cussj bello il Vostro nome!"
"Ora basta!!! Torno in camera mia, dalla mia marmotta!!! Arrivederci Maestà!!" Faccio un rapido giro su me stessa e mi allontano a passo rapido.
 
Mi mordo il labbro mentre vedo madame Giuseppina allontanarsi, ammiro le sue spalle, che femmina focosa, beato suo marito! Sento la scia di profumo che lascia la marchesa, ah che donna, che donna!!! Finalmente in questa casa sono arrivate delle femmine!! Ahh …. Spero proprio di poterle assaggiare tutte!!
 
"Andrè, cos'è tutto questo baccano? Se non la smettono Sophie si sveglierà!! Adesso vado a vedere .... e saranno guai per i disturbatori! parola mia!!"
"Oscar, vedrai che tra poco interverrà tuo padre e metterà tutti a tacere, meglio rimanere chiusi nella nostra stanza e lasciare il mondo fuori di qui! ... Vieni, dammi un bacio!"
"Andrè .... no no .... io vado!!" Afferro la mia spada ed esco decisa dalla nostra stanza. Mi avvicino alla fonte di tutto questo baccano e vedo Joséphine allontanarsi sotto lo sguardo lussurioso di sua Maestà il Re di Napoli.
"Maestà, cosa sta succedendo?"
“Eh?!! Nulla .... nulla ....."
"Nulla!? Ma se non si fa che urlare!?"
 
Osservo questa meraviglia bionda che ho davanti. Ha due occhi di un azzurro come il cielo, i capelli lunghi lasciati sciolti invitano ad infilarci le mani, una pelle candida, due labbra rosa che attirano come le ciliegie. Mi avvicino come ipnotizzato, attratto da cotale fascino. Questa creatura deve essere mia. Sono come imbambolato mentre la osservo, ha una camicia di seta lilla, lasciata appena aperta sul petto, che lascia intravedere l’inizio del suo seno. Come vorrei mettere il mio regale nasone lì, proprio lì, e annusare questo profumo delizioso.
 
"Madame, permettete che mi presenti degnamente a Voi, Sono sua Maestà , Ferdinando Antonio Pasquale Giovanni Nepomuceno Serafino Gennaro Benedetto Re di Napoli nonché re di Sicilia dal 1759!" Poi prendo con un gesto rapido la sua mano e poso un piccolo bacio. “Tutti mi chiamano Ferdinando ma vuje ... vuje potete chiamarmi come volete, sono servo Vostro, potete fare di me ciò che volete!"
Spalanco gli occhi per lo stupore, Sua Maestà mi ha fatto il baciamo, povera me.
"Maestà, gradirei solo che faceste silenzio, mia figlia sta riposando e non vorrei che venisse svegliata. Potete accontentarmi, Maestà?" Faccio un bel respiro nel tentativo di non estrarre immediatamente la spada che tengo stretta in mano, lo sguardo e le smancerie di Sua Maestà non mi piacciono affatto.
"Io per Vuje farei di tutto e quando dico tutto è TUTTO! Avite compreso contessa?"
"Contessa? Per cortesia, chiamatemi Generale! Preferisco il mio grado militare!" Rispondo secca e decisa.
"Oh Che meraviglia! Na Generalessa al mio cospetto! Mi piacerebbe vederVi in divisa, sono sicuro che ... fareste resuscitare anche nu morto!"
"Vi prego gentilmente di usare il maschile quando Vi rivolgete a me. Io sono il Generale Jarjayes, Oscar François. Conte e non contessa. Sono stata chiara?!"
"Ma è na follia dare del maschio a una femmina bellissima cumma a vuje! (come voi) Comunque se ci tenete tanto, mi rivolgerò al maschile. Potrebbe essere interessante!"
"Perfetto!! Ed ora, se volete scusarmi, torno da mia figlia e mio marito!!" Faccio un breve inchino, come ho sempre fatto ai miei sovrani, come fossi davvero un uomo, mi volto e a passo deciso, cadenzato, mi allontano.
Mentre passo davanti alla stanza dei miei genitori vedo Beau alzare una zampetta e fare un bisognino proprio davanti alla porta. Ci manca solo che Beau vada in giro a sporcare tutto il palazzo …. Povera me!
 
 
 
Vedo la Generalessa allontanarsi, ammiro le sue grazie, che femmina! Beato chi l'ha sposata! Il suo incedere mi affascina, il suo didietro è magnifico, che curve! E le gambe, mai visto due gambe così belle!! Fasciata nei suoi pantaloni scuri è così attraente! La voglio e, parola mia, la avrò!
 
 
Esco dalla toilette con un asciugamano avvolto alla vita, sento un certo trambusto provenire dal corridoio.
"Marguerite, ma cosa sta accadendo lì fuori? Possibile che neppure in casa mia ci sia pace e silenzio?"
 
 
 
 
"Augustin siamo in tanti e mi pare ovvio che ci sia una certa confusione."
"No no .... qui si esagera!! E comunque .... meglio andare a vedere!!" Mi avvicino alla porta, la spalanco con un gesto deciso, metto un piede di fuori, sul marmo del corridoio, sento qualcosa di umido sotto al mio piede, di viscido e scivoloso. Cerco di mantenermi in equilibrio ma purtroppo scivolo rovinosamente a terra, perdendo pure l'asciugamano dalla vita.
"ARRGGGG!!!!"
BAU BAU BAAUUUUU
 
 
Vedo mio marito perdere l'equilibrio e scivolare, corro in suo aiuto. "AUGUSTIN!!!!"
 
 
Vedo lu Generale scivolare davanti alla sua porta, lo avvicino e domando: "Generà, Vi si fatto male?" poi guardo il pavimento. "Ma site caduto sopra a piscio de lu cane!"
BAU BAU AUUUUUUUUU
 
"Dannata bestiaccia!! ANDRE'EEEEEEE!!! Ma non potevi regalare dei fiori a mia figlia?!!!" Urlo furioso mentre cerco di rimettermi in piedi sotto lo sguardo della bestiaccia malefica.
"Augustin, calmati. Su forza, ti aiuto io a rialzarti"
 
Le urla del generale, e l'abbaiare di Beau, attirano la nostra attenzione. Oscar ed io riapriamo la porta e vediamo il generale a terra, in una pozza giallognola e puzzente, con Beau che lo osserva soddisfatto.
"Signore, aspettate, Vi aiuto io!"
Mi divincolo dalla mano di mio genero e urlo furioso: "LASCIAMI STARE! TU HAI GIA' FATTO TANTO PER ME, HAI PORTATO QUEL DANNATO CAGNACCIO!"
"Signore .... Beau è ancora un cucciolo, abbiate pazienza con lui. Ed ora fatevi aiutare, madame Marguerite non può certo sollevarvi ....  e neppure mia moglie, ricordatevi che attende il nostro erede ..... non può fare sforzi, Signore!" Rispondo con tono gentile mentre afferro la mano del generale. Intanto Oscar prende in braccio Beau e cerca di calmarlo un poco.
"Ma cos'hai da accarezzare? Io sono finito nel suo .... escremento non lui!”
"Padre, cercate di calmarvi. Alla Vostra età non Vi fa affatto bene agitarvi così! E non urlate contro Beau, è ancora un cucciolo e deve ambientarsi nella nostra nuova casa!" Rispondo mentre osservo mio padre, furioso, senza parrucca, spettinato e completamente ignudo.
 
Se non fosse mio padre sarebbe persino una situazione divertente.
 
Sento la voce di Giovanna proveniente dalla dietro la porta socchiusa: "Il vostro cane, Madame, fa i suoi bisogni in ogni angolo del palazzo. Dovete disciplinarlo!"
 
Osservo Giovanna, è davvero arrabbiata, povero il mio cucciolo. Istintivamente continuo ad accarezzarlo e lo stringo un poco, come a volerlo proteggere da questa furia.
 
"Giovanna, abbiate pazienza. Il piccolo deve ambientarsi!! Vedrete che tra qualche giorno avrà imparato ad uscire!!" Poi accarezzo la testolina del mio cagnolino mentre lo tengo in braccio. "Vero Beau? Qui hanno tutti fretta ... povero cucciolo!!"
"Ma quale fretta?! Madame le conte qui abbiamo molti problemi. Ci mancava anche Madame Battista con i suoi cani che fanno i loro bisogni in camera! C'è un terribile odore che si diffonde per tutto il corridoio".
"E allora cacciate quegli animali, non il mio Beau! Ricordatevi, madame Giovanna, che questa è anche casa sua!!" Rispondo decisa mentre sento una mano di Andrè posarsi sulla mia spalla e stringermi un poco a se. "Oscar, non arrabbiarti, vedrai che tra qualche giorno sarà tutto sistemato!"
"Lo spero Andrè, lo spero. Così come spero che Madame Battista sparisca, lei e la sua cameriera! Sgrunt!!" Poi osservo Giovanna ed aggiungo: "Non trovo il ritratto di mio marito, quello che vi ho mandato prima di partire, dove lo avete messo?!"
"Ecco Madame le Comte ..... quel ritratto è ..... scandaloso!! Indecente!! Imbarazzante!! E soprattutto metà delle cameriere è impazzita, l'altra metà è svenuta. Solo la cuoca, che ha una certa età, non ne è rimasta folgorata. In breve, ho dovuto nasconderlo"
 
Osservo Giovanna, tutta fiera ed impettita mentre narra del ritratto. Le cameriere hanno osato fare le svenevoli davanti al ritratto di mio marito? Ma io le passo tutte a fil di spada, tutte!
 
Oscar sussurra: "Svenute? Addirittura sono svenute per aver visto mio marito!? Ma è assurdo!"
Il Generale dal basso ribatte: "Non è assurdo! Io sono nudo, qui, a terra e nessuno fa caso a me? Nessuno sviene?"
 
La voce di mio padre attira la mia attenzione, ha un tono lamentoso e secco, mentre è ancora a terra, seduto sulla pozzetta fatta da Beau.
 
"Ah, si Padre. Però potreste almeno coprirvi ... lì!!" Poi mi volto verso Giovanna ed aggiungo: "Voglio il ritratto nella nostra stanza, entro cinque minuti, appeso in bella mostra davanti al letto. E' tutto chiaro? E se nessuno lo vuole appendere ci penseremo direttamente IO e MIO marito!"
Prima di rispondere a madame le conte abbasso lo sguardo, vedo il Generale in condizioni indecenti, urlo: "AHHHH IN QUESTA CASA E' ENTRATO IL DEMONIO!" scappo via scandalizzata dalla nudità del generale.
"GIOVANNA!!! IL RITRATTO!!!! VELOCEEEE!!" urlo dietro alla governante. Mi volto verso mio padre, sorrido, guardo Andrè ed aggiungo: "Cosa dici, lo aiutiamo?!"
"Beh ... non possiamo mica lasciarlo lì a terra nel bagnato!"
"E sia, aiutiamolo allora ..... però Padre, coprite le Vostre vergogne almeno!!"
"Ho battuto il ginocchio e non riesco a muovermi!"
 
Percorro a fianco di Jean il corridoio quando vediamo una piccola folla radunata, domando: "Jean ma cosa è successo?"
"Riccardo veramente non saprei ma ..." odo la voce del mio Generale, sussurro: "Forse è il padrone!? Avrà bisogno di aiuto? Che gli sia accaduto qualcosa di grave? Vado a vedere!" corro con tutta la forza che sento nelle gambe, mi faccio strada con le mani. Vedo una figura ancestrale, il Generale, il mio Generale sorretto da André ed è ... nudo! ... Che spettacolo! E' un vero adone! ... Continuo a guardarlo estasiato.
Sento una nuova presenza alle mie spalle, domando a mio genero: "André, ho udito dei passi, chi è arrivato?"
Sorrido appena, e sussurro: "E' Jean, Signore!"
"CO ... COSA?!!! E sta guardando il mio fondo schiena?!" domando scandalizzato.
"Sissignore!"
"AHHHH COPRITEMI!!!! DATEMI UN ASCIUGAMANO!!!"
 
Continuo a guardare di spalle  estasiato il Generale, la sua voce mi riporta alla realtà, mi piego sulle ginocchia, prendo da terra il telo, lo fronteggio, glielo porgo. Non posso evitare di guardare la sua parte bassa, deglutisco con affanno e mormoro: "Padrone, Vi è caduto questo ..."
"Dammi!!" Ringhio contro Jean mentre gli strappo di mano l'asciugamano
 
 
Annuisco e continuo ad ammirarlo fin tanto che entra nella sua stanza. Com'è bello e seducente il mio Generale!
 
Ci voltiamo verso la stanza dei miei genitori, vedo mia madre davanti a noi.
 
"Eh, si Madre ..... ecco, volete che faccia chiamare Lasonne? Io ...." quasi balbetto imbarazzata, alla fine ho visto mio padre nudo, che imbarazzo assurdo. Ed il mio primo pensiero è stato se Andrè sarà così, perchè siamo onesti, mio padre è ancora un bell'uomo.
Osservo mio padre, sorretto da Andrè. Chissà se anche il mio Andrè sarà così tra trent'anni? Entrano nella stanza dei miei genitori, li seguo con in braccio Beau, entro e chiudo la porta mentre mia madre porge una veste da camera a mio padre.
"Oscar! Cosa fai lì impalata?!" Sento la voce di mia madre.
"Niente ... niente madre!"
 
 
Raggiungo la mia stanza con circospezione, apro la porta ed entro. Raggiungo un angolo nascosto, sposto il telo e osservo il ritratto del signor Conte Andrè. Certo che è davvero un gran bel ragazzo. E sia, lo renderò a Madame le Comte, e pazienza se tutte le cameriere faranno a gara per entrare in quella stanza solo per ammirare il ritratto. E pazienza pure se non potrò più addormentarmi ammirandolo il tutto il suo splendore.
Mi piego, lo sollevo con fatica ed esco dalla mia stanza per raggiungere il piano nobile.
 
 
Vedo mia sorella uscire con un grosso quadro in mano, la avvicino. "Madamina, ti serve aiuto?!"
"Oh Michele, meno male ... aiutami! Il quadro è pesante."
"Si si .... dallo a me .... ma .... è il quadro del Signor Conte?! Quello che tutte le cameriere hanno ammirato?!"
"Si. E vedi di fare attenzione che Madame le Conte tiene tanto al ritratto di suo marito! ... Che strano, possibile che il conte consorte si sia prestato a una simile cosa? Mah ... più sono aristocratici e più sono perversi!"
“Perversi? Ma non ti sembra di esagerare, Madamina!! E poi, pare che lo abbia dipinto Madame soldato!! Hai capito Madamina?!!" Camminiamo per i corridoi, al nostro passaggio tutte le cameriere che incontriamo si voltano estasiate e ci seguono, fino a creare un piccolo corteo.
"Ohhh e così Madame le conte ha ritratto suo marito? AAAAh ..."
“Beata lei …. Con un tale adone a sua disposizione!! Aaaahhhhhh!!”
“E pensare che era uno di noi ….. aaaahhhhhh!!”
 
 
 
TOC TOC TOC
"Madame le Comte, possiamo entrare? Sono Giovanna .... con il ritratto e ...... le persone che intendono appenderlo!"
“Entrate, veloce!!" Rispondo con voce secca mentre osservo Sophie sorridermi felice, appoggiata ai cuscini del mio letto.
 
 
 
Vedo entrare Giovanna con Michele, reggendo il quadro, seguite da uno stuolo di cameriere di palazzo.
"Beh, cosa ci fate tutte qui?!!" Domando mentre le esamino una ad una, come se stessi passando in rassegna il mio reggimento.
Una di loro risponde: "Abbiamo scortato il quadro di Vostro marito!"
La seconda ribatte: "Sapete, è piuttosto pesante e temevamo che potesse cadere e rompersi."
La terza: "E poi dobbiamo metterlo alla parete e serve aiuto ..."
 
Alzo un sopracciglio mentre mi rendo conto che queste ragazzine stanno mentendo spudoratamente. Sono sfrontate certo, ma stanno sudando ed hanno il viso arrossato. Queste vogliono ammirare mio marito, accidenti a loro!
Mi avvicino, le osservo come quando passo in rassegna i miei soldati, tutte composte nelle loro divise nere, con il grembiulino candido e le cuffiette in testa, i capelli ben raccolti, ordinate.
 
"Tu, come ti chiami?"
"Lucia."
"Bene, allora invece di stare qui impalata a osservare estasiata il ritratto di mio marito, vedi di aiutare Giovanna e Michele a sistemarlo. Inizia con l'andare a prendere un bel chiodo ed un martello ..... veloce!!!"
Il timbro di voce di madame le conte mi incute timore, sussulto e rispondo: "Vado, Madame!" faccio l'inchino e tiro fuori dalle tasche del grembiule il chiodo e il martello. "Ecco Madame, avevo già provveduto."
 
 
“E allora muoviti e vieni qui! Veloce!”
"Subito, Madame Giovanna!!"
 
Osservo le cameriere affaccendarsi come tante formichine attorno al ritratto di mio marito, noto che lo osservano un poco estasiate, la cosa mi irrita non poco.
"Ci vuole così tanto a sistemare questo ritratto? Forza!! E non osservatelo così ...... "
"Ma io lo osservo con attenzione perché dobbiamo attaccarlo al muro e ..."
"E niente!!" Rispondo asciutta e decisa.
 
 
Osservo le cameriere reggere il ritratto mentre Michele sale su una sedia per sistemare il chiodo. Come dà la prima martellata Beau inizia ad abbaiargli contro arrabbiato, Michele purtroppo si distrae e la seconda martellata cade giusto sul suo dito indice della mano sinistra.
"AAAHHIIIIAAAAA!!!!"
Bau bau Bauuuuuuu
 
"Michele!! Ma non sai neppure piantare un chiodo? Scendi, faccio io!! Tu vai a medicarti!!"
Sposto mio fratello dalla sedia, afferro il martello e finisco di piantare il chiodo. Poi appendo il quadro e scendo dalla sedia, reggendo le gonne per non inciampare.
 
Nel frattempo le urla di Michele e l'abbaiare del cane attirano l'attenzione degli altri abitanti del palazzo.
 
"Oscar! Figliola mia!! Cosa succede?!"
 
Vedo mio padre entrare nella stanza agitato, zoppicando visibilmente, senza neppure bussare.
 
"Padre, attaccare un quadro si è trasformato in un’odissea!"
"Quel quadro? Oscar ma ..... in quel quadro tuo marito è quasi nudo!!!"
"Quasi, non nudo!"
"Si si .... ma guarda le cameriere come lo osservano estasiate. Oscar, secondo me hai fatto male a farlo appendere!! Vedrai se non ho ragione io!"
Sento degli strani rumori provenire dalla nostra stanza mentre esco dalla vasca da bagno. Finalmente, dopo Oscar, Sophie, Beau e dopo avere soccorso mio suocero, ero riuscito a ritagliarmi un momento di relax nella vasca da bagno e invece .... Beau abbaia, c'è un vociare senza fine e poi quell'urlo. Cosa diavolo sarà successo? Esco veloce dalla vasca, afferro l'asciugamano e lo avvolgo alla vita giusto per coprirmi un minimo mentre apro già la porta che da nella nostra stanza.
Esco scalzo e mi avvicino alla fonte di tutto questo rumore, un poco preoccupato.
"Ma cosa sta succedendo, Oscar?" Domando mentre mi guardo attorno.
 
 
Vedo mio genero uscire dalla toilette, che fisico! Mi guardo intorno, le cameriere sono attonite da tanta grazia mascolina, una di loro quasi sviene, si appoggia alla spalliera della sedia, poi guardo mia figlia.
 
Osservo mio marito, è quasi nudo, arrossisco, tutte le donne lo guardano, sbotto: "André ma cosa fai?!"
Non è possibile che possa uscire così, mezzo nudo, dalla toilette! Almeno non con tutta questa gente nella nostra stanza.
 
"Oscar .... ho sentito un urlo, Beau abbaia .... sono corso a vedere! A  proposito, cosa succede?!" Domando a mia moglie mente vi avvicino a lei, sotto lo sguardo delle cameriere di palazzo.
 
"Aaaaahhhh ma quanto è bello ......"
"Bellissimo ..... aaaahhhh .... beata Madame ....."
"Sto per svenire ..... aaaaahhhhhhhh"
 
Sento le tre cameriere sospirare a parlottare mentre osservano con sguardo estasiato mio marito. Non credo proprio di riuscire a tollerare oltre la situazione, se Giovanna non le caccia ..... ci penso io a loro.
"Andrè, non è successo nulla ..... assolutamente nulla ... ma potrebbe accadere il finimondo se queste tre galline non la smettono di osservarti così!!!"
 
Prima che accada il peggio, mi metto davanti a mio genero, lo spingo nuovamente nella toilette e dico: "Figliolo, torna da dove sei venuto ed esci solo quando tutte saranno andate via!"
"Ma Signore ...... " Cerco di opporre un poco di resistenza mentre mi rendo conto che Oscar ha uno sguardo che non mi piace affatto.
Digrigno: "Ma figliolo hai visto come ti guardano le donne? Stai dando scandalo. Su entra!" lo spingo con forza.
"Scandalo? Ma io ...... Signore, ma cosa dite ..... "
"Ho detto di entrare! E non fare l'ingenuo!" lo spingo con forza ed entro con lui, poi chiudo la porta. "Ma possibile che tu debba essere così tonto? No, credo che tu non lo sia ma che ti piaccia provocare le donne e tua moglie!"
"COSA?!!! No no no .... assolutamente no!! Io non voglio provocare proprio nessuno!! Meno che mai mia moglie!!!" Rispondo gesticolando preoccupato. “Provocare Oscar, io? Assolutamente no, è troppo pericoloso, troppo!!”
Indico la porta e ribatto: "Ma hai visto che le cameriere erano quasi svenute per averti visto nudo? E tua moglie, almeno lei l'hai vista che era fuori di sé?! Ti ricordo che Oscar porta in grembo MIO nipote e non può agitarsi proprio a causa tua!"
"Di Oscar mi sono accorto, eccome se mi sono accorto. Però non è colpa mia se le urla mi hanno fatto preoccupare. Voi forse non sareste corso a vedere? Siate sincero Generale!"
"Si, ma che c'entra!? Adesso su rivestiti! E' già sufficiente il putiferio che si è scatenato di là a causa del tuo ritratto! ... Riconosco che mia figlia è anche una brava ritrattista! Ih ih ... Ahhh il talento dei Jarjayes!!"
"Dovete anche ammettere che il modello è piuttosto ..... interessante!! Ih ih ...  e comunque, quel ritratto è imbarazzante ..... spero che non si scateni qualche guaio!!"
"André, non ti facevo tanto vanitoso! Forza, vestiti ed io penserò a portare ordine in camera tua!" Dico mentre esco dalla toilette.
"Sissignore!! Agli ordini!!" Rispondo facendo il saluto militare. Poi scoppio a ridere, possibile che ci sia tutto questo trambusto per un ritratto?
"E non ridere! Qui non c'è nulla di divertente!" Ribatto serio mentre chiudo la porta.
"Ah ah ah ah!!" Non riesco proprio a trattenere le risate mentre mi asciugo con calma. In effetti sto ancora gocciolando!
 
 
 
Con tono grave ordino: "Giovanna porta via tutte le cameriere! E tu Michele, raddrizza quel quadro, è stato messo male, è reclinato sulla destra."
"Sissignore!! Sistemo subito il quadro!!"
 
"Voi tre, venite via subito da qui ..... o temo che Madame le Comte possa passarvi a fil di spada!!! Ricordatevi che siete qui per servire i padroni!!! Veloci!!" Uff .... povera me, prevedo tempi duri ... molto duri!!
Mestamente vedo le donne lasciare la camera di mia figlia mentre Michele raddrizza il quadro, poi dice: "Padrun, Riccardo il fabbro sta montando le serrature nuove nella camera dell'imperatrice ma ... ecco vedete, anche lì c'è un certo trambusto, non fanno che urlare."
"Urlare? E perché mai? Uff .... povero me .... sono mezzo azzoppato, ho un dolore lancinante al mio didietro, i guai sembrano perseguitarmi ..... ed io che speravo di potermi riposare un poco!!" Borbotto scocciato mentre mi avvicino a mia figlia. Non posso fare a meno di osservarla mentre controlla che le cameriere lascino la stanza, ancora estasiate dallo spettacolo offerto da mio genero. Prevedo che Oscar farà un bel discorsino a suo marito ...... pazienza, se litigano almeno non svolgono altre attività ..... Ih ih … sorrido un poco soddisfatto, almeno un problema è risolto!
"Padrun, devo metterVi al corrente di un’altra questione …”
 "E dimmi Michele ... dimmi!" Rispondo mentre mi accascio su una bella poltroncina imbottita. "Oscar vieni, siediti qui ....." indico un bel sofà, comodo, morbido, adatto ad accogliere la mia piccola gestante.
"Ecco ... succede che i monaci, i cetosini, li avete presenti spero …. Ecco loro …. Loro vi sgrafignano l’eva, (l’acqua), Padrun!”
"COSA?!!!" Urlo furioso. "Come sarebbe a dire che rubano l'acqua? Michele ..... forse attingono alla mia personale bealera? Dannati monaci ..... ah .... ma non credano di passarla liscia!!!"
"Purtroppo a l’è parei, Padrun! Sing ... Madamina ed io abbiamo provato a metterli al loro posto ma sapete, quando si tratta di interesse gnun (nessuno) guarda in faccia l’autr."(altro)
"Sgrunt .... Oscar, figliola, hai visto cosa succede? Non ci si può fidare neppur dei prelati!! Ma io ci mando Armand ..... magari tra di loro si capiscono meglio!!! Cosa ne pensi, Oscar?!"
 
"Ecco Signur, vedete, la bealera che serve il monastero è asciutta, forse qualcuno avrà manovrato una chiusa. Fatto sta che loro, i monaci, hanno uvrì la chiusa che fa deviare la Vostra Bealera verso il loro convitto. In estrema sintesi .... Vi rubano l'eva.(l’acqua) Il tutto con il beneplacito delle sorelle Carmelitane che sono qui a Collegno, neeee."
Mi alzo di scatto e ribatto: "E così hanno la complicità delle sorelle Carmeliane!? Qui urge la presenza di Armand!"
 
TOC TOC
 
"AVANTI!"
"Augustin, cercavo te e Giovanna mi ha detto che eri nella stanza di Oscar ..."
Mi alzo dalla poltrona, vado incontro a mio fratello e dico: "Ed io cercavo te! Vieni accomodati accanto ad André!"
"Padre ..... ma è mai possibile  che ovunque Voi andiate siete perseguitato dai problemi?!"
Domando mentre mi rendo conto che Beau controlla passo passo ogni movimento di mio padre
"Non faccio che chiedermelo! Non capisco cosa stia succedendo!"
"Me lo chiedo anche io. E non dimenticate che dovremo recarci dal sovrano per consegnare le credenziali! E organizzare la nostra piccola caserma!!"
 
Sorrido alle parole di mia moglie, lei non aspetta altro che riprendere il comando del nostro piccolo drappello di soldati.
 
"Si, si ma adesso dovrò pensare ai monaci e alle Carmelitane e qui entrerà Armand!"
Mi porto la mano sul petto e chiedo: "Io, Augustin? Ma cosa sta succedendo? Cosa c'entrano i monaci e le Carmelitane?"
"Succede, mio caro fratello, che i monaci e le suore ci stanno rubando l'acqua!"
"L'acqua? E allora? L'acqua è un dono di Nostro Signore!!"
 
 
Osservo mio zio, sembra di avere davanti agli occhi un alto prelato, è proprio vero, l’abito non fa il monaco …. O il cardinale, ih ih.
 
 
"Se piove! Se la raccogli nei tuoi pozzi, nelle tue vasche ma non se la prendi  dalle mie proprietà! Questo, Armand, si chiama ruberia! Ciò che è mio è mio, non può essere tuo! Che se la procurino con il sudore della loro fronte! ... Armand, i tuoi discorsi mi preoccupano non poco, forse stai male?"
"Io? Io sto benissimo. Sei tu a stare male! Adesso vorresti forse dirmi che l'acqua ti appartiene?! Cose da pazzi!! Tu davvero non stai bene!! L'acqua è di Nostro Signore!! E basta! Sei impazzito, forse credi di essere superiore all'Altissimo?” Rispondo infervorato.
"Armand ... Armand ... fratello mio, mi rendo conto che stando tra i religiosi, ti si è annebbiato il cervello."
"A me? Semmai a te, mio caro Generale!! L'acqua è un bene sovraterreno, arriva dal Cielo o dalla Terra. L'acqua porta la vita, pensaci Augustin, pensaci!!" Poi mi volto verso Oscar ed Andrè e aggiungo: "Oscar, Andrè, dite qualcosa anche voi!"
Vedo Oscar e Andrè che stanno per proferire verbo, faccio un gesto deciso con la mano impedendo di far rispondere e ribatto: "E' inutile che tiri in causa loro, è con me che stai parlando! Armand, se questo palazzo ha dell'acqua a disposizione è perché ho fatto costruire ben tre pozzi e impiego la servitù affinché se ne prendano cura!" punto il dito verso la finestra e continuo: "Se quei dannati monaci vogliono l'acqua che si mettano a scavare, che costruiscano i pozzi, se vogliono mando loro la mia servitù per istruirli ma la mia acqua NON SI TOCCA! CHIARO!? E poi ... per quanto ne so anche loro ne dispongono."
"La loro bealera è in secca! Lo vuoi capire? Per questo hanno attinto alla tua. Non mi pare una tragedia!! O vuoi forse affamare dei poveri monaci indifesi, che pregano anche per l'animaccia tua?!!"
 
Osservo i due Jarjayes sempre più perplessa, ma proprio nella mia stanza dovevano venire a discutere? "Andrè ..... questi due sono identici .... poveri noi!" sussurro piano a mio marito, seduto accanto a me, sul divanetto.
"Eh già!" osservo Beau è seduto tranquillo finché non si alza, si avvicina alla gamba del Generale che non si accorge di lui che lo annusa. Capisco le sue intenzioni, appena alza la gamba lo tiro a me e lo prendo in braccio. "No, Beau, non si fa!"
 
 
Il Generale si rivolge a Michele e domanda: "Ti risulta che i pozzi dei monaci siano in secca?"
"I .... pozzi, Signore? No no .... è la bealera ad essere in secca, Signor Padrun!! E senza bealera .... niente acqua irrigua ..... e senza acqua irrigua niente piantine e senza ….."
 
"Hai sentito Augustin?!" Ribatto stizzito a mio fratello.
"Ho sentito ma ... Michele, i religiosi hanno almeno chiesto il permesso per usufruire della mia acqua?"
"Ecco .... veramente .... Signore ..... io ..... non .... insomma, forse ..... forse lo hanno chiesto a Sua Eminenza il Cardinale Jarjayes ...... forse ....." rispondo un poco intimidito.
" ... A ... me?! ... No, altrimenti non starei qui ad ascoltare le lamentele di mio fratello!"
"Le mie non sono lamentele ma un’osservazione e senso di giustizia e tu dovrai aiutarmi!"
"Ma perchè io? Ma mandaci Michele dai monaci. Io non andrò senz'altro a togliere loro l'acqua!!!"
"E invece mi servi tu e nessun altro."
"Mandaci il tuo esercito!! IO NO!!! Chiaro?!!! Perchè sappi che io non intendo affamare i cari monaci!!"
"Un momento! Vorresti che tuo fratello si scontri con quei profittatori? Non vorresti invece che si trovi un accordo senza ricorrere alla violenza?"
"Un accordo? Unm ..." mi passo una mano sul pizzetto, una piccola carezza, osservo mio fratello e domando: "Dipende dal tipo di accordo ..... "
 
“Andrè …. Questi due non si accorgono neppure di quanto siano uguali …. Ih ih ih” sussurro piano a mio marito, avvicinando le labbra al suo orecchio.
“Già …. Due Jarjayes ….”
 
"Ecco, tu sei stato per alcuni versi un religioso e chi più di te potrebbe accompagnarmi per parlare con loro con l'intendo di trovare le parole giuste e se poi ..."
“E se poi Cosa?!”
“E se poi non basta …… andrai dalle Carmelitane!!”
"Le carmelitane .... ih ih ..... un gran bell'ordine!!" Rispondo sorridendo.
"Appunto Armand! Visto che è un gran bell'ordine al femminile ... dovrai usare il tuo fascino ..."
"Ih ih ..... in effetti ...... affascinante sono affascinante!!!"
Lo guardo dritto negli occhi e con tono deciso sussurro: "Se sarà il caso, seduci la madre superiora!"
"No no no ..... io sono un uomo sposato, fedele e sposato!! Vedi di ricordartelo!!"
"Ma non ti ho detto di ... si, insomma hai capito, soltanto di ammaliarla un poco. Non vorrai che usi le maniere forti per farmi valere su quei religiosi, spero!"
"Certo che no!! Tu non devi fare assolutamente nulla!! Lascia l'acqua di Nostro Signore ai suoi fedeli servitori!!! Chiaro?!!"
"E invece io non lascio nulla a nessuno, intesi? L'acqua è mia e quei farabutti avrebbero almeno dovuto chiedere il permesso! E poi se la vogliono che la paghino! La chiesa ha molto denaro!"
"Come sei venale, Augustin!! Troppo venale!!"
 
"Andrè ..... certo che sono proprio matti!!" sussurro a mio marito mentre ci stringiamo le mani appoggiate sul dorso di Beau.
 
 
Punto il dito contro mio fratello e ribatto: "Armand qui è venuta a mancare la buona educazione. Quindi se non vuoi che succeda un putiferio o convinci quei pretastri da strapazzo, o seduci la madre superiora oppure me ne occuperò personalmente ma a modo mio e poi  non osare lamentarti con me!"
"A modo tuo? Cosa intenderesti, esattamente, per a modo tuo?!" Domando un poco preoccupato.
"Impedirò loro di attingere l'acqua dai miei pozzi! Se la vogliono che se la guadagnino in qualche modo!"
"E come intenderesti fare per impedirglielo?!!"
 
 
"Andrè, io prevedo solo guai .... mio padre sarebbe capacissimo di ordinare ai nostri soldati di sorvegliare la bealera!"
"Già ... lo temo anch'io ..."
 
 
"Vuoi sapere come glielo impedirò? Innanzitutto ricorderò loro del settimo comandamento! ... Lo conosci Armand?" domando con sospetto, questo spretato è capacissimo di non ricordare nulla!
"Non rubare! Per chi mi hai preso? Guarda che sono stato un Cardinale di Santa Romana Chiesa, io!!!" Rispondo tutto fiero.
"E’ la prima cosa che dirò loro! E TU mio caro fratello, visto che li difendi così tanto, ricorda al loro superiore che stanno rubando! E se proprio non vorranno ascoltarti, vai dalla superiora delle Camelitane, sfoggia il fascino da ex Cardinale donnaiolo e convincila!"
Mi passo la mano tra i capelli e ribatto esausto: "Adesso voglio ricordarti il nono comandamento, sai qual è?"
"Ma cosa c'entra con la nostra conversazione?"
"C'entra c'entra ...... lo sai qual è il nono comandamento?!"
"Io lo so e tu? E poi non devi sedurla in quel senso la superiora ma solo affascinarla, tutto qui!"
"Affascinarla ...... ma sentiti!! E perchè non la affascini tu? O non ci mandi .... ecco Andrè! Mandaci Andrè!! Guardalo, è un bel ragazzo .... e poi ha già affascinato alcune suorine, ricordi? Lui sarebbe perfetto!!"
"No, no! Lui mi serve vivo, Oscar potrebbe ammazzarlo ed io voglio almeno un altro maschio da loro! Dovrai andarci tu. Tu sei l'esperto della seduzione, hai saltato di letto in letto! A proposito tra le Carmelitane c’è qualche tua conquista? Sai potresti usarla per ..."
"AUGUSTIN!!!"
"PADRE!!! MIO MARITO È MIO E NON SI TOCCA!!!"
Afferro la mano di mio marito e la stringo forte nella mia.
"O ..... Oscar ... così .... mi fai male!" sussurro mentre mia moglie quasi stritola la mia mano, accidenti quanto è gelosa!
 
Poi sento la voce di Michele intromettersi.
"Ecco .... a proposito delle Carmelitane .... è giunta la nuova badessa, domenica verrà presentata alla comunità ma ..... credo che voi la conosciate già ....."
"Di chi si tratta?"
"Madre Marie Clotilde de Jarjayes ......"
"CHI?! Mia zia?! Oh no che disgrazia! Ma da quando è qui? Io l'avevo lasciata a Parigi! Forse non la volevano neppure lì?! O povero me, ci mancava solo lei, pure lei qui!! Ma è un incubo, una persecuzione questa!!!”
"Io ..... Io non lo so, Signore ..... so solo che è arrivata da soli due giorni e le sorelle sono già disperate!! Soprattutto la novizia, Maria Elena."
Vedo Armand ridacchiare: "Sentito Augustin? Su, corri a sedurre la nostra cara zietta! Ah ah ah ...."
"Ma non ci penso neppure!! Andrè!! A questo punto è compito tuo!! La zietta ha un debole per te!!" mi volto verso mio genero, lo vedo un poco imbarazzato mentre Oscar stringe sempre di più la sua mano, in un gesto che sa di possesso e rabbia.
"Ma Signore ..."
"Niente ma ..... si tratta di ammaliare la zia ..... nulla di illecito!! Su su ......"
"Ma Signore, noi abbiamo problemi con i frati non con le suore!"
"Esatto André: NOI abbiamo problemi, tutti NOI! Fallo capire alla testa di legno di Armand! ... Se rubano l'acqua dai nostri pozzi, la rubano anche a lui a sua moglie e ai suoi figli!" guardo mio fratello. "Capito zuccone?"
"Zuccone sarai tu, chiaro? E poi queste terre sono di Oscar, vedi di ricordartelo, zuccone!!"
"Ma prima ancora sono appartenute a ben otto generazioni dei Jarjayes!"
"Certo .... e allora?" Domando sarcastico.
"L'acqua è MIA ed io mi precipito a parlare con quei ladri!" lascio di corsa la stanza, sento i passi del cagnaccio, mi segue, lo guardo. "Cosa vuoi da me?"
BAU BAU BAU
"Beh se ci tieni tanto, vieni pure cin me!"
"AUUUUUUUUUUU"
 
Vedo mio suocero allontanarsi a passo marziale, non posso fare a meno di sorridere, stessi gesti, stessi atteggiamenti, stesse movenze di Oscar. C’è poco da fare, sono identici!
 
 
Percorro in tutta fretta il corridoio, vedo la porta dell'imperatrice aprirsi di colpo, esce di corsa re Ferdinando, urla: "GENERA' CHILLE JE PAZZ! AIUTATEMEEEE ..."
“Mi dispiace Maestà ma io non posso farci nulla, sono problemi che riguardano Voi e l'imperatrice ..." non finisco di parlare che dall'interno della stanza vedo volare una spazzola. Il re la schiva ma io la prendo in pieno sulla testa. "ARG ... CHE MALE!"
Sento la voce dell'imperatrice: "Ahhh e meno male che taggiò (ti ho) colpito! FERDINA' VA A FARE LU POURC CON LE ZOCCOLE NON CON ME!"
“Ma io nu (non) voglio le zoccole, voglio a te! … Carulì ci serva un’altra alleanza …”
Guardo Riccardo che tra una risata e l’altra sta montando l’ultima serratura e dico: “Uè giuvinò faccimme ambresse (facciamo presto)! Jamme jamme! Entro stasera voglio tutte le serrature di Giggino alle mie porte!”
“Sto facendo del mio meglio Maestà!”
Sento dei lamenti giungere dalla mia stanza e dico: “Ferdinà so cuntenta che t’aggiò spaccato la testa!”(sono contenta che ti ho spaccato la testa)
 
Urlo disperato: "MAESTA' AVETE COLPITO ME NON IL RE! AHI! ... Sempre a me, soltanto a me! Ma che male ho fatto mio Dio!"
 
“Oh ma …” tiro gli occhi al cielo, impreco: “San Gennà, possibile che Vuje non avite guidato la mia mano?! Dovevo colpire lu pour non lu Generale!” mi precipito fuori, vedo lu pourc scappare mentre lu Generale è dolorante. “Sono mortificata!”
“…. Arg … ormai … chissà cos’altro mi aspetta!?”
Sento la voce di Armand: "Forse è nostro Signore che vuole impedirti di andare a far guerra ai frati oppure non vuole che tu seduca la zia Clotilde! Ah ah ah ..."
"ARG ... TACI ARMAND! FRATELLO DEGENERATO!"
 
 
 
 
 
Pinerolo
 
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Joséphine: “Charles guarda! Ma dove siamo?”
Charles: “Jo … non ne ho la minima idea! Ma guarda … siamo in una bolla trasparente, intorno a noi c’è la natura … le stelle, la luna, il canto delle cicale …”
Joséphine: “Siii è così romantico! Le Arpie ci hanno fatto un meraviglioso regalo … che dolcissime dame!”
Charles: “Ma tuo padre non la pensa così …”
Joséphine: “Cosa vuoi che mi importi di cosa pensa mio padre! A proposito, il tuo petit funziona?”
Charles: “Alla grande mia adorata!”
Joséphine: “Ohhh le Arpie hanno pensato a tutto! Siiii vieni Charles, dobbiamo recuperare!”
Charles: “Hai ragione mia cara!”
 
 
 
 
Generale: “Marguerite, le Arpie ci hanno tirato nell’ennesimo scherzo, ci hanno chiusi dentro a una …. Ma cosa sarebbe?”
Aizram: Dall’esterno dico: “Siete a Pinerolo in un Hotel molto particolare! … Continua il nostro viaggio nel glamping in Piemonte, la versione più confortevole e lussuosa del classico campeggio.”
Generale: “Campeggio?!”
Aizram: “Esatto! Vi faremo passare una romantica notte sotto le stelle”.
Marguerite: “Guarda Augustin c’è un letto, lo Champagne e le fragole!”
Generale: “Vedo! … Arpie, la Vostra cortesia è al quanto sospetta, cosa mi riservate?”
Terry: “Ma nulla! Noi andiamo via. Buona serata Madame Marguerite, Generale …”
 
Marguerite: “Augustin, le Autrici sono andate via. Dobbiamo riconoscere che ci hanno fatto un meraviglioso regalo.”
Generale: “Eh si, lo ammetto, non mi aspettavo nulla di simile!”
Marguerite: “Augustin, è bellissimo! Io e te qui, sotto un cielo stellato e ….”


Joséphine: “CHARLES SEI MAGNIFICOOOOOO …”
Charles: “JOOOOOO …” 
 
 
Generale: “Oh nooo le Arpie si sono burlate nuovamente di me! Nei paraggi c’è quella pazza di Joséphine! Oh Marguerite ma che male abbiamo fatto!?”
Marguerite: “Coraggio caro … almeno sorseggiamo lo champagne!” verso il vino nei calici e concludo: “Salute!”
Generale: “Si … salute … sing …”
 
 
 
Il pomeriggio dopo
 
 
Emilia: “Buon pomeriggio care autrici!”
Autrici: “Ciao Emilia!”
Emilia: “A che punto siamo con i prossimi capitoli? Ho finito di leggerli tutti e 253 e già mi mancate, per me la sera era diventata una bella abitudine.”
Aizram: “Caspita, sei stata velocissima!”
Generale: “Immagino che non Vi fermavate a leggere le mie disavventure, vero Madame?”
Emilia: “Verissimo Generale! … Arpie, già lo so che a quest'ora starete scrivendo come pazze(SIETE FANTASTICHE)ma per favore non fateci aspettare troppo.”
Terry: “Aizram  ed io stiamo bisticciando affinché il nuovo capitolo venga pubblicato al più presto ......”
Generale: “Un momento Arpia continuo IO! … TACETE! .... Madame non immaginate nemmeno che cosa è accaduto nel mio palazzo! Povero me!”
Emilia: “Caro generale e invece me lo immagino si, il putiferio che succederà nel vostro palazzo.”
ValeAlcazar: “Il viaggio è giunto a termine....”
Lupen: “Finalmente sono arrivati! “
Generale: “Non ci speravo quasi più, Arpie!!
Quasi quasi vado ad accendere un cero....
Ed ora muovetevi!!
Al lavoro!!”
LauraLai: “FINALMENTE SONO ARRIVATI👏🏻👏🏻👏🏻Anche sto viaggio della speranza é finito!”
Generale: “Non riesco a crederci nemmeno io! FORZA ARPIE!”
Aizram: “Ehi ehi ehi … ma quanta fretta!”
Terry: “CalmateVi, potrebbe farVi male alla salute.”
Generale: “La Vostra è una minaccia?”
Aizram: “Assolutamente NO. Noi Vi vogliamo in salute!”
Lupen: “Carissimo Generale non pensate che le Arpie anche se siete arrivati a Collegno  ve la faranno passare liscia! Ora arriva il bello  e  ancora mi aspetto tante risate!”
Generale: “ “Madame Lupen, so perfettamente che mi attendono innumerevoli guai! AHHHHH Non ne posso più! E poi … pure lo zio Claude! Nooo …”
ValeAlcazar: “Ci mancava lo zio Claude…”
Generale: “Non solo lui, madame! E il re, dove lo mettiamo il re?... A proposito, i miei lettori sono riusciti a leggere le mie disavventure a causa di quel problema della città di Facebook?”
Gabriella: “Signor Generale già letta su efpfanfiction, debbo dire che le simpatiche autrici tutte le disgrazie a voi fanno succedere, spero che vi rimettiamo presto.”
Generale: “Madame, avete ragione!!! Ma perché capitano tutte a me?!!!”
Gabriella: “Se non ci fossero le vostre avventure - disavventure, “Avventura sulle alpi” non sarebbe così divertente, non l'abbiate a male.”
Generale: “Sarà come Voi dite ma io sono stanco di ripetere: qualche dispettuccio anche agli altri non sempre a me!”
GennyFam: “Povero Generale mai un po’ di pace, sempre problemi. Son tutti folli e assatanati 🤣🤣
Arpie: “Povero si!”
Generale: “Non credete loro! Le Arpie non si dispiacciono per me!... Arg …”
Gabriella: “Signor Generale non arrabbiatevi, voi lo sapete che vi voglio bene.”
Marguerite: “Coff coff …”
Generale: “Marguerite non travisare, non è come pensi!”
Marguerite: “Tranquillo Augustin, so perfettamente che le parole di Madame Gabriella sono spinte dalle più sincere intenzioni.”
 Diana: “Mannaggia, un peccato. Comunque generale ho letto il suo arrivo a casa, come sempre mi sono divertita molto, però mi è dispiaciuto della sua disavventura con i banditi, certo che suo fratello e un po' ingenuo.”
Generale: “Mio fratello, madame, è uno sprovveduto!”
Appassionata 80: “Signor Generale tutte a voi capitano, addirittura picchiato dai briganti, pure un calcio sul vostro augusto fondoschiena …”
Generale: “Madame, piacere di canoscerVi! … Quindi Voi leggete le mie storie in silenzio!?”
Appassionata 80: “Si, Generale, e vi auguro di guarire presto!”
Generale: “Grazie per la Vostra solidarietà madame! Ah sapeste che male che ho! … Il calcio è stato sferrato con tutta la forza che quel delinquente aveva in corpo! Ahi ahi …”
 
Diana: “ Generale un’ultima cosa, grazie per aver conversato con me, è stato un piacere.”
Generale: “Madame, l'onore è mio, conversare con Voi!”
ValeAlcazar: “ Veramente bello bimbe....”
Terry: “Grazie!”
Anaca: “Questa fanfic è un po' monotona nei temi e ripetitiva nella situazioni. Dato il via vai dalla Francia all'Italia dovrebbe intitolarsi al plurale Avventure sulle Alpi.”
Generale: “Avete ragione Madame! Ditelo alle Arpie che debbono scagliarsi contro altri e non sempre contro di me!”
Lupen: “Non è vero Generale! Nel mirino delle Arpie, c’è stato anche Alain! Me lo immagino il sederone di Alain in bella mostra dopo che Beau gli ha strappato i pantaloni! 😂😂😂😂…”
Generale: “Ecco … scagliateVi sempre contro Sassoin. Lasciatemi un poco in pace!”
Terry: “Ehhh ma siete davvero esagerato! Ma se tutti si divertono quando prendete scivoloni e quant’altro!”
Generale: “Madame, riguardo al via vai dalla Francia all’Italia beh … come hanno già spiegato diverse volte le Arpie, loro volevano dividere la storia in varie parti ma poi alcuni avvenimenti  ha fatto cambiare idea. Troppe Signore Vipere, troppe Signore invidiose che hanno avuto da ridire riguardo alle mie numerose vicissitudini e così hanno deciso di non dividere “Avventura”. Madame le Arpie sono cocciute, più si sentono attaccate e più si intestardiscono a fare esattamente il contrario. Meglio tenersele buone altrimenti sono solo guai! Io ne so qualcosa.”
Anaca: “Comunque è molto divertente e originale. E mi piace che i nostri beniamini siano felici e lontani dagli eventi cupi e angoscianti della rivoluzione. Però il generale è insopportabile.”
Aizram: “Siamo contente che il capitolo sia piaciuto!”
Tutti: “Siiii”
Generale “NOOOOO … E poi io non sono insopportabile!”
 Jolanda: “Generale ah ah ah …”
Generale: “Madame perché ridete?”
Jolanda: “Ah ah ah …  Addirittura Beau si ritiene superiore a lei e il cocchiere dell’imperatrice pure… 🤦🏽‍♀️ e che dire Josephine e il cuscino per tenere comodo mon Petit Ahahahah. Sembra che l’ho zio Claude abbia pure di Oscar 🤣🤣🤣🤣🤣. Questo viaggio poi sembra essere durato una vita un altro po’ Oscar partoriva 🤰🏼👶🏼 in carrozza con il generale dietro lo sportello Ahahahah Ahahahah
Generale: “Guai, guai, solo guai! Ma cosa avete da ridere?! CalmateVi Madame!”
Jolanda: “Beh in affetti di guai ne avete e tanti…. Sinceramente non saprei come aiutarvi non riuscite nemmeno a farvi amiche le simpatiche arpie…. Chissà magari chiedete aiuto a vostro nonno “ l’ Esimio Generale Jarjeyes” magari lui vi aiuta a noi non resta che….”
Generale: “Nonno Augustin?! Lui è ancora arrabbiato per l'erede che non gli ho dato
Jolanda: “E allora generale preghi, preghi come dice sempre suo fratello Armand… 🤷‍♀️”
Generale: “Prendetemi in giro tanto alle Arpie non dispiace ciò che mi succedono e a Voi tutti nemmeno!”
Genny Fam : “Si, che  si dispiacciono ma non si chiamerebbe “Avventura sulle Alpi”, è un avventura!”
Generale: “Grunt …”
Emilia: “Ci mancava solo lo zio femminaro e il re porc 🤣🤣🤣🤣🤣
Prevedo scintille con la regina Carolina per non parlare di quello che combinerà quella lussuria di Jo.”
Joséphin: “Sniff sniff … BOUUUU BOUUUU IL MIO PETIT! AHHHHHH …. Ma perché me l’avete ricordato?! BOUUUU …”
Marguerite: “Jo vergogna!”
Joséphine: “Madre ma di cosa dovrei vergognarmi!? AHHHH Sono disperata ahhhh …”

 
   
 
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