Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Francyzago77    29/09/2022    6 recensioni
Amicizia, amore, famiglia, sfide, passione. E un pallone.
Quanto basta per raccontare una storia semplice ...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Kojiro Hyuga/Mark, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

 

Sdraiata sul letto, ancora in camicia da notte, stava ascoltando la musica alla radio. Ogni canzone che passava la faceva sua, ricordando un gesto, una parola oppure le carezze di Mark. Stranamente, quella mattina, si sentiva bene. Non aveva ancora pianto come nei giorni scorsi. Le uniche parole di conforto le aveva ricevute da Patty, anche perché era la sola alla quale aveva confidato il suo segreto. Nessun altro sapeva.

Sua madre era uscita presto e sarebbe ritornata soltanto la sera. Meglio. Tanto con lei non avrebbe potuto parlare. Ormai la donna era tranquilla, credeva che la figlia non frequentasse più Lenders ed era nuovamente immersa nei suoi impegni mondani. Se solo sapesse, pensava Chris, se solo sapesse! 

E suo fratello? Non si parlavano quasi più, dopo la lite in Nazionale, su di lui proprio non poteva fare affidamento. 

-Devi dirlo a Mark – le aveva ripetuto per l’ennesima volta la sua amica Patty e lei, allora, si era decisa ed era andata a raggiungerlo.

Non aveva mai messo piede in un quartiere popolare, strade tutte uguali, innumerevoli fermate d’autobus e poi l’arrivo in quel luogo di scarico merci.

Aveva atteso fuori quindi, titubante, era entrata per andarlo a cercare. 

Vedendolo avrebbe voluto subito rifugiarsi tra le sua braccia e piangere ma si fermò scorgendo altre persone.

Rimase ferma dietro una colonna ascoltando i discorsi di Mark e di un tizio che lavorava con lui.

-Se mi ingaggiano – spiegava Lenders – darò una svolta alla mia vita! È la squadra professionistica più importante del campionato, vado, vinco tutto e mi aggiudico anche il posto fisso in Nazionale.

-Scommetto – disse l’altro – che ricopriresti d’oro tua madre con i guadagni ottenuti!

-Lei è il mio primo pensiero – rispose prontamente Mark – le comprerei una casa più grande, la farei stare bene. E poi farei studiare i miei fratelli, fino all’università.

-Te lo auguro di tutto cuore – affermò quello con sguardo sincero.

Allora Chris, nel silenzio più assolto, si era allontanata sentendosi un peso inutile e ingombrante. Tornò alla fermata dell’autobus a passo svelto, cercando di non cadere in qualche pozzanghera formatasi dopo quella insignificante pioggia che era venuta giù senza preavviso. 

-Quando due innamorati, al primo appuntamento, vengono sorpresi dalla pioggia sono destinati a non lasciarsi mai più – gli aveva detto quella volta al belvedere.

Erano così simili ma anche così diversi.

Realtà diverse, esigenze diverse, forse aveva ragione sua madre, non avrebbe dovuto frequentarlo. E forse aveva ragione anche suo fratello. 

No, non avevano ragione perché loro due erano veramente innamorati. Eppure lei stava rinunciando a quella storia, al loro futuro insieme. Stava rinunciando a quel bambino che era arrivato nel momento sbagliato.

Pianse. 

La radio continuava a trasmettere musica.

D’improvviso si sentì chiamare, da fuori alla finestra. Abbassò il volume ed andò ad aprire le persiane, sotto casa vide Patty che la esortava a scendere.

-Preparati e vieni con me! – gridò l’amica – Porta uno zaino che staremo fuori tutta la giornata.

-Ma non sei a scuola? – chiese allibita Chris – E dove andiamo?

-Se salto un giorno non fa nulla! – rispose prontamente l’altra – Tu è da martedì che sei assente! Sbrigati e scendi.

Incredula ma invogliata a stare con lei, Chris si vestì e uscì. Sua madre non c’era, chiuse il cancello e raggiunse Patty.

-Tieni – le disse subito la sua amica dandole una busta piena di qualcosa – metti nello zaino. Ci sono due panini, dei biscotti e l’acqua.

-Ma per fare cosa? – domandò sempre più stupita la giovane Price.

-Una gita – esclamò sorridente Patty – ti farà bene venire. Prenderemo la metro e poi il treno, ho già fatto i biglietti.

-Una gita? E dove? – chiese Chris mentre s’incamminavano a passo sostenuto.

-Una gita fuori porta – spiegò lei – parchi verdi, aria pulita e tranquillità.

Le sembrava tutto così strano ma comunque seguì Patty che le disse:

-Abbiamo saltato il compito in classe di matematica, non avevo studiato nulla.

-Oggi c’era la prova? – Chris era sorpresa – Ormai la scuola è diventato l’ultimo dei miei problemi. 

-Dovresti tornare – affermò Patty seria – ma adesso è bene prenderci entrambe una pausa, ci racconteranno Evelyne e Susie del compito.

Intanto erano salite in metro, era affollata e non parlarono. Scesero dopo sei fermate e si diressero alla stazione.

-Timbro i biglietti – disse Patty – così poi saliamo. Il nostro è già pronto sul terzo binario.

-Mi vuoi dire ora dove siamo dirette? – Chris era un po’ stanca di quell’aria misteriosa che la sua migliore amica aveva tenuto fino allora.

-Te l’ho detto! – Patty la prese sotto braccio – Ci fermiamo in un parco e facciamo un bel pic nic.

Salirono sul treno e si sedettero. Chiuse le porte sentirono il convoglio partire.

-E’ fatta! – esclamò la Gatsby – La nostra fermata è l’ottava, scendiamo, ci rilassiamo al parco mangiando e nel pomeriggio ci dirigiamo agli allenamenti della Toho.

-Dove? – urlò Chris facendo voltare alcuni passeggeri – Tu sei pazza, mi hai ingannata!

-No, diciamo – e Patty abbassò la voce – che ho escogitato un piano per farti muovere e spronarti a parlare con Mark. Non puoi pensare di non dirglielo Chris ed è inutile stare tutto il giorno in casa a rimuginarci sopra!

-Ma lui sa che noi andiamo lì? – chiese l’altra con timore.

-Certo che no, io non l’ho mica chiamato! – rispose Patty – Troveremo un modo di entrare agli allenamenti e tu dovrai parlarci. Deve sapere che aspetti un bambino, mettilo al corrente Chris! Qualunque decisione prenderete, almeno la prenderete insieme. E se ti lascia, dovrò dar ragione a tuo fratello!

-Io non voglio – le confidò Chris – che lui si senta costretto a stare con me per via del bambino.

-Ma il bambino c’è – Patty le mise una mano sulla sua – e una scelta dovrete farla.

Le due si guardarono poi Chris chinò la testa sulla spalla dell’amica che la strinse forte. Così proseguirono per tutto il viaggio.

Quando arrivarono si fermarono veramente in un parco a mangiare. La giornata era bella, faceva caldo perché l’aria si era addolcita ormai da qualche giorno.

La sede della Toho non era molto lontana, giunsero presto lì e si diressero verso il campo sportivo.

-Guarda al cancello – disse Patty all’amica – c’è un gruppetto di ragazze che aspetta di entrare, uniamoci a loro!

Timorosa e sempre due passi indietro, Chris seguì l’altra che, velocemente, s’intrufolò tra quelle giovani in attesa.

-Salve – chiese Patty a una di loro – siete qui per seguire gli allenamenti?

-Certo – rispose quella squadrandola dalla testa ai piedi – come ogni settimana! Voi chi siete?

-Tifose della Toho! – esclamò sorridendo e tirando a sé Chris che era in disparte intimidita.

-Non vi abbiamo mai viste – affermò un’altra – non studiate nella nostra scuola.

-No – rispose lesta Patty – ma siamo fans della squadra di calcio. Quando aprono?

-Tra dieci minuti – disse una di quelle con sospetto.

-Avete – chiese una ragazza accanto a Chris – delle preferenze fra i giocatori?

-Sì – rispose Patty – la mia amica per Mark e io per … per Ed!

Quelle risero dandosi delle occhiatine poi una di loro, la più alta, andò di fronte a Chris e le disse:

-Un giorno, dopo una partita, Mark si è fatto una foto con me. Tengo quella fotografia gelosamente sul mio comodino, ogni sera la guardo prima di addormentarmi e non ti dico che sogni proibiti riesco a fare la notte. Mark non è roba per te, cara!

Risero ancora più forte mentre si aprirono i cancelli.

Tutte si precipitarono dentro, Patty inferocita disse all’amica:

-Che smorfiose insopportabili! Una foto con Mark, e allora? Se sapessero cosa hai fatto tu con Lenders …

-Patty basta, ti prego! – la interruppe Chris arrossendo – Io voglio andare via.

-Assolutamente no – ribadì l’altra – ormai siamo qui e non ci muoviamo finché non hai parlato con lui.

Entrate si misero sedute un po’ distanti da quelle ragazze che intanto avevano srotolato e messo in bella vista alcuni striscioni, uno con su scritto “Mark ti amiamo”e l’altro dove spiccava la frase “Ed sei il migliore”.

-Non le reggo – esclamò Patty – è più forte di me!

-Che situazione imbarazzante – asserì Chris – come posso parlarci qui, con tutta questa gente. Non ci avevi pensato?

-Quando arriverà Lenders lo chiameremo – spiegò Patty che si faceva in testa mille piani – e vi sposterete in un posto più solitario. Quelle quattro galline creperanno d’invidia!

-Non m’interessa di loro – affermò Chris – sono così in ansia!

In quel momento si sentì il gruppetto di tifose gridare, stavano entrando i giocatori ma Mark non era con loro.

Le due amiche si guardarono stupite, Patty allora, decise di passare all’azione.

-Perché non c’è Mark? – chiese avvicinandosi alle fans della Toho – Abbiamo fatto chilometri per vederlo.

-Non lo sappiamo – rispose subito una di quelle – ma mettetevi l’anima in pace, il nostro capitano non è uno che dà confidenza alle prime arrivate! Quando scende in campo per lui esiste solo il pallone.

-Soltanto con me – ribadì l’altra – ha fatto una foto. 

E poi sottolineò nuovamente, rivolgendosi a Chris che le aveva raggiunte:

-Mark non è roba per te, cara!

Al silenzio di Chris fecero da contraltare le grida di Patty:

-Noi lo aspetteremo qui e poi vedremo!

Prese la Price per un braccio per distanziarsi da quelle, quindi iniziò ad urlare:

-Forza Ed, sei il più forte di tutti!

-Ma sei impazzita? – Chris era imbarazzata, arrossita e basita.

-No, devo far finta di essere qua per tifare la squadra, attirerò l’attenzione di Warner e scopriremo che fine ha fatto Mark – spiegò con piglio sicuro.

Intanto in campo i giocatori stavano facendo esercizi di riscaldamento.

-Ehi Ed – disse Danny al portiere – oggi le tue fans sono più scatenate del solito! Una in particolare sta urlando in maniera esagerata.

-Ogni volta è così – sospirò Warner con una punta di vergogna – quando apriamo gli allenamenti al pubblico. Non lo capiscono che in questo modo mi deconcentro e basta!

-E’dura essere belli! – lo derise Mellow mentre Ed, essendo andato vicino agli spalti gli domandò attonito:

-Danny, ma quella non è la ragazza di Hutton?

-Cosa? – l’altro era incredulo – Ma stai scherzando! 

Si avvicinarono ancora di più, allora Patty, avendo raggiunto il suo scopo, si spostò e scese in campo. 

Chris, ormai senza parole, si copriva gli occhi con le mani.

-Ciao – urlò andando vicino al portiere della Toho – che bello rivederti!

-Avete visto quella – esclamò allibita una delle fans – come si permette di avvicinarsi in quel modo al nostro Ed!

-Patty? – Warner era stupito – Che ci fai qua?

-Dove cavolo è il vostro capitano? – domandò la giovane indispettita.

-Cosa vuoi da Mark? – chiese Ed meravigliato come non mai.

Allora Patty si voltò e con il capo cercò di indicare Chris che era rimasta seduta.

-E’ la sua ragazza o sbaglio? – Danny fu subito diretto.

Lei annuì e Warner precisò:

-La sorella di Benji.

Poi continuò:

-Mark ha ricevuto la visita del rappresentante di un’importante squadra professionistica. Sono dentro a discutere di contratti, è un’ottima opportunità per lui questa!

-Deve sbrigarsi a uscire – specificò Patty – anche con Chris dovrà discutere di cose molto ma molto importanti.

I due ragazzi si guardarono attoniti mentre lei, di corsa, tornò accanto all’amica riferendole tutto.

-Lo capisci – disse Chris piano – questo bambino arriva proprio nel momento sbagliato. Mark firmerà quel contratto, andrà via perché è l’occasione della sua vita giocare in un grande club.

Intanto furono raggiunte da tre di quelle tifose, una disse subito:

-Tu arrivi e  vai così dal nostro Ed, a salutarlo!

-E allora? – Patty era piccata – Te l’ho detto che sono una sua fan!

-Sei intraprendente – affermò un’altra – ma noi abbiamo la priorità, siamo studentesse della scuola Toho.

Stava per replicare quando una di quelle urlò:

-Ragazze, sta arrivando Mark!

Chris ebbe un sussulto nel vederlo entrare, ancora in tuta che si dirigeva verso Warner.

-Quant’è bello! – esclamò una.

-Fantastico – gridò l’altra.

Patty prese la mano di Chris che era gelata e la strinse forte.

-Promettimi che ci parlerai – sussurrò all’amica che intanto lo guardava mentre discuteva con Ed.

Tra l’euforia e i cori di entusiasmo, Mark lasciò i suoi compagni per incamminarsi verso gli spalti.

-Viene da noi! – disse una delle ragazze.

Ma lui snobbò totalmente quelle, salutò con un cenno Patty e, avendo occhi solo per Chris, la esortò a scendere.

Allora Patty lasciò la mano della sua amica e la vide allontanarsi con Mark tra lo sgomento delle tifose allibite e  ammutolite.

Si girò verso quella che in precedenza aveva raccontato di avere una foto con Lenders e le disse con soddisfazione:

-Non è roba per te, cara!

-Ma quindi – chiese la giovane – si conoscono?

-Eh già – rispose lei sempre più sorridente.

I giocatori avevano iniziato la partita di allenamento, Patty sarebbe rimasta lì ad aspettare Chris per un tempo indefinito e, nella confusione generale, continuava a recitare la sua parte.  

-Ed Warner è un grande portiere – le confidò una tifosa – l’unico che può parare i tiri di quegli antipatici della Newteam. 

Patty sentì un tuffo al cuore poi, facendosi forza, affermò:

-Soprattutto di quell’odioso di Hutton!

-Ben detto! – esclamò l’altra – Unisciti a noi!

-Forza Toho! – urlarono tutte in coro – Forza Toho!   

-Cosa si fa  - pensò – per un’amica! Ti prego Chris, torna presto!

E intanto continuava a tifare.    

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Francyzago77