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Autore: KiarettaScrittrice92    02/10/2022    0 recensioni
[Avengers ]
[Avengers ]Per partecipare al Writober di Fanwriter.it quest'anno ho deciso di prendere la lista pumpAU e dedicarla completamente alla Marvel.
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Questa perciò sarà una raccolta di one-shot dedicate al fandom, con la speranza di poter raccontare tante piccole storie diverse degli infiniti super eroi che costellano questo universo.
Sono piccole avventure a tema Marvel, ma non avranno tutte per forza dei momenti di azione, anzi spesso punterò sui rapporti e sui dialoghi (in cui forse, spero, sono più brava). Fatto di momenti che potrebbero non accadere mai nell'MCU, ma che chissà, forse in uno dei suoi infiniti Multiversi.
PS. Il rating è solo per alcune one-shot
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il delitto perfetto

«Va bene, basta con gli scherzi…» con le mani nelle tasche dell’impermeabile, mi avvicinai al gruppetto che si era creato. La loro tensione pizzicava i miei sensi di ragno, trascinandomi in quella sensazione di eccitazione che precedeva ogni mia spiegazione del caso. È vero, dovrei comportarmi da super eroe, ma io sono nato per fare il detective ed ogni volta che mi ritrovo a cercare la soluzione di un’omicidio, di un delitto all’apparenza perfetto, come questo, non posso fare a meno di mettermi in mostra.
«Cosa vuole dire?» domandò uno dei poliziotti, guardandomi stupito.
«...Prima di passare alle deduzioni, però, vorrei chiedere a voi tutti di allontanarvi dalla statua perché è pericoloso. – il gruppo indietreggio, ancora confuso, e riuscivo a notare ogni singola goccia di sudore che scivolava lungo i loro visi, nonostante il freddo pungente di quella sera, dovuto forse anche al vento, molto simile a quello che mi segue ovunque. 
«Vi prego anche di prestare la vostra attenzione ai piani alti dell’Hotel…» aggiunsi.
«Cosa dovremmo vedere?» l’ispettore di polizia sembrava il più nervoso e allungo lo sguardo verso la cima dell’imponente palazzo, poggiando la mano sulla fronte per cercare di proteggersi dalla luce degli innumerevoli faretti che lo illuminavano.
«Faremo un’esperimento… Un’esperimento per scoprire la verità!» sentì l’angolo della mia bocca tirarsi in un sorriso spontaneo, mentre l’ennesima folata faceva svolazzare il mio impermeabile. Poi, feci un cenno della mano e alcuni dei poliziotti che avevo fermato prima di scendere nel cortile dell’Hotel, lanciarono i sottili topper che si trovavano nelle camere, arrotolati e legati con delle lenzuola e con segnato sopra il numero delle camere da cui li avevano lanciati. Tutto secondo i piani.
«Ma questi…» disse l’ispettore, avvicinandosi ad uno di quei manichini improvvisati.
«Sono topper, imbottiti per farli pesare quanto un corpo umano. I suoi agenti li hanno lanciati da tutte le camere degli indiziati e come può notare ci sono segnati i numeri delle stanze.
«2101… – l’ispettore teneva il sottile materasso, come fosse davvero un corpo privo di vita tra le sue braccia – Ma è la stanza della vittima, il signor John Elman, dov’è avvenuto il delitto…»
«Proprio quella.» risposi semplicemente, ero curioso di scoprire se l’ispettore ci sarebbe arrivato senza il mio aiuto e mi sembrava di vedere chiaramente le sue sinapsi intrecciarsi nel tentativo di arrivare ad una soluzione plausibile.
«Eppure lui era caduto esattamente sopra quella statua… Com’è possibile che questo, sia finito qui… Forse, il vento…?»
«Esatto. È stato proprio lo spostamento del vento, come sa io me ne intendo… – a dare conferma a quella mia ultima frase, il mio fidato refolo m’investì un’altra volta, aumentando la mia eccitazione per quel momento in cui l’attenzione di tutti era calamitata su di me – In questo periodo, la sera, i piani alti dell’Hotel sono spazzati da un forte vento. Quando la vittima è caduta, giù c’era vento… vero signora?» il mio volto mascherato si rivolge a una donna delle pulizie, anche lei in attesa della verità che tutti bramano in un caso così intrigante.
«Sì, sì… Anzi, a quell’ora mi sembra fosse anche più forte di adesso.»
«Per di più la vittima, indossando l’impermeabile proprio come me, era ancora più facilmente influenzabile dal vento… Se fosse veramente caduto giù dal balcone della propria stanza, non sarebbe mai caduto sulla statua che ci sta proprio sotto. – spiegai, i miei passi lenti, mentre passeggiavo tra i materassi sparsi per terra, risuonavano nella notte – Anche il materasso fatto cadere dalla stanza del signor McGregor, un piano più sotto è caduto lì vicino.» feci notare all’ispettore.
«Ma certo! – confermò lui, come se avesse avuto un’intuizione – Ci siamo fatti ingannare dal guanto impigliato nella ringhiera e dal trucco della chiusura di sicurezza… Era un modo per far credere ad un incidente, ma anche per deviare le indagini dal vero luogo del delitto…»
«Proprio così! L’assassino non ha chiuso la stanza della vittima dopo il delitto… Prima l’ha chiusa e poi ha compito il delitto nella propria!» a quella mia dichiarazione, come colpito da un’improvvisa scossa elettrica, l’ispettore si alza di scatto e corre verso i materassi caduti vicino alla statua, per cercare quello più plausibile. Non rendendosi conto che avrebbe dovuto guardare giusto un po’ più sopra per trovare la risposta.
A quel punto, la verità apparve evidente a tutti, esattamente come era apparsa evidente a me qualche ora prima. Il topper della camera 1901, quella della signorina Cromwell, se ne stava ancora lì, infilzato dalla spada della statua del cortile, proprio come la sera prima c’era il corpo del povero signor Elman.


Angolo dell'autrice:
 "Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it"
Prompt: Crime
N° parole: 750
Rating: Verde

Con questo secondo giorno di writetober, in cui il prompt era crime, lo ammetto, mi sono lasciata poco ispirare. O meglio, pensando a questo tema con la Marvel mi è stato subito chiaro che Spider-Noir sarebbe stato perfetto, soprattutto se avrei reso il tutto un piccolo giallo in stile noir (una tecnica che ho già sperimentato per un capitolo speciale di una mia fan fiction e che anzi penso che questa volta mi sia venuta anche meglio). Però trovo sempre difficile inventare un caso da zero, nonostante vado matta per il genere giallo in lettura. Perciò ho pensato al refolo di vento che segue sempre Spider-Noir e ho scelto uno dei tanti casi di Detective Conan che si adattasse alle mie esigenze. Ed ecco qui, ovviamente tramutato tutto in stile Marvel. 

  
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