Anime & Manga > Capitan Harlock
Segui la storia  |       
Autore: Alexander33    06/10/2022    1 recensioni
Rieccomi con una nuova ricetta che somiglia alla scorsa, ma dove gli ingredienti sono stati modificati e rimescolati.
La Mayu che troveremo qui ha la stessa età della precedente, ma è più matura, posata, con un po’ più di esperienza e, soprattutto, non fa cose folli per conquistare il suo capitano perché non ne è innamorata.
L’atmosfera che si respira è più drammatica ma orbita, come l’altra, intorno ai sentimenti tormentati e alle vicende sentimentali dei protagonisti.
Dal testo:
«bastardo figlio di puttana! Cosa le hai fatto!!!»
Tadashi si scaglió contro di lui, fuori di sé per la rabbia.
Harlock non si scompose, era preparato.
«non è il luogo ne il momento per scenate isteriche. Ce la vedremo a tempo debito!»
«sei un vigliacco! Come hai potuto?! Animale!!!!!! È tua figlia!!!!»
«Adesso basta! Esci immediatamente di qui, o passerai i prossimi 5 giorni in cella d’isolamento» Harlock ringhió quell’avvertimento a denti stretti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Tadashi Daiwa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Namino?!» fece eco Meeme, spalancando i grandi occhi e ponendo fine alla melodia che stava pizzicando sulle corde dell’arpa.

 

«vuole incontrarmi… ha delle informazioni importanti.»

 

«ci andrai?»

 

«certo che sì. Sta rischiando la vita, lo sta facendo per me… per tutti noi.»

 

«E Mayu? Hai pensato a come potrebbe reagire?»

 

Harlock scosse le spalle «i sentimenti non c’entrano nulla. Non ci incontriamo per amoreggiare.»

 

Meeme lo osservava attentamente. Namino faceva parte del passato ma aveva lasciato un segno importante nel suo cuore.

 

Harlock si sedette sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera. Si accese una sigaretta, imbracció la sua chitarra elettrica e strimpelló il riff di una vecchia canzone.

 

«lo dirai a Mayu?»

 

«non posso certo tenerglielo nascosto.»

 

«andrai solo?»

 

«no. Mi porteró dietro Tadashi, sarà l’occasione per sistemare il nostro rapporto dopo gli ultimi avvenimenti»

 

Meeme annuì «saggia decisione… speriamo le cose non si complichino con Mayu… siete agli inizi di una relazione importante. Misura le tue mosse, lei è giovane e vulnerabile… e dopo tutto quello che hai fatto per…»

 

«… per portarla via a Tadashi vuoi dire?» smise di suonare per fissare l’aliena.

 

«…per conquistare il suo cuore. Non ti ho mai giudicato per il tuo agire, ne in questa, ne in altre circostanze.»

 

Harlock sospiró «hai ragione. Scusami… sono un po’ teso. È una situazione difficile.»




 

Tadashi era stato convocato da Harlock, per essere messo al corrente di ció che lo aspettava.

 

«ci dobbiamo incontrare su Proxima b. Bisogna essere prudenti: lei rischia la vita. Se dovessero scoprirla, questa volta non ci sarà possibilità di perdono da parte di Raflesia.»

 

Tadashi non disse nulla, si limitó a  fissare il capitano.

 

«ci sono domande?»

 

«capisco l’importanza della missione, ma non sarebbe stato meglio inviare le informazioni con una trasmissione criptata? Avrebbe evitato di esporsi inutilmente…»

 

Harlock scosse la testa «il rischio di tracciamento è troppo alto. Lei potrebbe venire monitorizzata e noi localizzati. Finché Mayu è a bordo dell’Arcadia voglio evitare ogni azione che potrebbe risultare potenzialmente pericolosa.»

 

Annuì «giusto. Quando partiamo?»

 

«quando Namino sarà abbastanza sicura di non dare nell’occhio. Dovrà giustificare il viaggio su Proxima b.»




 

Quella di Namino era una storia vecchia di 10 anni, ma per Mayu era come se fosse successo ieri. La rossa spia aveva tentato dapprima di carpire i segreti dell’Arcadia, non riuscendoci aveva cercato poi, fallendo clamorosamente, di far fuori Harlock e la sua ciurma. Ma nel frattempo aveva perso la testa per lui, mandando alla malora i piani di Raflesia.

Lei e Harlock avevano avuto una storia infine: era questo per Mayu, il più grave peccato della donna.

Adesso la rossa era ritornata a galla dal passato: proprio adesso, proprio sul più bello. Proprio quando lei aveva scoperto quel sentimento ardente e totalizzante, saltato fuori prepotentemente da quel cumulo di cenere che si portava nel cuore da sempre. Non le avrebbe permesso di rimettere le sue lunghe mani da arpia sul “suo” Harlock.


Tadashi le aveva parlato della nuova missione, involontariamente aveva acceso una miccia.

 

«Io vengo con te!» disse Mayu decisa, correndogli dietro nel lungo corridoio che portava agli hangar degli space wolf.

 

«Non se ne parla! Non ti muoverai di qui!» col tono imperioso e duro di un ordine. Un cenno della mano, e due mozzi la bloccarono per le braccia

«portatela nel mio alloggio, Meeme si occuperá di lei…»

 

«lasciatemi! Maledetti bifolchi!!!!»

«Haaaaarlock!!!! Questa me la paghi!!!! Non me lo puoi fare!!!!» scalciava, cercando di divincolarsi.

Non ottenendo nessun risultato ricorse alla misura estrema

«Marcus Maximilian Harlock!» odiava essere chiamato per nome, ma anche così non ottenne che un’occhiataccia di rimprovero.

 

Mentre lei continuava a protestare vivacemente

«non puoi lasciarmi qui! Stupido testone… moriró d’ansia, voglio venire anch’io…!»

 

Ansimava, contorcendosi nella morsa dei pirati che la reggevano a fatica.

 

«Ti giuro che se non mi porti con te non ti rivolgeró più la parola per un anno! Sei solo un… PIRATA!!! Tadashi aiutami!!! Fatemi venire con voi!!!»

 

Si giró un’ultima volta, Mayu sapeva essere divertente nella sua spontaneità; le sorrise portando la mano destra alla fronte in un perfetto saluto militare, mentre le grida di Mayu si spegnevano in lontananza.


Proxima b distava una quindicina di parsec, col salto a velocità luce il viaggio sarebbe durato il tempo di una chiacchierata.

 

«Tadashi puoi passarmi il mio palmare? Devo controllare le coordinate del luogo dell’appuntamento.»

 

Tadashi si giró per prendere gli zaini riposti dietro i sedili del piccolo abitacolo.

 

«accidenti capitano… ma cosa ti sei portato?! Delle coperte?» borbottó Tadashi frugando in cerca del palmare.

 

«Coperte?! E perché mai avrei dovuto…»

 

«Mayu!!!» 

 

Dalle coperte era spuntata la ragazza.

 

«Veramente pensavate di liberarvi di me così facilmente?»

 

«Sei pazza?! Ormai non possiamo più tornare indietro!» esclamò Tadashi.

 

Harlock disse semplicemente

«A tempo debito faremo i conti».

 

E con questo stratagemma Mayu si trovó per la seconda volta ospite di un mondo alieno.

 

Se Toi70 era l’ideale per il divertimento e le vacanze romantiche, Proxima b era un mondo freddo e inospitale.

Oceani di metano liquido si profilavano sotto un cielo grigio piombo e l’atmosfera, resa respirabile artificialmente, dava l’impressione di inalare quasi glaciale aria liquida.

Ghiaccio e roccia si alternavano in un panorama desolato, battuto da venti gelidi e sferzanti come lame.

Non c’erano città, ma villaggi arrangiati come accampamenti di fortuna. Raflesia stava cercando di rendere abitabile quel mondo aspro, ma i risultati dei suoi sforzi erano visibilmente insufficienti.

 

«Namino ci aspetta a poca distanza da qui. Non ho idea di quel che troveremo.»

Non aveva degnato Mayu nemmeno di uno sguardo.

 

Le coordinate li portarono all’entrata di un esteso villaggio, fatto di basse casupole che avevano tutta l’aria di precari container, a sfidare incerti il vento tagliente. Grossi animali che somigliavano a felini dalla folta e lunga pelliccia, erano impiegati come trasporto e difesa.

Mayu si avvicinó a uno di essi. I grandi occhi gialli ammiccarono, e un sordo brontolio si levó dal grosso animale, la cui stazza era simile a quella di un toro terrestre, quando lei lo grattó dietro le orecchie.

 

Namino aveva scelto Proxima b perché era una colonia mazoniana, trovare un pretesto per recarvisi era stato relativamente semplice.

 

Una figura avvolta in un ampio mantello grigio si avvicinó. Dalle pieghe del cappuccio, che adombrava il volto a renderlo irriconoscibile, lunghe ciocche di capelli rosso fiammeggiante ondeggiavano, e con una voce musicale e vellutata Namino salutó Harlock.

07-CCF958-A73-E-44-C1-8662-A8-A2828-EA4-B4
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Capitan Harlock / Vai alla pagina dell'autore: Alexander33