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Autore: dirkfelpy89    06/10/2022    2 recensioni
[Writober2022]
La famiglia Black. Le sue contraddizioni, i suoi momenti di trionfo e sconfitta. I membri più conosciuti e quelli solo abbozzati, quelli fedeli fino alla fine e quelli traditori del loro sangue.
Tradimenti, storie d'amore, politica e diversità. In una parola, Black.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphard Black, Famiglia Black, Regulus Black, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 6, Morte

 



Il giorno in cui Regulus non tornò a casa, e vide Kreacher piangere disperato, un pezzo del cuore di Orion morì.

Quando Barty Crouch jr. e Bellatrix arrivarono, la mattina successiva, annunciando che il ragazzo era sparito nel nulla, un altro pezzo, questa volta più grosso, svanì nel centro esatto del petto dell’uomo.

Via via che i giorni passavano, arrivavano sempre meno notizie del figlio ma continue illazioni: secondo Barty e altri amici di scuola, Regulus era stato ucciso in una missione segreta mentre, secondo Bellatrix, il giovane Black aveva avuto un ripensamento sui suoi valori e sulla sua appartenenza ai Mangiamorte e per questo era stato fatto sparire.
Walburga si beveva ogni minima notizia, ogni sussurro, ogni illazione.
Partiva la mattina, recandosi in tutte le case dei Purosangue più importanti, per chiedere un aiuto nella sua ricerca della verità, ma a Orion la cosa non interessava, ormai non esistevano più speranze, non aveva più nulla… nemmeno un cuore.
A un certo comparve la data di morte, sull'arazzo, ma anche questo non bastava alla moglie come prova definitiva. Forse voleva soltanto un corpo su cui piangere la sua disperazione.

Due settimane dopo la sparizione di Regulus, dovettero organizzare un funerale, una cerimonia senza senso dato che non c'era nessun corpo dentro la bara vuota che venne fatta calare nei giardini di Black Manor.
Solo allora Walburga si placò, solo in quel momento, tornando a casa dalla cerimonia, si accorse di come la salute del marito fosse ormai peggiorata. Il cuore malandato di Orion non aveva retto.

Il giorno dopo il funerale le condizioni dell'uomo erano così gravi che non riuscì nemmeno ad alzarsi dal letto, vittima di febbri sempre più alte.
I Guaritori chiamati da Walburga provarono di tutto ma era impossibile fare qualsiasi cosa: Orion aveva semplicemente perso ogni stimolo per continuare a vivere.

L'agonia, per fortuna, non durò molto dato che già dopo tre giorni dal funerale l'uomo passava più tempo nel sonno, che nella veglia.
E Walburga rimaneva accanto al marito, mano nella mano, incapace di rendersi conto di come la sua vita in neanche dieci giorni fosse stata capovolta. Osservava Orion come se fosse uno sconosciuto, chiusa in un bozzolo di disperazione e rabbia.

"Sai, si dice che ci sia un 30% di possibilità che un Balck maschio non arrivi a superare i sessant'anni," sussurrò l'uomo, in uno dei rari momenti di lucidità. "Non so se ci sia del vero, o sia solo una leggenda, ma a quanto pare io sono ricaduto in quella percentuale…"
"È solo colpa di Sirius se tutto questo è accaduto," rispose Walburga, gelida, "se Sirius si fosse comportato come un figlio modello, se fosse rimasto al suo posto, Regulus non si sarebbe sentito in dovere di entrare nel Mangiamorte, lui sarebbe ancora vita e sono sicuro che anche tu…" non poteva andare avanti, al solo pensiero tremava.
L'uomo rimase in silenzio, soppesando le parole della moglie.
"Non voglio che tu rimanga sola a Grimmauld Place," sussurrò infine.
"Non sarò sola, c'è Kreacher e tutti i parenti…"
"Lo sai cosa intendo," lo interruppe Orion, una nota di urgenza nella voce. "Una volta che non ci sarò più, rimarrai qui in preda alla rabbia e a cupi pensieri e ricordi. Promettimi che non lo farai."

Walburga annui ma lo fece con ben poca convinzione.
Certo che sarebbe rimasta da sola, cosa avrebbe potuto fare, chiedere a suo figlio di tornare con lei? Perdonarlo per i dolori che aveva causato, nel corso degli anni, alla sua famiglia?
No, non l'avrebbe fatto, preferiva una vita intera di solitudine e silenzio piuttosto che posare il suo sguardo ancora una volta sulla causa della morte di suo figlio minore e suo marito.

Orion morì il giorno successivo, nel sonno. Morì lasciando la moglie sola, come aveva sospettato, preda di rabbia e tristezza e con un'ulteriore peso nella sua coscienza.
Dopo una vita passata a credere nella lealtà e nella verità, l'ultima cosa che aveva detto al marito era una bugia, una promessa che non poteva mantenere.
E un'ulteriore, ennesima morte da piangere.

  
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