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Autore: LilyLunaMandrake    08/10/2022    3 recensioni
Re Carlo III riceve una strana busta da un gufo. Il mittente è Percy Weasley, il nuovo Ministro della Magia britannico, che si presenta e gli confida che hanno tantissime cose in comune...
Genere: Introspettivo, Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Percy Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L'esempio in famiglia

 

Re Carlo III si chiuse in bagno, sedendosi sul bordo della vasca da bagno, premendosi i polpastrelli della mano destra sulle tempie. Aveva appena litigato con Camilla. Lei sosteneva che lui doveva darsi una calmata, che sarebbe andato tutto bene.

“Ma come diavolo faccio? Io non sono come mia madre!”

Respirò profondamente, cercando di calmarsi. Quel maledetto mal di testa non voleva andarsene!

 

TOCTOCTOC

 

Re Carlo trasalì. Chi bussava? Si avvicinò alla pesante porta in legno decorato, la aprì e fece capolino fuori con la testa. Le due guardie del corpo, appostate rispettivamente ai lati destro e sinistro della porta, erano dove lui le aveva lasciate.

“Avete bussato voi?”

“No, Vostra Maestà!” rispose prontamente Henderson, la guardia sulla destra.

Piuttosto contrariato, Re Carlo si richiuse in bagno. Adesso aveva anche le allucinazioni!

 

TOCTOCTOC

 

Ancora?!?

 

TOCTOCTOC

 

Re Carlo sbuffò. Poi aggrottò un sopracciglio. Non sembrava il rumore di una porta. Sembrava più un ...vetro. No... Non poteva essere...

Doveva togliersi il dubbio, oppure doveva rassegnarsi a credere di essere diventato matto!

Si avvicinò alla finestra, e scostò la pesante tenda ricamata. Un grazioso giovane gufo era posato sul davanzale! E nientemeno, stava bussando alla sua finestra usando il becco! Re Carlo ruotò la maniglia e aprì i vetri, si protese poi a guardar fuori, pensò a uno scherzo, ma il gufo era ancora lì, anzi, raccolse delicatamente una busta color champagne dal davanzale e la porse proprio a lui! Fatto ciò, volse le spalle a Sua Maestà e volò via, librandosi veloce nel cielo londinese. Titubante e confuso, Re Carlo fissava incredulo la busta nella sua mano, chiudendo meccanicamente la finestra.

Il dorso della busta recitava: Alla cortese attenzione di Re Carlo III. Sul retro, la ceralacca rivelava un sigillo rotondo, con una grossa M al centro.

Si chiese se dovesse chiamare Scotland Yard, gli artificieri, l'esercito, James Bond, insomma, chiunque potesse confermare che era assoltamente sicuro aprire quella lettera, che non gli sarebbe scoppiata in mano! Sapeva bene di non risultare particolarmente simpatico a molte persone. Il suo sesto senso gli suggerì di fidarsi, e così fece.

 

“Vostrà Maestà,

è con non poca dose di folle coraggio che ho deciso di scrivervi, questa sera.

Permettetemi di presentarmi, mi chiamo Percival Weasley e, non ci crederete, ne son ben conscio, ma questa è la realtà, io sono il Ministro della Magia britannico.

Di solito ci presentiamo esclusivamente al Primo Ministro, la prima sera del suo mandato. Ebbene sì, il signor Johnson sapeva della mia esistenza, come tutti coloro che l'hanno preceduto nel suo compito istituzionale. Devo davvero dire che è stato sempre molto cordiale con me. Non posso dire la stessa cosa della signora Truss, ma ammetto che è per colpa mia, non credevo di spaventarla così tanto! Se temete sia uno scherzo, potete chiedere loro, in forma assolutamente confidenziale, se sono a conoscenza della mia esistenza e del mondo magico. Sono piuttosto certo che non hanno mai rivelato niente a nessuno, per la sicurezza delle nostre due comunità, ovvero quella magica e quella non magica. D'altronde, chi li avrebbe creduti? Ecco perché confido che Vostra Maestà custodirà questo segreto con attenzione.

Tornando a noi, questa volta mi è stato permesso fare un'eccezione, in accordo col mio capo di gabinetto.

Vostra Maestà, vi scrivo per dirvi che andrà tutto bene.

Io vi capisco. La dipartita di Sua Altezza Reale la Regina Elisabetta II mi ha reso molto triste, e Vi porgo con la massima sincerità le mie sentitissime condoglianze.

Ho avuto modo di osservarvi alla tevelisionne (oggetto estremamente utile, complimenti!) e ogni volta che vi vedo, io riconosco il vostro sguardo, la vostra malcelata irritazione, e tutto il resto. Ho visto me in voi, Vostra Maestà.

Vi hanno criticato per giorni per quella penna che perdeva inchiosto. Nessuno può capirvi meglio di me, la Gazzetta del Profeta ha fatto lo stesso con me, per lo stesso motivo. E nessuno poteva capire come mi sentissi davvero.

Non che io voglia paragonarmi a Vostra Altezza Reale, sarebbe assai arrogante, ma nessuno può capire cosa voglia dire ricevere un'eredità così pesante, sotto i riflettori di tutti. Tutti hanno amato Vostra Madre, anche in quanto simbolo di un'epoca, ed è difficile comprendere quanto sia devastante il senso di inadeguatezza che può pervadere un singolo uomo, quanto veniamo comparati a simili esempi. Io ho attraversato la stessa esperienza in quanto Ministro, perchè il mio predecessore è letteralmente un'icona amata da tutta la comunità magica, per diversi motivi.

Hermione Granger ha cominciato a distinguersi all'età di soli 11 anni, ai tempi della scuola. Già da adolescente, era nota come “la strega più brillante della sua età”. Sin da piccola si è battuta per cause sociali importanti. Forse ricorda qualche disordine di grossa entità, apparentemente inspiegabile, alla fine degli anni '90. Giusto per citarne qualcuno, il ponte di Brockdale crollato nell'estate del 1996, che tanto aveva fatto riflettere gli esperti... O quell'uragano anomalo nel West Country, che tanti danni aveva provocato. Persino il viceministro Herbert Chorley... Furono tutti danni provocati da alcuni maghi terribilmente malvagi. Ebbene, all'epoca la comunità magica stava vivendo una vera e propria guerra. Tale guerra ha potuto avere fine anche grazie alle intuizioni e le azioni di una strega di soli 18 anni, sì, proprio lei, Hermione Granger.

Quando, giovanissima, è diventata Ministro della Magia, ha introdotto innovazioni che hanno “svecchiato i cardini” su cui posa la nostra società magica, rispettando però le nostre tradizioni più importanti, e ha lavorato molto per tutelare i concetti di tolleranza e integrazione.

Sua Maestà la Regina Elisabetta II fu incoronata sovrana all'età di soli 25 anni,

Hermione Granger è diventata Ministro a 37 anni. Per noi maghi, che siamo fisiologicamente più longevi di voi persone non magiche, significa assumere questo ruolo davvero da giovanissimi.

Il compito del Ministro della Magia è prendersi cura della comunità magica, oltre ad evitare che voi non magici sospettiate della nostra esistenza. E Granger è riuscita magnificamente nel suo lavoro, facendosi stimare da praticamente tutti coloro che incontrava nel suo cammino, politico e umano. Anche chi leggeva di lei, ne rimaneva incantato e colpito positivamente. I mass media l'hanno praticamente beatificata.

Eh, ma mica siete parenti. Eh no, perché Granger è mia cognata!

A fine mandato è tornata a occuparsi delle sue battaglie sociali, quindi oltre a incrociarla al Ministero per lavoro, mangiamo quasi gomito a gomito anche alle feste in famiglia!

Adesso capite, quando dico che avete tutta la mia solidarietà? Nessuno può capirla quanto me... Il mio sconforto e il mio senso di spaesamento erano totalizzanti, all'inizio del mio mandato, pochi mesi fa. Le enormi aspettative che avevano tutti nei miei confronti mi atterrivano profondamente.

Mi sono ritrovato a constatare che ero proprio io, ebbene sì, proprio io, il giudice più severo di me stesso. E sono pronto a scommettere dieci galeoni che questo vale anche per Voi, Vostra Maestà!

Se riuscirete a lasciare il mondo un pochino migliore di come l'avete trovato, quando avete ereditato la Corona, beh, avrete fatto comunque tantissimo. Io mi impegno a fare altrettanto. Questi sono tempi oscuri, ma abbiate fiducia in Voi, perché non avete niente da temere. Eccomi qui, dunque, a dirle che andrà tutto bene!

Concludo questa mia lettera chiedendovi, Maestà, di credere alle mie parole, forse perché anche io ho bisogno di riporre un po' di fiducia, non tanto nei miei collaboratori, quanto in me stesso.

Confido umilmente nel vostro buon senso, non diffondendo il contenuto di questa lettera. E comunque, l'ho incantata in modo che si autodistrugga alla fine della lettura. Sono stati i vostri film di 007 a ispirarmi questo stratagemma.

Detto questo, Vi auguro un buon proseguimento, qualsiasi cosa Voi stiate facendo.

Vi ringrazio enormemente per l'attenzione dedicatami.

In fede,

Percival Weasley

Ministro della Magia britannico”

 

 

Durante tutta la lettura della lettera, Re Carlo era col fiato sospeso. La curiosità lo spingeva a proseguire fin proprio alla fine, nonostante il grande senso di perplessità che lo pervadeva. Quel Weasley sembrava leggergli dentro, anche se parlava di galeoni e di altre cose che non capiva. Arrivò alla fine, e respirò profondamente. Per un attimo, era riuscito a sentirsi solo Carlo, un uomo, e non Re Carlo III, con tutti i suoi onori e oneri. Forse, davvero poteva andare bene. Doveva solo crederci un po'.
 

   
 
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