08/10/2022
6 recensioniWritober, giorno 8
Prompt: Forget the maps... Follow your instincts!
Carico Prezioso
Atsumu guida piano, così piano che comincia a credere che forse non arriveranno mai, che Osamu lo ammazzerà e che Kita seppellirà il suo povero, stupendo corpo in mezzo alla sua risaia.
Ma va bene così: sta trasportando un carico troppo prezioso per metterlo a rischio, un carico che per di più soffre il mal d’auto e se per non farlo stare male ci impiegheranno 6 ore invece di 2 per arrivare, ben venga.
Tutto tempo in più per godere della sua radiosa presenza.
Atsumu, infatti, ormai ne è certo: deve essere affetto da una strana malattia, un morbo probabilmente incurabile. Se lo sente nelle ossa.
Sintomi: tachicardia, respiro accelerato, aumento della temperatura, sfarfallio allo stomaco, euforia.
Incurabile perché oramai sono mesi, anni, che si sente così.
E l’elemento scatenante è seduto proprio accanto a lui, è il suo carico prezioso, e ogni volta che gli sfiora il ginocchio quando cambia marcia è una scarica elettrica.
«Atsumu-san, maps non prende più! Non riesco a fare strada solo col gps, guardare lo schermo mi fa venire la nausea»
«Non preoccuparti, seguo i cartelli»
«Lascia perdere i cartelli…» lo guarda furbescamente da sotto i ciuffi ramati, «alla prossima gira a sinistra»
Atsumu non ha più dubbi: la mano di Hinata è sulla sua coscia, e se il suo carico prezioso gli avesse detto “alla prossima buttati nel fosso”, diavolo, ci si sarebbe lanciato a tavoletta.
Accostano nel bel mezzo del nulla, dopo dieci minuti di sterrato e risate a crepapelle. Shouyou ha bisogno di scendere, si tiene la pancia. Se è perché si sente male o perché ha riso troppo non riesce a dirglielo, è senza fiato.
Si guardano attorno: il niente in ogni direzione, solo alberi e suoni della natura. Per Atsumu rumori poco rassicuranti. Rabbrividisce.
«Mi sa che ci siamo persi!» dichiara con le mani ai fianchi, spensierato.
«Ma non mi dire, Shou-kun. Forse era meglio seguire i cartelli.» I boschi non gli sono mai piaciuti.
«Aw, hai paura? Non preoccuparti Atsumu-san, ci sono qui io a proteggerti!»
«Proteggermi? Se mai tu sei il pericolo!»
Shouyou ride ancora, ma in modo diverso, ancora più sincero. «Ormai mi conosci troppo bene… Maps funzionava benissimo. Volevo solo restare da solo con te prima di arrivare alla festa»
«E non potevi semplicemente dirmelo?»
«Così è più divertente» ammette scrollando le spalle. Poi gli pianta gli occhi addosso, le guance arrossate, un sorriso sghembo che gli fa tremare le ginocchia. «Non l’ho mai fatto in un bosco»
Atsumu boccheggia. Eccoli li i sintomi della sua malattia: tachicardia, respiro accelerato, aumento della temperatura, sfarfallio allo stomaco, euforia. Si sente male da quanto si sente bene.
«Mi farai morire prima o poi»
Shouyou si lecca le labbra. «Avevo in mente proprio qualcosa del genere. Come dicono i francesi… Le petit mort» gli sussurra all’orecchio, prima di spingerlo contro il cofano.
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Eccomi tornata con un'altra AtsuHina piccina picciò! 😂
Per quella di ieri ho solo cambiato fandom, non ho fallito! (per ora)
Ringrazio Bombay per il brain storming! 💕
Per questa storia mi sono ispirata anche a questa bellissima fanart di @disxsi su twitter!
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Per quella di ieri ho solo cambiato fandom, non ho fallito! (per ora)
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