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Autore: Ale711224    12/10/2022    1 recensioni
Questa storia inizierà con due coppie e finirà con altre due coppie, ma saranno le stesse? O cambieranno? Parla dell'amore iniziale tra Trent e Courtney e Duncan e Gwen, anche se piano piano, le cose inizieranno ad andare leggermente in maniera diversa.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, LeShawna, Shawn, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: A tutto reality - Azione!
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-Quel giorno le lezioni proseguirono normalmente. 

 

Essendo il primo giorno, i professori si erano limitati soltanto a mettere in guardia i loro alunni in vista dello studio frequente che dovranno mantenere durante l’anno scolastico, per superare l’esame di stato. 

 

Il primo fra tutti era il Professor Mclain, uno tra i più severi ed esigenti dei loro professori. 

Era stato molto chiaro sul fatto che i suoi studenti non dovranno fare troppe assenze ne essere impreparati sugli argomenti da lui richiesti, altrimenti subiranno grandi conseguenze. 

 

Dopo la fine della spiegazione, tutti gli studenti uscirono dall’aula, tranne Courtney. 

 

Lei rimase li a parlare con la professoressa di Storia, chiedendole informazioni sulle modalità d’esame e sulle argomentazioni da trattare. 

Si era imposta fin da subito uno studio giornaliero ed impegnativo. 

Voleva a tutti i costi prendere il massimo, e ce l’avrebbe fatta.  

 

“Quindi mi sta dicendo che uscirà a fine maggio, dico bene? 

“Esatto signorina Barlow, nemmeno noi sappiamo come verrà svolto l’esame, non ci resta altro che aspettare. 

Si ricordi di aggiornarsi frequentemente sul sito mi raccomando. 

 

“Ho capito. La ringrazio professoressa. 

 

-Conclusa la conversazione, la ragazza prese le sue cose e uscì dalla classe. 

Girò a sinistra per dirigersi in biblioteca, ma qualcuno le bloccò la strada. 

Il punk davanti a lei sorrideva. 

 

“Principessa, dove te ne vai tutta sola? Non vuoi compagnia?  

 

-Duncan gli si posizionò davanti, impedendole di passare. 

 

La ragazza tutta via lo ignorò, e prosegui la sua camminata verso la biblioteca. 

 

Il punk però non aveva intenzione di mollare, e così la seguì. 

 

Una volta arrivati, Courtney mandò un messaggio a Trent, dicendogli di raggiungerla in biblioteca. 

 

Duncan sbuffò. 

Non aveva idea di come faceva a sopportare quel chitarrista sfigato, come lo definiva lui. 

Poteva avere molto di meglio, ma evidentemente preferiva accontentarsi. 

 

La ragazza continuò ad ignorare il punk, sedendosi ad uno dei tavolini liberi della biblioteca. 

Anche lui si sedette li, di fronte a lei, fissandola. 

 

Courtney alzò gli occhi al cielo, chiudendo subito i libri e sbuffando. 

 

“Mi vuoi spiegare che cosa vuoi? Hai tre secondi per dirmelo. 

Sono venuta qui con l’intento di ordinare i miei appunti, non per parlare con te. 

 

“Allora ammetti che prima mi stavi ignorando? 

 

“Certo, non l’avevi capito? Ora per favore, te ne puoi andare? Vai dalla tua ragazza che ti aspetta. 

 

-Non riusciva proprio a sopportarlo. La seguiva da per tutto come se fosse uno stalker.  

 

Il ragazzo rise divertito a quella frase, continuando a fissarla. 

 

“Che c’è? Sei gelosa? Guarda che puoi ammetterlo eh! 

Dopo tutto non mi sorprenderebbe! 

 

-Courtney si era stufata delle continue presunzioni del punk, voleva soltanto essere lasciata in pace, ma a quanto pare non le era consentito. 

 

Si alzò dalla sedia quasi di scatto, fissandolo bene negli occhi. 

 

“Ascoltami, io non so cosa tu voglia da me, e nemmeno mi interessa, ma ti chiederei il favore di lasciarmi stare. 

E poi non sono gelosa, chi vorrebbe mai stare con un buzzurro irrispettoso come te? Solo la darkettona ci riesce, visto che siete della stessa pasta, quindi ora ti saluto! 

Importuna quelle che cadono ai tuoi piedi! 

 

-Senza più degnarlo di uno sguardo, la ragazza prese le sue cose e uscì dalla biblioteca, lasciando da solo Duncan. 

Da una parte era offeso per le parole dette dalla perfettina, ma dall’altra non sapeva perché, amava quando si rivolgeva a lui in quel tono di sfida, e non avrebbe di certo smesso. 

Voleva vedere fino a che punto era in grado di spingersi, e non poteva mollare ora. 

 

Una volta scese le scale per tornare in classe, Courtney venne raggiunta dal suo ragazzo, che stava andando in biblioteca dopo aver letto il suo messaggio. 

 

Lui gli prese lo zaino, e si offrì di portarglielo fino in classe. 

 

In fondo al corridoio però, c’era qualcuno che li fissava, appoggiato davanti alla porta di una delle classi. 

 

Venne raggiuto da un'altra persona, che si affiancò a lui, non capendo cosa ci trovasse di divertente nel guardare quei due. 

 

 

-Io non capisco che diavolo ci trova lei in un tipo del genere, c’è sembra il suo schiavetto! 

 

-Duncan commentò la scena cui aveva appena assistito, tirando un leggero pugno al muro. 

 

-Che ti importa, l’importante che stanno bene insieme, poi che si faccia schiavizzare sono affari suoi. 

Piuttosto sei tu che devi lasciare in pace lei, sembra che ti piace! 

 

-La sua ragazza notò attentamente lo sguardo del suo fidanzato che era diretto su Courtney. 

Aveva sempre avuto un piccolo debole per lei, lo sapevano tutti, ma sperava che una volta messi insieme, questa cosa gli sarebbe passata. 

 

Ricordava che il giorno in cui si era messa con Trent. 

Il punk era stato muto per tutto il giorno, rompendo quasi un distributore delle macchinette. 

 

Lei cercò di ignorare questa cosa, pensando che fosse solo una coincidenza, dopotutto stavano insieme no?  

 

“Hai finito di fissarla o vuoi stare con la bava alla bocca tutto il giorno? 

Io me ne torno in classe! 

 

-La dark lo svegliò dai suoi pensieri, facendogli notare che i due ormai erano rientrati in classe. 

 

Il punk sbuffò. 

Subito dopo attraversò il corridoio per rientrare anche lui in aula, seguendo la sua ragazza. 

 

Al termine delle ore rimanenti, tutti gli studenti si ritrovarono in mensa, interrogandosi su cosa avrebbero mangiato di “commestibile” quel giorno. 

Il cuoco era un certo Chef, ex militare che si è ritrovato a fare il cuoco in un liceo. 

Al contrario di quello che pensavano, lui odiava gli adolescenti, soprattutto quelli chiacchieroni. 

 

Il cibo non era mai di alta qualità, ma ci si poteva accontentare.... 

 

 

“Secondo me oggi ci tocca il purè, Chef vorrà inaugurare il nuovo anno con quello, come fa tutti gli anni... 

“Tu dici? Basta che dentro non ci sia una mosca morta come l’anno scorso.... 

 

-Cody, un ragazzino smilzo dagli occhi azzurri, era seduto insieme a Leshawna e Lindsay, due sue amiche e compagne di classe. 

 

Quest’ultima stava aspettando il suo ragazzo che aveva da poco iniziato gli allenamenti di calcio nella palestra della scuola. 

Nonostante fosse stato cacciato ben 4 volte, il ragazzo aveva sempre chiesto un’ultima possibilità al coach, che puntualmente cedeva. 

 

“Possibile che Tyler non abbia ancora rinunciato? Pensasse alla scuola invece di perdere tempo a farsi rifiutare! 

Di opportunità ce ne sono mille fuori da questa prigione! 

 

-Leshawna non comprendeva il comportamento del ragazzo della bionda, che nel frattempo stava cercando di capire cosa ci fosse dentro il suo pranzo, soprattutto, se era commestibile. 

 

 

“Che ne sai? Magari quest’anno è la volta buona eheh... 

“Non ci contare Colt, io sono innamoratissima di Tyler, ma ogni volta finisce sempre per farsi male durante le partite... 

Pensa che quest’estate stavamo giocando con il mio cane, Bunny. 

Ad un certo punto per prendere la sua pallina, inciampa e finisce con la faccia suoi bisognini di Bunny! 

 

-I due non si sorpresero che la bionda avesse sbagliato i loro nomi, ma di più a quello che aveva detto.... 

 

Da quando li conosceva, era raro che ci azzeccasse con le pronunce giuste. 

Prima avevano provato a correggerla, ma con il passare del tempo, ci rinunciarono. 

 

Dopo circa 10 minuti, a quel tavolo si aggiunse anche Trent, che come sempre, poggiò la sua chitarra a terra, accanto a lui. 

 

Tutti quanti i suoi amici lo salutarono, per poi continuare a “mangiare”. 

 

“Scusate il ritardo, avevo dimenticato una cosa in classe... 

 

“Fare lo schiavetto a Courtney sta diventando difficile? Io te lo avevo detto tesoro.... -Disse la ragazza di colore mentre si accingeva a togliere un capello dalla sua insalata.... 

 

“No Leshawna tranquilla, non mi da fastidio aiutarla.... 

 

“Aiutarla? Fratello ti tratta come uno schiavo! Vuoi aprire gli occhi? 

Capisco i tuoi sentimenti per lei, ma così è davvero troppo! 

 

-Cody e Trent si conoscevano dalle scuole medie. 

 

Trent lo aveva sempre difeso da dei bulli che ogni giorno volevano picchiarlo, e da li diventarono amici. 

 

Con il passare del tempo, dopo che Trent si mise con Courtney, smisero per un periodo di vedersi al di fuori della scuola, a causa degli impegni della ragazza, che piano piano, coinvolsero anche lui. 

 

Trent ripeteva in continuazione che si trattava solo di nervosismo, e che in realtà la ragazza non era cosi, ma nessuno se la beveva. 

Ormai erano 5 anni che si frequentavano, un po' avevano imparato a conoscere la perfettina. 

 

In quel momento, entrò nella mensa Duncan, che senti i 4 parlare di Courtney. 

 

Non sapeva il motivo, ma gli dava fastidio che gli altri parlassero di lei, anche solo pronunciarne il nome. 

 

Poi aveva un odio per Trent, lo odiava veramente tanto. 

 

Nemmeno per quell’odio sapeva il motivo, lo odiava e basta. 

 

Cosi precisino e perfetto, il suo completo opposto. 

 

 

Passò accanto al loro tavolo, e con un gesto intenzionale, diede un calcio alla chitarra di Trent, facendola cadere a terra. 

 

Il chitarrista non si scompose al gesto, si limitò a raccogliere il suo strumento e a sedersi di nuovo. 

 

Leshawna però si era innervosita. 

 

Non permetteva a nessuno di toccare i suoi amici, specialmente un’anima gentile come Trent. 

Non aveva fatto nulla di male, quindi non aveva senso prendersela con lui. 

 

Si alzò in piedi, mettendosi davanti al punk, che la fissava incuriosito. 

 

“Senti metallaro da 4 soldi, se ti diamo cosi fastidio gira a largo da noi è chiaro? Non crederai mica di farci paura! 

 

-Alla ragazza non spaventava affatto. 

Si era pur sempre un teppista, ma non si lasciava spaventare così facilmente da un bulletto qualunque. 

 

 

“Cosa c’è? Il piccolo Elvis dei poveri non sa nemmeno difendersi? Che pena!  

Che c’è codardo? Ti fai difendere da una donna? 

 

-Diede un altro calcio alla sua chitarra per farla cadere, dopodiché la spinse con forza dall’altro lato della mensa, facendosi fissare da tutti. 

 

A quella scena, Leshawna stava per tirare un pugno al punk, ma sul momento Trent la fermò. 

 

“Stai tranquilla, non è successo nulla. Non sono offeso.... 

 

Aspettatemi qui, la vado a riprendere…. 

 

-Si alzò per raccogliere lo strumento, quando Duncan lo spintonò a terra, sotto i continui occhi dei loro compagni. 

 

Era da quando stava con Courtney che lo trattava in quel modo, e lui non capiva il perché. 

 

Tutti pensavano si trattasse di gelosia, conoscendo da sempre il debole che provava per la perfettina. 

 

Ma non era proprio cosi. 

 

Al punk non era mai andato a genio Trent, e l’essersi messo con Courtney fu la goccia che fece traboccare il vaso. 

Non gli piaceva punto, non c’era un motivo scritto e coinciso. 

 

In quel momento, la diretta interessata entrò anche lei nella mensa, notando il suo ragazzo a terra. 

Subito andò da lui, guardando in cagnesco il punk con la cresta, che sorrideva divertito. 

 

Dopo essersi alzato, prese la chitarra e se ne andò, seguito da Leshawna e Lidnsay. 

 

Courtney e Duncan invece, rimasero li, fissati da Cody e dagli altri. 

Nemmeno la ragazza aveva paura di lui, e ciò al punk piaceva molto, soprattutto quando si creava un'aria di sfida tra loro due. 

 

“Ti diverti a maltrattare così tanto gli altri Duncan? Credo che tu debba cambiare passatempo 

 

“Beh principessa è un bel passatempo questo, e non riesce bene solo a me sai? Non mi sembra di aver fatto granchè.... 
 

“Vedi di lasciare in pace Trent, altrimenti non te la faccio passare liscia questa volta, te lo giuro...... 

 

-La ragazza uscì dalla mensa per andare dal chitarrista, lasciando Duncan con l’amaro in bocca, continuamente osservato. 

 

Se ne andò arrabbiato, sbattendo la sedia a terra, richiamando le attenzioni del cuoco. 

Non molto felice, sbraitò in mensa con il mestolo di legno in mano. 

 

“Insomma! La volete smettere di fare tutto questo baccano? Un altro rumore e vi sbatto fuori! Per la prossima settimana vado a pescarvi gli insetti dal bidone e ve li mangiate, altro che purè della mamma!” 

 

-Cody se ne andò, sia spaventato per la furia del cuoco, che preoccupato per il suo amico. 

 

-Nel frattempo Trent aveva lasciato il suo strumento in classe, mentre lui era andato in bagno. 

 

Si sciacquò la faccia con l’acqua fredda, per poi uscire. 

 

Leshawna e Lindsay raggiunsero il ragazzo, accompagnandolo in aula. 

 

Non era la prima volta che il punk lo trattava in quel modo, e non era neanche una novità che lo facesse davanti a tutti. 

 

Le ragazze non riuscivano a spiegarsi il perché lui non reagiva. 

Era un ragazzo dolce e intelligente, non si meritava un trattamento simile. 

Fosse stato per loro, a quest’ora il punk sarebbe tre metri sotto terra! 

 

Una volta in classe, Leshawna prese da parte Lindsay, lasciando il chitarrista da solo. 

 

Voleva a tutti i costi che questa storia finisse, persone contrarie e non. 

Si allontanarono quanto basta per non farsi sentire, bloccandosi nel corridoio. 

 

 

“Lefanda dove mi stai portando? Non possiamo lasciarlo solo, e se decide di ammazzarsi?.... 

 

-Dopo aver ignorato la pronuncia sbagliata dell’amica e la sua idiota ipotesi, la ragazza di colore continuò a trascinarla per il corridoio, fino a quando non incrociarono lo sguardo di un’altra ragazza, proprio colei che stavano cercando. 

 

Lei le fissò con fare interrogativo, ma non le lasciò parlare per prime. 

 

“Ragazze, sto cercando Trent, lo avete per caso visto? 

 

“Si, lo abbiamo appena visto spintonato da Duncan, e tu che sei la sua ragazza, immobile a fissarlo!  

Bell’amore davvero! 

 

-Leshawna era su tutte le furie, mentre alla perfettina non importava un granché delle accuse che le stava facendo. 

 

 

“Non sono mica sua madre! Anche se è il mio ragazzo deve sapersi difendere da solo, non le può solo prendere! 

Credo sia ora che si dia una svegliata…. 

 

“Sai benissimo che Trent non lo farebbe mai! E anche se non sei sua madre, se davvero tieni a lui dimostralo! 

Altrimenti lascialo, visto che lo tratti sempre come se fosse il tuo schiavetto! 

 

“Come prego? Io non schiavizzo proprio nessuno! Siete voi che avete delle rotelle fuori posto a pensare questo! 

 

“Eh no carina! Sei tu quella che se non fa quello che dici, gli fai una mega scenata! Credi che Trent con noi non si confidi eh? 

 

“Nonostante ciò a me piace Trent, siete voi che dite il contrario! 

Detto ciò, nulla di tutto quello che avete detto farà parte del mio interesse... 

Ora scusatemi, andrò a cercarlo in classe, sicuramente è li, bye bye.... 

 

-Le due guardarono la perfettina andarsene, stupite dal suo comportamento. 

 

“Non capisco cosa ci trova Trent in quella arpia bisbetica!  

A momenti supera persino Heather! E ce ne vuole! 

 

“Non pensavo di doverlo dire, ma hai ragione.  

Andiamo in mensa ora, abbiamo lasciato Cody da solo…. 

Spero solo che Trent non avrà troppi problemi… in questi 5 minuti... 

 

 

-Nel frattempo che il duo scendeva le scale, il chitarrista era in aula in solitudine, a controllare se la chitarra fosse danneggiata o graffiata. 

A raggiungerlo fu subito Courtney, che vedendolo così, gli arrivò una fitta dritta al cuore. 

 

Si avvicino a lui senza farsi sentire, osservandolo in silenzio. 

 

Lui se ne accorse, e sorrise mentre poggiava il suo strumento a terra. 

 

“Scusami se non ti ho aspettato Courtney, ho avuto un piccolo problema... 

 

“Per caso il problema si chiama Duncan? 

Trent, non puoi farti trattare cosi lo sai.... 

Reagisci.... 

 

-Il ragazzo la guardò negli occhi e le sorrise, cercando di non mostrare troppo gli occhi arrossati per il pianto.... 

 

“Courtney, stai tranquilla.... 

Dovrò vederlo se tutto va bene solo per un altro anno. 

Non importa quello che fa, non voglio avere problemi e non voglio che nemmeno tu li abbia... 

 

-Tornò per un secondo a fissare il suo strumento, sorridendo. 

 

Ha solo una corda rotta per fortuna, dopo passerò al negozio per farla riparare, nulla di che.... 

 

-Vedendolo in quello stato, non poteva fare a meno di annuire e non insistere. 

 

Si è vero, Trent era dolce e tutto quanto, ma sapeva essere anche molto testardo quando voleva. 

 

Una volta quando erano piccoli, ricordava che aveva preso di nascosto uno dei suoi giocattoli preferiti e se lo era portato a casa. 

Ha costretto i suoi genitori a guidare alle 11 di sera fino a casa sua per riprenderselo, altrimenti ha detto che non avrebbe dormito. 

 

O quando in prima media, dovevano giocare a basket, ma lui era troppo basso e non arrivava all’altezza richiesta per entrare nella squadra. 

 

Pianse per 3 giorni, ma non si arrese, continuò a giocare e finalmente entrò nella squadra. 

 

Era lui, Trent, semplicemente lui... 

 

Decise a quel punto di uscire dalla classe per prendere un po' d’aria e per lasciarlo solo. 

Incrociò per il corridoio, lo sguardo di un’altra ragazza dalle ciocche blu.... 

   
 
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