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Autore: susiguci    15/10/2022    3 recensioni
ll MERTHUR ll CIRCUS ll INIZIO SEC. XX ll CRACK PAIRING ll
Dal primo capitolo:
["Piacere, io sono Arthur!" si sporse allungando la mano verso il ragazzo.
"Merlin!" disse il più giovane, allungandosi a sua volta e stringendogli la mano con poca forza.
"Dai, non fare quella faccia. Non è poi così terribile qui! Almeno avrai qualcosa da mettere nello stomaco tutti i giorni!"]
Dal terzo capitolo:
[Il pubblico applaudiva e mentre il biondo aiutava Merlin a scendere, il ragazzo si fece prendere in braccio e gli schioccò un bacio sulla bocca. Il pubblico rideva e urlava. Arthur era rimasto a occhi e bocca spalancati...]
Dal quarto capitolo:
[Arthur si inginocchiò e si apprestò a slacciare la cintura dell'altro...
...Arthur chiuse gli occhi. Non sopportava di vedere quel che stava per fare...]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Gwen, I Cavalieri della Tavola Rotonda, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Merlin non si sentiva troppo bene. 

Aveva un forte bruciore allo stomaco e una spiacevole sensazione, alla gola, come se fosse chiusa.

Quello che Arthur gli stava raccontando lo aveva del tutto scombussolato.

Aveva sempre pensato che Arthur fosse piuttosto superficiale nelle questioni di cuore o che comunque per lui l'amore fosse una questione secondaria nella sua vita. Sembrava uno che a causa della facilitá con cui poteva trovare spasimanti, considerasse l'amore come scontato.

 

Invece aveva amato. E molto anche.

Merlin si disse che era normale a venticinque anni aver avuto un amore importante. Lui ne aveva tre meno di Arthur e aveva già avuto due grandi amori.
Purtroppo questa consapevolezza non bastava a farlo stare meglio.
Le emozioni non erano razionali, era noto.

 

Arthur si fece cupo in volto. Raccolse una conchiglia e cominciò a farla girare tra le dita.

"Purtroppo Elyan era fidanzato da tempo con una ragazza. A causa della guerra aveva dovuto rimandare il matrimonio. Ma appena fosse stato possibile, l'avrebbe sposata."

"Non te l'aveva detto?"

"Sì, lo sapevo, ma in quel momento non mi importava. Esisteva solo il qui ed ora: non mi ero mai sentito così!"

"Per te è stata la prima volta con un uomo?"

"Sì, e fu un bel colpo per me. Prima non avevo mai desiderato stare fisicamente con un uomo. Cioè, anche prima li notavo i ragazzi, alcuni mi attraevano anche, ma non pensavo che sarei mai arrivato a tanto. Per lui fu la prima in volta in assoluto e dopo andò in crisi. Non solo perché non era riuscito ad essere fedele alla sua promessa sposa, ma perché tempo prima aveva deciso, a causa della sua religiosità, di rimanere casto fino al matrimonio."

"Capisco … e poi cos'è successo?"

"Per un po' cercammo di non pensarci più. Ci dicevamo che, in un frangente di guerra, da individui in stato di shock, quali eravamo noi in quel momento, potevano scaturire comportamenti che normalmente non avremmo mai avuto. Comportamenti deprecabili, ma anche giustificabili a causa della situazione. Abbiamo resistito qualche giorno poi lui ha ceduto e io non aspettavo altro. Stare insieme a lui era il mio angolo di paradiso in mezzo a quell'inferno. L'unica cosa per cui valesse la pena di continuare a vivere."

 

Arthur tacque a lungo.

Merlin si mise seduto a guardare il mare.

"È … è morto in guerra?"

"No. Almeno … fino a poco più di un anno fa, era vivo!
Sarebbe più giusto dire che l'ho perso… siamo stati insieme quasi un anno, poi lui si ammalò di spagnola e siccome i nemici avevano cominciato a bombardare anche gli ospedali da campo, che infami … fu mandato in un ospedale di cittá.
Era terribile non sapere niente di lui. I telegrammi potevano tardare mesi, sempre che ti arrivassero.
Quando mio padre morì, lo appresi solo due mesi dopo, tramite telegramma appunto."

"Mi dispiace molto Arthur. Non lo sapevo…"

"Sono io che non amo parlare di queste cose"

"E tua madre?"

"Non l'ho mai conosciuta: morì nel darmi alla luce!"


Merlin era sbalordito e triste per Arthur. Il ragazzo era solo. Lui almeno sapeva che sua madre viva.

Il primo anno, Hunith portava le lettere a un commerciante che viaggiava per lavoro e quando passava da Lavenham, lasciava per lui le lettere di sua madre direttamente all'ufficio postale.

Durante il primo anno di guerra, dal fronte non fu possibile intrattenere alcuna corrispondenza con sua madre, ma quando stava con Freya era riuscito a farle pervenire e a ricevere qualche notizia.

Pensando a sua madre, gli venne nostalgia di lei, della sua voce e dei suoi abbracci.

Era da quando era in viaggio con l'Albionstars che non si scambiavano notizie. L'ultima volta che le aveva scritto, le aveva fatto sapere che sarebbe stato difficile rimanere in contatto. In quel momento decise che le avrebbe mandato un telegramma l'indomani stesso. Le avrebbe chiesto di mandare un telegramma all'ufficio postale di Swindon e anche a quello di Oxford.

La guerra era finita e sperava che le poste fossero più veloci.

 

Arthur era rimasto a rigirare quella conchiglia, in silenzio, probabilmente perso nei suoi ricordi.

"Scusami, Arthur … cosa vuol dire esattamente che l'hai perso?"

"Durante uno scontro armato fui ferito da una pallottola al fianco sinistro, sotto il cuore."

E stavolta fu Arthur a sollevare la camicia, fino al petto. Merlin vide una cicatrice tonda, bianca, contornata da raggi rosati, quasi fosse un piccolo sole: non l'aveva mai notata, nonostante avesse visto molto spesso il ragazzo a torso nudo durante gli allenamenti e gli spettacoli.

 

"Mi mandarono nello stesso ospedale di Elyan. Stavo davvero male eppure ero felice: non vedevo l'ora di rivederlo! Ma scoprii con immensa tristezza che lui non c'era più. Le infermiere a cui chiesi sue notizie, mi dissero che era guarito ed era andato via già da parecchi giorni. Non era tornato da me e pensai che avesse deciso di disertare da solo, per conto suo. 
Per me fu una terribile notizia.
Ne avevamo parlato tante volte. Saremmo voluti scappare insieme, ma io alla fine mi tiravo sempre indietro adducendo come scusa la paura di essere catturati e fucilati. La veritá era che sapevo che una volta fuori dai campi di battaglia, lui sarebbe tornato alla sua vita, alla sua famiglia e alla sua donna … e io non potevo sopportarlo. 
Sicuramente lui l'aveva capito e mi aveva lasciato da solo, approfittando della sua malattia.
Ebbi la conferma dei miei timori più grandi, quando una delle infermiere mi rivelò con un sorriso di non preoccuparmi per il mio amico, che le aveva rivelato che sarebbe andato a sposarsi."

"È molto triste quello che mi stai dicendo. Non avrei mai pensato che tu avessi amato così tanto qualcuno, né che avessi sofferto in questo modo per lui.
Come sei finito al circo?"

"Alined … quando cercava del nuovo personale per il circo, si recava negli ospedali a visitare i militari feriti in via di guarigione oppure andava nelle chiese dove sapeva che spesso si nascondevano dei disertori, protetti dai sacerdoti.
Si faceva passare per parente di uno o dell'altro. Non so come riuscisse a farlo.
Offriva loro la possibilitá di avere cibo, di andarsene via e soprattutto la possibilitá di essere dichiarati malati e quindi dispensati dal tornare al fronte.
Gwaine e Lancelot sono stati aggregati al circo, così"

"Però! È abbastanza geniale…"

"Senz'altro! E con me ha fatto uguale. Fisicamente mi stavo riprendendo bene, dopo l'operazione durante la quale mi avevano estratto la pallottola. Ero però afflitto da una specie di depressione, a causa di Elyan.
L'ospedale aveva bisogno di posti letto liberi. Un giorno Alined si fece passare per mio padre e me lo trovai davanti in camera."

"Come sapeva il tuo nome?"

"Non lo so. Avrà avuto le sue fonti. Io ero a pezzi e accettai la sua offerta. Non mi importava più di niente ormai. Non riuscivo nemmeno più ad alzarmi dal letto da solo. Sapevo solo che al fronte non sarei più tornato. Mi mandò a sue spese in una casa di cura privata per qualche giorno. Appena riuscii a camminare di nuovo, mi unii al circo."

"Hai più saputo niente di lui … voglio dire di Elyan?

 

Arthur abbassò il capo e soffiò fuori un lieve: "No"

"Ti manca ancora?" chiese Merlin con un po' di cautela.

"... Ho sentito la sua mancanza per molto tempo. Ad ogni ragazzo di colore che incrociavo, trasalivo, sperando che fosse lui… ora non più. Sono ormai mesi che mi sono rassegnato."

Merlin era sempre più in evidente difficoltá. "E se tornasse?"

"...Sarebbe sposato ormai e sono cambiate tante cose da allora … sono cambiato io! Preferirei che non tornasse. Non più, a questo punto."

Merlin lo guardò negli occhi. Arthur sembrava sincero.

"E dopo di lui non hai amato più nessun altro?"

"Se intendi Gwen, erano due cose molto diverse…"

"No, intendevo ... un altro uomo."

"No!" rispose Arthur sicuro. Se con Alined c'era qualcosa ... era l'opposto dell'amore.

Merlin provò a smorzare quell'atmosfera triste: "Hai una fissazione per le persone di colore…" e gli sorrise gentilmente. Si riferiva a Gwen e ad Elyan.

"Sinceramente non ci ho mai pensato… credo sia un caso" rispose Arthur sorridendogli di rimando.

Sentirono delle grida allegre in lontananza e videro Gwaine, Percival e Leon, avvolti da una nuvola di polvere e sabbia, correre in modo sfrenato verso di loro.




 

Swindon, qualche giorno dopo

 

Il viaggio era stato lungo e difficoltoso. Era piovuto quasi sempre e a parte i pasti, ognuno si rifugiava dentro il proprio carro a lavorare.

Fu Gwaine ad occuparsi degli animali di Gwen, ma nessuno dei ragazzi nemmeno George, vollero andare a dormire sul carro rimasto vuoto.

Forse speravano che la ragazza tornasse e non volevano occupare il suo posto.

Arthur come aveva detto a Merlin si vergognava dei suoi pensieri: era sollevato dal fatto di non doverla vedere, di non vedere nei suoi occhi il dolore che le aveva arrecato e il disprezzo che sarebbe necessariamente seguito.
Se fosse rimasta, si sarebbe scusato, ma non le avrebbe mai chiesto di tornare insieme.

Forse era più dispiaciuto per la mancanza di Lance. Era la persona più matura e discreta del circo, nonostante sapesse di aver fatto soffrire l'uomo più di una volta per Gwen.

Certo anche Arthur era consapevole che in un circo non poteva mancare una donna e se non l'avessero trovata, il circo rischiava di chiudere.

Per questo Alined era voluto partire così in fretta per Swindon.

Avevano affisso volantini ovunque e i ragazzi li distribuivano nei posti più affollati della cittá.

Il direttore andò a cercare nelle compagnie teatrali se ci fosse qualcuno che facesse al caso loro.

Per il momento  all'Albionstars non era previsto alcuno spettacolo.

Dopo tre giorni avevano ricevuto diverse persone: i colloqui erano tenuti da Alined, Percival e Gwaine, ma non erano riusciti a trovare nessuna persona adatta.

A un certo punto erano stati tentati di prendere una ricca signora, almeno a giudicare dagli abiti e dai gioielli. La signora era di proporzioni gigantesche. Con il costume giusto avrebbe potuto sembrare ancora più enorme e attirare molti curiosi. Inoltre, assieme ai pagliacci avrebbe avuto un ruolo comico importante.

Fu ben presto chiaro che la signora non aveva nessuna intenzione di esibirsi: voleva solo vendicarsi di un presunto torto subito da parte del del marito e non se ne fece più niente.

Quella sera Alined stava giá pensando di partire per Oxford in cerca di miglior fortuna, quando percepì la presenza di qualcuno fuori dal suo carro. Si affacciò chiedendosi un po' allarmato chi fosse l'uomo in piedi vicino al carro.

 

"Vorrei parlare con il direttore del circo" disse l'uomo.

Alined, sentendo una voce così giovane, si tranquillizzò e scese dal carro per raggiungerlo.

"Sono io. Mi chiamo Alined Svenson. Con chi ho il piacere di parlare?"

"Sono William Walsh" disse il ragazzo, stringendogli la mano.

Quel giovane era la risposta alle preghiere di Alined e dell'Albionstars.

Era sposato e lui e la moglie cercavano un lavoro qualsiasi presso il loro circo.

"Sarò molto chiaro! In realtà per il circo è essenziale una presenza femminile, dii cui il circo è attualmente sprovvisto. Pensate che vostra moglie accetterebbe di fare da domatrice di cani e colombe?"

"Sono sicuro di sì. Lei adora gli animali..."

"Dovrebbe anche interpretare la parte della donna barbuta, sottoponendosi a un trucco di ore.
Non dovrebbe fare nulla di pericoloso, le assicuro.
Infine dovrà esibirsi vestita in modo un po' provocante, anche se non certo osceno. È solo per attrarre la gente; ma se voi avete delle remore ditelo subito che ci risparmiamo del tempo entrambi."

Il ragazzo ci pensò su poi rispose: "Se glielo chiedo io, lo farà. Ma non ha esperienza di circo e dovrà imparare. È una donna intelligente e si adeguerà in fretta."

Alined tenne per sé questo incontro. Voleva prima parlare con la signora Walsh e non voleva illudere nessuno prima del tempo.

Eppure la mattina dopo i ragazzi si accorsero del buon umore del capo.

La signora Walsh non era una bellezza rara. Era carina ma piuttosto insignificante. Si presentava come una ragazza semplice e un po' timida. Con il trucco e i vestiti giusti, avrebbe però fatto sicuramente la sua figura e quando sorrideva era già molto meglio. 

Non le aveva proposto il numero con i cavalli, tanto meno quello al trapezio: troppo difficili e senz'altro prematuri.

E, visto che era sposata, non le avrebbe affidato nemmeno il ruolo di Miss Merlin. Un ragazzo come il signor Walsh non sarebbe riuscito a sopportare che la giovane sposa, baciasse un altro uomo, anche solo se per esigenze di copione, soprattutto se l'uomo era attraente come Arthur.

Avrebbe dovuto continuare Merlin. Gliel'avrebbe chiesto lui. In fondo sembrava che lui e Arthur avessero risolto le loro controversie.

Il direttore si mise d'accordo con la coppia di ragazzi per trovarsi a cena in una locanda del posto, dove li avrebbe presentati al resto del gruppo.

Voleva fare ai suoi ragazzi una bella sorpresa e mantenne il segreto con tutti.







 

Non gli era mai successo. Si era addormentato a pomeriggio inoltrato. Che si stesse ammalando? Arthur? Leon? Perché nessuno l'aveva svegliato?

Era in ritardo almeno di mezz'ora per la cena.

Si guardò nello specchio: faceva spavento. Si lavò la faccia nel catino e si pettinò con le mani bagnate, cercando di domare la foresta che aveva sul capo.

Poi corse alla locanda. Si sedette al tavolo con gli altri: "Mi dispiace, mi sono addormentato …"

 

"Stavo per venire a cercarti" gli sussurrò Arthur, che gli aveva tenuto il posto accanto al suo.

"Merlin, mancavi solo tu" disse Alined con un gran sorriso.

In fondo al tavolo Merlin notò una ragazza seduta vicino al capo e accanto a lei dall'altro lato c'era un ragazzo che non conosceva.

Non si accorse che tutti lo guardavano aspettando una sua reazione.

"Voglio presentarti due nuovi membri dell'Albionstars, Merlin. Conto molto su di te, per farli sentire a proprio agio e per l'aiuto che potrai dare loro. Vieni! Alzati e vieni a salutarli!"

Merlin fece un gran sorriso e si alzò camminando verso il fondo del tavolo. Non se l'aspettava e fu una bellissima sorpresa.

I due venivano a salvarli da una brutta situazione.

Sentiva giá verso di loro un sentimento di profonda gratitudine, quasi di affetto e subito si diresse .

"Merlin , lei è Mrs. Walsh" chiosò Alined.

"Onorato" disse Merlin prendendole la mano e portandola alle labbra ma senza toccarla.

"Chiamatemi pure Sefa!"

"Grazie, Sefa!"

"E lui è Mr. Walsh!"

Merlin si girò e strinse la mano dell'uomo, con un sorriso che sfiorì un attimo dopo dal suo viso, facendolo irrigidire all'istante.

"William" disse l'altro

"Will, per gli amici"












 

Ciao a tutti*

 

Il ritorno è quello di Will, anche se avrebbe potuto essere quello di tanti altri, come Gwen o Mordred. Non considero Will e Sefa una crack-pairing, ma ognuno può considerarla come vuole😄 È una tra le poche ragazze della serie che vedevo bene con Will (immaginatevelo con una come Vivian, Sofia o Helena 😲 ...)

Capitolo più corto del solito, ma non sono riuscita a fare diversamente ma aggiornerò presto il prossimo capitolo, dove avremo un grosso colpo di scena!

Grazie a chi mi ha seguito sin qui.

Un abbraccione!

   
 
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