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Autore: CatherineC94    16/10/2022    5 recensioni
A Robbie Coltrane.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Rubeus Hagrid
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Crossroad


 
 
«Finalmente, ecco il tuo nascondiglio».
Hagrid si volta, trattenendo a stento i lacrimoni che scendono giù.
Vuole fare il duro, così si volta di nuovo puntando gli occhi sul Lago Nero.
Non ha mai trovato un posto così bello nella sua breve vita, le gite fatte da bambino non hanno mai reso giustizia a quel posto. Suo padre gli ha spiegato in prenda all’emozione, che Hogwarts è il posto più bello al mondo. Lui ci ha creduto fin dall’inizio, fin da quando l’ha salutato a settembre del suo primo anno.
Altre lacrime  scendono.
«Ti cercano tutti» osserva garbato Albus Silente.
«’Fa niente» borbotta Hagrid.
«Hagrid, ascolta» dice il preside.
Hagrid inizia a piangere più forte.
«M-mi d-deve credere! Non è stato Arag-gog» singhiozza «C’ha le zampe pelose ma non ha mai sfiorato n-nessuno!» conclude straziato.
Albus Silente l’osserva attento, per poi sedersi di lato.
«Lo so» dice tranquillo.
«A-allora potrò tornare a scuola?» chiede speranzoso.
Silente mormora triste :«Temo di no».
Hagrid ricomincia a piangere; nel petto un forte sentimento d’angoscia lo coglie. Hagrid capisce che al mondo è solo; suo padre è venuto a mancare tempo fa e lui adesso è stato anche espulso.
«Ma non devi temere» dice il preside ad un certo punto.
«Rimarrai qui al castello» conclude sereno.
«M-ma c-come?» balbetta il ragazzo incerto.
«Ad Hogwarts ogni aiuto è ben accetto e poi dobbiamo cercare Aragog. In effetti è misteriosamente scomparso da stamattina!» dice Silente.
E Hagrid non ha più lacrime per esprimere tutta la sua gioia.
 
 
 
«C’ho il fiatone, dove ti sei nascosto? Eh?!».
Harry sospira lento.
Hagrid avanza arrancando, il ragazzo è poggiato alla fine del ponte di legno.
«Ron ed Hermione ti cercano dovunque, che ti è preso?» cli chiede poggiandosi di lato.
Harry pare pensarci un po'; osserva il lento discendere del sole al tramonto che proietta i suoi ultimi raggi.
Quei momenti gli riempiono il cuore; fin da piccolo non ha mai sentito Privet Drive come un luogo vicino al suo cuore. Ad Hogwarts ha finalmente provato il calore e fin da subito ha sfiorato il ricordo dei suoi genitori che seppur periti, in quel luogo sembrano presenti.
«Volevo starmene per conto mio » dice piano.
«Aaargh, un topo!» esclama Hagrid estraendo un dito dal mantello con il piccolo animale attaccato per i dentini sull’estremità.
«Potevi passare dalle mie parti» aggiunge l’uomo.
«Tu non hai paura di me?» gli chiede Harry ironico alludendo agli ultimi eventi al castello.
Hagrid sospira preoccupato.
«Ma che c’hai in quella zucca? Mica c’entri tu!» gli dice come se fosse un’ovvietà.
Harry non risponde.
«Ascolta, Harry. Quelle cose che stanno succedendo non c’entrano un fico secco con te!» aggiunge veemente.
Harry l’osserva triste, gli ultimi giorno sono stati davvero pensanti.
«Credi davvero che io non c’entri nulla?» chiede all’improvviso Harry.
Hagrid l’osserva tenero; davanti agli occhi il ricordo del piccolo fagottino estratto dalle macerie di Godric’s Hollow.
«Baggianate! Adesso vai a trovare quegli altri due sono ancora in circolazione!» borbotta.
Harry l’abbraccia rapido, lasciandolo là commosso.
 
 
Non aggiungo altro. A Robbie. EDIT.Anzi no aggiungo; per chi mi conosce immaginate che fatica scrivere bei dialoghi dove l'allocco di Albus Silente sembra una brava persona. Sono già tornata in me, il Grinch che vive alla testa di Porco.
   
 
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