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Autore: StagTree    27/10/2022    1 recensioni
Raccolta per il Writober 2022.
#8 fake dating: E’ con una certa urgenza che lo rassicura che niente è stato vano, e che Mipha ha vissuto secondo i suoi principi, e i suoi soltanto; l’ultimo suo pensiero è andato a lui, gli dice, e Link intuisce la nota disgustata nel viso dell’anziana servitù reale. (silink)
#13 room mates: “Non hai di meglio da fare?” glielo dice, quindi, una sera quando Mipha non c’è. Link è seduto sul bordo del divano, e sta giocando a Splatoon, “Non devi studiare? Fare i compiti? La nanna?”
“Di meglio, sì”, risponde, Link, “Gli affari miei. A tuo contrario.”
(revalink)
#18 stelle: E' lontana e vaga ma vera, ed importante, la sensazione rasserenante della familiarità di una cicala che strilla.
#26 fratello: Ti ricordi di Revali. (revalink)
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Link, Princess Zelda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I'm on the outside, looking inside

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  1. fratello

 

Ti ricordi di Revali,

Fratelli in armi, amici, nemici, forse. Non era facile – la distinzione tra amicizia e alleanza era sottile, tra di voi. E non ti è mai passato per la testa che potesse essere più di così, che non abbiate cozzato abbastanza, quando avreste potuto.

Ti ricordi di Revali – delle discussioni unilaterali e delle polemiche, prolisso, logorroico; erano difficili – i complimenti, anche quelli che ti saresti meritato. Ma gli sguardi che vi scambiavate – in battaglia, e al di fuori, seduti davanti alle fiamme ballerine – stretti, vicini, sotto un albero nella pioggia; quando Hyrule ancora si elevava da terra con dignità e portamento, e la civiltà era cosa comune, le dispute come quelle erano permesse. Preoccupazioni infantili, bambinesche, quelle di dover andare d’accordo a tutti i costi, trattenersi i commenti, le occhiate, e le attrazioni, latenti – pungeva di rosso, sulle tue guance, l’aria fredda e il sangue, e come funzionava, per lui? Il suo profilo era importante e regale: il becco lungo, ti chiedevi, quale sensazione avrebbe provocato sulla tua pelle.

Ma non è più tempo; ti ricordi di Revali – sulle punte crudeli delle montagne, gelate, in cappotti camosciati e circondato da sorrisi riconoscenti. Teba ti aspetta, ma non è lo stesso. Si confonde nella neve; Revali non lo ricordi così – l’avresti riconosciuto, ovunque fosse, ed era ovvio, era ovvio, come l’azzurro nel cielo.

  
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