Dedicata al mio momento sbagliato, che forse non
avrà mai il coraggio di diventare giusto…
Il momento sbagliato
If you can hold on
If you can hold on
Hold on
I wanna stand up, I wanna
let go
You know, you know
No, you don’t, you don’t
All these things that I’ve done – The Killers-
Stringimi.
Stringimi ancora,
più forte.
Lasciami annegare nel calore del tuo abbraccio.
Il tuo odore mi culla, placa i miei singhiozzi.
Mi accarezzi i capelli, le tue mani mi sfiorano
tremanti; sotto il mio orecchio, il tuo cuore batte rapido, come il mio. È il
rumore delle nostre certezze che si sgretolano, delle illusioni che cadono,
delle speranze che svaniscono.
Non posso smettere di ascoltarlo…
Non lasciarmi. Continua a stringermi.
Ho paura.
Ieri il mondo crollava, oggi è tutto in mano nostra.
Pronti o no, la guerra è cominciata.
Riesci a vederlo?
Questo è il momento in cui diventiamo adulti, in cui
ogni cosa cambia di significato…
Alzo gli occhi verso il castello, la nostra casa per
sei anni. Il posto in cui ci sentivamo al sicuro. Dove abbiamo imparato a
lottare e a piangere, dove ci hanno insegnato a crescere.
I ricordi sfrecciano veloci nella mia testa: il
profumo delle pergamene nuove, il colore dell’ inchiostro
che sporca le mie dita, lo scalpiccio di centinaia di passi che attraversano i
corridoi, voci diverse che ripetono lo stesso incantesimo, il tepore del
dormitorio a fine giornata. Eravamo convinti che niente sarebbe
riuscito a cambiare tutto questo, invece, all’improvviso, ogni sicurezza
è crollata.
Il migliore di noi è caduto, e con lui tutte le
nostre difese.
Se non ce l’ha fatta lui, noi non abbiamo speranze.
Quali possibilità ci rimangono per confidare in un
nuovo giorno, per riuscire a costruirci un futuro nostro?
Le mie lacrime ti bagnano la camicia, ma tu non dici
niente, ti limiti ad accarezzarmi la testa.
Riesci a calmare il mio respiro. Per un attimo mi
sento di nuovo protetta.
Ho sognato le tue mani su di me a lungo, il mio
pensiero fisso mentre mi rigiravo tra le lenzuola del mio letto troppo grande,
mentre dedicavi le tue attenzioni a qualcuno che non ero io…
Ti guardo. Mi specchio nei tuoi occhi arrossati e
riesco a scorgervi lo stesso dolore che invade la mia anima.
Piangi anche tu. Mi guardi e piangi.
E l’unico pensiero coerente che riesco a formulare,
è che vorrei cancellare quelle lacrime con i miei baci… vorrei baciarti finché
mi rimane aria nei polmoni, fino a estinguere il desiderio di te che mi soffoca
nella sua morsa dolorosa; consolarti e lasciarmi consolare dalla promessa di
essere insieme.
Ma non è questo il tempo per noi, non esiste istante
più sbagliato di questo. Eppure non riesco a convincermi che non sarebbe la
cosa più giusta…
Io e te ci siamo sempre
trovati nei momenti sbagliati.
Una serie infinita di errori voluti; un rincorrerci
continuo, consapevoli che forse non ci saremmo mai
appartenuti.
E adesso tu sei così vicino, le tue braccia che mi
avvolgono, le tue mani sulla mia schiena.
Sei stato talmente distante, Ron, ho creduto di
perderti e di perdere me stessa nel tentativo di raggiungerti, ho temuto che avresti aperto il tuo cuore ad un’altra e mi avresti
dimenticato.
Vieni più vicino, non lasciarmi andare…
Ti asciugo le lacrime con le dita della mia mano, le
tue guance sono bollenti. Tu continui a guardarmi e non dici nulla, non ti
muovi.
Lo sai anche tu, vero?
Questo è il momento sbagliato.
Non è giusto. Non è mai giusto. Niente è giusto.
Avremo mai il tempo per il nostro momento?
Dovremo accontentarci di questi attimi in cui
riusciamo a sfiorarci il cuore, senza arrivare a toccarci davvero?
Poso di nuovo la fronte sul tuo petto, le lacrime
riprendono a scendere.
Tu poggi la guancia sulla mia testa, sospiri.
Avverto il tuo abbraccio farsi più esigente, come se avessi bisogno di me per
stare in piedi.
È così? Hai bisogno di me, Ron?
Illudimi.
Lasciami immaginare che in questo istante sono la
tua cosa giusta nel momento sbagliato; non voglio credere a nessuna verità,
oggi.
Mentimi. Ingannami. Solo non lasciarmi.
Non farmi cadere addosso il
peso di questo dolore, di questa paura che ci sta avviluppando nelle sue spire
come un serpente pronto a colpirci.
Difendimi dai volti afflitti di coloro che ci
circondano, dal loro pianto, dal nostro pianto.
Proteggimi dai miei pensieri, entrano nella mia
testa e mi feriscono, si nutrono della poca speranza che è rimasta. Sento di
dovermi arrendere…
Vedo Harry e Ginny accanto a noi. Parlano.
Non ascolto quello che si dicono, anche se riesco
chiaramente a vedere il cuore di entrambi che si spezza.
Un’altra cosa giusta nel momento sbagliato.
Harry si alza e se ne va. Ginny rimane seduta,
guarda avanti, non piange, è forte, ma posso percepire la sua sofferenza da qui.
Harry si allontana, cammina lungo la riva del lago.
Lo seguiamo con lo sguardo, io e te.
So già cosa dirai, ma non voglio sentirlo. Basta
fare gli eroi.
Sono così stanca. A che serve combattere? Non
sopravvivremo. Non riusciremo a vincere.
Neppure Silente c’è riuscito.
Potremmo scappare, sai? Nasconderci.
Potremmo lasciarci tutto alle spalle, diventare
sordi ai rumori della battaglia, dimenticare ciò che rimane indietro; cominciare
qualcosa che ancora solamente sogniamo; potremmo essere felici, lontano da
questo dolore, cancellare ogni cosa e vivere la nostra avventura… o
semplicemente vivere… posso farlo per te, Ron, se tu lo vuoi.
Potremmo crearcelo noi il nostro momento giusto.
Mi guardi negli occhi. Di nuovo.
Lo sai che potremmo.
- Dobbiamo andare da lui… - mi dici in un sussurro.
Lo sai che potremmo.
- Non dobbiamo lasciarlo solo,
Hermione, ha bisogno di noi…
Lo sai che potremmo. Anche
se vuoi fare la dannata cosa giusta.
Perché a noi non è permesso sbagliare?
- Ha bisogno di noi. – ripeto.
Io ho bisogno di te.
Mi prendi la mano, cerchi di sembrare risoluto, ma
ti sento tremare nel mio palmo. T’incammini verso di lui, mi tiri leggermente,
ma io non mi sposto. Ti fermi. Mi guardi ancora.
Lo sai che potremmo, Ron, facciamo la cosa sbagliata
stavolta, smettiamola di vivere per gli altri, viviamo per noi…
- Che succederà ora? – ti chiedo.
- Non lo so. – chini la testa, come se volessi
scusarti di non avere la risposta.
Mi avvicino a te, senza lasciarti la mano, con
quella libera ti accarezzo il viso e ti sollevo il mento, riporto i tuoi occhi
nei miei.
Tristezza e paura.
- Non lo so, - ribadisci. La mia mano scivola sulla
tua guancia, ti sfioro le labbra con le dita, chiudi un attimo le palpebre e
trattieni il respiro, ti sento fremere. Lascio scendere la mano sul tuo collo,
si ferma sul petto quando incontro nuovamente il battito del tuo cuore. La
copri con la tua, più grande, la stringi. Riapri gli occhi e il tuo sguardo diventa
deciso, la stretta della tua mano più serrata, - ma so che ce la faremo, se
saremo insieme…
Rimango senza parole; scuoto la testa, sono confusa…
Tu ci credi ancora, posso leggerlo sul tuo volto.
Pensi davvero quello che affermi, non lo stai dicendo
solo per farmi coraggio.
Come fai ad avere ancora fiducia? Non hai visto
quello che ho visto io? Non hai vissuto quello che ho vissuto io?
Siamo in guerra. Come fai a sperare perfino adesso?
No che non ce la faremo.
- Hermione... – una preghiera.
La determinazione lascia il tuo sguardo.
Non guardarmi così, per favore…
Come fai a non capire? Se stiamo con Harry, firmiamo
un contratto: con lui fino alla fine.
Abbiamo avuto l’opportunità di decidere, ora è
arrivato il momento di scegliere.
Lui o noi, Ron. E tu stai scegliendo lui…
Noto nei tuoi occhi la disperazione, eppure non
riuscirò a dissuaderti. Non è così?
Tu lo sai; sai a cosa vai incontro e sai cosa lasci
indietro, e nonostante tutto sei convinto che sia la
cosa giusta.
La cosa giusta…
Sento i miei occhi inumidirsi. Sto per crollare.
È questo l’unico modo per averti? Rinunciare a noi…
Rinunciare perché il momento non è quello giusto…
È questo l’unico modo per averti.
Posso farlo per te, Ron, se tu lo vuoi.
- Andiamo. – dico annuendo con la testa.
Sospiri, mi rivolgi un sorriso stanco, che non
arriva agli occhi. Anche tu oggi hai dovuto combattere, come me, contro di me,
contro te stesso.
Ti volti e mi guidi verso Harry, verso il futuro che
abbiamo scelto. Abbiamo rifiutato il domani, entrambi abbiamo deciso che era
più importante tutto il resto.
I miei sogni, le mie ambizioni, le cose per cui ho
lottato fin ora me le sto lasciando alle spalle; è finito il tempo per
crescere, non c’è davvero più tempo.
Neanche per noi…
Ma noi non siamo importanti, non oggi, non
domani, forse mai.
Camminiamo.
Ti giri a guardarmi. Hai paura che abbia smesso di
seguirti?
Ti seguo, Ron, ti seguirei
ovunque.
Imparerò a crederci anch’io, riprenderò a sperare,
ricomincerò a resistere.
D’ora in avanti le priorità cambiano: prima c’è
Harry. Io e te non esistiamo più.
Sarò forte, sarò la migliore, come sempre, come le
aspettative lo richiedono. Questo istante sarà l’ombra di un sogno dimenticato
e non tornerà. Non gli permetterò di tornare.
Da adesso in poi non possiamo avere dubbi. E non ne
avrò.
Dimentica quello che hai intravisto nei miei occhi
mentre il mio cuore t’implorava di non andare, perché non lo vedrai mai più.
Anche questo lo lasciamo indietro.
Davanti a noi c’è il vuoto, e lo oltrepasseremo
insieme. Non scapperemo, non avremo paura. Ognuno sosterrà l’altro. Ora sono
pronta, Ron.
Sono un soldato. Andiamo in guerra.
Ti stringo ancora la mano, ma so di poter camminare
da sola adesso.
Dobbiamo salvare il mondo.
A salvare noi ci penseremo dopo…
Aspetterò.
Aspetterò il nostro momento giusto.
Il momento perfetto.
Anche se, forse, non arriverà.
Non ti lascerò andare…
Ho sempre immaginato Hermione come il personaggio più
forte del trio, non l’ho mai vista tentennare, non l’ho mai vista dubitare. Eppure
penso che tutti abbiano i loro attimi di debolezza, e questo è ciò che ho
voluto descrivere. Spero che nessuno di voi voglia uccidermi… scusatemi, ma
avevo bisogno di scrivere!
Se potete leggetela col sottofondo di “All
these things that I’ve done” dei Killers, che secondo me è perfetta con la situazione…
Naturalmente ogni tipo di commento è ben accetto.
Ciao, alla prossima.
Emmahp7