CAPITOLO 3
La vedo sorridere anche se cerca di non darlo troppo a vedere, faccio per avvicinarmi, ma la vedo chiudere gli occhi e poggiare il palmo della mano sulla scrivania.
MARCO: Anna?
ANNA: Tutto ok, mi sono semplicemente mossa troppo velocemente
Dicendo ciò è lei a prendere l’iniziativa e a lasciarmi un lungo bacio sulle labbra. Posso dire di essere felice? Perché lo sono veramente tanto.
La sento sorridere durante la bacio, vedo che chiude lentamente gli occhi per poi staccarsi lentamente da me.
ANNA: Non staremmo diventando troppo smielati? Non vorrei che diventassimo come una di quelle coppie che ti fa venire il latte alle ginocchia
MARCO: Ma assolutamente no, signor Capitano
ANNA: Bene Dottore, allora direi che possiamo tornare al nostro lavoro
MARCO: Si ma…
Mi avvicino di scatto a lei schioccandole un veloce bacio
MARCO: Avevo bisogno di un bacio per ricaricarmi
La vedo sorridere mentre esco dal suo ufficio per dirigermi direttamente verso la scrivania del Maresciallo.
MARCO: Allora, ha scoperto qualcosa su quelle rose?
CECCHINI: Ho trovato il cartellino del fioraio da cui sono state confezionate, ma nient’altro
MARCO: E quale sarebbe questo fioraio?
CECCHINI: “Flor de Lis” a Perugia
MARCO: Perugia? Ma chi conosce Anna da Perugia?
CECCHINI: Non saprei, ma è nata lì, magari potrebbe essere qualche vecchia fiamma
MARCO: Ne dubito, non ha contatti lì da quando aveva 15 anni…non capisco…
CECCHINI: Ci sarebbe un modo per capirlo però
MARCO: Ovvero? Chiamare? Non ci diranno mai chi le ha spedite
CECCHINI: Chiamando no, ma presentandoci lì potremmo avere più possibilità
MARCO: E ad Anna che dico? Se ne accorgerebbe
CECCHINI: Ci facciamo coprire da sua madre; senta a me, facciamo così, si fidi
MARCO: Fidiamoci
CECCHINI: Chiamo Elisa e provo ad avvertirla, vediamo che dice anche lei
Annuisco, privo di speranze mentre il maresciallo compone il numero della mamma di Anna. Mi rendo conto di star facendo una follia, ma mi manda in bestia il fatto che qualcuno possa provarci con Anna. So che lei non mi tradirebbe mai, ma comunque questa storia mi lascia un retrogusto fastidioso.
CECCHINI: Elisa devi aiutarci, sono arrivate delle rose a tua figlia senza mittente. Abbiamo scoperto però che il fioraio è di Perugia e col Dottore pensavamo di fare un salto per capire chi gliele avesse spedite. Tu devi solo…
ELISA: Ti interrompo subito. So io chi gliele ha spedite
CECCHINI: Lo sai? E chi sarebbe?