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Autore: SunnyLullaby7    10/09/2009    3 recensioni
-Lo so che non vuoi dirlo ad alta voce. Ma credimi anche se non lo dici, è vero lo stesso. Non cambia nulla- sorride amara. -La cosa buffa è che..io ho tutti i requisiti, ma lei sembra averne di più- -Pansy- soffio come implorandole di smetterla. -Non ti piaceva nemmeno così tanto- ammette lasciando la mia mano ed appoggiando le braccia sul davanzale. -A te non sono mai piaciute le bionde, Draco. L'unica che hai nel cuore è tua madre- La guardo e mi si secca la gola. Sta cercando di chiuderla da donna e non da bambina. Nemmeno i suoi occhi rassomigliano in minima parte a quelli di quando sedicenni soffrivano per me. La sofferenza non è più dolore, ma accettazione. Le sue labbra si curvano in un sorriso. -Stiamo parlando da grandi, per la prima volta- [DracoXPansy;Draco POV;Ambientata post Hogwarts]
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siamo grandi o no?(completa)

Siamo grandi o no?

 

 

Un altro tiro di sigaretta. Piu' lungo di quello di prima.
Piu' mi avvicino piu' fumo aspira.
Mi fermo a meno di un metro da lei e posso sentire il suo respiro nervoso.
-Come va?- domando in un sussurro.
Lei non mi risponde ma si stringe nelle spalle magre.
Il vento freddo di novembre mi sferza il viso.
-Bene- mormora infine spegnendo la sigaretta lungo il cornicione della terrazza.
-E' una bella festa- osservo sperando che mi parli.
-Meravigliosa- commenta con voce rauca.
La sua schiena pallida, un po' scoperta dal vestito nero, si irrigidisce ogni volta che mi rivolge la parola.
-Pansy, senti..- mormoro affiancandola.
-Draco, c'e' poco da dire- risponde girando il volto ed evitando il mio.
-E' importante per me- insisto prendendole la mano e stringendo quelle lunghe dita affusolate fra le mie.
Mi guarda e al solo vederla mi si stringe il cuore. I capelli ormai lunghi e non piu' costretti in quel caschetto mascolino le scivolano sul collo e qualche ciocca distratta e ribelle le si appiccica sul viso umido. Le labbra rosee e sottili abbozzano un sorriso sghembo, piuttosto mal riuscito. Una piccola rughetta d'espressione tra le sopracciglia non mi sfugge.
Gli occhi scuri mi evitando e ricadono banalmente sui suoi piedi, come ogni volta che e' imbarazzata.
Ma a colpire la mia attenzione e' quella piccola fossetta sotto il labbro. Quella si forma solo quando qualcosa le va storto. E so che qualcosa va male, anche senza quella fossetta.
-Mi dispiace- dico stringendo piu' forte la sua mano.
-Gia'- risponde in un soffio. -A proposito, auguri-
-Per i miei venti anni?- chiedo prendendole il mento fra le mani.
Pansy scuote la testa. -Il tuo compleanno era ieri-
-Pansy..- la supplico.
-Lo so che non vuoi dirlo ad alta voce. Ma credimi, anche se non lo dici, e' vero lo stesso. Non cambia nulla- sorride amara. -La cosa buffa e' che..io ho tutti i requisiti, ma lei sembra averne di più-
-Pansy- soffio come implorandole di smetterla.
-Non ti piaceva nemmeno così tanto- ammette lasciando la mia mano ed appoggiando le braccia sul davanzale. -A te non sono mai piaciute le bionde, Draco. L'unica che hai nel cuore e' tua madre-
La guardo e mi si secca la gola. Sta cercando di chiuderla da donna e non da bambina.
Nemmeno i suoi occhi rassomigliano in minima parte a quelli di quando sedicenni soffrivano per me.
La sofferenza non e' più dolore, ma accettazione. Le sue labbra si curvano in un sorriso.
-Stiamo parlando da grandi, per la prima volta-
Sospiro e cerco di raggiungere un contatto fisico anche le sole dita intrecciate.
-Non appena l'ho saputo, ho pensato che sin da quando ti ho visto la prima volta, e avevamo sei anni, ho desiderato essere io su quell'altare con te- ammette guardando il cielo stellato. -Che cosa puerile-
-No, Pansy, non lo e'- replico sperando che non pianga.
-Poi ho pensato che sara' lei a toccarti, a baciarti- sorride amara scuotendo la testa. -Dopotutto, pero', sono certa di una cosa. Lei non sapra' mai, e dico mai, toccarti come ho fatto io. Non riuscira' ad amarti mai come ti ho amato io-
-Lo so- supplico. -E credimi, non e' colpa mia-
-Ma no, non te ne faccio una colpa- mi dice finalmente guardandomi. -Oggi e' un giorno importante. Oggi io e te diventiamo grandi. Prendiamo le nostre strade-
Annuisco pur non volendo crederci. -Quindi e' finita?-
-Mi sembra cosi'. Anzi, e' cosi'- conclude secca ma non fredda. Sento nella sua voce brividi di dolore, piccole punte un po' sarcastiche e un po' sofferenti.
Non l'ho mai vista cosi'.. donna.
Mi avvicino a lei e le poso una mano sulla spalla. La sua pelle e' liscia e fresca, come sempre.
-Non ci rimane che una cosa, Draco- soffia guardandomi fissa negli occhi. Sento il suo respiro fondersi con il mio e rabbrividisco notando la vicinanza. -I ricordi, i sogni. Quello non ce lo può portare via nessuno-
Le mie mani salgono verso il suo volto e sfiorano la pelle del suo mento per poi imprigionarlo in una delicata presa.
-Posso almeno chiederti.. un ultimo bacio?- domando soffiando contro la sua pelle.
Lei annuisce. -E sia-
Mi guarda con quei suoi occhi così grandi e così profondi da farmici perdere dentro e posa le sue labbra sulle mie.
Con delicatezza, come ogni volta che facevamo pace.
Con amore, come è sempre stato ed inevitabilmente sempre sarà.
Con passione, come quando facevamo l'amore.
Con dolore, come non ha mai fatto.
Sento le sue mani insinuarsi nei miei capelli e poi scendere verso il mio collo. La attiro a me con dolcezza e continuo a baciarla.
Sa ancora di fiori, come sapeva la prima volta che la baciai.
La sua pelle è bagnata da lacrime silenziose, fiere, sofferenti.
Poi si allontana e mi guarda fisso negli occhi.
-Rientriamo- propongo indicando la festa.
Lei sorride. -No, non e' il caso. Buonanotte e buona fortuna-
-Te ne vai?- domando dispiaciuto.
-Sì- annuisce. -Addio-
-Pansy- esclamo stringendole il polso. -Ti amo-
Lei mi guarda e si morde un labbro. Mi da un bacio sulla tempia. Delicato ma a suo modo forte, quasi a voler rimanere impresso per sempre. Poi indietreggia e sorride. -Anche io ti amo, Draco Lucius Malfoy, e ti amerò per sempre-
Sorrido e poi scompare. E so che non tornera'.
C'e' un cammino che e' l'unica scelta.
-Draco, figliolo- una voce gioviale mi risveglia dal mio stato comatoso.
-Padre- dico cercando di ricompormi.
-Astoria ti cerca con ansia- sorride prendendomi sotto braccio. -E' la donna della tua vita e non sai nemmeno che fiori ama!-
-Ortensie, padre- sussurro seguendolo.
Ma che dico. Le ortensie sono i fiori preferiti della donna che vorrei fosse quella della mia vita.

***


Primo settembre.
Adoro questo posto in questo giorno. Mi riporta al mio momento migliore. La mia gioventu'.
Scorgo Potter, la Granger e Weasley che salutano i loro bambini e con un cenno li saluto. Ormai siamo grandi.
Mio figlio, Scorpius, deve iniziare la sua carriera scolastica, che si promette brillante visto il suo entusiasmo.
Lui ha undici anni, io ne ho trentaquattro e mi sento infinitamente vecchio.
-Scorpius- dice Astoria abbracciando nostro figlio. -Fai il bravo e scrivi, spessissimo-
Ma la mia mente e' altrove. La mia mente è alla King's Cross di una quattordicina di anni fa. Le facce son le stesse, ma più giovani e spensierate.
C'è Pansy che mi abbraccia, che mi bacia. Sono quattordici anni che non la vedo.
Da quella sera e' scomparsa. Mi hanno detto che ha vissuto in Francia.
Riapro gli occhi sentendo mio figlio che mi tira il cappotto. -Arrivederci padre-
Annuisco e mi chino per dargli un bacio sulla tempia. -Arrivederci, figliolo-
Gli accarezzo i capelli e poi rimango immobile.
-Selene, aggiustati quel mantello!- sorride una donna abbracciando una bambina.
I capelli bruni le ricadono sulle spalle un pò ricci alle punte. E' vestita di un lungo cappotto verde. -Selene, entra a Serpeverde o non tornerai piu' a casa- ridacchia.
Gli occhi, i suoi.
Anche mia moglie, Astoria, la nota e la chiama a gran voce.
Pansy accompagna la figlia al treno, le da un bacio sulla guancia e la saluta. Poi si volta e ci vede. Mi vede.
Accenna un sorriso ed un cenno con il capo, poi, così com'e' scomparsa quattordici anni fa, scompare di nuovo.
Ma i suoi occhi, quegli occhi li ho guardati a lungo. Erano come i miei. Nostalgici, tempestosi. Dopotutto, ancora innamorati.

 

 

Spero che vi piaccia:)
Baci
SunnyLullaby7

 

 

 

 

 

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