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Autore: ClostridiumDiff2020    30/10/2022    0 recensioni
[ Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it ]
Un tempo nel regno di Cadarn esisteva la magia, poi la torre che racchiudeva il libro del canto è scomparsa si è lentamente affievolita.
Le creature magiche hanno iniziato a svanire, a guardia di quel tenue potere vi è soltanto l'ultimo cavaliere di drago, Morvan, colui che doveva essere Re ormai ridotto in schiavitù.
Quando Iris viene scelta per una missione a fianco del suo comandante non immagina quanti cambiamenti stanno per avvenire. La ricerca di un artefatto magico che può ribaltare le sorti del regno.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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29. Non Andare

 

 
 
 
 
Aveva lottato, anche se non era mai stato il suo forte… Era un guaritore con un cavaliere… Almeno non finché Bluemor non lo aveva scelto.
Lirielo non comprendeva cosa quella creatura avesse visto in lui, ma sapeva che non desiderava deluderlo, ne poteva rinunciare a Morvan.
 
Troppo a lungo aveva accettato di stare in disparte, nonostante la forza del sentimento che bruciava dentro di lui. E quando il legame con il suo drago gli aveva permesso di scrutare nei ricordi dell’amato, di vivere il suo dolore come se fosse proprio, si era sentito terribilmente in colpa.
 
Il potere di Bluemor lo aveva proiettato verso la tana di Sarastro e là aveva trovato Morvan, sovrastato da quella ragazza pallida.
 
Lirielo non aveva mai ucciso nessuno prima ma quando i suoi occhi avevano scorto il pugnale poggiato sull’indifeso petto di Morvan, aveva agito senza riflettere, d’istinto.
Il potere del drago lo avvolse e le fiamme azzurre di Bluemor attraverso il suo corpo si allungarono verso la sua preda, avvolgendola e consumandola, lasciando l’altro cavaliere intatto.
 
Lirielo aveva ignorato l’orrore per la vista di quella figura urlante e si era precipitato da Morvan, il suo sguardo perso nel vuoto, il corpo fragile, quando il Guaritore si era chinato aveva quasi temuto di romperlo.
Lo aveva invocato senza successo e quando il gigantesco essere strisciante aveva ruggito perdendo ogni aspetto umano Lirielo si era preparato a difendere il suo prezioso tesoro fino al suo ultimo respiro.
 
Ripensava a come Ras lo aveva descritto, adesso lo vedeva, il parassita intradimensionale che si era annidato dentro il corpo di Sarastro. Di certo era quell’essere la causa della decadenza del suo mondo. Lui e le sue emanazioni si era nutrito della loro magia cristallizzando ogni cosa… Ma prima di tutto anche Sarastro e Astrifiammante avevano parassitato i loro stessi figli… Divorando il loro potere e ciò era agli occhi di Lirielo più disgustoso di qualsiasi cosa.
 
“Non è mai stata colpa tua amore mio, la fine della magia, la morte di tutto… Lei te lo ha lasciato credere solo per poterti usare…” aveva sussurrato all’orecchio di Morvan stringendolo a sé quando le spire li ghermirono.
 
Lirielo rimase avvinto a quel corpo esangue, gridò cercando di appellarsi al potere di drago quando finalmente emerse dalle tenebre.
 
Riconobbe Ras e Iris, feriti ma vivi.
Morvan aveva avvertito la presenza del fratello, le spire di Sarastro riempivano ogni cosa.
 
Il Guaritore comprese cosa Morvan avesse amato nel fratello, come in risposta al dolore dell’altro Ras aveva ritrovato il perduto spirito di cavaliere. La luce risplendeva nei suoi occhi, ardeva come una stella, ricacciando nel suo mondo immobile lo strisciante e le sue emanazioni.
Ras avanzò sotto lo sguardo vigile di Iris, assieme a loro le volontà di tutti i draghi, camminò fino a raggiungere il fratello.
 
Lirielo poteva leggere nella sua mente, rivivere come in uno specchio la caduta dei due cavalieri.
“Ti supplico Morvan… Ora comprendo il tuo cuore… Non posso farlo senza di te… La tua notte insegue il mio sole, come il giorno ha bisogno della sua luna… Per favore… Ho bisogno di te, ora più che mai… Non dirmi che è troppo tardi…”
Le loro mani intrecciate, il gelo, le spire di Sarastro che si avviluppavano attorno a loro.
 
Il Guaritore cercò di immettere ogni sua energia per rafforzare il legame che univa i due fratelli.
“Per favore…” ripeté assieme a Ras.
Ora era Morvan a dover accettare quello che gli veniva donato, non potevano salvarlo se il suo cuore si rifiutava di accettarlo.
“Per favore…” sussurrò Iris stringendosi attorno a Ras e avvolgendolo cole le ampie ali che un tempo erano state di Nykiss.
 
Il foglio stretto al petto, una flebile speranza.
 
 
 
 
 
 
302 Day 30 WritOber 2022 – Prompt – “per favore” (30/10/2022)

   
 
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