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Autore: Bombay    31/10/2022    5 recensioni
Dal testo: “Fossi matto, non mi perderei mai la festa di Halloween, lo sai. E poi non posso lasciarti fare questa follia da solo”
[Challenge: “Too sick to spook” del gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo”]
Genere: Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atsumu Miya, Osamu Miya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Challenge: “Too sick to spookdel gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo”

Prompt: “Quante volte ti ho detto che è troppo pericoloso?” di @Valentina Marigliani

 

Fandom: Haikyu!!

Genere: Hurt/Confort

Tipo: flash-fic

Personaggi: Atsumu e Osamu Miya

Rating: PG-13, verde

Avvertimenti: slice of life

PoV: terza persona

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Salto

 

Osamu sbuffò per l’ennesima volta fissando il fratello che si finiva di vestire.

“Se mamma e papà ci beccano, la punizione si protrarrà all’infinito, lo sai vero?”

“Non lo sapranno mai, saremo di ritorno presto”

“Che senso ha andare ad una festa, se non possiamo restarci?” si lagnò Osamu scendendo dal letto.

“E come pensi di uscire? Sono in salotto, ci vedranno passare” aggiunse posando le mani sui fianchi.

“Finestra, albero e scendiamo giù” spiegò Atsumu, prendendo a passarsi il cerone bianco sul viso. Sbirciando il gemello nello specchio.

“Ci voglio andare anche io alla festa di Halloween, ma vorrei evitare di rompermi l’osso del collo” sbuffò iniziando a cambiarsi a sua volta.

“Lo abbiamo già fatto una volta” ricordò il biondo con un sorriso.

“Sì e mi sono slogato una caviglia e il resto le ho prese dalla mamma che si è spaventata a morte!” sbottò afferrando il cerone dalle mani del fratello.

“Mi sono spaventato anche io”

“Tu ridevi come un cretino altro che…” gli ricordò scuotendo il capo.

“Non è vero”

“Sì, invece…”

“No!”

“La finite voi due” la voce della loro madre fece trattenere il fiato ai due gemelli.

“Sì, stiamo andando a letto” gridò Osamu, sentendo la madre andare oltre la loro porta, se fosse entrata sarebbero stati guai seri.

“Sono bello anche da zombie” chiosò Atsumu sottovoce, finendo di truccarsi.

“Una botta di vita” lo canzonò il fratello.

“Spengi la luce” ordinò il biondo aprendo la finestra.

“Tu sei pazzo” mormorò Osamu osservando il gemello scavalcare la finestra.

“Puoi sempre stare a casa…”

“Fossi matto, non mi perderei mai la festa, lo sai. E poi non posso lasciarti fare questa follia da solo” sogghignò nella semi oscurità.

Atsumu si sistemò sul davanzale e saltò in avanti, mentre Osamu tratteneva il fiato vedendolo sparire nell’oscurità delle fronde. Già farlo di giorno era pericoloso, farlo con la poca luce dei lampioni era una follia. Aguzzò la vista, ma non lo vedeva, non aveva sentito nessun tonfo per fortuna.

Tsumu?” chiamò piano con il cuore in gola.

“Ci sono ora scendo, ti faccio un fischio quando sono a ter--”

Il rumore sordo di un ramo che si spezzava, ingoiò il resto delle parole di suo fratello, ci fu un fragore di frasche e schiocchi sinistri, un’imprecazione e un botto. Poi solo silenzio.

Osamu si sporse, ma era troppo buio per vedere, per un istante fu tentato di mandare all’aria il piano, ma invece di fare la cosa più ragionevole e prendere la porta, saltò in avanti replicando esattamente il balzo del gemello. Atterrò su un ramo che sembrava robusto e senza curarsi di graffiarsi le mani e il viso, scese rapidamente a terra. Il fratello giaceva immobile ai piedi dell’albero.

“Quante volte ti ho detto che è troppo pericoloso?” sbottò arrabbiato, ma l’altro non si mosse e a Osamu mancò l’aria, gli posò una mano sulla spalla per voltarlo.

“Buu!” gridò, facendolo sobbalzare per lo spavento.

“Sei un imbecille, Tsumu! Credevo ti fossi rotto l’osso del collo” proruppe risentito afferrandolo per la camicia strappata.

“Dovevi vedere la tua faccia” rise divertito, ma vide il viso adombrato di Osamu, che gli sfiorò il sopracciglio con un dito.

“Ahia!” sibilò.

“Ti sei tagliato sopra il sopracciglio” lo informò con un sospiro avvilito.

“Beh il trucco sarà più realistico”

“Idiota!”

Raggiunta la festa, Osamu trascinò Atsumu in bagno per sincerarsi dell’entità del danno. Prese delle salviette e le inumidì con l’acqua ripulendo con attenzione il taglio, non sembrava grave, vide il gemello trasalire.

“Male?”

“No” ribatté con un sorrisetto strafottente.

Osamu premette un po’ di più e lo sentì gemere.

“Sei proprio uno stronzo”

“E tu un irresponsabile”

“Hai saltato anche tu, Samu” gli fece notare.

“Certo” rispose fissandolo negli occhi “Non potevo lasciare che ti divertissi da solo” sentenziò, buttando la carta sporca nel cestino.

“Ha smesso di sanguinare”

“Andiamo a divertirci allora”

I due gemelli si unirono ai loro amici, sulla pista da ballo, si divertirono parecchio e il tempo passò anche troppo in fretta; era molto tardi quando decisero che era ora di rincasare.

Stavano ancora discutendo su come risalire in camera, quando giunsero davanti a casa, dove la loro madre li stava aspettando sulla soglia.

Ora sì, che erano nei guai.

 

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Note dell’autrice:

Ecco qui spero abbia un senso e spero di aver centrato il prompt e l’hurt/confort. Buon Halloween a tutti!!!!

Bombay

   
 
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