Io ultimamente mi rimbalzo
tra SakuAtsu, KuroOi e PWP
AHAHAH

Il tempo scrive sempre il finale perfetto

Ok, il suo ragazzo... anzi no, aspetta! Suo marito ormai. Ok, suo marito era proprio un infame. E sì che Atsumu era ben consapevole del fatto che Kiyoomi sapeva benissimo essere molto più stronzo di lui, e quello era proprio un colpo basso.

Atsumu aveva voluto aspettare di essere a casa per aprire e ammirare le loro divise della Nazionale arrivate fresche fresche.
Ma ora, mentre le aveva appoggiate sul divano - dopo essersi esaltato ed aver emesso ultrasuoni e versi non meglio precisati - le fissava contrariato, imprecando contro lo staff dell'organizzazione.
- Omi ma come cazzo hanno fatto a sbagliare?! A scrivere Miya due volte! -
Era furibondo! Quegli imbecilli avevano rovinato uno dei momenti più belli della loro vita. E Kiyoomi pareva non essere minimamente scomposto, lui che era un maniaco del controllo! Se ne stava lì a fissarlo a braccia conserte, fissandolo con un cipiglio a metà tra il sarcastico e il saccente.
- Ahhh, ma adesso mi sentono sai! - proclamò solenne Atsumu mentre recuperava il cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni, sempre fissando le due maglie.
E finalmente Atsumu parve accorgersi di un piccolissimo particolare. E sulle labbra di Kiyoomi si disegnò un sorrisetto mefistofelico quando vide la sua espressione mutare velocemente.
Atsumu passava lo sguardo ora all'una ora all'altra maglia, cercando di emettere alcuni suoni, senza successo.
Si era reso conto che su una delle due divise - quella che portava il numero 15, quella di Kiyoomi - accanto a Miya non c'era una A puntata ma una K.
- O-O-Omi... - balbettò portando lo sguardo su di lui e con gli occhi già pieni di lacrime.
- Solita capacità di azione e reazione velocissima, eh amore? - lo canzonò Kiyoomi, sciogliendo le braccia.
- Non hanno sbagliato a scrivere, eh? - gli chiese conferma, tirando su con il naso.

Eccolo là il suo minchione scodinzolante, che l'attimo prima pareva dover spaccare il mondo e l'attimo immediatamente successivo si scioglieva come un cuore di panna.
- Direi proprio di no... - si sciolse in un sorriso a sua volta. Era emozionatissimo anche lui. Soprattutto nel momento in cui Atsumu si gettò tra le sue braccia.
- Potevi dirmelo! - lo rimproverò Atsumu, seppellendo il volto nel petto dell'altro, che gli stava accarezzando dolcemente la schiena mentre gli posava dei teneri bacini sulla zazzera dorata.
- Era una sorpresa se non te ne fossi reso conto. - lo canzonò dolcemente.
- Magari l'avrei voluto far io. Di usare io il tuo cognome. -
- Non te l'avrei mai permesso. So quanto ci tieni al pensiero di portare in qualche modo con te alle Olimpiadi tuo fratello. Non solo con quello che era stato il suo numero. - gli spiegò.
- Omi... - Atsumu aveva sollevato il volto verso il suo, lasciando che Kiyoomi gli asciugasse le lacrime con i pollici. Non sapeva che cosa dire.
- Grazie. - sussurrò infine.
E quella semplice parola era pregna di tanta gratitudine. Se fosse dipeso da lui avrebbe sbandierato ai quattro venti il fatto che si erano sposati (così come avrebbe sbandierato a suo tempo, anni addietro, su ogni social possibile ed immaginabile quando si erano messi insieme) ma aveva sempre rispettato la riservatezza di Kiyoomi, che difendeva ferocemente la propria vita privata. Ed ora…
Ora il suo compagno era pronto a palesare la loro unione non solo davanti a degli estranei, ma addirittura davanti al mondo intero.
- Ok Omi, come ringraziamento preferisci un pompino da Guinness dei primati oppure che io mi prepari per te usando l’ultimo plug anale che abbiamo comprato e mentre mi guardi usarlo? -
- Perché devi sempre rovinare tutto, Miya! - sospirò sconsolato Kiyoomi ma unendosi molto presto alla risata contagiosa di Atsumu, per poi stringerlo nuovamente a sé legadosi con un bacio. Il primo di una lunga serie per quella sera.

FINE

Questa cosa che nelle mie ship uno dei due usi il cognome dell’altro sulla propria divisa mi uccide di fluff e le varie fanart che girano in rete non mi aiutano di certo.