buon halloween, buona festa dei morti, buoni santi! ottobre è stato un mese pesante. sono stanca. ma scrivere fa bena all’anima<3
Mi vida, lucerito sin vela
Mi sangre de la herida
No me hagas sufrir más
https://www.youtube.com/watch?v=1T7D0TGwPBs&ab_channel=ManuChao
- paura
Si accovaccia sulla sabbia e ne ascolta il sibilo rovente di un sole sparito dietro il mare, spento senza clemenza dall’acqua che si muove, dentro la luce svanente del cielo senza stelle.
“E’ nuvoloso, stasera,” gli dice, e gli si siede accanto. Archie mantiene la distanza che gli consente di respirare – nel momento di riflessione più importante, ansiolitico – e quando Maxie si porta la mano sporca davanti al viso e ne osserva la silhouette magra e ossuta, la sabbia cade, si infila sotto la sua camicia, la sente sul suo viso, graffiarlo, entrargli nella pelle e avvelenarlo.
Stasera è nuvoloso, e se non fosse Agosto, farebbe quasi freddo – nella differenza di temperatura che sente con le ginocchia nel suo calore assopito e bagnato, salino; l’acqua penetra nella sabbia come un parassita. Ed è un momento di riflessione importante, lo pensa, senza sforzi, seriamente; l’acqua è prepotente e benevola, e spinge le sue dita nerborute nella terra senza consenso. Si chiede, distante, quando arriverà il momento di offrirgli un sacrificio, le preghiere, quando l’acqua si eleverà alle sue caviglie e diventeranno loro creature dell’oceano.
Crea la vita, e la ingloba, la possiede. Archie è nato dall’acqua; si estende su di lui come grosse onde, e lo stringe, finché la vita muore. E Maxie – nella mano non tiene più nulla, il fantasma di quello che scompare nel tempo – Maxie brucia, nella mente, bollente, nell’immagine futura di un mondo senza luce.
“Pioverà, a breve,” gli risponde. E Archie sorride; gli porge una mano e si alza.
“Meno male!” dice, e non sa – non lo sa, quello che dice, e Maxie trema, “E’ una vita che non piove. Andiamo?”
Una vita, e non piove, manca acqua, manca acqua – e la terra, nella condensa asciutta del sole, soffoca, muore.