1770 Versailles. Una mattina come tante.
- “E' l'ora Sire”, disse il valletto.
Louis era gia' desto.
- “Bene..procediamo”, rispose il Delfino.
La solita scena si ripeteva ogni giorno dalle sette del mattino.
Dopo la vestizione, Louis faceva un abbondante colazione per poi dirigersi verso la sua adorata officina, dove trascorreva almeno un paio d'ore prima della messa e di varie altre incombenze.
 
Doveva assolutamente finire il lucchetto per la principessa prima di partecipare alla battuta di caccia del primo pomeriggio, tra l'altro, in presenza del Capitano Oscar.
- “Mondieu mi piacerebbe essere abile come l'illustre Oscar”, penso' il Principe.
- “Maria Antonietta mi troverebbe piu' interessante?? “.
Su questo rimuginava il Principe di Francia mentre si dirigeva verso l'officina.
Era noto che il Principe si dilettava, quando non era impegnato nei suoi doveri, a frequentare le officine e le falegnamerie intorno alla reggia.
In una di queste, qualche anno piu' tardi, avrebbe assistito alla messa a punto della ghigliottina...
Louis, che era esperto di metallurgia, con tutta la modestia che lo connotava, avrebbe suggerito a Monsieur Guillotin di impiegare una lama inclinata anziche' dritta per avere un taglio piu' efficiente ed evitare cosi' strazianti sofferenze al condannato.
 
- “Ma dove ero rimasto??” ritorno' in se'
- “ mm lucchetto” era gia' al banco di lavoro passando in rassegna i suoi preziosi attrezzi.
 
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Pomeriggio. Si udi' uno sparo improvviso..- “Era una furia vostra altezza..avrebbe fatto agitare il vostro cavallo” disse Oscar al Delfino di Francia..
- “ grazie illustre Oscar..”rispose Louis goffamente.
Davanti a loro giaceva il corpo della malcapitata volpe.
Poco distante il Duca di Orleans che ringhiava in silenzio si avvicino'.
 - “ Capitano!!! ...come vi siete permesso di togliere il piacere del primo colpo al Delfino..mi auguro che non si ripeta piu' ”.
Ma tra se' e se' i pensieri del duca erano di ben altra entita', qualcosa del tipo: “pezzo di sterco  impotente di m..., la faccio io la festa a quella putain!!...di Maria Antonietta, devi crepare, io dovrei essere il prossimo sovrano...bla bla...”.
 
La caccia non era precisamente il principale interesse di Louis; egli era stato edotto alla diplomazia e a studi filosofici, alla geografia e alla strategia militare..la caccia alla volpe doveva svolgersi piu' per etichetta.
- “ Vostra altezza ecco un'altra volpe..” disse Oscar .
Purtroppo il Delfino non era un fulmine di guerra.
Oscar non pote' che abbattere anche questa volpe, non prima che questa facesse spaventare il cavallo del futuro re di Francia disarcionandone il cavaliere.
Accadde qualcosa di inusuale: nella caduta il fucile di Louis, sfuggito dalle sue mani, esplose..
Nessuno, men che meno Oscar, sembro' notare l'insolito fenomeno, ma tutti gli astanti erano con il fiato sospeso sulle condizioni di Louis.
Anche il duca di Orleans tradi' una certa agitazione, imprecando,  forse perche'.... "TEMEVA"..... fortemente per la salute del caro Delfino.
- “che figura barbina ho fatto..” penso' Louis con il sedere a terra..mentre Oscar accorreva a verificarne le condizioni
- “ vi prego Oscar non riferite a Maria Antonietta che sono caduto da cavallo!!..”.
Nel frattempo la principessa aveva un altro pensiero.
Decidere se rivolgere o no la parola alla contessa Du Barray, favorita del re, in nome dell'alleanza tra Francia ed Austria.
Maria Antonietta, cara ragazza, era stata educata dalla Madre a ignorare se non addirittura disprezzare le donne di un certo tipo, che in gergo austriaco- tedesco si potrebbero definire "Fotze!!!"
 
Note:
- Il termine " Illustre" per Oscar deriva dalla precisa traduzione dal Giapponese...In Italia diventa Madamigella _ da " Lady dal fiocco blu " di Silvia Stucchi - edizioni Graphe.
- Storicamente Luigi XVI era un valido cacciatore e non impacciato come viene mostrato nell'universo di Lady Oscar.
- Fotze: significa in termini molto dispregiativi prostituta.
 
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1774 Versailles. Il re e' morto!!
Luigi XV era morto di vaiolo. Non fu amato dal popolo, forse piu' amato dalle sue numerose amanti, che causarono in un Louis adolescente una sorta di repulsione verso le donne..
 
L'ultima delle favorite, la contessa Du Barray dopo la dipartita del sovrano, fu cacciata dalla corte di Versailles per volonta' di Maria Antonietta,  mandata in convento con ogni sua proprieta' congelata.
Un anno dopo presso la Cattedrale di Reims Louis August fu incoronato re a soli 21 anni.
Parigi era in festa nella speranza che con l'era di Luigi XVI sarebbero venuti tempi migliori!!(Parbleu!!!)
Louis sali' i 40 gradini della cattedrale che portavano all'incoronazione con un pensiero in testa:
“ Non volevo essere Re..ma se devo..saro' un re migliore di mio nonno, faro' il bene della Francia!!”. Almeno ci sperava.
Maria Antonietta con un unico pensiero in testa:
“ finalmente sono Regina!! “.
Purtroppo il governo di Luigi XVI non fu in politica interna positivo.
Il malcontento popolare crebbe verso il re e soprattutto verso la regina accusata di essere spendacciona e indifferente alle condizioni del popolo.
 
La stessa Oscar dovette prendere atto della situazione di miseria in cui versava il popolo.
Un evento la tocco' da vicino, il caso di un padre che non poteva portare il figlio malato in ospedale, pur di non condannare l'intera famiglia a morire di fame.
 
Oscar dovette inevitabilmente dire addio alla regina in nome della vera giustizia.
 
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1793 21 Gennaio. Place de la Republique. La folla gremiva la piazza.
Il Capeto come venne soprannominato Louis, in senso dispregiativo, si avviava alla ghigliottina senza tradire nessuna emozione...
Nella sua mente si affollavano ricordi che riemergevano, momenti lieti, eventi tristi.
 
Il rammarico piu' grande: non aver salvato la sua famiglia prima, risparmiandole questa sciagura dopo il tentativo di fuga fallito a Varennes.
Forse non avrebbe dovuto allontanare il Conte Fersen, spinto da un moto di orgoglio perche' sapeva del suo amore ricambiato per la regina.
Forse affidandosi al Conte fino alla fine si sarebbero salvati.
 
Ripenso' per un attimo ad Oscar, che in pratica aveva abbandonato la famiglia reale per un ideale di giustizia che era giusto solo per i rivoluzionari, non per lui.
Penso' semplicemente che il mondo era impazzito..tutto si rovesciava.
 
Sali' i gradini che portavano alla ghigliottina. Il boia gli fece quasi l'inchino. “ e  quando mi ricapita di giustiziare un re”  penso' .
Louis per un attimo sorrise alla vista dello strumento di morte che lo attendeva.
“ spero che i suggerimenti a Monsieur Guillotin siamo serviti”disse tra se'.
Torno' con la mente ai momenti di lavoro nella sua officina..”chissà se i miei attrezzi saranno usati ancora dopo”.
 
Un ultimo pensiero ando' alla Regina, ai figli.
 
Indossava un vestito bianco e recava in mano il libro dei salmi.
Queste furono le sue  ultime parole:
 
“ Sono innocente di tutto ciò di cui vengo incolpato. Auguro che il mio sangue possa consolidare la felicità dei francesi”.