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Autore: vanity_gemini    08/11/2022    2 recensioni
Eccomi nuovamente da queste parti.
Il sogno di ogni fans è quello di poter incontrare e perché no, intervistare i propri idoli, e le ragazze della storia riescono in parte a far avverare tutto ciò.
Queste sono una serie di interviste autoconclusive, ma allo stesso tempo legate tra loro, da una piccola e non molto impegnativa trama. Se avete un poco di curiosità non vi resta che buttarci un'occhiata.
Mi auguro che siano di vostro gradimento.
Queste interviste sono state scritte e pensate da più persone. Colgo l'occasione per ringraziarle tutte.
Buona e lieta lettura.
NOTA: I personaggi presenti sono di proprietà del loro legittimo autore.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio, OC (Original Character), Scorpion Milo
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Intervista a Saga di Gemini.
 
Hola bella gente!!!!
Quest’oggi mi tocca intervistare il gemello di colui che ultimamente ha reso la mia esistenza un vero e proprio strazio.
Si, proprio quello. Essere considerata alla stregua di un fantasma, è deprimente. Oh Athena, com’è deprimente!
Vabbè, con questi miei pensieri mi avvio verso il complesso delle dodici case.
Senza incontrare/incrociare anima viva, (giusto il gatto di Kiki, antipatica bestiola), che mi saluta calorosamente mostrandomi come al suo solito la sua splendida dentatura, mi avvio verso la seconda dove da una finestra semi aperta intravvedo il buon Aldy che è intento a destreggiarsi tra i fornelli. Uhmmm, che profumino, che languorino…
Con una voglia tremenda di cibo oltrepasso la seconda, per poi ritrovarmi davanti la terza, ovvero la casa dei Gemelli.
Lo ammetto le mie gambe iniziano a tremare così senza un apparente motivo, e ovviamente mi viene anche la solita morsa allo stomaco.
Eh che cavolo!!! Sbotto indispettita, mentre mi avvio verso l’entrata principale del maestoso tempio.
 
Decido di palesare la mia presenza bussando, e dopo poco la porta si apre. Per poco non ho un vero e proprio mancamento.
Perché sei venuto proprio tu ad aprirmi!? Gli vorrei ringhiare in faccia, ma lui ovviamente non me ne ha dato il tempo.
Senza nemmeno salutarmi (gran cafone), si va a rinchiudere a tripla mandata in una delle tante stanze che sono presenti all’interno di questi immensi appartamenti. (un po' freddi per i miei gusti, ma comunque dotati di qualsiasi comodità).
 
Fortunatamente, Saga è ben diverso dal “caro” gemellino, difatti si sta avviando verso di me, sorridendomi.
Saga: Oh ciao Mara! – si abbassa e mi dona un casto bacio sulla guancia – Scusami se non ti sono venuto ad aprire io, ma ero impossibilitato. Fortuna che Kanon era in casa…
Mara: Ciao, Saga. Ma figurati, no problem. Avrei comunque aspettato – contraccambio il sorriso, e nel frattempo penso dentro di me: Già proprio una bella fortuna!!!
Saga: Ok, mi vuoi seguire?
Mara: Certamente!
 
Sistemati nel salotto e intenti a sorseggiare un caldo ed invitante thè che una delle tante ancelle ci hanno appena portato, do il via all’intervista. Dopotutto, sono qui per quello.
 
Mara: Saga, come prima cosa mi viene da chiederti. Come ti senti ora che sei libero dal tuo lato oscuro? Perché ne sei libero, vero? 
Saga: Si – fa fermamente guardandomi negli occhi – Fortunatamente dopo anni di sofferenza mi sono liberato, grazie allo scettro di Atena. Potete dormire sonni tranquilli! – mi sorride ironico.
 
Mara: Ben a sapersi – gli sorrido, poi – Combattere contro tuo fratello alla terza casa, che sensazioni ti ha dato? Per poi dopo riaverlo di fronte dopo ben tredici anni?
Saga: Non ci crederete ma il mio cuore era esaltato all’idea che proprio mio fratello, il gemello che mi aveva consigliato di uccidere una neonata e il grande sacerdote, fosse proprio a difesa di Atena. Semplicemente, non ci credevo. Quindi l’ho messo alla prova e lui ha dimostrato di saperci fare in modo egregio. Le lacrime che ho versato uscendo dalla mia casa non erano di rabbia o dolore ma di emozione. Sapere che il mio gemello era passato dalla parte giusta e combattevamo dalla stessa parte mi ha dato una gioia immensa.
 
Mara: Eh beh lo posso immaginare – affermo, poi – Saga, mi sorge una domanda un po' particolare da farti. Dopo che hai rinchiuso Kanon a Sounion, non hai mai avuto alcun rimorso? Abbiamo visto sempre pensieri su Aiolos, ma il pensiero verso tuo fratello mai.
Saga: Nessun rimorso in effetti – si sistema meglio sopra al divano, accavallando le gambe con fare sicuro. Intreccia le lunghe dita sul ginocchio e prosegue – Ho fatto ciò che dovevo. Certo, ho pensato molto a lui, ma in cuor mio sapevo che se la sarebbe cavata. Kanon ha sempre avuto mille risorse, del resto… – poi sorride sardonico – Siamo gemelli….
Fighi, vorrei aggiungere ma preferisco guardare e non parlare! Anzi, gli porgo immediatamente un’altra domanda.
Mara: Saga dimmi, ma che rapporti avete ora tu e Kanon?
Saga: annuisce – Siamo finalmente sereni – i suoi splendidi occhi iniziano a luccicare – Oh, certo ogni tanto parte qualche diverbio, di carattere siamo diversi, lui è più – ci pensa facendo una pausa, ed io vorrei dire “stronzo” ma per l’ennesima volta taccio, mentre lui continua – Impulsivo. In ogni caso facciamo le nostre vite e cerchiamo di non pestarci i piedi. Ceniamo insieme ogni tanto e questo è tutto.
 
Mara: Ok, solita e classica vita da fratelli – faccio questa mia considerazione e lui annuisce, poi – Athena e i tuoi compagni ormai ti hanno perdonato, sembra che tutto sia buttato alle spalle con la fine della guerra contro Ade. Ma tu sei riuscito a perdonare te stesso completamente?
Saga: il suo sguardo si fa di colpo triste, pare imbarazzato dalla domanda così intima – Mhm – serra le labbra – Io mi sono perdonato, poiché in realtà ero vittima e non carnefice. Purtroppo sono stato mezzo di una volontà ultraterrena, ma ho sempre combattuto affinché il male che cercavo di fare fosse il meno possibile. Certo, non è facile per me convivere con i ricordi, questo no – i suoi occhi si abbassano per un momento, l’emozione è percepibile, ma si riprende subito e alza il volto fissandomi pronto a rispondere a nuove domande, che io ovviamente non gliele faccio attendere.
 
Mara: A chi chiederesti scusa e perché?
Saga: fa un sorrisetto strano, quasi amaro – Guarda, posso chiedere scusa solo a me stesso per non aver avuto ancora più forza, la forza necessaria a sconfiggere il male dentro di me. Tuttavia, come mi ha spiegato Atena, già il fatto di avergli tenuto testa per più di un decennio è stata una grande impresa. E questo a me basta. Sono un guerriero e non ho fatto altro che combattere – annuisce sollevando il mento, fiero.
 
Mara: Sicuramente, ma dimmi la prima cosa che hai detto ad Aiolos una volta finito tutto?
Saga: il suo sorriso si intenerisce – Aiolos è un grande uomo, in realtà è stato lui a venire da me e ad abbracciarmi, dicendomi: Non serve tu dica niente. Io so. Fu poco prima del muro dal lamento. Ci siamo abbracciati come due fratelli che ne avevano passate troppe, non potrò mai dimenticarlo – nuovamente intravedo un bagliore commosso nei suoi begli occhi.
 
Mara: Ora ti devo porgere la domanda di cui tutti si aspettano la risposta: cosa c’è tra te e Aiolos?
Saga: la sua espressione si indurisce lievemente, sebbene cerchi sempre di non far trapelare troppe emozioni – Davvero lo vuoi sapere? – io annuisco – Bene, allora scrivi nero su bianco che tra me ed Aiolos c’è un rapporto di profondo rispetto e stima. Lui è un uomo eccezionale – inarca un sopracciglio e mi guarda quasi in tono di sfida, come volesse consigliarmi di non andare oltre con simili domande. Cosa che io ovviamente faccio. Ci tengo alla pellaccia, e comunque al mio capo gli devo fare un bel discorsetto!!!
Mara: Ok, ehm Saga, allora passiamo ad un altro tipo di domande. Come tu stesso ben saprai sei molto preso in considerazione dall’universo femminile, quindi la domanda è abbastanza semplice. Hai una ragazza? Sei fidanzato?
Saga: fortunatamente l’ha presa bene, difatti ridacchia divertito – Fidanzato? No. Adesso forse ne avrei anche il tempo ma ho troppa libertà da recuperare per infilarmi in una nuova prigione – ora ride di gusto, sembra ancora più divertito e mi guarda malizioso, mentre io avvampo. Insomma, è la fotocopia di Kanon! Cavolo! Di colpo smette di ridere, poi – Oh Mara, guarda che sto scherzando. Se mai riuscirò a innamorarmi, chissà: potrei pure pensarci. Ma non credo, sono molto esigente! E lo sono in tutto!!!
Ora avvampo del tutto, sono quasi dell’idea di alzarmi e andare a spalcare la finestra.
A fatica mi ricompongo, chiedendogli….
 
Mara: Beh, allora devi descriverci questa possibile candidata! – lancio con una punta di malizia. Visto che si stava divertendo così tanto lo voglio fare pure io!
Saga: Uhm, cara Mara non è facile descriverla, perché non ho fisse tipo bionde, more. Ma ammetto che una donna con un bel corpo armonioso e sexy non mi dispiacerebbe – sorride alzando le spalle, poi – Ma in realtà le qualità che cerco sono mentali, caratteriali. Una donna intelligente, vivace, che mi tenga testa senza però pestarmi i piedi, che viaggi alla mia velocità, che mi accompagni nella vita e sappia farmi ridere e stare bene. Insomma, da quel che ho visto fino ad oggi, una sorta di chimera inesistente – detto ciò si rilassa pigramente sopra al divano. Pare essere quasi disinteressato o disilluso.
 
Mara: la testa è più importante delle caratteristiche fisiche – ripeto ad alta voce, mentre lui socchiude leggermente gli occhi, io ne approfitto e gli sparo un’altra domanda – Saga ti devo chiedere una cosa diciamo un po' particolare – apre gli occhi e mi guarda con sospetto, troppo. Che diffidente, penso osservandolo – Allora, quando ricoprivi la carica (abusiva) di Grande Sacerdote, hai mai approfittato di quella situazione. Dopotutto, eri sempre circondato da avvenenti fanciulle?
Saga: scuote la testa guardandomi di traverso – Grazie per l’abusiva. Molto divertente – è piuttosto sarcastico, dopodiché fa una pausa fissandomi fin troppo intensamente – Diciamo che il mio amichetto oscuro aveva abbastanza appetito. Quindi non nego che qualcosa sia accaduto, anche se le regole non lo permetterebbero. Tuttavia, mai contro il loro consenso, e detto tra noi avvenenti è una parola grossa. Sono ancelle, non modelle, erano ragazze come tante. Tu per esempio, potevi essere una di loro, Mara! – mi sorride felino, fissandomi. Forse ha voluto vendicarsi per prima. Io deglutisco. Andando a fuoco! Ma per mia fortuna mi riprendo in fretta.
 
Mara: decido che forse è meglio virare su altre “argomentazioni “– Saga, che sensazioni si provano nello stare all’interno di quella favolosa vasca termale che sta nella tredicesima casa?
Saga: scoppia a ridere senza ritegno, poggiandosi le dita sulle gambe tornite – Oh, molto bella quella vasca! – poi seriamente – Che
sensazioni? Niente di diverso che starsene nella propria vasca di casa immagino, era solo decisamente molto ma molto più grande.
 
Mara: diciamo una sorta di piscina olimpionica – aggiungo, lui annuisce. Poi azzardo a chiedergli – Saga tu e Kanon, vi siete mai scambiati i ruoli, o meglio la stessa ragazza di turno? Insomma, siete praticamente uguali.
Saga: Ma Signorina – la sua espressione è indignata – Ok siamo gemelli, ma soprattutto Cavalieri. E certe cose non si fanno – detto ciò mi fa un occhiolino abbastanza ambiguo. Oh mamma, cosa diamine avrà voluto significare!?
Forse per la mia incolumità sia fisica che mentale è meglio non indagare!!!
Mara: faccio finta di nulla, mi alzo e tendendogli la mano destra – Saga, io avrei terminato. Sei stato gentilissimo ….
Saga: si alza pure lui, e ricambiando la stretta – Mara, è stato un piacere! Quando vuoi anche per una cena assieme la mia casa per te è aperta – mi strizza l’occhio, mentre io per l’ennesima volta avvampo!
Mara: Grazie, più avanti magari si magari in compagnia – in risposta farfuglio cose senza senso.
Saga: Guarda che ci conto – mi sorride, mentre io mi avvio verso la porta. Voglio uscire immediatamente da qui!!!!
Mara: Va bene…
Saga: Me lo prometti?
Mara: Cosa?
Saga: Che vieni qui a cena…
Mara: Ah sì certamente – cerco di uscire, anzi esco… ma lui sembra non volermi mollare.
Saga: Mara! – mi chiama ad alta voce – Aspetta, chiamo Kanon così almeno vi salutate!!!
EH!!!!!!! E chi lo vuole salutare!?
Mi blocco seduta stante, mi volto…
Mara: No Saga non è proprio il caso!!!!
E senza aspettare una sua probabile e prevedibile replica, mi avvio correndo giù per la grande scalinata, schivando nel frattempo alcune reclute che sono lì a mo’ di birilli!
Ma figuriamoci se stavo ad aspettare l’arrivo di Kanon, che già sostenere per tutto il tempo lo sguardo e la prestanza fisica di Saga per me è stata una grandissima impresa.
Maledetti gemelli!!!!
Urlo!!!! Così per sfogarmi un po'.
 
Fiuuuuuu, anche questa intervista è andata!!!
Meno male, mi sono tolta un gran bel peso.
Ci vediamo (se sopravviverò) alla prossima intervista.
La vostra inviata speciale, Mara!!!!
 
Grazie per la lettura.
Un abbraccio.
VanityG.
 
   
 
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