*

Da ore Kei se ne sta disteso sul suo letto a guardare il soffitto. Lo sguardo beota, la testa leggera, nel petto una sensazione mai provata, come di… felicità?

E’ tutto il giorno che si sente così. A dire il vero sono settimane, che sta così, da quando quel maledetto gattaccio è entrato nella sua vita.

Niente a che vedere con l’amore, sia chiaro! Si tratta solamente di banali reazioni chimiche ormonali che stanno avvenendo nel suo cervello e nel suo stomaco. Nulla di romantico o melenso, solo qualche sostanza che il suo corpo rilascia ogni volta che pensa a Kuroo-san o, peggio, sta in sua compagnia, e che ha l’effetto di farlo sentire beato e in pace con il mondo.

Per il secondo fine settimana consecutivo Tetsurou è stato da lui. Non ricorda di preciso cosa ha detto o fatto, perché per tutto il tempo è stato vittima di quella droga che l’ha stordito. Ma ciò di cui è sicurissimo, malgrado il suo generale stato confusionale, è di aver tenuto un comportamento assolutamente dignitoso con Tetsurou, di non aver ceduto a smancerie o sdolcinatezze (anche se la tentazione era stata davvero forte), e di aver mantenuto la sua consueta, algida compostezza. Insomma, è stato il solito stronzo. Può essere molto fiero di se stesso!

Rientrato da scuola, ha parlato pochissimo, ha mangiato appena, e poi si è rintanato subito in camera sua, con la scusa di dover studiare.

Ci ha anche provato, ad aprire il libro, ma la sua testa proprio non ne vuole sapere di concentrarsi su qualcosa che non sia il viso perfetto di Kuroo, il suo sorriso sornione, gli occhi castani così vicini da poterci entrare dentro, le labbra carnose, le braccia forti, la sua stretta salda, i suoi pettorali nudi, le cosce muscolose e avvolgenti, il sedere sodo sotto le sue mani, il suo….

Groar groar

Un messaggio. Finalmente.

Da KuroNeko a Tsukki<3: Ciao Tsukki!

E’ stato bello il tuo lunedì?

Cosa stai facendo?

Da Tsukki<3 a KuroNeko: Normale.

Niente.

Ottimo. E’ riuscito a non scrivere “Ho pensato a te tutto il giorno” e “sto ancora pensando a te”.

Da KuroNeko a Tsukki <3: Ti ho pensato tutto il giorno. Mi manchi.

Da Tsukki<3 a KuroNeko: Esagerato. Ci siamo visti due giorni fa.

Sente che il cuore sta per uscirgli dal petto.

Da KuroNeko a Tsukki<3: Sembra un secolo. E non vedo l’ora di rivederti.

Prima che mi dimentichi… non è che hai trovato una mia felpa tra le tue cose? Quella della squadra che uso in allenamento, penso di averla dimenticata da te. Fammi sapere se la trovi, è importante.

Adesso mi butto a letto, è tardi e sono distrutto. A domani. Buona notte.

E fai bei sogni.

Da Tsukki<3 a KuroNeko: Non ho trovato la tua stupida felpa, ma guarderò meglio. Buona notte.

L’idea della felpa di Kuroo dimenticata tra le sue cose suscita in lui una sensazione a metà tra la tenerezza e l’eccitazione. Non osa confessarlo neppure a se stesso, ma sa che appena la troverà, ci si avvolgerà e la respirerà fino a consumarla.

Prova a ricostruire quanto successo durante il weekend per capire dove possa essere finita. Non riesce a ricordare bene i dettagli, ma è sicuro che ad un certo punto Kuroo lo abbia avvolto nella sua maglia per scaldarlo, visto che non aveva i vestiti addosso. Poi gli tornano alla mente tante delle stupende cose erotiche che sono successe dopo, ma di certo nulla che abbia a che vedere con quella benedetta felpa.

Forse l’ha buttata da qualche parte...

Si guarda intorno nella stanza ordinata. Nessuna felpa fuori posto.

Forse è finita nell’armadio. Apre frenetico le ante. Anche lì, tutto è in ordine. Sicuramente un indumento rosso spiccherebbe sugli altri.

E se l’avesse infilata per sbaglio nel borsone, insieme alle sue cosa da pallavolo?

Tsukishima si precipita giù per le scale buie, si tuffa nella sacca che ha lasciato in entrata, la apre e comincia a rovistare. La felpa di Kuroo non c’è neppure lì. Un momento… manca anche la sua, di felpa. Proprio quella della divisa ufficiale, con tanto di numero sulle spalle.

Che fine hanno fatto?

Improvvisamente, un pensiero gli balena per la testa. Quel pomeriggio la manager Shimizu-san aveva raccolto le maglie per portarle a lavare. Era possibile che, per errore, avesse raccolto anche la sua felpa e quella di Kuroo.

Panico.

E se qualcuno l’avesse vista? Cosa avrebbero potuto pensare i suoi compagni di squadra se avessero trovato, in mezzo alle loro maglie, anche quella del capitano della Nekoma?

La squadra di Tokyo non era mai stata ospite del liceo Karasuno, almeno non di recente, e nessuno poteva definirsi amico del loro capitano. Nessuno, tranne lui, visto che era di dominio pubblico che si erano allenati insieme durante il ritiro estivo.

Non può permettere che si sappia in giro che loro due si sono visti anche al di fuori degli incontri ufficiali.

La preoccupazione di Kei non riguarda certo se stesso. Se ne è sempre infischiato di quello che pensano gli altri, e non smetterà certo ora. Lui è preoccupato per Kuroo.

Tetsurou è del terzo anno, il capitano della squadra, ammirato e amato da tutti. Se qualcuno avesse anche solo il sospetto che lui perda il suo tempo con uno sfigato quattrocchi del primo anno, per di più un giocatore della storica squadra nemica, la sua reputazione sicuramente ne risentirebbe.

Deve assolutamente recuperare le felpe.

Ma cosa può fare a quell’ora di notte? Sono quasi le 11, non può certo chiamare Kiyoko a quell’ora. Oltre al fatto che non ha neppure il suo numero di telefono.

Pensa velocemente.

Come sempre, il suo primo istinto è quello di chiamare Yamaguchi. E’ diventato molto amico dell’altra manager, Yachi, e forse lei sa che fine hanno fatto le maglie. Visto che è molto tardi, decide di mandare un messaggio.

Da Tsukki a Yama: Ciao, scusa l’ora. Avrei bisogno di contattare Kiyoko, hai il suo numero?

Da Yama a Tsukki: Ciao Tsukki! Non preoccuparti, ero sveglio. Non ho il numero di Kiyoko. Prova nella chat della squadra.

Da Tsukki a Yama: Meglio di no, è una cosa delicata.

Da Yama a Tsukki: Che succede? Tutto bene?

Da Tsukki a Yama: Niente, non trovo più la felpa della mia divisa, penso che Kiyoko l’abbia presa per sbaglio insieme alle maglie da lavare. Forse ha preso anche una felpa che non è mia, e la vorrei recuperare. Lascia stare, non importa. Mi raccomando, non farne parola con nessuno.

Da Yama a Tsukki: Certo! Sarò discreto.

Essere discreto non gli impedisce di dare una mano al suo amico.

Da Tadashi a Shoyo: Ciao Hinata-san, scusa se ti disturbo. Per caso hai il numero di telefono di Kiyoko? Tsukki ha bisogno di parlare con lei.

Da Shoyo a Tadashi: Buonasera Yamaguchi-san. Nessun disturbo. No. Perchè la cerca? Allenamenti supplementari?

Da Tadashi a Shoyo: No no. Kiyoko ha preso la sua felpa e poi ne ha preso un’altra che Tsukki cerca. Ma non dirlo a nessuno. Chiederò a Daichi. Grazie lo stesso.

Hinata non è sicuro di aver capito bene il messaggio di Yamaguchi, ma si sente in dovere di dare il suo contributo alla vicenda.

Da HinataBaka a TobioRe: Hey Kageyama. Tsukishima sta cercando Kiyoko, gli ha preso una felpa, perché lui non trova la sua. Ne sai qualcosa?

Da TobioRe a HinataBaka: Niente. Perché lo chiedi proprio a me?

Da HinataBaka a TobioRe: Volevo rendermi utile! Scrivo al capitano.

Già che ci siamo, domani vuoi fermarti in palestra per farmi delle alzate?

Da TobioRe a HinataBaka: Ovvio. A domani.

Kageyama rimane pensieroso per un attimo. Se lo ha fatto il piccoletto, allora anche lui può essere utile.

Da Kageyama a Suga: Ciao Sugawara-san. Sai niente di una felpa che Kiyoko ha preso a Tsukishima?

Da Suga a Kageyama: No…. Quale felpa?

Da Kageyama a Suga: Non so, Tsukishima ne cercava una e gliel’ha presa Shimizu-san. Daichi-san sa tutto.

Da Suga_Koshi a AsahiAce: Buonasera Ashai-san. Mi hanno detto che Kiyoko ha regalato una felpa a Tsukishima. A te ha detto niente? Chiedo anche a Sawamura.

Da AsahiAce a Suga_Koshi: Chiedo a Noya. E’ sempre attento a quello che succede a Kiyoko.

Da Azu-san a Noya: Yuu, lo sapevi che Tsukishima e Kiyoko hanno fatto shopping e lei gli ha comprato una felpa?

Da Noya a Azu-san: Tsukishima e Kiyoko? Non può essere!

Da Azu-san a Noya: Provo a chiedere a Daichi-san se sa qualcosa.

Da Noya a Azu-san: Per Tanaka-san sarà un duro colpo. Aspetta….

Da Noya a Ryu-san: Ryu…

Da Ryu-san a Noya: ?

Da Noya e Ryu-san: Mi dispiace….

Da Ryu-san a Noya: Di cosa? Che succede?

Da Noya a Ryu-san: Kiyoko

Da Ryu-san a Noya: E’ successo qualcosa a Shimizu-san? Parla, dimmi tutto!

Da Noya a Ryu-san: Sembra che abbia visto Tsukishima, hanno fatto spese insieme, lei gli ha addirittura regalato dei vestiti.

Da Ryu-san a Noya: ...

Da Noya a Ryu-san: Stai bene?

Da Ryu-san a Noya: Io lo ammazzo!!! Se quel biondino arrogante prova solo a sfiorare la mia Shimizu, vado lì e gli tolgo qualche centimetro a suon di pugni!

Da Noya a Ryu-san: Calmati Ryunosuke, la proteggeremo, stanne certo! Intanto avviso Daichi-san.

Chat di gruppo KarasunoFight.

Da Capitano a tutti: Buonasera ragazzi.

La volete smettere mandarmi messaggi che riguardano Tsukishima e Shimizu? Qualsiasi cosa ci sia tra loro riguarda solo loro, così come i regali che si fanno. Se Kiyoko ha regalato una felpa a Tsukishima, avrà avuto i suoi buoni motivi. Ovviamente se Tsukishima la farà soffrire dovrà vedersela con tutti noi, quindi sono certo che starà molto attento a quello che fa.

Capito il messaggio, Kei-kun?

E adesso andate tutti a dormire! E’ mezzanotte passata, domani c’è scuola e non voglio vedervi poltrire durante l’allentamento.

Sono stato chiaro??

Passo a chiudo!

*

Tsukishima legge il messaggio di Daichi con la bocca spalancata. Si porta una mano alla fronte e alza la testa chiudendo gli occhi, sconsolato.

In che situazione si è cacciato!

L’indomani dovrà dare moltissime spiegazioni a Shimizu-san, oltre che porle le sue più sincere scuse per il casino che ha provocato.

Mentre Tsukishima si rode in questi pensieri, in una stanza molto, molto lontana dalla sua, una felpa rossa con il numero 1 cucito sulla schiena giace scomposta sulla spalliera di una sedia.

A pochi centimetri, Kuroo dorme profondamente, nel suo letto.

Quando si gira su un fianco, cullato da un bel sogno, un lembo della coperta si sposta, lasciando intravedere la felpa nera, bordata di arancione, che il capitano indossa come pigiama. Una maglia che, c’è da giurarlo, sulla schiena porta impresso il numero 11.