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Autore: Dreamer47    10/11/2022    1 recensioni
È il 2005.
Sam e Dean sono ancora all'oscuro dei piani di Azazel.
Le loro giornate sono intrise di mostri e di streghe, vogliono ancora trovare John ed uccidere l'assassino di Mary, quando una ragazza incontrata per caso entrerà a far parte della loro vita.
Hunters' legacies non è solamente la storia dei fratelli Winchester, ma anche quella di Abby Harrison, una giovane ragazza dal cuore spezzato e dal destino turbolento il cui unico scopo è la vendetta.
Insieme, riusciranno ad ottenere ciò che vogliono più di ogni altra cosa.
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU, Soulmate!AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Più stagioni
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HUNTER'S LEGACIES
Capitolo 19.
(II PARTE)



Quando aprí gli occhi, ciò che provò immediatamente fu il terribile senso di familiarità verso il luogo in cui si trovasse: Abby era sdraiata sul divano di casa sua, ma provava un forte dolore alla testa ed al collo che la fece gemere quando si tirò a sedere; non ricordava di essere tornata a casa sua, ma di essere ai fornelli a casa di Bobby quando un rumore l'aveva attirata fuori e aveva trovato qualcuno ad attenderla. 
"Sam!!". 
La sua voce era arrabbiata e piena di astio e si voltò a guardare il salotto vuoto di casa sua, iniziando immediatamente a preoccuparsi per l'incolumità dei suoi fratelli che iniziò a chiamare a gran voce. 
Si mosse lentamente all'interno del suo salotto tenendosi alla spalliera del divano e poi ai tramezzi per via del forte dolore alla tempia e giunse fino allo studio di suo padre, dove vide Ruby seduta alla scrivania intenta a sfogliare i fascicoli che suo padre avesse collezionato durante la vita da cacciatore. 
"Che diavolo ci fai tu qua? Che hai fatto ai miei fratelli, bastardo di un demone?!". 
Non le diede neanche il tempo di rispondere che si avventò con Ruby, gettandola a terra e rompendo la sedia, colpendola al viso più e più volte. Nonostante Abby riporta se delle ferite dalla colluttazione con Sam, il demone non avrebbe potuto batterla nel corpo a corpo. 
"Abby, fermati subito!". 
La ragazza bloccò un altro pugno a mezz'aria mentre era ancora a cavalcioni su Ruby e si voltò di scatto verso la voce alle sue spalle che l'avesse richiamata, scorgendo Sam dietro di lei che tenesse stretta a sé Silver puntandole una lama alla gola. 
Abby sgranò gli occhi e si alzò senza pensare più al demone sotto di sé, scattando immediatamente verso la sorella che tremava e piangeva, ma Sam le intimò di non avanzare oltre e di rimanere ferma dove fosse, permettendo così a Ruby di rialzarsi e di correre dietro al cacciatore per proteggersi. La ragazza guardò Silver negli occhi e le fece un cenno come per rassicurarla che tutto sarebbe andato bene, e successivamente spostò il suo sguardo su Sam, mettendo le mani avanti ed annuendo sforzandosi di mantenere la calma, mentre la preoccupazione le batteva con forza nel petto esattamente come il battito del suo cuore pulsasse in tutte le vene del suo corpo per l'agitazione. 
"Ok Sammy, calmiamoci tutti. Spiegami che significa tutto questo, che stai facendo?". 
Il ragazzo scosse la testa e si mosse di qualche passo indietro portando con sé Silver, che pianse e si dimenò, ma la sorella le intimò di non muoversi e di agire come Sam le dicesse. 
Sam allentò leggermente la presa sulla ragazza per evitare di ferirla alla gola con i suoi movimenti impacciati dalla confusione, e scosse la testa con tristezza. "Non sarei voluto arrivare a questo Abby, mi dispiace davvero tanto, devi credermi!". 
Abby annuí con le lacrime agli occhi e fece dei passi lenti verso di lui, tenendo sempre le mani alte in segno di resa. "Sammy, lo so che ti dispiace perché tu vuoi bene a Silver e vuoi bene a Dan. Ma lasciala andare insieme a mio fratello, così rimarrò io con te e ti aiuterò in qualsiasi cosa tu voglia fare, te lo prometto!". 
"Dan è legato in cantina, ma sta bene. Non gli ho fatto del male" disse Sam annuendo e guardandola negli occhi, sentendosi terribilmente in colpa per ciò che stesse facendo ma sapendo che fosse l'unico modo. 
"Lascialo andare, per favore. Resterò io con te, te lo giuro Sam, ma lascia andare i miei fratelli, per favore!".
La sua voce era quasi una supplica e un velo di lacrime iniziò a scendere dai suoi occhi, bagnandole le guance, mentre lo guardava con aria sicura di sé e delle parole che stesse dicendo, e solo per un attimo Abby vide negli occhi del ragazzo la volontà di lasciarle andare come segno che le sue parole avessero fatto breccia nel suo cuore. 
Evidentemente anche Ruby doveva aver colto nel suo sguardo la stessa titubanza e afferrò il ragazzo dal braccio, muovendolo con forza per farlo voltare verso di lei. "Non farti incantare, Sammy. Appena li lascerai andare, Silver e Dan correranno da Dean per avvertirli e tutto il nostro piano di fermare l'ascesa di Lucifer andrà in fumo!".
"No Sam, ascolta me: io sono tua amica, lo sono sempre stata! Come quando tuo padre è morto e ti sono stata vicina e passavamo le serate insieme nei bar a giocare a biliardo, te lo ricordi?" chiese Abby con le lacrime agli occhi, guardandolo con lo supplica nello sguardo e deglitendo a fatica. "Ruby ti sta mentendo, ti condiziona: non è possibile che il grande piano di Dio sia quello di farti bere sangue demoniaco per bloccare la venuta di Lucifer! Ascoltami, io sono tua amica! Puoi fidarti di me!".
Sam alternò lo sguardo fra le due donne ed iniziò a scuotere la testa con confusione, perché non poteva permettersi di confondersi proprio in un momento come quello. "No, no Abby. Questo è l'unico modo, lo so!". 
"Perché lo dice Ruby? Preferisci credere a lei, piuttosto che a me, Sam? A me?" chiese Abby scuotendo la testa dopo aver guardato la sorella con un sorriso di incoraggiamento per tranquillizzarla, per poi sollevarlo fino al ragazzo dall'aria confusa e straziata. 
Ma Sam scosse la testa e strinse più il coltello alla gola di Silver senza neanche rendersene conto, facendola gemere mentre cercava di allontanare la presa dalla sua gola. "Ma non vedi il bene che riesco a fare da quando uso i miei poteri?". 
Abby abbassò lo sguardo sentendosi impotente in quel momento, perché non aveva la minima idea di come far uscire la sorella viva da quella situazione ed il fatto che fosse in minoranza non l'aiutava per niente
Sospirò rumorosamente e tornò a guardarlo con arrendevolezza, mentre delle lacrime calde le scesero lungo il viso. "Se hai preso i miei fratelli in ostaggio è perché c'è qualcosa che vuoi da me: dimmi cosa! Ti darò qualsiasi cosa, qualsiasi, ma poi dovrai lasciarli andare. Dimmi cosa vuoi, Sam". 
Il ragazzone doveva non aspettarsi quel tono arrendevole, non proprio da Abby, ma capí di aver appena ottenuto ciò che davvero volesse nonostante gli dispiacesse veramente tanto vederla soffrire in quel modo. Avanzò di qualche passo portando insieme a lui Silver, che ancora tremava e piangeva fra le braccia del ragazzo. "Abby, anche tu sei come me: servono dei super soldati per combattere l'arrivo di Lucifero e dobbiamo essere uniti. I cacciatori come Bobby e Dean non potranno fare nulla, ma noi, io e te Abby, con le nostre capacità, possiamo farcela".
Abby lo guardò negli occhi e vide la forte convinzione nel suo sguardo, come se credesse davvero nelle sue stesse parole, e scosse la testa dandosi dell'idiota per non aver capito il modo in Ruby stesse insinuando i suoi artigli avvelenati dentro di lui per tutto quel tempo. Si avvicinò lentamente ed annuí, giungendo vicino alla sorella ed al ragazzo, mentre delle lacrime calde la costrinsero a respirare più velocemente. "Tutto quello che vuoi, Sam. Lasciala andare però". 
"Non posso!" esclamò il ragazzone a gran voce, scuotendo la testa e sentendo gli occhi pizzicare. 
Abby annuí e sollevò una mano per carezzare il viso di Sam con un sorriso sincero, e ritrovò il ragazzo ad appoggiarsi contro la sua mano mentre sorrideva con aria leggermente diversa e più felice rispetto a prima, felice che lei avesse acconsentito a compiere il suo destino. Ciò che però Sam non si aspettò, fu il modo in cui Abby gli afferrò con forza il braccio destro quel tanto che bastasse per far scivolare l'arma dalla sua mano e spingere Silver lontana dal ragazzo, osservandola scappare via dalla stanza. 
Abby vide il tradimento nello sguardo di Sam, ma non ci prestò molta attenzione perché si concentrò su Ruby, che stesse per iniziare la sua lotta per fermare la corsa di Silver; la ragazza però si allontanò da Sam per allungarsi ed atterrare Ruby, guardandola con odio e pensando che finalmente fosse venuto il momento di poter risolvere la questione in sospeso fra di loro.
Iniziò una vera e propria lotta fra le due donne ed Abby avrebbe avuto la meglio, se qualcuno non l'avesse sollevata con forza dalla vita per rimetterla in piedi ed allontanarla da Ruby. 
Abby si dimenò ed iniziò a scalciare e Sam non riuscì a trattenerla, almeno fin quando la colpì con un forte pugno al viso, spaccandole il labbro e facendola cadere a terra con forza; la ragazza si portò la mano destra immediatamente al viso e sgranò gli occhi, voltandosi a guardarlo con aria tradita e senza parole.
Non c'era alcuna traccia di pentimento nel suo sguardo, solamente un forte senso del dovere e dispiacere perché lei non lo avesse ascoltato. 
Abby cercò di indietreggiare, ma Sam fu più veloce e si mise a cavalcioni su di lei per bloccarla, e le bloccò i polsi sul petto con una mano mentre con l'altra le afferrò il viso con forza in maniera tale da farle aprire la bocca. Ignorò il modo in cui Abby scalciasse e provasse a dimenarsi, ignorò persino il modo in cui lei lo stesse guardando con aria spaventata. "Non hai ancora capito, ma capirai Abby, sta tranquilla. Ruby è ora, avvicinati". 
Sam sentí il demone avvicinarsi a lui e la vide estrarre un coltello dalla sua guaina, tagliandosi un polso ed avvicinarlo alla ragazza sotto di sé, che iniziò a muoversi con forza nel tentativo di serrare le labbra, ma fu tutto inutile: Sam era più forte e l'aveva immobilizzata con troppa forza e prepotenza. 
Abby sentí le gocce del sangue di Ruby toccarle la lingua e scivolarle lungo la gola, quando Sam le chiuse con forza la bocca per evitare che sputasse fuori e le impose di deglutire massaggiandole la gola con forza. 
In un attimo sentí un forte rumore di vetri in frantumi e vide Ruby correre a controllare ciò che stesse succedendo, quando Abby si sentí improvvisamente debole e stanca, tanto da non poter tenere gli occhi aperti.
Sam la guardò con dispiacere mentre la osservava scivolare in un lungo sonno, e le sfiorò i capelli con una carezza. "Torno subito, Abby!". 
 
 
"Gli ho detto che se se ne fosse andato da quella porta, non sarebbe più dovuto tornare! E Sam se n'è andato lo stesso: non sono più sicuro che sia mio fratello!". 
Abby aveva ripreso conoscenza sentendo le parole furiose di Dean e si era subito tirata a sedere sulla stanza da letto al piano di sopra della casa di Bobby, mentre un forte capogiro le aveva impedito di alzarsi immediatamente. 
I ricordi passarono nella sua mente ed Abby capí ciò che fosse successo dopo che Sam l'avesse colpita al volto: Dean era riuscito a rintracciarla, era venuto a salvarla ed a proteggerla da Sam, e dovevano aver litigato furiosamente data l'ira che Abby aveva percepito nella voce del maggiore al piano di sotto. 
Ignorò la probabile commozione cerebrale ed uscí dalla stanza pensando ai suoi fratelli, e scese le scale a due a due per arrivare il più velocemente possibile al solotto di Bobby: gli occhi le pizzicarono e ringraziò il cielo quando vide Dan e Silver seduti sul piccolo divano, che quando la videro corsero verso di lei per abbracciarla forte. 
Abby circondò il loro corpo con entrambe le braccia e scosse la testa quando vide l'occhio nero e gonfio di suo fratello, che Sam doveva avergli fatto per catturarlo prendendolo alla sprovvista. 
Chiuse gli occhi e li strinse forte, pensando che avesse fallito nel tenerli al sicuro e che se non fosse arrivato Dean in tempo probabilmente Sam e Ruby lì avrebbero uccisi. 
Intravide la sagoma di Bobby vicino il camino, che si sforzò di sorriderle perché nonostante tutto il casino in cui si trovassero era felice che lei fosse viva, e poi vide Dean con espressione seria e preoccupata sul viso e lo zigomo tenuto insieme da dei punti di carta. 
Lasciò andare i suoi fratelli e si avvicinò al ragazzo con un balzo, gettandogli le braccia al collo ed abbracciandolo forte mentre sentiva le sue mani attorno ai fianchi che la tenessero stretta a lui, e trattenne le lacrime quando lo guardò in viso. 
Dean sollevò con fatica lo sguardo fino al suo viso mentre erano ancora stretti in quell'abbraccio e le sfiorò delicatamente la guancia livida ed il labbro spaccato per non farle male, appoggiando la fronte alla sua con espressione addolorata. "È stato lui, vero? È stato Sam a farti questo?". 
Abby rimase per qualche secondo senza parole mentre il suo cuore batteva forte nel petto e lesse nei suoi occhi un'enorme dolore e tristezza, dettata non solo dal fatto che lei fosse stata coinvolta. Non voleva arrecargli ulteriore sofferenza, così si sforzò di sorridere e scosse la testa vigorosamente, toccandogli la mano con cui ancora la stesse sfiorando. "È stata Ruby". 
Dean per un istante trattenne il fiato e la guardò con aria sorpresa della risposta, strabuzzando gli occhi e guardandola con confusione come se non avesse preso in considerazione quell'ipotesi neanche per un istante dando per scontato che fosse stato suo fratello a ridurla in quel modo. "Ruby?". 
Abby sentí la titubanza nella sua voce ed annuì perché non voleva che Dean pensasse neanche per un attimo che suo fratello fosse in grado di picchiarla, non voleva dargli quest'altro dolore. Gli afferrò il viso fra le mani ed annuí sorridendo amaramente, mentondogli dritto in faccia solamente per alleviare le sue sofferenze. "Sam non mi ha toccata, non ha fatto niente. È stata Ruby". 
Dean la guardò per qualche istante e si convinse delle sue parole, così annuí ed abbassò lo sguardo sentendo gli occhi pizzicare, e subito la strinse nuovamente a sé affondando il viso ferito fra i suoi capelli, respirando il suo odore e tenendola stretta nel tentativo di tranquillizzarsi.
Abby ricambiò la stretta ed appoggiò il viso sul suo petto, interagendo con lo sguardo di Bobby che divenne improvvisamente serio e la guardò con l'aria di chi avesse capito il suo bluff e silenziosamente la ragazza gli chiese con lo sguardo di mantenere il segreto perché non voleva che Dean soffrisse ulteriormente. 
"Detesto interrompere questo momento strappalacrime, ma dobbiamo trovare Sam prima che faccia qualche stupidaggine". 
 
 
Quando Dean aveva immaginato di uccidere Ruby in passato, non aveva mai pensato che potesse essere così piacevole; la stava trapassando da parte a parte dello stomaco, mentre la vedeva soffrire in modo atroce. Ma Ruby non aveva ancora finito di seminare odio e malcontento nel mondo, e nonostante stesse morendo decise di afferrare saldamente Abby dalla giacca di pelle per avvicinarla a sé quel tanto che bastasse per sussurrare all'orecchio le sue ultime parole. 
La sua prima reazione fu di sgomento, udendo la voce ormai flebile con cui il demone le avesse parlato, ma presto si voltò per incrociare i suoi occhi marroni ed Abby lesse sul suo viso solamente un grosso ghigno soddisfatto, ma fu certa che Ruby stesse finalmente dicendo la pura verita. E ciò non le piacque affatto.
Abby si distaccò dopo qualche secondo e si tenne al braccio di Dean per riprendersi dalle parole del demone, alternando lo sguardo fra i due Winchester per poi soffermarsi su quello del tremendamente preoccupato del maggiore: erano arrivati troppo tardi, era questo ciò che pensavano entrambi. 
Nonostante Castiel si fosse ribellato agli angeli che segretamente auspicassero all'Apocalisse, nonostante li avesse aiutati a raggiungere il convento dentro il quale Ruby e Sam avessero catturato Lilith. 
Non c'era più niente che si potesse fare, dopo che Sam l'avesse uccisa con i suoi poteri. 
Ma aver fallito la missione principale non gli tolse la soddisfazione di vedere la vita lasciare il corpo e gli occhi di Ruby, scena fin troppo piacevole; videro il sangue del corpo di Lilith, che ormai giacesse a terra senza vita, iniziare a muoversi e a formare una sorta di cerchio mistico, mentre il suolo iniziò a tremare e ad aprirsi sotto i loro piedi, emanando la luce più forte che avessero mai visto. 
 
  
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